Autore Topic: Rai Uno - Olivetti  (Letto 3968 volte)

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Online turin-pens

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Rai Uno - Olivetti
« il: Ottobre 28, 2013, 19:09:09 pm »
Per chi fosse interessato, questa sera e domani Rai Uno, trasmetterà la miniserie sulla storia di Adriano Olivetti.
La cosa interessante è che alcune delle sequenze ambientate all'interno della fabbrica sono state girate all'interno dell'Aurora, quindi credo che a molti collezionisti di penne stilografiche questo potrebbe interessare.

;D

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Offline Giuseppe Tubi

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #1 il: Ottobre 28, 2013, 20:00:49 pm »
Grazie dell'avviso!

Online turin-pens

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #2 il: Ottobre 28, 2013, 21:39:03 pm »

Offline Marlowe

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #3 il: Ottobre 29, 2013, 15:44:36 pm »
Ho visto ieri sera la prima puntata, la faccenda mi affascinava perché Adriano Olivetti è stato tra coloro che hanno "fatto" l'Italia del dopoguerra, ed è un peccato che della sua eredità industriale e sociale sia rimasto così poco.
Ma nella fiction mi hanno anche colpito varie incongruenze. In una sequenza ambientata nel '43 Olivetti è mancino, oltre a utilizzare una stilografica troppo moderna per quell'anno. In un'altra sequenza invece scrive con la destra.
Il progetto della Lettera 22 viene accreditata ad un giovane talento, un operaio, scovato in un'azienda concorrente, ma tutti sanno che il design fu di Marcello Nizzoli, che non è neppure citato.
Altre cose non tornano: la Cia tenne effettivamente d'occhio Olivetti, ma non certo per la Lettera 22 né per il suo progetto di Comunità, quanto perché con Elea era entrato nel campo dei calcolatori elettronici, considerato dagli americani monopolio Ibm oltreché sensibile per le ricadute militari. Ma questo avvenne nel '59, a meno di un anno dalla morte. Infine è inverosimile che Olivetti, durante la guerra, salvi una ufficiale americana (Stefania Rocca) pilota di aereo, che poi verrà incaricata dalla Cia di spiarlo. Solo nel dopoguerra gli Usa hanno avuto donne in prima linea e al comando di aerei militari, mentre la Cia, e tanto meno in quegli anni, non aveva alle dipendenze ufficiali militari.

Detto tutto questo mi resta la curiosità: qual è lo stabilimento Aurora, quello della vecchia o della nuova Olivetti? Immagino la seconda....

Offline Giuseppe Tubi

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #4 il: Ottobre 29, 2013, 16:42:49 pm »
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Offline mccagly

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #5 il: Ottobre 29, 2013, 17:47:01 pm »
Ho visto ieri sera la prima puntata, la faccenda mi affascinava perché Adriano Olivetti è stato tra coloro che hanno "fatto" l'Italia del dopoguerra, ed è un peccato che della sua eredità industriale e sociale sia rimasto così poco.
Ma nella fiction mi hanno anche colpito varie incongruenze. In una sequenza ambientata nel '43 Olivetti è mancino, oltre a utilizzare una stilografica troppo moderna per quell'anno. In un'altra sequenza invece scrive con la destra.
Il progetto della Lettera 22 viene accreditata ad un giovane talento, un operaio, scovato in un'azienda concorrente, ma tutti sanno che il design fu di Marcello Nizzoli, che non è neppure citato.
Altre cose non tornano: la Cia tenne effettivamente d'occhio Olivetti, ma non certo per la Lettera 22 né per il suo progetto di Comunità, quanto perché con Elea era entrato nel campo dei calcolatori elettronici, considerato dagli americani monopolio Ibm oltreché sensibile per le ricadute militari. Ma questo avvenne nel '59, a meno di un anno dalla morte. Infine è inverosimile che Olivetti, durante la guerra, salvi una ufficiale americana (Stefania Rocca) pilota di aereo, che poi verrà incaricata dalla Cia di spiarlo. Solo nel dopoguerra gli Usa hanno avuto donne in prima linea e al comando di aerei militari, mentre la Cia, e tanto meno in quegli anni, non aveva alle dipendenze ufficiali militari.

Detto tutto questo mi resta la curiosità: qual è lo stabilimento Aurora, quello della vecchia o della nuova Olivetti? Immagino la seconda....

Ho lavorato in Olivetti per 33 anni, dai 20 anni ai 53 e ieri sera ho dovuto digerire una serie di "minchiate" impressionanti, sopratutto dal punto di vista storico.

D'altronde viene presentata come una "fiction" ......

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Offline Wallygator

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #6 il: Ottobre 29, 2013, 18:16:30 pm »
Storicamente un po' alla viva il parroco, sulle incongruenze ha già detto praticamente tutto il buon Marlowe...vediamo se la seconda parte ci farà ricredere

Offline Giuseppe Tubi

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #7 il: Ottobre 29, 2013, 19:22:13 pm »
Olivetti, Ansaldo, Italimpianti, Marconi,.... quanti nomi si potrebbero aggiungere di aziende italiane che sono passate da realtà di eccellenza a "rami secchi"? Sicuramente decine.
Certo, in alcuni casi sarà stata colpa delle nuove e mutate esigenze dei mercati alle quali non è stato possibile adeguarsi; ma in quanti altri casi la colpa è stata invece della solita politica miope, corrotta, clientelare, volta sempre a far prosperare ed a tutelare interessi che non sono certo quelli comuni, del Paese...

Online turin-pens

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #8 il: Ottobre 29, 2013, 19:25:44 pm »
No ieri non dovrebbe essersi vista alcuna ripresa fatta in Aurora, dovrebbero vedersi questa sera.
Certo essendo una fiction molte parti sono decisamente romanzate o di pura finzione (parliamo pur sempre di fiction e non di documentario) però quel che secondo me conta e che lo spirito e il succo di ciò che era e che fece la Olivetti in quel periodo sia giunto a quante più persone possibili.
Noi abbiamo molti amici d'Ivrea e dintorni e i genitori, la maggior parte dei quali lavoravano in Olivetti, ancora oggi gli brillano in qualche modo gli occhi. Penso che al di la della fiction sia stato davvero un periodo d'oro per buona parte del Piemonte e d'intorni e oggi non si può che dire peccato che sia finito.

Però posso portare una mia recente esperienza che in qualche modo è legata alla Olivetti. Qualche mese fa, sono stato all'archivio nazionale del cinema d'impresa che ha una delle due sedi centrali proprio a Ivrea. Grazie ad un nostro caro amico che lavora li e che ha lavorato anche alla realizzazione della fiction su Olivetti, abbiamo avuto modo di fare un giro guidato presso l'archivo (vi tralascio tutta la parte tecnica etc...) che è situato presso quello che una volta era l'asilo per i figli dei dipendenti Olivetti. Struttura che volle personalme te Adriano e che oggi è tenuta con cura quasi maniacale. Posso tranquillamente dire che la struttura in se è ancora oggi bellissima e ben strutturata, con un sapore tra il moderno ed il retrò tipico di quei tempi che oggi non si trova più da nessuna parte.
Quel che voglio dire e che avendo visto quella struttura, sapendo per cosa nacque a quel tempo e per cosa custodisce oggi, ebbene si comprende che effettivamente in quel momento la zona di Ivrea visse uno slancio davvero unico.

:)

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Offline Wallygator

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #9 il: Ottobre 29, 2013, 23:45:12 pm »
Lo spirito dell'opera di Olivetti traspare; anche se la parte fiction, purtroppo, la fa da padrone; il risultato finale, comunque, é sconfortante .......... ti fa capire che hanno avuto il sopravvento le solite logiche dettate dal tornaconto personale ed il mantenimento di una visione industriale meno progressista e certamente più padronale. (Dalmasso=Valletta?)

Penso di aver individuato le scene dello stabilimento Aurora nel passaggio dove si vede un operaio della rettifica ecc.. ed il reparto imballo della lettera 22. Attendo conferme.

Quella della penna utilizzata da Olivetti é una "marchetta"? .......... potevano almeno utilizzare una 88 dell'epoca e non una nuova....tralascio altre amenità storiche...

p.s. storicamente, però, le targhe dell'auto della prima moglie (la MG) erano giuste: anni 40 - targata Aosta; anni 50 targata Torino.....

Offline Marlowe

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #10 il: Ottobre 30, 2013, 00:26:14 am »
Lo spirito dell'opera di Olivetti traspare; anche se la parte fiction, purtroppo, la fa da padrone; il risultato finale, comunque, é sconfortante .......... ti fa capire che hanno avuto il sopravvento le solite logiche dettate dal tornaconto personale ed il mantenimento di una visione industriale meno progressista e certamente più padronale. (Dalmasso=Valletta?)

Penso di aver individuato le scene dello stabilimento Aurora nel passaggio dove si vede un operaio della rettifica ecc.. ed il reparto imballo della lettera 22. Attendo conferme.

Quella della penna utilizzata da Olivetti é una "marchetta"? .......... potevano almeno utilizzare una 88 dell'epoca e non una nuova....tralascio altre amenità storiche...

p.s. storicamente, però, le targhe dell'auto della prima moglie (la MG) erano giuste: anni 40 - targata Aosta; anni 50 targata Torino.....

Seconda puntata migliore della prima, Aurora 88 nuova a parte. Valletta fu in effetti un tenace avversario di Olivetti, e probabilmente fu anche la vera fonte degli americani: ma le aziende non erano concorrenti e la Fiat non aveva bisogno di un galoppino parlamentare come quello della fiction. Loro e la Confindustria di Costa gran parte del Parlamento lo controllavano.

Al di là di tutto ciò che colpisce è come l'Italia di quegli anni avesse una marcia in più. Non era tutta come alla Olivetti (e neppure la Olivetti era quel paradiso che si vede), però eravamo un paese che correva verso il futuro e soprattutto ci credeva. Il riferimento di Tubi a quelli che oggi sono divenuti rami secchi è più che giusto. Lo spirito imprenditoriale si è in gran parte perso, basta pensare alla finanziarizzazione dell'industria, attuata alla Olivetti da De Benedetti e alla Fiat da Romiti, e la politica ci ha messo del suo.

La lista delle grandi occasioni perse dovrebbe però essere guidata dalla Stet, che è stata la migliore azienda mondiale di telecomunicazioni, la prima al mondo a realizzare la teleselezione automatica, a commercializzare su vasta scala la telefonia mobile, ad inventare la scheda ricaricabile. E che non ha mai prodotto perdite. Oggi c'è la Telecom con tutti i suoi debiti: erano meglio i boiardi di Stato o i successori Guido Rossi, Colaninno, Tronchetti, Galateri, Bernabè? Forse conveniva privatizzare qualcos'altro.
Ma questo è un discorso troppo ampio, e in fondo inutile. E comunque abbiamo ancora la Omas a tenere alto il nome dell'Italia   :set2010021:

Offline Wallygator

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #11 il: Ottobre 30, 2013, 00:53:25 am »
Concordo con te; il paragone Dalmasso=Valletta é forse un po' tirato per i capelli, ma é innegabile che tra Olivetti e Confindustria non ci fosse molto feeling (mi pare che la Olivetti non fosse nepppure iscritta) e probabilmente la figura di Dalmasso é messa li a rappresentarne la parte più conservatrice.
La tua visione della degenerazione dell'industria Italiana a partire dagli anni 80, mi pare esatta; in effetti la finanziarizzazione delle imprese industriali  ha portato il management a ragionare sempre più a breve periodo perdendo di vista le strategie di ampio respiro.
Per quanto concerne la Stet, però non mi trovo completamente d'accordo; va rammentato che all'epoca la stessa operava in regime di monopolio...., inoltre quando fu privatizzata chi l'acquistò mise pochi denari propri, coprendosi di debiti contratti con il sistema bancario ed i successivi passaggi di mano avvennero più o meno allo stesso modo ed ora Telecom é nella situazione che sappiamo.

Offline Marlowe

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #12 il: Ottobre 30, 2013, 09:01:14 am »
Sì Walter, ma bastava abolire il monopolio telefonico e liberalizzare, che non significa necessariamente privatizzare, almeno non nei settori che oggi chiamiamo strategici e le telecomunicazioni certamente lo sono. La Telecom venne poi privatizzata per modo di dire, nel senso che fu ceduta al famoso nocciolino duro di privati, i quali ci misero appena il 6 per cento ed il resto, debiti compresi, lo scaricarono sul mercato. Tra loro c'era anche la Fiat alla quale nel frattempo lo Stato concedeva sussidi generosi, e non solo in termini di rottamazione. Che logica fu quella? Per completare l'opera il governo, che aveva mantenuto la golden share, vi rinunciò del tutto quando la Telecom fu scalata da Colaninno.

Offline Giuseppe Tubi

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #13 il: Ottobre 30, 2013, 10:30:32 am »
Un amico mi raccontò come quel gran finanziere di Colaninno acquistò la Telecom. La vicenda è talmenet paradossale da essere verosimile; magari qualcuno ne sa di più e potrà confermare o smentire: io la racconto come l'ho sentita e come la ricordo.
Il geniale personaggio utilizzò per l'acquisto la Società xy, creata a posta o giù di lì. Naturalmente ricevendo dalle Banche, senza alcun problema, la copertura finanziaria.
Perfezionato l'acquisto fece inglobare da Telecom la Società xy ed i suoi debiti, che diventarono quindi di Telecom. In prattica Telecom si è comparata da sola!
Negli Stati Uniti, dei quali il sistema della giustizia non è propriamente da invidiare, però sui reati fiscali sono un tantino più rigorosi di noi, per un giochino del genere il nostro sarebbe finito in carcere a vita....

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Re:Rai Uno - Olivetti
« Risposta #14 il: Ottobre 30, 2013, 11:28:18 am »
Si le scene girate in Aurora sono quelle menzionate da Walter. L'operaio all'opera però non è alla rettifica ma al lapidello. La rettifica ovviamente c'è però è quella e per giunta o ironia della sorte, la rettifica è Olivetti perché oltre a macchine da scrivere, calcolatrici etc... facevano anche macchine utensili e molto altro.

Un esempio sono i fotocopiatori, quelli che oggi tirano per la maggiore e che hanno quasi tutte le fotocopisterie sono di produzione Canon ma in realtà sono su base Olivetti tant'è che l'intercambiabilità dei componenti è pressoché totale.

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