Innanzitutto mi complimento con Fabio per i due giocattoli (quella a destra è una 44? “GRRRHH”), passiamo ora alle cose……”meno importanti?”.
Mi sono assentato per qualche giorno e mi ritrovo questo monumentale HELP che pone diverse riflessioni sul fatto che forse alcune argomentazioni non sono state scritte (peccato di superbia o trascuratezza, o peggio, noncuranza?), e sul fatto che siamo divenuti disincantati e forse apatici.
Ma questo è un modo di fare o di essere?
No, non è così, ognuno è quel che è, e anche se piovessero accuse che quelli di pennamania sono dei “soloni” (oggi utilizzato impropriamente come spregiativo di “professoroni”), sappiamo tutti che non è così.
Per cui , non credo che “…siamo di fronte ad una crisi del sistema linfatico del forum..” o che “…sembra che ci sia stata una caduta d'interesse sull'argomento stilografica che ha causato un effetto domino…”, ma sicuramente “… un livello più "amatoriale" del Forum”, potrebbe solo giovare a tutti, ma come fare per riuscire ad avere come partecipanti dei collezionisti “.. appassionati che si esaltano ……………”?
Per me va bene “…portare tutti i topic attinenti alle riparazioni all'interno di una sola categoria”, “abolizione della sezione caccia & cacca, e dei topic in evidenza”, ma non pensiamo che così facendo si risolva il problema della scarsa partecipazione.
Nuove idee: lancio le prime che mi sono venute in mente:
-Stefano a Torino, durante il pranzo, ci ha fatto vedere una penna (cinese se non ricordo male) che costava poco, ma scriveva che era una meraviglia; bisogna scrivere di queste stilo, magari dando qualche indicazione di dove trovarle e come si evitano le spese di importazione, dovute solo quando superano il valore dichiarato di 22€ se la vendita è tra privati: Da esperienza, se il venditore scrive in cinese, nessuno alla dogana ha nulla da dire. Ma non scrivere un romanzo, poche indicazioni di presentazione ed alcune foto, vediamo poi se monta la curiosità
- Dedicare il mese di ……..ad una particolare penna che ha di diritto partecipato a scrivere la storia degli strumenti di scrittura.
-Penne Lamy e Jinhao hanno tanto successo, o meglio vendono tanto: parliamone descrivendone quel che hanno di positivo o di negativo, ma sempre riferito alla loro fascia di prezzo.
-Periodicamente scrivere quel che si sa o si trova dei meno conosciuti produttori di stilografiche americane, francesi, tedesche…
…
-Provocatoriamente chiedo: qualcuno ha (possiede) o conosce penne da intingere in osso realizzate a Settimo Torinese che hanno incorporato una lente di “stanhope”? Questo per allargare gli orizzonti della stilografica ad argomenti che le hanno contaminate come questa lente, i simboli massonici etc…. abbiamo mai pensato di consigliare a qualcuno l’acquisto di stilografiche (una specifica) come bene rifugio? altro non mi viene in mente.
Come probabilmente qualcuno avrà notato, non amo l’utilizzo delle parole inglesi quando esiste il corrispondente in italiano, ma la “tempesta di cervelli” (brainstorming) mi trova impreparato e non trovo nulla di corrispondente in italiano.
E brainstorming sia se Milano va bene farò di tutto per esserci.
Più di uno mi ha detto che utilizzano pennamania per fare ricerche, ma per esempio nulla trovano sulle penne di “Campo Marzio”.