Autore Topic: Fuji X100, Reflex e Telemetro  (Letto 7784 volte)

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Online turin-pens

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Fuji X100, Reflex e Telemetro
« il: Maggio 18, 2011, 22:51:38 pm »
Molto bella la penna e molto belle le fotografie, specialmente la prima!

Complimenti.
La penna, ok, le foto... lascerei perdere. Giusto la prima è decente, le altre sono fatte molto di fretta. E' necessario che prima o poi mi compri una macchinetta decente. Mi attizza un sacco la nuova Fuji X100, ma con l'ottica fissa, mi sa che non abbia molta vocazione per la macro o giù di lì... 

Bella la Fuji X100 con quello stile retrò, trovo molto interessante il mirino ibrido. Questo secondo me può essere un valore aggiunto notevole qualora si volesse utilizzare la macchina in modalità macro, magari aggiungendo al proprio corredo un paio di lenti addizionali che costano poco ma aiutano moltissimo.
Oltretutto se non ricordo male, la maggior parte delle compatte in circolazione, hanno la funzione macro quando lo zoom è in posizione grandangolare. Ora visto che la X100 ha un obiettivo fisso da 35mm che di perse è un medio grandangolo, il tutto dovrebbe quadrare.
Tra l'altro io non nego di utilizzarle ancora oggi, specialmente quando rispolvero la mia vetusta Olympus 2100UZ

Tra l'altro tempo fa avevo segnalato questo link dove viene recensita una lente addizionale 20x molto valida.



Online Giuseppe Tubi

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Fuji X100, Reflex e Telemetro
« Risposta #1 il: Maggio 19, 2011, 17:19:50 pm »
Bella la Fuji X100 con quello stile retrò, trovo molto interessante il mirino ibrido. Questo secondo me può essere un valore aggiunto notevole qualora si volesse utilizzare la macchina in modalità macro, magari aggiungendo al proprio corredo un paio di lenti addizionali che costano poco ma aiutano moltissimo.
Oltretutto se non ricordo male, la maggior parte delle compatte in circolazione, hanno la funzione macro quando lo zoom è in posizione grandangolare. Ora visto che la X100 ha un obiettivo fisso da 35mm che di perse è un medio grandangolo, il tutto dovrebbe quadrare.
Tra l'altro io non nego di utilizzarle ancora oggi, specialmente quando rispolvero la mia vetusta Olympus 2100UZ

Tra l'altro tempo fa avevo segnalato questo link dove viene recensita una lente addizionale 20x molto valida.
[/quote]
Grazie innanzitutto per parere ed informazioni graditi ed utili.
Della X100 mi piacciono i comandi tradizionali, simili per quanto possibile a quelli delle delle fotocamere a pellicola, con le quali in fin dei conti la maggior parte della gente ha imparato a fotografare ed ha dimestichezza.
Mi sembra l'uovo di Colombo...
In effetti la digitale che utilizzo più volentieri è la mia vecchia Epson RD-1; un pò limitata per i "soli" 5,1 Mpixel, anche se sono convinto che sia del tutto da valutare se preferibili i risultati ottenuti da quel "limitato" sensore cui le informazioni arrivano però attraverso ottiche Leica o da apparecchi con numero di Mpixel stratosferici "impressionati" attraverso fondi di bicchiere. Vale sempre il principio che ciò che non riesce a risolvere un'ottica, non può essere risolto dal sensore che gli sta dietro.

Online turin-pens

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Fuji X100, Reflex e Telemetro
« Risposta #2 il: Maggio 19, 2011, 17:42:36 pm »
Citazione
Grazie innanzitutto per parere ed informazioni graditi ed utili.
Della X100 mi piacciono i comandi tradizionali, simili per quanto possibile a quelli delle delle fotocamere a pellicola, con le quali in fin dei conti la maggior parte della gente ha imparato a fotografare ed ha dimestichezza.
Mi sembra l'uovo di Colombo...
In effetti la digitale che utilizzo più volentieri è la mia vecchia Epson RD-1; un pò limitata per i "soli" 5,1 Mpixel, anche se sono convinto che sia del tutto da valutare se preferibili i risultati ottenuti da quel "limitato" sensore cui le informazioni arrivano però attraverso ottiche Leica o da apparecchi con numero di Mpixel stratosferici "impressionati" attraverso fondi di bicchiere. Vale sempre il principio che ciò che non riesce a risolvere un'ottica, non può essere risolto dal sensore che gli sta dietro.

Penso proprio che tu abbia ragione, la X100 è l'uovo di Colombo proprio perché hanno saputo fondere bene innovazione e tradizione dando forma ad un ottimo prodotto.
La mia Olympus 2100UZ ha soltanto 2,0mpx ma ti assicuro che per alcune cose va ancora più che bene, tra la'ltro è abbastanza piccola e leggera da riuscire a portarla in giro senza pensarci troppo.
Io personalmente ma da quello che scrivi penso anche tu, prediligo i buoni obiettivi al numero di megapixel però, devo dire che gli obiettivi fujinon (nome dato da fuji ai suoi obiettivi) sono molto validi e spesso se la fanno alla pari con i nomi più blasonati (leica, nikon, zeiss etc...) il problema maggiore e che qui da noi non sono molto diffusi e come sempre ci mettiamo un pochino di provincialismo.
Ad esempio, tempo fa volevo comprare un obiettivo fujinon-c 450mm f12.5 per la mia grande formato ma poi ho ripiegato sul nikkor 450mm f9.0 perché mi è capitato tra le mani, però devo dire che il fujinon era davvero spettacolare.

Online Giuseppe Tubi

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Fuji X100, Reflex e Telemetro
« Risposta #3 il: Maggio 19, 2011, 19:17:35 pm »
Citazione
Grazie innanzitutto per parere ed informazioni graditi ed utili.
Della X100 mi piacciono i comandi tradizionali, simili per quanto possibile a quelli delle delle fotocamere a pellicola, con le quali in fin dei conti la maggior parte della gente ha imparato a fotografare ed ha dimestichezza.
Mi sembra l'uovo di Colombo...
In effetti la digitale che utilizzo più volentieri è la mia vecchia Epson RD-1; un pò limitata per i "soli" 5,1 Mpixel, anche se sono convinto che sia del tutto da valutare se preferibili i risultati ottenuti da quel "limitato" sensore cui le informazioni arrivano però attraverso ottiche Leica o da apparecchi con numero di Mpixel stratosferici "impressionati" attraverso fondi di bicchiere. Vale sempre il principio che ciò che non riesce a risolvere un'ottica, non può essere risolto dal sensore che gli sta dietro.

Penso proprio che tu abbia ragione, la X100 è l'uovo di Colombo proprio perché hanno saputo fondere bene innovazione e tradizione dando forma ad un ottimo prodotto.
La mia Olympus 2100UZ ha soltanto 2,0mpx ma ti assicuro che per alcune cose va ancora più che bene, tra la'ltro è abbastanza piccola e leggera da riuscire a portarla in giro senza pensarci troppo.
Io personalmente ma da quello che scrivi penso anche tu, prediligo i buoni obiettivi al numero di megapixel però, devo dire che gli obiettivi fujinon (nome dato da fuji ai suoi obiettivi) sono molto validi e spesso se la fanno alla pari con i nomi più blasonati (leica, nikon, zeiss etc...) il problema maggiore e che qui da noi non sono molto diffusi e come sempre ci mettiamo un pochino di provincialismo.
Ad esempio, tempo fa volevo comprare un obiettivo fujinon-c 450mm f12.5 per la mia grande formato ma poi ho ripiegato sul nikkor 450mm f9.0 perché mi è capitato tra le mani, però devo dire che il fujinon era davvero spettacolare.
Sull'argomento non potremmo essere più in sintonia! Pensa che sulla mia Tecnika 4x5" uso come tele un Fujinon 250mm f5,6 con piena soddisfazione. Ottime ottiche ho constatato essere anche le Topcon, come sul formato 35mm vanno egregiamente le ottiche Voigtlander (Cosina); ho usato tanto il 15mm passo Leica e l'ho trovato fantastico; poi l'ho cambiato per il 12mm sul quale non so ancora dare un giudizio "maturo"; va senz'altro bene ma forse è un pò estremo per non dovere accettare qualche compromesso in più rispetto al 15. A mio parere sono ottiche che tengono il paragone con le ben più blasonate Leica. Se poi consideriamo il rapporto qualità/prezzo, proprio non c'è più storia...
La discussione è stimolante, ma forse dovremmo spostarci su un altra rubrica....

Online turin-pens

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« Risposta #4 il: Maggio 19, 2011, 19:45:40 pm »
Citazione
Sull'argomento non potremmo essere più in sintonia! Pensa che sulla mia Tecnika 4x5" uso come tele un Fujinon 250mm f5,6 con piena soddisfazione. Ottime ottiche ho constatato essere anche le Topcon, come sul formato 35mm vanno egregiamente le ottiche Voigtlander (Cosina); ho usato tanto il 15mm passo Leica e l'ho trovato fantastico; poi l'ho cambiato per il 12mm sul quale non so ancora dare un giudizio "maturo"; va senz'altro bene ma forse è un pò estremo per non dovere accettare qualche compromesso in più rispetto al 15. A mio parere sono ottiche che tengono il paragone con le ben più blasonate Leica. Se poi consideriamo il rapporto qualità/prezzo, proprio non c'è più storia...
La discussione è stimolante, ma forse dovremmo spostarci su un altra rubrica....

Sfortunatamente non conosco il fujinon 250mm f5.6 o meglio non ho mai avuto modo di provarlo direttamente ma suppongo sia ottimo come il resto della produzione fujinon.
Però toglimi una curiosità di quale serie è SF oppure CM? a me personalmente hanno sempre incuriosito i serie T sia fujinon che nikkor anche se non hanno un cerchio di copertura elevatissimo, comunque sia coprono ampiamente il formato 8x10.
Ho un'ottima impressione dei prodotti cosina, meno dei zeiss prodotti da cosina non perché siano inferiori ma soltanto perché se zeiss è allora lo voglio fatto in germania e non in giappone da cosina (che ripeto stimo e apprezzo moltissimo).
Personalmente, al di sotto dei 15mm preferisco utilizzare un fisheye a pieno formato (non circolare) perché trovo che la sua capacità interpretativa possa tornare utile, mentre se parliamo di 15mm puro con diagonale di 110° o giù di li, trovo che il nikkor f3.5 AI sia il migliore essendo sostanzialmente rettillineare.

A mio modestissimo parere, l'ottica giapponese (sostanzialmente tutta) è almeno pari ai vari nomi come leica e zeiss e oggi, non trovo sensato pagare prezzi assurdi per ottiche di produzione tedesca.

Offline Wallygator

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« Risposta #5 il: Maggio 19, 2011, 20:31:59 pm »
Da quando gli schemi ottici sono studiati al computer la qualità degli obiettivi é generelmente migliorata (per gli usi amatoriali); l'unica differenzza, a mio modesto parere la fa ancora la qualità del materiale impiegato; il vetro ottico ormai é sempre più raro e riservato agli obiettivi di alta gamma.

Online turin-pens

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« Risposta #6 il: Maggio 19, 2011, 20:55:05 pm »
Da quando gli schemi ottici sono studiati al computer la qualità degli obiettivi é generelmente migliorata (per gli usi amatoriali); l'unica differenzza, a mio modesto parere la fa ancora la qualità del materiale impiegato; il vetro ottico ormai é sempre più raro e riservato agli obiettivi di alta gamma.

Ma è anche vero che oggi esistono migliaia di tipologie di vetro utilizzabili per l'uso fotografico e che oggi la fotografia abbraccia un pubblico così vasto da poter offrire la giusta qualità al giusto prezzo per ogni fascia di mercato.
L'importante e che ci sia sempre la possibilità di scegliere e che chi sceglie sia sempre informato correttamente su quello che sta acquistando.
Che ne dite?

Online Giuseppe Tubi

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« Risposta #7 il: Maggio 19, 2011, 22:37:52 pm »
Citazione
Sull'argomento non potremmo essere più in sintonia! Pensa che sulla mia Tecnika 4x5" uso come tele un Fujinon 250mm f5,6 con piena soddisfazione. Ottime ottiche ho constatato essere anche le Topcon, come sul formato 35mm vanno egregiamente le ottiche Voigtlander (Cosina); ho usato tanto il 15mm passo Leica e l'ho trovato fantastico; poi l'ho cambiato per il 12mm sul quale non so ancora dare un giudizio "maturo"; va senz'altro bene ma forse è un pò estremo per non dovere accettare qualche compromesso in più rispetto al 15. A mio parere sono ottiche che tengono il paragone con le ben più blasonate Leica. Se poi consideriamo il rapporto qualità/prezzo, proprio non c'è più storia...
La discussione è stimolante, ma forse dovremmo spostarci su un altra rubrica....

Sfortunatamente non conosco il fujinon 250mm f5.6 o meglio non ho mai avuto modo di provarlo direttamente ma suppongo sia ottimo come il resto della produzione fujinon.
Però toglimi una curiosità di quale serie è SF oppure CM? a me personalmente hanno sempre incuriosito i serie T sia fujinon che nikkor anche se non hanno un cerchio di copertura elevatissimo, comunque sia coprono ampiamente il formato 8x10.
Ho un'ottima impressione dei prodotti cosina, meno dei zeiss prodotti da cosina non perché siano inferiori ma soltanto perché se zeiss è allora lo voglio fatto in germania e non in giappone da cosina (che ripeto stimo e apprezzo moltissimo).
Personalmente, al di sotto dei 15mm preferisco utilizzare un fisheye a pieno formato (non circolare) perché trovo che la sua capacità interpretativa possa tornare utile, mentre se parliamo di 15mm puro con diagonale di 110° o giù di li, trovo che il nikkor f3.5 AI sia il migliore essendo sostanzialmente rettillineare.

A mio modestissimo parere, l'ottica giapponese (sostanzialmente tutta) è almeno pari ai vari nomi come leica e zeiss e oggi, non trovo sensato pagare prezzi assurdi per ottiche di produzione tedesca.
Il mio Fujinon, che in realtà e f6,3 e non 5,6 come erroneamente avevo scritto, sembra essere di una serie W, che tuttavia per le fattezze tipicamente da tele, non credo che possa stare per "wide".
In merito ai prodotti Leica... beh, non è un discorso semplice. In effetti generalmente sono realizzazioni di altissima qualità e con pochi compromessi. Certo che da lì a dire che valgono il loro prezzo, ci passa il mondo.
Io credo che in un certo senso Leica sia una fede, esattamente come in altri campi è una fede la Ducati nelle moto, il McIntosh nell'alta fedeltà e via dicendo. Chi è convinto che che questi prodotti siano il meglio del meglio, non cambierà opinione neanche di fronte all'evidenza.
Conosco piuttosto bene e da anni i due di Samca, assistenza Leica di Genova dai tempi remoti che l'importatore della marca era Cattaneo; sono tra i pochi a poter ripristinare legittimamente il sigillo di cera lacca che chiude una vite del bocchettone delle Leica telemetro che è indispensabile rimuovere per aprire la macchina. Mi hanno raccontato aneddoti e fatti e mostrato cose. Ti assicuro, Riccardo, che vedere e toccare la parte del telemetro Leica, ed in particolare quella della vecchia M5, che aveva un'ulteriore serie di prismi per mostrare il galvanometro nel mirino, non può lasciare indifferente chiunque sappia apprezzare della meccanica di precisione; credo che sia una delle vette più alte raggiunte da una realizzazione ottico/meccanica a livello artigianale. Certo, chiunque può obbiettare che anche il telemetro della Bessa, realizzato essenzialmente in plastica, offre prestazioni paragonabili ed è totalmente affidabili, ma a quel punto è come parlare di orologi meccanici ed orologi al quarzo: o si sa apprezzare e si capisce o e meglio lasciare perdere.

Online turin-pens

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« Risposta #8 il: Maggio 19, 2011, 23:52:49 pm »
Citazione
Il mio Fujinon, che in realtà e f6,3 e non 5,6 come erroneamente avevo scritto, sembra essere di una serie W, che tuttavia per le fattezze tipicamente da tele, non credo che possa stare per "wide".
In merito ai prodotti Leica... beh, non è un discorso semplice. In effetti generalmente sono realizzazioni di altissima qualità e con pochi compromessi. Certo che da lì a dire che valgono il loro prezzo, ci passa il mondo.
Io credo che in un certo senso Leica sia una fede, esattamente come in altri campi è una fede la Ducati nelle moto, il McIntosh nell'alta fedeltà e via dicendo. Chi è convinto che che questi prodotti siano il meglio del meglio, non cambierà opinione neanche di fronte all'evidenza.
Conosco piuttosto bene e da anni i due di Samca, assistenza Leica di Genova dai tempi remoti che l'importatore della marca era Cattaneo; sono tra i pochi a poter ripristinare legittimamente il sigillo di cera lacca che chiude una vite del bocchettone delle Leica telemetro che è indispensabile rimuovere per aprire la macchina. Mi hanno raccontato aneddoti e fatti e mostrato cose. Ti assicuro, Riccardo, che vedere e toccare la parte del telemetro Leica, ed in particolare quella della vecchia M5, che aveva un'ulteriore serie di prismi per mostrare il galvanometro nel mirino, non può lasciare indifferente chiunque sappia apprezzare della meccanica di precisione; credo che sia una delle vette più alte raggiunte da una realizzazione ottico/meccanica a livello artigianale. Certo, chiunque può obbiettare che anche il telemetro della Bessa, realizzato essenzialmente in plastica, offre prestazioni paragonabili ed è totalmente affidabili, ma a quel punto è come parlare di orologi meccanici ed orologi al quarzo: o si sa apprezzare e si capisce o e meglio lasciare perdere.

Se è f6.3 allora è della serie CM W e copre fino al formato 8x10 ma penso che tu sappia già tutto questo. Comunque sia ho disponibile la brochure fujinon con presumo tutti i modelli in produzione se ti interessa te la invio senza problemi.

E' vero quello che dici, ovvero che chi oggi compra leica lo fa per una questione di fede ma questo non significa che sia sempre sinonimo di eccellenza. Ad esempio parlando di ottica, gli ultimi tre progetti tilt/shift di nikon sono qualcosa di straordinario, sia per la qualità ottica che per la parte meccanica e avere l'opportunità di lavorare con queste ottiche anche soltanto per qualche ora, è notevolmente appagante.
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?
E' un discorso che potrebbe andare avanti all'infinito e sinceramente questo mi affascina moltissimo perché finché si resta in toni cordiali e amichevoli, possiamo soltanto continuare ad imparare e a scoprire cose nuove, diversi modi di pensare e di vedere il mondo della fotografia che è immenso e pieno di sorprese.

 :set2010001:

Online Giuseppe Tubi

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« Risposta #9 il: Maggio 20, 2011, 10:50:34 am »
Citazione
Il mio Fujinon, che in realtà e f6,3 e non 5,6 come erroneamente avevo scritto, sembra essere di una serie W, che tuttavia per le fattezze tipicamente da tele, non credo che possa stare per "wide".
In merito ai prodotti Leica... beh, non è un discorso semplice. In effetti generalmente sono realizzazioni di altissima qualità e con pochi compromessi. Certo che da lì a dire che valgono il loro prezzo, ci passa il mondo.
Io credo che in un certo senso Leica sia una fede, esattamente come in altri campi è una fede la Ducati nelle moto, il McIntosh nell'alta fedeltà e via dicendo. Chi è convinto che che questi prodotti siano il meglio del meglio, non cambierà opinione neanche di fronte all'evidenza.
Conosco piuttosto bene e da anni i due di Samca, assistenza Leica di Genova dai tempi remoti che l'importatore della marca era Cattaneo; sono tra i pochi a poter ripristinare legittimamente il sigillo di cera lacca che chiude una vite del bocchettone delle Leica telemetro che è indispensabile rimuovere per aprire la macchina. Mi hanno raccontato aneddoti e fatti e mostrato cose. Ti assicuro, Riccardo, che vedere e toccare la parte del telemetro Leica, ed in particolare quella della vecchia M5, che aveva un'ulteriore serie di prismi per mostrare il galvanometro nel mirino, non può lasciare indifferente chiunque sappia apprezzare della meccanica di precisione; credo che sia una delle vette più alte raggiunte da una realizzazione ottico/meccanica a livello artigianale. Certo, chiunque può obbiettare che anche il telemetro della Bessa, realizzato essenzialmente in plastica, offre prestazioni paragonabili ed è totalmente affidabili, ma a quel punto è come parlare di orologi meccanici ed orologi al quarzo: o si sa apprezzare e si capisce o e meglio lasciare perdere.

Se è f6.3 allora è della serie CM W e copre fino al formato 8x10 ma penso che tu sappia già tutto questo. Comunque sia ho disponibile la brochure fujinon con presumo tutti i modelli in produzione se ti interessa te la invio senza problemi.

E' vero quello che dici, ovvero che chi oggi compra leica lo fa per una questione di fede ma questo non significa che sia sempre sinonimo di eccellenza. Ad esempio parlando di ottica, gli ultimi tre progetti tilt/shift di nikon sono qualcosa di straordinario, sia per la qualità ottica che per la parte meccanica e avere l'opportunità di lavorare con queste ottiche anche soltanto per qualche ora, è notevolmente appagante.
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?
E' un discorso che potrebbe andare avanti all'infinito e sinceramente questo mi affascina moltissimo perché finché si resta in toni cordiali e amichevoli, possiamo soltanto continuare ad imparare e a scoprire cose nuove, diversi modi di pensare e di vedere il mondo della fotografia che è immenso e pieno di sorprese.

 :set2010001:
Guarda, io credo che ci sia una grossa separazione tra l'epoca in cui le ottiche venivano calcolate "a mano" e l'era attuale. I computer, nel bene e nel male, hanno tolto molto spazio all'intuizione, alla genialità. Non voglio assolutamente dire che questi spazi si siano annullati, ma in molti casi l'optimum è determinabile matematicamente ed è uno solo. Sono convinto che oggi, realizzare un'ottica eccellente non sia più tanto funzione della capacità di farlo, quanto di "volontà" di farlo, determinata essenzialmente dal target della propria clientela. In funzione di ciò credo che ogni azienda cerchi il miglior compromesso qualità/costi che le consenta di proporre alla sua clientela un certo prodotto. Se Cosina mettesse sul mercato un 35mm dal costo di 2.500 euro, pur giustificato dall'utilizzo di vetri alle terre rare, montature in bronzo e quant'altro non lo venderebbe mai. Leica sì. Proprio per la diversità della clientela. Sono convinto che varrebbe anche il contrario: un obiettivo da 250 euro sarebbe venduto bene da Cosina e guardato con sconcerto e snobbato se uscisse col marchio Leica. Nel bene e nel male il mercato lo facciamo in buona parte noi acquirenti, anche con le nostre debolezze ed i nostri assunti, nei quali i produttori spesso zuppano il pane alla stragrande!   

Offline roberto v

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« Risposta #10 il: Maggio 20, 2011, 18:51:44 pm »
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?

Questo nessuno lo nega ma mi sembra tu dimentichi che è stato il sistema a vite 39x1 di Leica il primo ad offrire l'intercambiabilità di ottiche diverse su un corpo macchine, a partire dal 1925, e una messa a fuoco telemetrica incorporata. E i dorsi, i motori (a molla), la ricerca di soluzioni particolari (il Visoflex che trasformava la macchina a telemetro in una reflex), le ottiche superluminose (l'Hektor 73/f1.9 nel 1931!!!).
Se considerate che volendo è ancora possibile utilizzare le vecchie ottiche degli anni trenta su corpi macchina attuali, mediante adattatori ovviamente, non mi pare che altre case possano vantare una produzione più longeva.

Poi, al di là delle marche e delle questioni di fede, per me vale il giudicare i risultati, e con le mie ottiche Leica ho ottenuto risultati che mi soddisfano molto di più di quelle ottenute con i corrispettivi obbiettivi Nikon che ho avuto, specie per il contributo dello sfocato. E questo è quanto, almeno per me

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« Risposta #11 il: Maggio 20, 2011, 19:30:38 pm »
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?

Questo nessuno lo nega ma mi sembra tu dimentichi che è stato il sistema a vite 39x1 di Leica il primo ad offrire l'intercambiabilità di ottiche diverse su un corpo macchine, a partire dal 1925, e una messa a fuoco telemetrica incorporata. E i dorsi, i motori (a molla), la ricerca di soluzioni particolari (il Visoflex che trasformava la macchina a telemetro in una reflex), le ottiche superluminose (l'Hektor 73/f1.9 nel 1931!!!).
Se considerate che volendo è ancora possibile utilizzare le vecchie ottiche degli anni trenta su corpi macchina attuali, mediante adattatori ovviamente, non mi pare che altre case possano vantare una produzione più longeva.

Poi, al di là delle marche e delle questioni di fede, per me vale il giudicare i risultati, e con le mie ottiche Leica ho ottenuto risultati che mi soddisfano molto di più di quelle ottenute con i corrispettivi obbiettivi Nikon che ho avuto, specie per il contributo dello sfocato. E questo è quanto, almeno per me

Il problema e che il passo a vite 39x1 è lento da utilizzare e non ti permette di cambiare rapidamente l'ottica, mentre l'innesto a baionetta si e con soltanto un quarto di giro.
Il visoflex per quanto affascinante è un progetto primitivo oltre che assai scomodo poiché ti costringe a lavorare in stop-down cosa che con le reflex invece ti dimentichi, oltretutto se non ricordo male venne pensato più per la macro che per altro.
Le ottiche superluminose le hanno fatte un po tutti nella storia dell'ottica e a parte i classici 50mm f1,4 di produzione economica, molti progetti sono di altissima qualità e ancora oggi molto costosi, vedo il già citato Nikkor-Noct 58mm f1.2

Riguardo alla retro compatibilità sia la baionetta F che la baionetta K hanno mantenuto piena compatibilità di tutti gli obiettivi prodotti con tali innesti sia originali che compatibili oltre la possibilità di utilizzare ottiche particolari come le Kern Switar e le Kern Macro Switar altrimenti non sfruttabili a dovere con le telemetro.

Comunque sia, al di la di questo, i gusti sono gusti ed ognuno sceglie di utilizzare ciò che vuole, specialmente in un settore vasto come questo dove c'è l'imbarazzo della scelta ma io personalmente ritengo le telemetro vecchie, nate oggettivamente antiquate e violentemente stroncate quando vennero introdotte reflex di qualità, non per nulla le leica reflex "leicaflex" non hanno mai goduto di buona fama e la leica per anni ha vissuto tra l'oblio ed il fallimento, salvata in extremis da Panasonic che ne ha comprato una bella quota.

Se sei curioso e vuoi provare uno sfuocato senza paragoni, prova il nikkor 105mm f2 DC oppure il 135mm f2 DC sono considerati i due obiettivi col migliore sfuocato al mondo anche perché sono gli unici ad essere progettati con il sistema Defocus Control, sistema unico nel suo genere che permette di modulare e plasmare il bokeh come meglio desideri.

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« Risposta #12 il: Maggio 20, 2011, 19:37:19 pm »
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?

Questo nessuno lo nega ma mi sembra tu dimentichi che è stato il sistema a vite 39x1 di Leica il primo ad offrire l'intercambiabilità di ottiche diverse su un corpo macchine, a partire dal 1925, e una messa a fuoco telemetrica incorporata. E i dorsi, i motori (a molla), la ricerca di soluzioni particolari (il Visoflex che trasformava la macchina a telemetro in una reflex), le ottiche superluminose (l'Hektor 73/f1.9 nel 1931!!!).
Se considerate che volendo è ancora possibile utilizzare le vecchie ottiche degli anni trenta su corpi macchina attuali, mediante adattatori ovviamente, non mi pare che altre case possano vantare una produzione più longeva.

Poi, al di là delle marche e delle questioni di fede, per me vale il giudicare i risultati, e con le mie ottiche Leica ho ottenuto risultati che mi soddisfano molto di più di quelle ottenute con i corrispettivi obbiettivi Nikon che ho avuto, specie per il contributo dello sfocato. E questo è quanto, almeno per me
Sono daccordo con te sul fatto che la Leica ha scritto pagine fondamentali della storia della fotografia; dico questo anche come possessore di una M6, di una M5, di una CL, di una IIIF e di una IIIC. A mio parere Nikon ha il merito di aver rivoluzionato il mondo della fotografia con la mitica "F", che pur considerandomi un Lecista possiedo con orgoglio con un parco di ottiche coeve e stupendamente conservate che vanno dal 21 al 200mm, passando dal 35 decentrabile.
Sicuramente le dispute tra ottiche moderne di qualità, si giocano su sfumature, sensazioni che vanno ben oltre le misure strumentali.
Fortunatamente ognuno ha i suoi gusti ed un'ampia scelta per soddisfarli. Conosco un ottimo fotografo che stravede per gli obiettivi vecchi in generale, perché secondo lui danno immagini molto più plastiche in barba alla minor correzione.

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« Risposta #13 il: Maggio 20, 2011, 19:43:58 pm »
Citazione
Sono daccordo con te sul fatto che la Leica ha scritto pagine fondamentali della storia della fotografia; dico questo anche come possessore di una M6, di una M5, di una CL, di una IIIF e di una IIIC. A mio parere Nikon ha il merito di aver rivoluzionato il mondo della fotografia con la mitica "F", che pur considerandomi un Lecista possiedo con orgoglio con un parco di ottiche coeve e stupendamente conservate che vanno dal 21 al 200mm, passando dal 35 decentrabile.
Sicuramente le dispute tra ottiche moderne di qualità, si giocano su sfumature, sensazioni che vanno ben oltre le misure strumentali.
Fortunatamente ognuno ha i suoi gusti ed un'ampia scelta per soddisfarli. Conosco un ottimo fotografo che stravede per gli obiettivi vecchi in generale, perché secondo lui danno immagini molto più plastiche in barba alla minor correzione.

Ad esempio le ottiche decentrabili, non le puoi utilizzare su una telemetro e questo per me che sono abituato ai corpi mobili (sai di cosa parlo) lo trovo tremendamente castrante!

Online Giuseppe Tubi

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Fuji X100, Reflex e Telemetro
« Risposta #14 il: Maggio 20, 2011, 20:08:00 pm »
Detto questo poi ci sono tanti settori in cui secondo me l'ottica giapponese ha dato molto portandosi a livelli davvero alti e superando anche l'ottica tedesca. Prendiamo come esempio la Nikon F un sistema vero e proprio basato sulla modularità del corpo macchina attraverso l'implementazione di dorsi, motori, pacchi batterie, ottiche esposimetri senza soluzione di continuità e tutto con una qualità assoluta.
Il sistema Nikonos giunto fino alla V versione dove lo mettiamo?

Questo nessuno lo nega ma mi sembra tu dimentichi che è stato il sistema a vite 39x1 di Leica il primo ad offrire l'intercambiabilità di ottiche diverse su un corpo macchine, a partire dal 1925, e una messa a fuoco telemetrica incorporata. E i dorsi, i motori (a molla), la ricerca di soluzioni particolari (il Visoflex che trasformava la macchina a telemetro in una reflex), le ottiche superluminose (l'Hektor 73/f1.9 nel 1931!!!).
Se considerate che volendo è ancora possibile utilizzare le vecchie ottiche degli anni trenta su corpi macchina attuali, mediante adattatori ovviamente, non mi pare che altre case possano vantare una produzione più longeva.

Poi, al di là delle marche e delle questioni di fede, per me vale il giudicare i risultati, e con le mie ottiche Leica ho ottenuto risultati che mi soddisfano molto di più di quelle ottenute con i corrispettivi obbiettivi Nikon che ho avuto, specie per il contributo dello sfocato. E questo è quanto, almeno per me

Il problema e che il passo a vite 39x1 è lento da utilizzare e non ti permette di cambiare rapidamente l'ottica, mentre l'innesto a baionetta si e con soltanto un quarto di giro.
Il visoflex per quanto affascinante è un progetto primitivo oltre che assai scomodo poiché ti costringe a lavorare in stop-down cosa che con le reflex invece ti dimentichi, oltretutto se non ricordo male venne pensato più per la macro che per altro.
Le ottiche superluminose le hanno fatte un po tutti nella storia dell'ottica e a parte i classici 50mm f1,4 di produzione economica, molti progetti sono di altissima qualità e ancora oggi molto costosi, vedo il già citato Nikkor-Noct 58mm f1.2

Riguardo alla retro compatibilità sia la baionetta F che la baionetta K hanno mantenuto piena compatibilità di tutti gli obiettivi prodotti con tali innesti sia originali che compatibili oltre la possibilità di utilizzare ottiche particolari come le Kern Switar e le Kern Macro Switar altrimenti non sfruttabili a dovere con le telemetro.

Comunque sia, al di la di questo, i gusti sono gusti ed ognuno sceglie di utilizzare ciò che vuole, specialmente in un settore vasto come questo dove c'è l'imbarazzo della scelta ma io personalmente ritengo le telemetro vecchie, nate oggettivamente antiquate e violentemente stroncate quando vennero introdotte reflex di qualità, non per nulla le leica reflex "leicaflex" non hanno mai goduto di buona fama e la leica per anni ha vissuto tra l'oblio ed il fallimento, salvata in extremis da Panasonic che ne ha comprato una bella quota.
Concordo sul Visoflex, veramente macchinoso. Incomprensibile se non inquadrato nel suo contesto storico, in cui i produttori si inventavano una gamma infinita di accessori per le proprie fotocamere, alcuni di una genialità sconcertante: tipo la Rolleiflex che poteva addirittura trasformarsi in un proiettore per diapositive! Per non parlare della Minox 9x12: la sua tank di sviluppo è dotata di un elicoide che consente di svolgere la pellicola al suo interno, quindi fare tutto in piena luce.
Il mito di Leica non è sicuramente legato alle reflex; la leicaflex è una gran macchina, precisa robusta, ma nata già vecchiotta. La produzione successiva si è pesantemente avvalsa della collaborazione di Minolta, che a mio avviso ha fatto ottimi prodotti, ottiche comprese, qui da noi molto sottovalutati.
Quello che trovo difficile spiegare è come faccia a sopravvivere oggi col frenetico mercato del digitale, dove - secondo me - comprare prodotti da svariate migliaia di euro è pazzesco, salvo il lavorarci quotidianamente e sfruttarli a fondo. Se io avessi speso 5.000 euro o giù di lì per la M8, all'uscita dopo pochissimo tempo della M9 a pieno formato, sarei andato a Solms a tirargliela in testa: il valore della M8 è piombato immediatamente a 1.500/1.800 euro.
Mi sembra plausibile la teoria dei miei amici di Samca, avvalorata dal fatto che gran parte degli stabilimenti Leica non sono visitabili, è che la fabbrica viva su commesse militari.  

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