Autore Topic: Inchiostri a confronto  (Letto 3195 volte)

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Offline pedewall

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Inchiostri a confronto
« il: Dicembre 16, 2013, 15:19:18 pm »

Il recente post sull’inchiostro Pilot, mi ha fatto pensare ad un confronto estremo tra le differenti qualità di questi quando vengono a contatto con l’acqua.
Vengono comparate le marche indicate nella fotografia ai quali ho poi aggiunto Aurora, Pelikan e Sailor.
Utilizzati come penne da inzuppo due stilofori alternati:
1 Minerva, pennino Minerva   
2 Waterman pennino Waterman

Dopo aver fatto asciugare quanto scritto, ho immerso il foglio in acqua senza piegarlo tenendovelo per 1 minuto, poi fatto sgocciolare e immediatamente fotografato.
I risultati si commentano da soli, ma mi sembra il confronto premi gli inchiostri scuri più che la marca.
Eccezionale il Sailor, ma attenti a non sporcarvi le mani, non va via nemmeno con la varechina.



Online Giuseppe Tubi

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #1 il: Dicembre 16, 2013, 15:38:14 pm »
Ora i palombari sanno che se vogliono portarsi un appunto sott'acqua, il Sailor (un nome, una garanzia) è l'inchiostro da usare.

Offline turin-pens

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #2 il: Dicembre 16, 2013, 23:50:19 pm »
Direi che anche Aurora e Pelikan si sono difesi abbastanza bene, anche se il Sailor stacca tutti nettamente. Visconti invece pare sia più sofferente rispetto alla media.

Offline turin-pens

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #3 il: Dicembre 18, 2013, 00:07:05 am »
Anche il Delta marrone tutto sommato ha retto bene.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #4 il: Dicembre 18, 2013, 10:38:25 am »
La prova è indubbiamente interessante anche se indicativa per un solo parametro.
Purtroppo mi rendo conto che in pratica è l'unica fattibile senza attrezzature specifiche, ma sarebbe interessante, per esempio, conoscere il residuo, il tempo di decadimento ecc.
Grazie comunque a Pedewall per il suo test, che non mi risulta nessuno avesse fatto prima.
Grazie anche a Gong-oh dalla cui involontaria esperienza probabilmente è scaturita l'idea.

Offline turin-pens

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #5 il: Dicembre 18, 2013, 13:28:12 pm »
La prova è indubbiamente interessante anche se indicativa per un solo parametro.
Purtroppo mi rendo conto che in pratica è l'unica fattibile senza attrezzature specifiche, ma sarebbe interessante, per esempio, conoscere il residuo, il tempo di decadimento ecc.
Grazie comunque a Pedewall per il suo test, che non mi risulta nessuno avesse fatto prima.
Grazie anche a Gong-oh dalla cui involontaria esperienza probabilmente è scaturita l'idea.

Il passo successivo potrebbe essere il test del ph, basta una cartina tornasole come quelle che si utilizzano in acquariofilia.
In questo modo si potrebbe ad esempio conoscere con certezza il grado di acidità di ogni singolo inchiostro.

Non credo che il grado di acidità possa interagire con i ,ateriali con cui sono realizzate le penne (specialmente quelle moderne) però certamente può interagire con la carta la quale a sua volta ha il proprio ph, oppure sl grado di residuo che l'inchiostro potrebbe depositare nel corso del tempo e quindi se e in quale misura intasa i capillari della condotta e in quanto tempo.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #6 il: Dicembre 18, 2013, 14:38:00 pm »
La prova è indubbiamente interessante anche se indicativa per un solo parametro.
Purtroppo mi rendo conto che in pratica è l'unica fattibile senza attrezzature specifiche, ma sarebbe interessante, per esempio, conoscere il residuo, il tempo di decadimento ecc.
Grazie comunque a Pedewall per il suo test, che non mi risulta nessuno avesse fatto prima.
Grazie anche a Gong-oh dalla cui involontaria esperienza probabilmente è scaturita l'idea.

Il passo successivo potrebbe essere il test del ph, basta una cartina tornasole come quelle che si utilizzano in acquariofilia.
In questo modo si potrebbe ad esempio conoscere con certezza il grado di acidità di ogni singolo inchiostro.

Non credo che il grado di acidità possa interagire con i ,ateriali con cui sono realizzate le penne (specialmente quelle moderne) però certamente può interagire con la carta la quale a sua volta ha il proprio ph, oppure sl grado di residuo che l'inchiostro potrebbe depositare nel corso del tempo e quindi se e in quale misura intasa i capillari della condotta e in quanto tempo.

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Al test sul ph ed alle cartine al tornasole avevo pesato anch'io, ma pensavo che ormai fossero andete in disuso ed introvabili: non consideravo l'acquariofilia!

Offline turin-pens

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #7 il: Dicembre 18, 2013, 16:04:55 pm »

Al test sul ph ed alle cartine al tornasole avevo pesato anch'io, ma pensavo che ormai fossero andete in disuso ed introvabili: non consideravo l'acquarofilia!


In acquariofilia si utilizzano anche i kit ph in gocce e i più moderni sistemi elettronici ma onestamente a me piace di più la cartina. Su ebay si comprano i rotolini a una decina di euro.

http://www.ebay.it/itm/Offerta-Cartine-tornasole-Indicatore-universale-pH-1-11-in-rotolo-5-metri-/150912549770

ph 1-11 è un bel range anche se penso che la maggior parte degli inchiostri veleggeranno tra i 3 e i 7 al max (chissà se sbaglio?)

Chi fa la prova?

Offline moskitta75

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #8 il: Febbraio 10, 2014, 11:37:55 am »
Secondo me è sbagliato testare colori differenti assieme.
Si devono testare i neri con i neri i rossi con i rossi e...
Personalmente per scrivere io digerisco solo ed esclusivamente il nero, ho provato anni fa il blu/nero ma il nero è un'altra cosa.
Non mi piace il blu perché tende ad essere trasparente.
Non uso inchiostri particolari, anzi, vado dal tabacchino e prendo il classico Pelikan da 30ml.



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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #9 il: Febbraio 10, 2014, 11:54:30 am »

Secondo me è sbagliato testare colori differenti assieme.
Si devono testare i neri con i neri i rossi con i rossi e...
Personalmente per scrivere io digerisco solo ed esclusivamente il nero, ho provato anni fa il blu/nero ma il nero è un'altra cosa.
Non mi piace il blu perché tende ad essere trasparente.
Non uso inchiostri particolari, anzi, vado dal tabacchino e prendo il classico Pelikan da 30ml.


condivido in parte quel che dici nel senso che è vero che sarebbe corretto fare le prove nel modo in cui dici ma è anche vero che qui ognuno di noi fa quel che può con quel che ha.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #10 il: Febbraio 10, 2014, 13:59:52 pm »
Condivido l'appunto ma anche le considerazioni di Riccardo; credo che l'intento fosse quello di fare un esperimento più per curiosità che per emanare verdetti. D'altro canto una prova con un qualche rigore scientifico presupporrebbe ben altri test, che probabilmente nessuno è attrezzato per fare. Comunque il bello di queste strade appena imboccate è rappresentato proprio dalla possibilità, per chi ne a voglia, di affinare e proseguire il discorso.

Offline pedewall

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Re:Inchiostri a confronto
« Risposta #11 il: Febbraio 10, 2014, 16:41:59 pm »

La scelta di fare la prova utilizzando colori differenti è quasi obbligata in quanto, escludendo il nero più o meno simile per tutte le marche, le altre colorazioni offrono una estrema variabilità da una marca ad un’altra.
Limitandosi ad un colore ben noto ed utilizzato, il blù, troviamo una grande differenza di tonalità da una marca ad un’altra. Uno può sembrare troppo intenso, altro molto diluito.

Ben vengano altre prove, magari iniziando dal nero.

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