Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Penne Stilografiche Italiane => Ancora => Topic aperto da: Ambros - Gennaio 15, 2012, 13:00:09 pm
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Questa serie, prodotta a cavallo della seconda guerra mondiale,
è quella che più delle altre serie dell'Ancora presenta le finiture acciaio
ed il mitologico pennino Zanio.
Tuttavia le celluloidi utilizzate furono quelle che già caratterizzarono la produzione pre-guerra:
questa è della dimensione più grande, in una bellissima (e poco fotografabile)
livrea arco marrone, del tutto inusata!!
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Il pennino Zanio è in conservazione eccezionale!
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Oserei dire che non solo il pennino è in conservazione eccezionale, ma secondo me pure tutto il resto.
Grande penna e bellissimo il colore.
:set2010083:
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Notaro imbattibile su questo campo.
:set2010001:
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Grazie ragazzi! :set2010046:
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:set2010090: :set2010090:
ovviamente se vuoi togliere dalla descrizione quell'inusata........ :set2010080: :set2010080:
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Falchetto,
l'unica maniera di usare questa penna è sostituirle prima il pennino,
perché uno Zanio, se ci va su l'inchiostro, si autodistrugge............ :set2010052:
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:set2010090: :set2010083:
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:set2010090:
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Falchetto,
l'unica maniera di usare questa penna è sostituirle prima il pennino,
perché uno Zanio, se ci va su l'inchiostro, si autodistrugge............ :set2010052:
Ciao, mi puoi spiegare la tua dichiarazione?
Scusate, ma essendo nuova del mondo Vintage ... faccio come i bambini ... "Perché?"
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Falchetto,
l'unica maniera di usare questa penna è sostituirle prima il pennino,
perché uno Zanio, se ci va su l'inchiostro, si autodistrugge............ :set2010052:
Ciao, mi puoi spiegare la tua dichiarazione?
Scusate, ma essendo nuova del mondo Vintage ... faccio come i bambini ... "Perché?"
Probabilmente l'affermazione è un po' drastica, ma tutti i pennini dell'epoca autarchica avevano nomi altisonanti, quali Zanio, Platiridio, Permanio, ma erano sostanzialmente acciaio inossidabile: non molto "in" e parecchio "ossidabile", anche per la composizione piuttosto aggressiva di molti inchiostri. Ne è la prova la condizione sovente miserevole nella quale questi pennini, spesso anche rari, si ritrovano. Non fanno d'altra parte eccezione i pennini di materiale analogo di altri costruttori, tipo quello della Pelikan 120.
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Falchetto,
l'unica maniera di usare questa penna è sostituirle prima il pennino,
perché uno Zanio, se ci va su l'inchiostro, si autodistrugge............ :set2010052:
Ciao, mi puoi spiegare la tua dichiarazione?
Scusate, ma essendo nuova del mondo Vintage ... faccio come i bambini ... "Perché?"
Probabilmente l'affermazione è un po' drastica, ma tutti i pennini dell'epoca autarchica avevano nomi altisonanti, quali Zanio, Platiridio, Permanio, ma erano sostanzialmente acciaio inossidabile: non molto "in" e parecchio "ossidabile", anche per la composizione piuttosto aggressiva di molti inchiostri. Ne è la prova la condizione sovente miserevole nella quale questi pennini, spesso anche rari, si ritrovano. Non fanno d'altra parte eccezione i pennini di materiale analogo di altri costruttori, tipo quello della Pelikan 120.
La situazione non è poi cambiata molto, anche i moderni pennini in acciaio non sono molto più resistenti di quelli di una volta, certamente sono migliorati ma qualsiasi acciaio inossidabile se maltrattato si degrada, anche il più moderno e resistente.
La cosa migliore rimane sempre l'utilizzo con cognizione di causa, mai ritirare una penna spora, lavarla bene quando la si ripone avendo l'accortezza di pulire bene il pennino e le altre parti etc... E qualsiasi penna con pennino in acciaio e non sarà una fedele compagna di lavoro e di gioia.
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