Nel mio recente resoconto sulla caccia di giovedì, discutendo della Stipula "Novecento" compresa tra le prede, con Eric si è parlato del "maxi-converter" adottato da Stipula dopo un periodo iniziale nel quale le penne prodotte dall'azienda fiorentina erano a cartuccia. Colgo l'occasione per mostrarlo a beneficio di coloro che non avessero avuto ancora occasione di vederlo denudando una bella Tibaldi 60, realizzata appunto da Stipula. Ribadisco come a mio parere sia una trovata davvero inteligente, che consente di proporre penne con un caricamento "vero" ed la contempo razionalizzare significativamente la produzione a beneficio dell'economia costruttiva: di fatto le penne hanno la parte interna sempre uguale ed a cambiare è solo il "vestito".