Qualche analogia di design con la Skyline Eversharp anni 50???
Sulla bellezza/bruttezza delle penne moderne non mi pronuncio. Sono anziano ormai e...nostalgico...
Io sono fissata con le penne con impugnatura ergonomica.
Ho testato tutte le impugnature delle penne scolastiche e ne ho fatta una "classifica" che Marco aveva pubblicato sul suo sito (Casa della Stilografica).
Parto dal presupposto che una penna è nata per scrivere (non per essere messa in una vetrina) e che spesso, i destinatari di tale strumento, sono studenti che passano le ore con la penna in mano.
Se l'impugnatura è scivolosa (vds. la nuova moda di fare l'impugnatura in metallo liscio) la mano si stanca prima e difficilmente si può trovare "il piacere di scrivere".
Studiare e prendere appunti, già di suo è una palla micidiale, se poi ci aggiungo una penna che scivola come un'anguilla o scomoda (quindi affatica la mano) beh ... ti passa la voglia di studiare!
Ci sono penne orribili ma di una comodità estrema.
Ci sono penne stupende che dopo 2 minuti le lanceresti dalla finestra perché sono scomode o perchè "non scorrono".
Per come sono fatta io, non mi faccio tentare dall'estetica ma dalla praticità.
Conta l'essenza, non l'apparenza.
Esteticamente la Easybirdy ... fa leggermente schifino però è vivace e colorata (va a stimolare il cervello tenendolo "sveglio") quindi idonea ad un ambiente scolastico.
Voglio impugnarla per sentire com'è. Il tatto è fondamentale.
Sul moderno ho già avuto modo di pronunciarmi dopo aver "rubato" la Waterman 52 di Rembrandt: la differenza è abissale. Il PIACERE di scrivere si può raggiungere solo con il vintage.
Più una materia è pallosa e più, per invogliarmi a studiare e prendere appunti, sfodero "l'artiglieria pesante":
- Waterman 52
- Ancora Zanio
- Waterman Hundred Year
e tra un po' ... le new entry che sono appena uscite dal "reparto rianimazione" del nostro Admin.