Autore Topic: Recensione: Schneider Glam  (Letto 2560 volte)

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Offline Fenice

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Recensione: Schneider Glam
« il: Settembre 24, 2016, 09:01:39 am »
Il marchio Schneider lo ricordo sin da piccola, quando scrivevo con delle cartucce incorporanti il pennino ... non possedendo la "carrozzeria" della penna ed avendo le mani di una bimba alle elementari, ben potevo utilizzare le cartucce come mini-penne.
Recentemente ho acquistato una sfera Schneider (per lavoro) con refil 755 XB e sono rimasta impressionata dalla scorrevolezza, così, notando una stilografica della stessa casa sull'espositore, ho deciso di acquistarla.
Trattasi ovviamente di una penna economicissima (siamo sotto ai € 10,00) e certamente dedicata ad utilizzatori in età scolare.

Quindi significa che è una penna scolastica? NI - Il Fenomeno non la utilizzerebbe neppure sotto tortura!
Mi è bastato scrivere poche righe per rilevarne immediatamente i difetti; ma andiamo con ordine.

DATI TECNICI:
- Lunghezza da chiusa: 14,9 cm.
- Lunghezza da aperta con cappuccio calzato: 17,2 cm.
- Lunghezza da aperta senza cappuccio calzato: 13,9 cm.
- Peso complessivo: 18 gr.
- Peso senza cappuccio calzato: 12 gr.
- Peso del cappuccio: 6 gr.
- Spazio di impugnatura: 3 cm. - gommata - di forma ergonomica
- Lunghezza pennino: 1,65 cm.
- Sistema di caricamento: cartuccia standard tipo Pelikan
- Cappuccio: a pressione.


ESTETICA E DESIGN:
I glitter su fusto e cappuccio mi sono piaciuti subito, sdoganano la penna stilografica a strumento serio ed elitario.
E' l'espressione della vivacità e della brillantezza dell'età pre-adolescenziale che si esprime con decisione senza essere sfacciatamente preponderante.


REALIZZAZIONE E QUALITA':
Fusto e cappuccio sono in plastica dura e difficilmente deformabile.
La pressione da me esercitata con le dita, sul solo fusto (a mò di morsa) non ha sortito alcun effetto.
Ho deliberatamente fatto cadere la Schneider da un'altezza di 70 cm. e la stessa non ha subito nessun danno, neppure un graffio (e non si sono neanche staccati i glitter)!!!
Dopo la caduta, lo sversamento di inchiostro sul pennino era davvero minimo!
A quanto pare Schneider è riuscita a creare una penna economica e scolastica dove per "scolastica" si intende la capacità di resistere ai lanci "terra - aria".


PESO E DIMENSIONI:
Le dimensioni sono "standard" e idonee all'inserimento degli astucci con elastici di contenimento, tuttavia il peso, seppure esiguo, è mal bilanciato, con l'effetto che dopo aver scritto poche righe si inizia già ad avvertire stanchezza alla mano.
Il peso del gruppo pennino ed il peso in coda di una decorazione in plastica dura ne inficiano l'equilibrio.


PENNINO E PRESTAZIONI:
"Apriti cielo e spalancati Terra!"
La rigidità del pennino è visibile ancor prima che testabile ed ha lo stesso "rigor mortis" del pennino della Stypen Paris Xpen Ergo ma non ne ricalca la medesima scorrevolezza.
Il pennino non gratta ma si percepisce l'attrito sulla carta.
Già al primo test di scrittura sono emerse alcune problematicità:
- lasciata aperta sulla scrivania per 3 MINUTI non scrive più ... qui manca proprio "il minimo sindacale"!!!
- buon flusso nel tratto iniziale ma poi il colore dell'inchiostro rilascia un tracciato più sbiadito e più stitico in sede di scrittura senza sosta.


IMPUGNATURA:
L'impugnatura ergonomica e gommata è apparentemente identica a quella della Online Campus tuttavia la parte gommata della Schneider ha uno spessore insufficiente ad ammortizzare la presa; ovviamente ciò va ad incidere sul confort in sede di scrittura che, unito ad una scarsa scorrevolezza e alla stiticità del flusso la rendono inidonea al contesto scolastico!


QUALITA' / PREZZO:
Prezzo esiguo (sotto i € 10,00) ma qualità insufficiente.
La Sailor Hi-Ace costa € 12,00 ed offre prestazioni abissalmente superiori.


CONCLUSIONI:
Immagino un bambino che si avvicina al mondo delle stilografiche per la prima volta:
- se acquista una Schneider si fa l'idea che tutte le penne stilografiche siano scomode e poco scorrevoli
- se acquista una Pelikan o una Online si convince che tutte le stilografiche abbiano un tratto abbondante e spiumino sulla carta (pessima) dei suoi quaderni.
Non mi stupisce che gli studenti di oggi preferiscano le roller in gel ovvero le sfere!
Paradossalmente la Bic Easy Click è una stilografica che, in fatto di prestazioni, risulta superiore alla Schneider ed è più versatile della Pelikan Twist.

Il fatto che abbia usato come comparazione Schneider - Pelikan - Online, tralasciando Lamy è dovuto difficoltà di reperire "l'altra tedesca" nelle normali cartolerie nonché la difficoltà di recuperare le cartucce proprietarie.



Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #1 il: Settembre 24, 2016, 09:07:45 am »















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Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #2 il: Settembre 24, 2016, 10:03:45 am »
Ho l'impressione che una stilografica possa senz'altro essere economica, ma non competere coi costi di biro e simili.
Mi pare che in questo passaggio scritto da Fenice ci sia molto l'essenza del discorso: "Immagino un bambino che si avvicina al mondo delle stilografiche per la prima volta:
- se acquista una Schneider si fa l'idea che tutte le penne stilografiche siano scomode e poco scorrevoli
- se acquista una Pelikan o una Online si convince che tutte le stilografiche abbiano un tratto abbondante e spiumino sulla carta (pessima) dei suoi quaderni.
Non mi stupisce che gli studenti di oggi preferiscano le roller in gel ovvero le sfere!"

Quindi mi chiedo che senso abbia produrre stilografiche che "sputtanano" le stilografiche; non dico che debbano essere solo oggetti elitari, ma se per fornire un prodotto dignitoso occorre che il prezzo di vendita sia superiore ai 15 euro, facciamocene una ragione.

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #3 il: Settembre 24, 2016, 12:04:20 pm »
Tubi, il problema non è il budget superiore ai 15 euro bensì la possibilità materiale di reperibile in modo agevole tali strumenti (e i relativi accessori di ricarica)!

Nelle cartolerie, al di là delle classiche Pelikan, non c'è molta scelta.

Per caso ho "beccato" in una cartoleria la Bic Easy Clik che è una penna più che dignitosa ad un prezzo che va dai 5 ai 7 euro (se non sbaglio).

Morirò in pace col mondo quando vedrò nelle cartolerie e nelle edicole di tutta Italia penne stilografiche SAILOR HI-ACE (€ 12,00) e PILOT KAKUNO (€ 18,00) nonché quando troverò le cartucce proprietarie delle due nipponiche in tutte le cartolerie ivi comprese quelle dei paesini sperduti di campagna.



Ah! Dimenticavo! Ovviamente SAILOR deve rivedere la sua produzione e iniziare a progettare un'impugnatura ergonomica! Pilot deve "gommare" l'impugnatura già ergonomica della Kakuno per poter essere più concorrenziale sul mercato (vds. impugnature Lamy Nexx, Online Campus e marginalmente la Pelikan Twist).

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #4 il: Settembre 24, 2016, 12:14:55 pm »
Dal mio ultimo post "mi è partito l'embolo" ... Ma perché le case produttrici, prima di immettere sul mercato una penna o prima ancora di progettarla non chiedono un NOSTRO PARERE?
Perché non ci fanno provare dei prototipi così se c'è qualcosa da migliorare lo possiamo evidenziare?
Chi meglio di noi conosce il mondo delle stilografiche? Per quel che mi riguarda il Fenomeno ed io siamo specializzati nell'utilizzo intensivo di tale strumento di scrittura e siamo disponibili ai nostri consueti test su eventuali "penne cavia".

Qui ci vuole IL SUPREMO ... Riccardooooo???? Se ci sei batti un colpo!!!!

Online stefano_R

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #5 il: Settembre 26, 2016, 16:55:21 pm »
embolo per embolo.... mi chiedo:
1_ma PILOT, SAILOR ecc.. capiranno che questo slancio è per il bene della produzione mondiale degli amati strumenti di scrittura, la salute e la formazione mentale degli scolari, il senso tecnico/estetico in generale e non una voglia di mettere il naso nella loro produzione?
2_si fideranno a farci vedere cose che non sono ancora in commercio o avranno paura che qualcuno "copi" le loro idee (copyright)?
3_vorranno che gli venga garantita la gratuità della prestazione?
4_si convincerebbero dei nostri consigli anche quando stridono con le loro consuetudini?
5_e .....per concludere, chi tra quelli che possono decidere le strategie di produzione ci (o meglio vi) conosce?

è una riflessione dell' "INFINITESTIMO" che non vuole in alcun modo anticipare il "SUPREMO"

Offline casadellastilografica

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #6 il: Settembre 26, 2016, 17:16:29 pm »
Dal mio ultimo post "mi è partito l'embolo" ... Ma perché le case produttrici, prima di immettere sul mercato una penna o prima ancora di progettarla non chiedono un NOSTRO PARERE?
Perché non ci fanno provare dei prototipi così se c'è qualcosa da migliorare lo possiamo evidenziare?
Chi meglio di noi conosce il mondo delle stilografiche? Per quel che mi riguarda il Fenomeno ed io siamo specializzati nell'utilizzo intensivo di tale strumento di scrittura e siamo disponibili ai nostri consueti test su eventuali "penne cavia".

Qui ci vuole IL SUPREMO ... Riccardooooo???? Se ci sei batti un colpo!!!!

Carissimi Fenice e Fenomeno, pensa che nel 99% dei casi non chiedono pareri nemmeno a noi rivenditori !!!
Saluti.

Marco - Casa della Stilografica

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #7 il: Settembre 26, 2016, 17:47:12 pm »
Oggi mi è capitata una cosa assurda. Il papà di un bambino mi ha detto: "Ho visto tramite facebook che sei appassionata di penne stilografiche, come ti è nata questa passione? Ma non è mercato morto? Le stilografiche non sono solo di un certo livello (alludendo a una nota marca stellata) e destinate a chi se le può permettere?"
Quello che mi ha fatto capire è che "il popolo" conosce solo Montblanc ma non vi si può avvicinare per i prezzi assurdi e improponibili inoltre l'equazione persona di classe e benestante = Montblanc è sinonimo di "persona di successo".
E comunque, anche chi sceglie MontBlanc ... sceglie le sfere o le roller perché considerano le stilografiche "superate"-

Gli ho spiegato il progetto "Adotta una penna", gli ho spiegato come è nata in me questa passione e di come abbia esteso tale "stile di vita" anche a mio figlio dopo aver visto i danni che la scuola ha fatto sul Fenomeno imponendogli le Replay.
La cosa scandalosa è che la stessa impugnatura "a morsa" che Leo ha adottato per poter scrivere con una penna scivolosa quanto un'anguilla, è la stessa degli altri bambini!
Quindi significa che gli altri genitori non hanno notato il problema? Non hanno notato che il figlio impugna la penna serrandola con la prima falange delle prime tre dita?
Possibile che i bambini non abbiano detto ciò che Leo ha detto a me, cioè:
- mamma resto indietro nei dettati
- mamma mi fa male la mano
- mamma faccio fatica a scrivere.


Il discorso poi è scemato perché sono arrivati i nostri cuccioli e li dovevamo portare a casa a mangiare ma sono rimasta shockata!!!
Probabilmente il suo pensiero era anche il mio ... prima di farmi contagiare da questa malattia per pennini e inchiostri.


IO NON HO PAROLEEEE!!!!!

Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #8 il: Settembre 26, 2016, 17:50:21 pm »
.....
IO NON HO PAROLEEEE!!!!!
ed hai ragione a  non averne!

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #9 il: Settembre 26, 2016, 17:54:24 pm »
Dal mio ultimo post "mi è partito l'embolo" ... Ma perché le case produttrici, prima di immettere sul mercato una penna o prima ancora di progettarla non chiedono un NOSTRO PARERE?
Perché non ci fanno provare dei prototipi così se c'è qualcosa da migliorare lo possiamo evidenziare?
Chi meglio di noi conosce il mondo delle stilografiche? Per quel che mi riguarda il Fenomeno ed io siamo specializzati nell'utilizzo intensivo di tale strumento di scrittura e siamo disponibili ai nostri consueti test su eventuali "penne cavia".

Qui ci vuole IL SUPREMO ... Riccardooooo???? Se ci sei batti un colpo!!!!

Carissimi Fenice e Fenomeno, pensa che nel 99% dei casi non chiedono pareri nemmeno a noi rivenditori !!!
Saluti.

Marco - Casa della Stilografica



IL MIO SPACCIATOREEEE!!!!! CIAO MARCO!!!!

Non è questione di chiedere a chi vende ma a chi utilizza ... è un po' diverso!
Inoltre CHI UTILIZZA è anche CHI RECENSISCE ... e quando la recensione è pubblicata può influenzare il mercato nel bene o nel male ...

Se a certi Brand piace giocare alla roulette russa ... ne subiranno le conseguenze!

Ti ricordi il "problemino" con la Online?
Avevo acquistato 3 pennini EF (3 euro l'uno) che grattavano da morire.
Si trattava comunque di un importo talmente irrisorio che avrei lasciato perdere.
Mi hanno mandato un corriere a ritirarli e a consegnarmene altri 3 in sostituzione!!!
Questa è attenzione per il cliente ...

E poi vabbé, non riuscirò mai a dare in adozione le mie Online Campus ... sono trooooppo comodeeee!!!!

Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #10 il: Settembre 26, 2016, 18:05:32 pm »
Beh, se le case dessero qualche "prototipo" ai rivenditori per farlo testare ai clienti, sarebbe già molto; anche una prova alla veloce fatta in negozio, per quanto limitata avrebbe un significato.

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #11 il: Settembre 26, 2016, 18:14:13 pm »
embolo per embolo.... mi chiedo:
1_ma PILOT, SAILOR ecc.. capiranno che questo slancio è per il bene della produzione mondiale degli amati strumenti di scrittura, la salute e la formazione mentale degli scolari, il senso tecnico/estetico in generale e non una voglia di mettere il naso nella loro produzione?
2_si fideranno a farci vedere cose che non sono ancora in commercio o avranno paura che qualcuno "copi" le loro idee (copyright)?
3_vorranno che gli venga garantita la gratuità della prestazione?
4_si convincerebbero dei nostri consigli anche quando stridono con le loro consuetudini?
5_e .....per concludere, chi tra quelli che possono decidere le strategie di produzione ci (o meglio vi) conosce?

è una riflessione dell' "INFINITESTIMO" che non vuole in alcun modo anticipare il "SUPREMO"


OTTIMA OSSERVAZIONE STEFANO!!!

Nei miei sogni più proibiti c'è quello di arrivare a SAILOR e fargli fare un adattatore per le cartucce come ha fatto Platinum per fare in modo di ospitare anche le cartucce standard, farli lavorare un po' sull'impugnatura ergonomica e gommata e poi ... iniziare la diffusione nelle cartolerie.
Sailor ha un asso nella manica che Pilot non ha
- finezza del tratto = i bambini possono scrivere esnza problemi nei quadretti 4 mm (vedi che avevo ragione a odiare la matematica!)
- assenza di spiumaggio su carta igienica = nessun problema sui quaderni con carta scadente / sui fogli in carta riciclata che forniscono nei compiti in classe
- se prendiamo la HI-ACE ... ragazzi! Ha 18 minuti di Pit Stop!!!! Il record prima era detenuto dall'Aurora 88!!!

Manca davvero poco alla perfezione.
Manca davvero poco ad essere PER TUTTI e non per "chi se la può permettere".

Offline Fenice

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #12 il: Settembre 26, 2016, 18:16:44 pm »
Beh, se le case dessero qualche "prototipo" ai rivenditori per farlo testare ai clienti, sarebbe già molto; anche una prova alla veloce fatta in negozio, per quanto limitata avrebbe un significato.

Prova veloce un corno Tubi!!!
Alla prova veloce la Delta 70th era uscita indenne, sul lungo invece ha i suoi bei difettucci (perde il primo tratto prima di capire che deve scrivere!!!)
Si prende il prototipo, lo si testa, lo si recensisce e si rispedisce il tutto alla casa madre (tramite il negoziante).

Online stefano_R

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #13 il: Settembre 26, 2016, 18:24:31 pm »
cara Fenice.....un mondo ideale il tuo, un paradiso di carta..... non igienica, che non spiuma...



Ehi.... ma sono diventato Junior member...!!!! come la mettiamo con la bavaglia al Pen Show?

Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione SCHNEIDER GLAM
« Risposta #14 il: Settembre 26, 2016, 19:07:42 pm »
Beh, se le case dessero qualche "prototipo" ai rivenditori per farlo testare ai clienti, sarebbe già molto; anche una prova alla veloce fatta in negozio, per quanto limitata avrebbe un significato.

Prova veloce un corno Tubi!!!
Alla prova veloce la Delta 70th era uscita indenne, sul lungo invece ha i suoi bei difettucci (perde il primo tratto prima di capire che deve scrivere!!!)
Si prende il prototipo, lo si testa, lo si recensisce e si rispedisce il tutto alla casa madre (tramite il negoziante).
Ho capito, ma sicuramente sarebbe più complesso e per avere un numero di report tali da poterli utilizzare (significative convergenze di opinioni) occorrerebbe dare in giro molte, molte penne per diverso tempo. Certo che alcuni difetti possono emergere solo con un utilizzo continuato, ma quelli più evidenti emergerebbero anche scrivendo poche righe.

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