Riflettevo proprio su questo. E' come se l'immediato dopoguerra avesse liberato energie fino ad allora nascoste (e probabilmente era così data la rinascita industriale).
In generale forse sarebbe il momento di discutere un po' sul design che allora - ma anche in epoche precedenti con l'art decò - accomunò penne, orologi, automobili, edifici, arredamento ed altri oggetti. Secondo me sarebbe un itinerario molto affascinante.
Aggiungo che è un argomento, il design, che mi ha sempre affascinato, infatti ho in casa vari testi. Ma le penne non vengono mai citate!
Assolutamente vero, non nego che sarebbe molto bello poter iniziare a parlare del design anche in senso più ampio e non solo circoscritto al mondo della penna proprio per documentare le contaminazioni e le interconnessioni che nel corso del tempo sono avvenute tra gli oggetti da scrittura e tutto il resto.
Dopotutto la penna stilografica è uno degli oggetti più democratici che esista al mondo e con essa tutti dalla persona più potente al bimbo che va a scuola hanno avuto e hanno ancora un rapporto abbastanza intimo.
Con la penna stilografica e gli altri utensili da scrittura sono stati firmati trattati di pace, lettere di ogni genere, libri, appunti, ma anche disegni e schizzi a mano libera e tanto tanto altro, divenendo di fatto non soltanto degli oggetti di uso quotidiano ma anche delle vere e proprie estensioni del nostro corpo esattamente come gli abiti, le scarpe, l'automobile e i mille e più oggetti di uso più o meno quotidiano.
Col passare del tempo quindi è assolutamente normale che come moltissimi altri accessori, utensili e oggetti, anche la penna stilografica sia stata oggetto di studio sia tecnico che estetico da parte di architetti, ingegneri, designer etc... e che quindi sia di conseguenza divenuta anche specchio delle mode, delle tendenze e dei canoni estetici dei vari periodi compresi anche gli anni '60!
E anche in questo campo noi italiani ci abbiamo messo del nostro ai massimi livelli.
Dovremmo esserne tutti quanti molto orgogliosi!