Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Benvenuto, consigli e presentazioni => Chiedi agli utenti del forum... => Topic aperto da: drmystere - Gennaio 06, 2014, 20:18:50 pm
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buonasera a tutto il forum! un consiglio...avendo disponibili 150 euro su cosa mi consigliate di indirizzarmi per un nuovo acquisto stilografico?? Grazie a tutti per i consigli in anticipo. Fabio
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Dato che parli di "nuovo acquisto stilografico", facci sapere quali penne già possiedi.
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Ciao e benvenuto! Domanda pensi soltanto a penne moderne oppure anche d'epoca?
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uhm.... giusto!! attualmente ho sulla mia scrivania:
1) Montblanc 146; 2) Montblanc "Chopin"; 3) Pelikan 200 M; 4) Pelikan 151 M; 5) Lamy Safari; 6) TWSBI 570: 7) TWSBI mini (non un grande acquisto).
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non solo moderne
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Secondo me con la somma che hai stanziato potresti comprarti una Aurora 88 ed una Parker 51; la 88 potrebbe avere bisogno di una piccola manutenzione semlicemente perché è più sofisticata, ma roba banale. Avresti due penne d'epoca ma al tempo stesso attuali, usabilissime e che sono due pietre miliari della storia della stilografica.
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Buona l'idea di "Tubi", con le opportune amicizie puoi spuntare anche una Pelikan 400 ( oltre le 2 penne indicate).
E ora dove la trovi un'amicizia all'altezza del compito ?
:set2010033:
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bella la risposta e la domanda consequenziale!!!! dove la trovo??
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Voto la 88 e se la trovi in versione aquila a quel prezzo e comprata super bene.
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Se ti interessa l'epoca a quel prezzo trivi sicuramente molto ad esempio Stilus, Astura, Radius, Elmo, Zemax e tante tante altre.
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bella la risposta e la domanda consequenziale!!!! dove la trovo??
La trovi solo dagli amici di .... Pennamania !!!!
Offerta riservata solo ai NUOVI ADEPTI (massimo 1), prego i VECCHI VOLPONI di astenersi.
Ci sarebbe anche la Aurora 88 Aquila, quella nella confezione regalo non riesco a metterla, ci rimetterei troppo.
:set2010033:
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bella la risposta e la domanda consequenziale!!!! dove la trovo??
Secondo me se "batti" aniquari, robivecchi e mercatini della tua zona, una Aurora 88 la trovi in poco tempo e verosimilmente a poche decine di euro; la Parker 51 è forse un pò meno diffusa e magari dovresti avere un po' di pazienza in più, ma il costo dovrebbe essere analogo. Se avessero necessità di manutenzione, sul forum troverai tutto l'aiuto necessario elargito in amicizia.
Un po' più costosa ma decisamente più "sedentaria" l'alternativa Ebay, dove una bella 88 si può prendere intorno alla settantina di euro e la 51 a qualcosa di meno.
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L'offerta di mccagly è di quelle irripetibili!
Se vuoi un consiglio spassionato (ma spassionato davvero), buttatici!
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Grazie per l'offerta in primo luogo. Diciamo che esteticamente l'aurora e la parker non mi attirano molto (de gustibus...) ma la pelikan in compenso è molto bella ;-)
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Grazie per l'offerta in primo luogo. Diciamo che esteticamente l'aurora e la parker non mi attirano molto (de gustibus...) ma la pelikan in compenso è molto bella ;-)
I gusti non si discutono, ci mancherebbe; ma è giusto evidenziare che rispecchiano una ben precisa epoca: la 51, che uscì prima (1941) rivoluzionò completamente i canoni estetici delle stilografiche facendo diventare di colpo obsolete tutte le concorrenti. E pensare che la sua forma innovativa, col pennino carenato era dovuta non tanto al vezzo di un designer quanto all'introduzione di un nuovo inchiostro ad essiccazione rapida che su un pennino tradizionale scoperto avrebbe rischiato di asciugarsi prima di essere tradotto in scrittura!
La Aurora 88 (1947) fu l'interpretazione italiana dei nuovi canoni estetici. L'Aurora che durante la seconda guerra era stata bombardata ed aveva forzatamente cessato la produzione, volle fare un ritorno in grande stile e si affidò alla matita di Marcello Nizzoli (lo stesso della Olivetti Lettera 22) per far disegnare la sua nuova penna.
Su questo forum troverai su questa penna decine di pagine: chi la conosce non può che esaltarne la raffinatissima costruzione, l'affidabilità totale e la perfetta funzionalità: sotto questi aspetti solo le più eccelse realizzazioni delle altre marche mondiali possono reggere il paragone con questa penna.
Per ironia della sorte e delle dinamiche del collezionismo il meritato successo ne determinò una vastissima diffusione che oggi la penalizza nelle quotazioni, a dispetto del suo valore intrinseco.
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Grazie per l'inquadramento storico che mi stavo giustappunto facendo leggendo sul forum nelle varie categorie. Fascino indiscutibile!
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.....in alternativa, Mr. P vende le sue foto autografate proprio a quel prezzo.... :set2010033:
...scherzi a parte, io comprerei a volo la Peli di Mccagli! :set2010001:
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Aurora 88, un'estetica quasi banale, la guardi e dici: "E' una penna.". Non ha nessun vezzo. Poi la guardi da vicino e noti che le sue linee sono essenziali, pulite, hanno il fascino di certi disegni d'ingeneria aerospaziale. Se la prendi in mano ti accorgi ha le dimensioni giuste, si impugna bene. ha il peso giusto per conferire senso di solidità, senza appesantire il polso. Il pennino d'oro consente una scrittura scorrevole e precisa. Se cerchi qualche vecchia dissertazione del Tubi, scopri che al suo interno si cela un piccolo gioiellino di meccanica, che le consente d'immagazzinare un mare d'inchiostro (senza perderne una goccia, se è ben revisionata).
E se alla fine giungi alle mie stesse conclusioni, converrai che l'Aurora 88 ha il fascino discreto della bellezza senza tempo.
Se è pur vero che non sono tutte belle le penne del mondo, ci sono tante belle penne e più resti qui e più ti fai contagiare dal desiderio, oserei dire: dalla bramosia di nuove penne. Ad esempio adesso io vorrei una Parker 51, perchè non ce l'ho ancora e se mi si dice che è una pietra miliare..... :set2010019:
Però se penso a quello spirito che ci fa tifare gli azzurri quando gioca la Nazionale anche se non siamo appassionati di calcio, allora credo che per un italiano non possa esistere un "parco penne" senza l'Aurora 88.
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Da ultras della 88, ammetto in tutta franchezza che ho anche un amore viscerale per la 51.
Intanto anche lei è figlia di un designer illustre: László Moholy-Nagy, insegnante del Bauhaus.
decisamente più "frivola" dell'Aurora, è a mio avviso anch'essa una penna perfetta, pur se per alcuni aspetti antitetica alla 88. Alla cui raffinatezza meccanica dell'italiana la 51 contrappone una semplicità quasi sconcertante (prima versione vacumatic a parte): nessun meccanismo per il caricamento; solo la pressione del pollice sulla barra che comprime un gommino del tutto analogo a quello dei tempi passati, ma realizzato stavolta in un nuovo tipo di gomma, che oltre ad essere trasparente, ne garantisce una durata pressoché eterna. Alro elemento che la distingue dalla 88 è il colore: la Parker ne prevede molti, ed altri engono aggiunti nel tempo. Blu, verde, bordeaux, grigio, mostarda, oltre naturamente al nero; ci sono poi la versione interamente laminata oro e quella in acciaio satinato, detta flighter.
E' molto probabile, anzi lo darei per certo, che la Parker 51 sia stata in assoluto la stilografica più venduta nel mondo.
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:set2010021: Mó capisco perché qualcuno ti chiama ó Professore.
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:set2010021: Mó capisco perché qualcuno ti chiama ó Professore.
Ma chi? Io?
No, no. Ho solo un pò di cognizioni assunte dalle pubblicazioni in materia. Come avrai modo di constatare per le notizie storiche il vero cattedratico è il nostro Pedewall. E non dimentichiamo che tra gli iscritti abbiamo anche Letizia Jacopini, autrice e co-autrice di libri e saggi, in particolare sulle penne italiane. Non sarei neppure all'altezza di far loro da assistente!