Penne di pattuglia

[Fenice]

Oggi ero di pattuglia con un collega che ha una grafia stupenda.
Ogni volta che lo vedo scrivere gli dico: "Devo darti in mano una delle mie stilografiche" ed oggi ho deciso di portare qualche penna in pattuglia con me.
Gli ho fatto provare:
- Pilot Phoenix pennino M
- Pilot Falcon pennino F
- Sailor Sapporo pennino M
- Waterman 52
- Ancora Zanio.

La penna che continuava a "puntare" dopo averle provate tutte era ... LA WATERMAN 52.
Gli è piaciuta molto anche la Sailor Sapporo, ma la Waterman ... l'ha conquistato.

Continuava a scrivere, non voleva più smettere!!!

A fine turno gli ho detto: "Ora conosci la differenza tra una moderna e una vintage!"

Non gli ho spiegato nulla del mondo vintage o del mondo moderno, lui ha dettato la sua preferenza esclusivamente dalle sensazioni restituite in sede di scrittura (scorrevolezza, attrito, tratto ecc.).

C'è da chiedersi se ... servono davvero le recensioni?
Come cantava Adriano Celentano ... "L'emozione non ha voce".

[Giuseppe Tubi]

Servono, servono.
Delle penne d'epoca, almeno alcune, sappiamo un sacco di cose, aneddoti compresi.
Mancava però l'analisi della loro personalità.
Colmare questa lacuna non è cosa da poco...

[Gong-oh]

E se lo dice il Tubi, c'è da crederci, non aggiuno altro.

[Fenice]

L'ulteriore riflessione che volevo portare nel topic era: una persona che non ha mai impugnato una penna stilografica in vita sua, di fronte a un bacino di penne di tutto rispetto, ha trovato maggior feeling con una penna vintage!

Ho scritto a Rembrandt (la penna era sua) e gli ho detto: "La tua Waterman colpisce ancora".