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Relax e altre passioni => Orologi => Topic aperto da: turin-pens - Maggio 07, 2014, 12:19:53 pm
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Ecco uno dei cronografi più rari, il Movado Super Sub - Sea con movimento Movado Cal. M95 a tre contatori.
Di questa particolare versione ne vennero realizzati meno di 1000 esemplari prima dell'acquisto della Movado da parte della Zenith che poi provvederà alla sostituzione del movimento Movado Cal. M95 con suo famoso Primero.
Fibbia originale Movado.
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Straripante di fascino.
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Molto, molto bello :set2010001:
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Eccezionale. Gli anni Sessanta al loro top.
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Caspita! Mo-Vado a vedere se ne trovo uno pure io! Mi sa che al mercatino però non ne capitano tanti... :set2010035:
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George guarda che i calembour tipo mo-vado sono strettamente riservati alla Ferillona (beato chi se 'o fa er sofà...).
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Questa tua precisazione mi Ferì-llì!
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A giorgé stai manzo, nun t'alarga....
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Certo è proprio....tanta!
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Troppa per i miei gusti... però l'ho vista lavorare bene nella Grande Bellezza, anzi a costo della scomunica dirò che è una delle poche cose che mi hanno convinto di quel film. Certo che siamo andati assai off topic...
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Vero, lì è stata al di sopra di ogni attesa...che filmone, veramente - circa la fotografia - era come se Roma non l'avessi mai vista prima...almeno non così! :set2010001:
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Non me ne voglia nessuno, ma come avrai notato Roma è sempre fotografata senza i romani, tranne quelli del giro di Gambardella. E, ripresa così, deserta e con le luci nitide dei tramonti e delle albe, Roma è un prodotto incredibile che si vende sempre.
Sul cinema ognuno ha i suoi gusti, a me la Grande Bellezza è sembrato un remake fine a se stesso della Dolce Vita. Poi è stato piuttosto abilmente presentato come uno spot di Roma o addirittura delle "grandi bellezze italiane", cosa che secondo me non c'entra nulla.
Oltre alla fotografia ho trovato notevoli anche gli abiti del protagonista (del resto confezionati in una sartoria di lusso dalle parti di Napoli, e che Servillo ha ottenuto di tenersi come parte del compenso).
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Non me ne voglia nessuno, ma come avrai notato Roma è sempre fotografata senza i romani, tranne quelli del giro di Gambardella. E, ripresa così, deserta e con le luci nitide dei tramonti e delle albe, Roma è un prodotto incredibile che si vende sempre.
Sul cinema ognuno ha i suoi gusti, a me la Grande Bellezza è sembrato un remake fine a se stesso della Dolce Vita. Poi è stato piuttosto abilmente presentato come uno spot di Roma o addirittura delle "grandi bellezze italiane", cosa che secondo me non c'entra nulla.
Oltre alla fotografia ho trovato notevoli anche gli abiti del protagonista (del resto confezionati in una sartoria di lusso dalle parti di Napoli, e che Servillo ha ottenuto di tenersi come parte del compenso).
Condivido quasi al 100% dopotutto credo sia abbastanza risaputo che La Grande Bellezza ha vinto l'Oscar grazie alla fotografia che è di primissimo livello, superiore anche alla fotografia del cinema americano la quale da sempre è un punto di riferimento un po' per tutti.
In questo campo Paolo Sorrentino aveva già ampiamente dato prova di se con This Must Be The Place il quale al di la della storia, ha il suo punto forte proprio nella fotografia, non vi è un solo fotogramma dell'intero film fuori posto.