Gran bel lavoro, e bellissime penne!

Confermo inoltre che le Maxima si trovano indifferentemente
con fondelli maschio e femmina, sicuramente una delle due versioni
è più antica (personalmente penso al sistema dell'anellata verde)
e successivamente è stata sostituita dalla versione più semplice e - forse -
più economica e meno fragile, come nell'anellata rossa.
Sono comunque mie mere congetture.
Grazie Andrea, aspettavo un tuo dotto intervento! Sono lieto che le penne ti piacciano.
Mi trovo daccordo con te nel ritenere, seppur su considerazioni empiriche, la verde più vecchia della rossa. Anche le differenze nelle scritte del pennino mi danno questa sensazione.
Concordo con Voi.
Una curiosità ancora sulla numerazione Ancora; Andrea, magari ne hai già parlato ma sai....io so de tek!!!
Su una Maxima qui compare il #72; su quella che ho io (verde) a memoria mi sembra di non ricordare numeri.
Il 72 però me lo ritrovo su una media, caricamento a pulsante blu, non brandizzata.
Andrea/Ignazio punitemi....ma illuminatemi o ri-illuminatemi

E' facile: la serie settanta è la serie che individua la linea Maxima;
per quello che ho capito, i numeri erano sicuramente presenti sulle prime produzioni,
ma poi spesso si sono persi o non sono stati più apposti (vai a sapere perché);
dunque il primo numero, il 7, dice sempre che la penna è una Maxima,
mentre il secondo specifica la sua dimensione:
- le 74 sono le Maxima più grandi,
- le 72 sono le medie, e le 70 (se esistenti, io dubito ma non si sa mai) sono le piccole.
Tu hai una penna nata per essere una Maxima di medie dimensioni,
che per qualche motivo imperscrutabile è divenuta una semplice pulsante
non brandizzata; tuttavia probabilmente la tua penna è trasparente,
e già questo fa capire che doveva "nascere" Maxima....