Ragazzi,
tutti i vostri orologi sono belli, e meritano un mio commento "individuale";
inizio dal tricompax in oro, mostratomi di persona da Mu padre a Bologna,
e privo dei numeri seriali e di referenza:
L'orologio, ad occhio, è del periodo 1954 - 1957 circa,
lo deduco dai particolari pulsanti a pompa, molto ridotti di dimensione,
solitamente definiti "spillini", che furono utilizzati solo in quel periodo o giù di lì,
sul modello tricompax in oro (referenza 12297 e varianti) calibro 281, come quello di Mu,
sul modello tricompax in acciaio (referenza 22297 e varianti) calibro 281,
sul modello compax Climate Proof in oro (referenza 12299) calibro 481,
e probabilmente su qualche altro modello che mi sfugge.
Oltre alla particolarità degli spillini (cosa che già di per sè lo rende raro),
questo orologio ha anche l'ulteriore rarità della scritta "H.P.C.", ossia "High Precision Chronometer",
che identificava quegli esemplari testati al Bureau de Controle des Chronometres.
Il fatto che la referenza ed il seriale siano stati (barbaramente) eliminati
indica, come minimo, la stupidità di chi ha compiuto l'operazione......,
e certamente non sminuisce l'orologio dal punto di vista collezionistico,
ma semmai lo penalizza dal punto di vista economico.
Interessante anche il fatto che i cronometri aventi le particolari caratteristiche sopra descritte,
portassero impresso, all'interno del fondello, il punzone della casa non più d'uso corrente
per gli orologi UG sin dal 1953, anno in cui il vecchio punzone con la ruota dentata
era stato sostituito da un nuovo marchio dalla sagoma identica, ma contenente una U maiuscola.