Sono molti i caratteri della penna che ne riconducono con sicurezza la paternità all'Aurora, il più banale - anche se magari da solo non sarebbe sufficente - è la punzonatura 18 kr "in negativo", vale a dire che la scritta non è incisa, come nella stragrande maggioranza dei casi, bensì la stessa resta in rilieno sulla superficie di fondo, sottomessa.
E' notorio che Aurora, oltre ai marchi "ufficiali" utilizzati per differenziare la propria produzione, producesse penne che un occhio esperto non fatica molto a riconoscere, ma totalmente prive di marca. Ne esistono di rivestite, come la tua, ma anche di "nude". Molto utilizzati sulle une e sulle altre i pennini "Warranted". Era verosimilmente un modo di proporre penne di buona qualità e coprire le fasce più basse del mercato, proteggendo tuttavia il prestigio dei marchi ufficiali. Il livello qualitativo di queste penne era del tutto analogo alla produzione ufficiale, differenziandosi talvolta solo in particolari secondari, tipo l'utilizzo di avanzi di materiale di colore diverso per boccole interne, controcappucci e simili: mi è capitato per esempio di trovare su penne in celluloide a pulsante di fondo, la parte su cui si avvita il fondello realizzata in ebanite fiammata od in una celluloide di colore differente