Autore Topic: Security pen  (Letto 13797 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Security pen
« il: Giugno 13, 2011, 19:25:06 pm »
Ecco alcune immagini prese al volo della strana (e sospetta) Security pen con corpo Lincoln e caricamento a leva.
Come si può vedere il colore è davvero perfettamente coerente tra cappuccio e corpo, come del resto l'impanatura.
La sezione è sicuramente Security ed anch'essa calza a pennello
Ma due rondini e mezzo, fanno primavera?  :set2010048:



Offline fabbale

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +2/-0
  • Sesso: Maschio
  • Don't worry be happy !!!
Re: Security pen
« Risposta #1 il: Giugno 13, 2011, 19:27:00 pm »
 :set2010090: :set2010090:

Offline Wallygator

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +1/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #2 il: Giugno 13, 2011, 19:50:23 pm »
 :set2010090: :set2010090:

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #3 il: Giugno 13, 2011, 20:49:13 pm »
Mr. P, faccela vedere intera questa bellissima Crocker, tutta da gustare!

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #4 il: Giugno 13, 2011, 22:42:17 pm »
Ecco alcune immagini prese al volo della strana (e sospetta) Security pen con corpo Lincoln e caricamento a leva.
Come si può vedere il colore è davvero perfettamente coerente tra cappuccio e corpo, come del resto l'impanatura.
La sezione è sicuramente Security ed anch'essa calza a pennello
Ma due rondini e mezzo, fanno primavera?  :set2010048:
In effetti c'è un altro piccolissimo indizio: anche la Security (kRITIKSON BROS. inc.) era di Chicago....

Offline pirulazio

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +2/-0
  • Sesso: Maschio
  • La Z0NA è Tra Noi, Brivido Terrore Raccapriccio
Re: Security pen
« Risposta #5 il: Giugno 13, 2011, 22:52:09 pm »
La sezione è indubbiamente Security, troppo caratteristica per confondersi,
solo che nelle mie fiammate è fiammata pure lei non nera,
le testine dei cappucci sono fiammate o giallastre semi-trasparenti,
ma questi particolari sulla tua sembrano perfettamente coerenti,
una transizionale maybe?

Mr. P

Offline pedewall

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +1/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #6 il: Giugno 13, 2011, 23:39:27 pm »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #7 il: Giugno 14, 2011, 09:02:40 am »
La sezione è indubbiamente Security, troppo caratteristica per confondersi,
solo che nelle mie fiammate è fiammata pure lei non nera,
le testine dei cappucci sono fiammate o giallastre semi-trasparenti,
ma questi particolari sulla tua sembrano perfettamente coerenti,
una transizionale maybe?

Mr. P
E' probabile che nelle piccole aziende, quali doveva essere quella che produceva le Security, la produzione avesse delle variazioni, forse in relazione alle forniture, forse semplicemente per provare qualcosa di differente. Credo che in qualcosa del genere possa trovare spiegazione la differenza nella sezione tra la tua penna e la mia. Cose simili le ho riscontarte anche sulle Conklin, dove, p. es. la endura arancione si trova indifferentemente con la sezione in tinta o nera.
Un altro fatto singolare che nelle altre due mie Security il marchio di fabbrica è totalmente differente.
L'ipotesi della penna transizionale, secondo me può essere valida, ma ciò che è più rilevante è che è avvalorata dall'enciclopedico Pedewall!

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #8 il: Giugno 14, 2011, 09:12:12 am »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +5/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Re: Security pen
« Risposta #9 il: Giugno 14, 2011, 11:49:50 am »
Secondo me è opportuno accantonare e non più utilizzare il termine transizionale in quanto come negli orologi completamente fuorviante.
Bisogna ricordare che essendo la penna un prodotto industriale, pensato per poter essere replicato sostanzialmente all'infinito, con i materiali in quel preciso momento disponibili, è facile pensare che le produzioni di penne con giunzione e altri dettagli in tinta con il resto della penna, fosse parallela alla produzione priva di questa caratteristiche.
Produzione precedente, successiva, contemporanea oppure di transizione, sono termini che mal si adattano ad un prodotto che come è stato detto prima è fatto per essere prodotto in migliaia di pezzi.

Ricordiamoci che le fabbriche, hanno sempre variato le produzioni senza preavviso e che ieri come oggi questo è ben evidenziato alla voce "ogni prodotto è soggetto a variazioni senza preavviso" .

Offline fabbale

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +2/-0
  • Sesso: Maschio
  • Don't worry be happy !!!
Re: Security pen
« Risposta #10 il: Giugno 14, 2011, 15:08:40 pm »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #11 il: Giugno 14, 2011, 15:22:45 pm »
Secondo me è opportuno accantonare e non più utilizzare il termine transizionale in quanto come negli orologi completamente fuorviante.
Bisogna ricordare che essendo la penna un prodotto industriale, pensato per poter essere replicato sostanzialmente all'infinito, con i materiali in quel preciso momento disponibili, è facile pensare che le produzioni di penne con giunzione e altri dettagli in tinta con il resto della penna, fosse parallela alla produzione priva di questa caratteristiche.
Produzione precedente, successiva, contemporanea oppure di transizione, sono termini che mal si adattano ad un prodotto che come è stato detto prima è fatto per essere prodotto in migliaia di pezzi.

Ricordiamoci che le fabbriche, hanno sempre variato le produzioni senza preavviso e che ieri come oggi questo è ben evidenziato alla voce "ogni prodotto è soggetto a variazioni senza preavviso" .
Penso che nella cezione rigorosa del termine, tu abbia assolutamente ragione.
"Transizionale" tuttavia, seppur improprio, rende abbastanza bene l'idea  -non tanto nei casi simili a quello citato per le diverse colorazioni del puntale- quanto quelli che si verificavano quando le aziende (è verosimile pensare che in particolar modo accadesse con le più piccole) "smaltivano" la rimanenze di un vecchio modello utilizzando parti del nuovo, probabilmente in contemporanea produzione.
Generalmente la cosa era limitata a particolari (arcinoto il caso delle Duofold col pennino vacumatic) e condivido che definire queste penne quali modelli di transizione è del tutto fuoriluogo. Analoche considerazioni valgono per una Endura in mio possesso che monta la più affusolata clip della Nozac, altre al contrario montano pennini antecedenti. Qualcosa di più "vistoso" potrebbe essere accaduto nella ricostruzione delle vicende della Security raccontateci da Pedewall: è verosimile che la National Pen, subentrata, abbia utilizzato cappucci della vecchia produzione abbinandoci un corpo probabilmente progettato per un modello successivo o comunque per un modello del loro catalogo.

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #12 il: Giugno 14, 2011, 15:42:59 pm »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!

Offline fabbale

  • Special Guest
  • Hero Member
  • *********
  • Karma: +2/-0
  • Sesso: Maschio
  • Don't worry be happy !!!
Re: Security pen
« Risposta #13 il: Giugno 14, 2011, 15:53:21 pm »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!

Non li dimostra, ma PaulTheWall è di tre anni più vecchio di L.E.; quando lavorava in banca poi ha finanziato con un mutuo al 45% anche Sheaffer per trasformare la gioielleria nell'Azienda di penne ed è stato anche Lui l'artefice della causa contro A.A. Waterman NOT CONNECTED WITH etc.etc..
Capito poi perchè nel '29 è arrivata la crisi???
Sull'aereplano a lanciare le Duofold, secondo te chi c'era??? E gli aerei per il grand canyon partivano tutti da Elmas non dagli USA !!!!
Sempre Lui,PaulTheWall; ecco perchè è un "mostro che sa tutto".
Ne rimarrà solo uno, si diceva in un celebre film; e meno male aggiungo io, almeno così scopriamo o ri-scopriamo sempre qualche cosa grazie a Paolo.
 :set2010001:

Offline Giuseppe Tubi

  • Top Expert
  • Hero Member
  • **********
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
Re: Security pen
« Risposta #14 il: Giugno 14, 2011, 16:21:17 pm »

Un pezzo di storia delle stilografiche americane in pillole.

Nel 1918 i fratelli Kritikson insieme ad altri con un capitale di 50.000$, fondano a Chicago la Illinois Pen Co., cooptano nella società un inventore e brevettano fermagli ed altro compreso un sistema di riempimento tipo twist filler.
Producono penne per anni con alterne vicende sfruttando i loro brevetti.
Nel 1920 la Illinois Pen Co.cambia il nome in Settles Pen Co., società che a mezzo della Settles Supremacy Self Filling Fountain Pen, produsse la penna : la Security Self Filling Check Protector Fountain Pen, prodotta in ebanite nei colori nero, rosso e MHR, di grandi dimensioni, utilizzando la clip brevettata da Kritikson, poi usata in tutte le stilo marcate Security. Questa penna aveva un sistema di carica tipo twist filler brevetto della Illinois P.Co. e nel cappuccio il famoso check protector.
Tralasciamo tutti i diversi brevetti del decennio ed arriviamo alla grande depressione a cui questa società non resse e fu costretta a chiudere.
Tutto il magazzino dei prodotti venne acquistato dalla National Pen Co. che assemblò le varie parti di penne, marcandole talvolta col proprio nome, da destinare ad un utilizzo scolastico (vi era un incentivo statale dopo la depressione).

In conclusione questa tua, è una penna di transizione ed è interamente originale col corpo marcato dalla National Pen che ne ha modificato il sistema di riempimento a leva. ma il fermaglio come tutto il resto è originale.
Il marchio National è uguale a quelle che possiedo, sempre enormi flat top, ma in celluloide.

:set2010083:
Non posso che inchinarmi e lodare cotanto sapere!
Grazie davvero: mi hai liberato dal tarlo dell'accrocco che mi affliggeva ogni qualvolta guardavo questa penna!
E non solo: mi hai dato anche la consapevolezza di possedere un esemplare particolarmente raro.


PaulTheWall è un mito.
In realtà sa tante cose perchè "è pensionato" e nel 1884 era per lui la polizza che Waterman doveva far firmare
 :set2010033: :set2010033:
Ma è uno scoop eccezionale!
Quindi avrebbe conosciuto personalmente Lewis Edson!

Non li dimostra, ma PaulTheWall è di tre anni più vecchio di L.E.; quando lavorava in banca poi ha finanziato con un mutuo al 45% anche Sheaffer per trasformare la gioielleria nell'Azienda di penne ed è stato anche Lui l'artefice della causa contro A.A. Waterman NOT CONNECTED WITH etc.etc..
Capito poi perchè nel '29 è arrivata la crisi???
Sull'aereplano a lanciare le Duofold, secondo te chi c'era??? E gli aerei per il grand canyon partivano tutti da Elmas non dagli USA !!!!
Sempre Lui,PaulTheWall; ecco perchè è un "mostro che sa tutto".
Ne rimarrà solo uno, si diceva in un celebre film; e meno male aggiungo io, almeno così scopriamo o ri-scopriamo sempre qualche cosa grazie a Paolo.
 :set2010001:
Pensa che diversi anni fa, conobbi un tizio il quale mi raccontò che suo padre, Commissario di bordo sul REX, nel viggio inaugurale a New York si comprò una Duofold Junior in celluloide (che mi regalò e che conservo tuttora), raccontandogli al suo ritorno un episodio che non è mai stato citato dagli storici tra quelli organizzati dalla Parker per dimostrare l'infrangibilità del nuovo materiale, come il lancio della penna dall'Empire e dall'aereo.
Avevano "lastricato" di penne un tratto della Fifth Avenue che poi riaprirono al traffico, facendo passare le macchine sulle povere Duofold.
Deve essere stata una prova convincente, visto che ne andò a comprare una.
Credo di poter immaginare chi c'era a sistemare le penne sull'asfalto.....

Tags:
 

       
Twittear