Riccardo sono d'accordo con te per quanto riguarda le carriole ed i diversi contenitori di parti di penne, ma limitatamente a quelle in ebanite e celluloide ed i pennini che prendevano sempre da altri, ma non per le parti di lamina in oro delle penne, ognuno faceva le sue tanto che i più accorti sono arrivati a brevettare i nomi delle penne o anche un marchio (Eterno, Williamson, Stilus, Domino, Monte Grappa etc. o il logo alato di Capra sulle Waterman) visto il dilagante copiare. Queste copie sono veramente pessime di lavorazione: ho penne Wasserman, Watoman, Waatterwan, Safety Wattman, Widerman etc. ed una smilza safety (circa 7 cm) marcata impudicamente sulla lamina Waterman Ideal con tanto di globo, ma appena leggibile.
E' anche giusto quando affermi che ci si dovrebbe basare sul tipo di lavorazione, ma per quello ha una notevole importanza il tatto, alcune lavorazioni guilloché sembrano velluto, altre, pur essendo apparentemente uguali, delle raspe, ma per questo non bastano le fotografie.
L'inventario di chiusura della Uhlmann nel 44 riporta che in cassaforte, oltre a tutto il resto (molti portatermometro), aveva 2000 pennini,qualche centinaio in oro e ben 20522 clip di penne (perchè non le ha vendute prima di essere costretta a chiudere?).
Forse non vi era mercato.
Ciao Paolo,
mi spiace ma non sono d'accordo le produzioni di parti minute era cosa normale anche per le produzioni di clip e testine ed anche per corpi e cappucci. Un esempio è la Mario di Maio che ancora oggi produce oggetti in oro massiccio e laminato con gli stessi disegni che erano presenti su moltissime penne laminate di varie marche tra cui anche Waterman, Ideal etc...
questo è il link dell'azienda:
http://www.mariodimaio.it/esistono dal 1919... quindi fai tu due conti.
Oltretutto lo dimostra la stessa FIAT e qualsiasi altra azienda automobilistica che si affida all'indotto per la produzione di determinate parti, ad esempio la Valeo produce fari e climatizzatori quasi per tutte le aziende automobilistiche, la Jaeger Le Coultre e la Veglia producono orologi, conta chilometri, contagiri, tachimetri, la Brembo freni per auto top di gamma etc... la lista è pressoché infinita.
Questo dimostra che la produzione di determinate parti, auto, moto, aerei, informatica e anche penne, da sempre nella maggior parte dei casi è affidata ad aziende specializzate.
D'altronde sia nella provincia di Torino e a Milano e relativa provincia, nei primi del '900 fino alla fine della seconda guerra mondiale era piena di piccole botteghe che producevano minuteria, e piccole parti per le penne stilografiche sia laminate che in celluloide oppure in ebanite.
Il discorso calza per qualsiasi cosa pennini inclusi... c'erano delle fabbriche che se li facevano loro vedi Aurora, Omas, Montegrappa etc... altre che li compravano da aziende specializzate come la ABT di Torino che ha fornito pennini a molte aziende più o meno importanti e più o meno grandi.
La stessa Aurora al tempo della 88 a causa della grande richiesta di tale modello scelse di far produrre una parte dei pennini a Bologna...
D'altronde parlando dei tempi passati, la produzione per conto terzi delle minuterie è confermato dal fatto che come ho scritto precedentemente, è facile trovare ad esempio la stessa clip laminata e lavorata a sbalzo su molte penne di diverse case, idem per molte bande lavorate a galleria un esempio è la famosa Ancora tipo Duofold di robertov, dove si vede chiaramente che la medesima banda lavorata a galleria non solo a successiva alla penna e quindi di altra produzione ma che essa è anche presente nella Waterman's 42 da me inserita in altro topic:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=107.msg1064#msg1064Ora Ancora e Waterman's credo che abbiano avuto produzioni molto distanti tra loro e da quel che so, non hanno mai avuto relazioni commerciali però è certo che per molte cose si rifornivano nei medesimi luoghi.
Io personalmente in tutto questo non ci trovo nulla di strano, si è sempre fatto, si fa ora e si farà sempre.