Per quel che mi riguarda Gilda può anche fare le capriole nella sua tomba, ma per me, quella penna, è un'anguria scomoda e scivolosa.
Splendida quella dedicata a Grace Kelly, elegante come la Principessa a cui è espirata ma, purtroppo, l'impugnatura in metallo liscio non le conferisce la praticità che la rende utilizzabile.
Riguardo al mio nik name e quello di mio figlio, spiego subito il mistero:
Non potevo chiamarmi Mazinga ("Lotta cade si rialza sempre vinceràaaaa, Mazinga! Roboooot Mazinga!") scherzi a parte:
1) Mi piaceva il cartone animato X-men
2) La Fenice risorge dalle proprie ceneri (nonostante le difficoltà mi impegno per riuscire a superare quel maledettissimo esame di diritto privato anche se lo odio dal profondo della mia anima e il prof., quando spiega, è un surrogato del valium!) e - come nel cartone animato - ... quando si arrabbia ... s'incendia, piglia fuoco.
3) "Il Fenomeno" è stato "battezzato" così da Marco Moricci della Casa della Stilografica per 2 motivi: 1) ha imparato a scrivere scrivendo con il pennarello nero indelebile ad alcool sul muro di camera mia - 2) A 9 anni ha scritto la sua prima recensione di una penna stilografica: in 4 righe ha centrato i pregi e i difetti di quella penna, esponendoli in modo diretto, senza tanti giri di parole. Schietto e spietato. I bambini hanno questa peculiarità: raccolgono l'essenza delle cose, non si soffermano alla mera estetica o ai "fronzoli" che corredano un oggetto o una situazione, allo stesso modo con le penne, le prova e poi sentenzia: "Fa schifo" oppure "Me la tengo". Sta a me poi indagare sulle motivazioni e spesso sono più razionali di quello che si possa pensare (altro che soggettività!)
Infatti le recensioni che posto nel forum sono tutte "a quattro mani".