Inserito da: Fenice - Ottobre 10, 2016, 14:30:06 pm
Prezzo: € 285,00 per una ciofeca con pennino in acciaio?
(http://uploads.tapatalk-cdn.com/20161010/e974bae0cea6347566ecd8c13c49e8f8.png)
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 10, 2016, 17:16:22 pm
Inserito da: pedewall - Ottobre 10, 2016, 18:06:40 pm
Ma............molto veloce.
Inserito da: turin-pens - Ottobre 10, 2016, 19:56:12 pm
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 10, 2016, 19:59:19 pm
Inserito da: stefano_R - Ottobre 10, 2016, 22:33:39 pm
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 10, 2016, 23:06:35 pm
Ma secondo voi pensano anche di venderla? E a quale numero di esemplari arriverà il pareggio dei costi (break-even point)?.....mooooolto ottimisti....Hai ragione: è un pensiero logico, che di fronte a brutture simili viene spontaneo. Eppure si vedono proporre (a prezzi esorbitanti) da alcune case stilografiche talmente kitsch da risultare pacchiane anche per uno sceicco arabo. Dovrebbero essere dei suicidi commerciali in piena regola, eppure bene o male queste case continuano ad esistere. Se prosperino pure non lo so, ma sembrano quantomeno sopravvivere.
Inserito da: stefano_R - Ottobre 10, 2016, 23:22:39 pm
Ora mi chiedo perché volere a tutti i costi buttarsi sul mercato con prodotti nuovi che sembrano ignorare le regole del mercato e soprattutto l'esperienza e la storia del design, non solo delle penne stilografiche. Citando il fotografo Franco Fontana......"non è che se prendo in mano una Montblanc riesco a scrivere la Divina Commedia, se sono un coglione resto un coglione...." (Master of Photography).....
Quindi perché avventurarsi in queste iniziative commerciali così rischiose...... o forse siamo noi che sbagliamo perché sicuramente da qualche parte c'è qualcuno che le comprerà?
Io al PENSHOW vorrei provare la Perry......
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 11, 2016, 09:14:09 am
Se ci si pensa disegnare una penna dal punto di vista della "forma" non ha mille variabili: tutto si gioca sull'equilibrio di pochi elementi, un corpo, un cappuccio, un fondello, qualche veretta e naturalmente il materiale. Se in tanti anni di produzione sono stati fatti tanti modelli, tutti questi dettagli sono stati ampiamente sviscerati ed approfonditi, ma quei modelli che si sono distinti ed hanno "fatto la storia", hanno saputo miscelarli in un modo oggettivamente riconoscibile e di valore per tutti.Con tutto che la stilografica si rivolge ormai ad una nicchia di mercato, penso che vincoli economici a parte, si potrebbe esprimere ancora molto su quest'oggetto: sia nelle forme, sia con un utilizzo diffuso di materiali "nuovi" come titanio, fibra di carbonio e ceramica. Osservando la produzione di certe case pare invece che ci sia una richiesta di mercato di "penne" che non sono più tali perché inimpugnabili per dimensioni e orpelli contundenti, pesanti come un mattarello da cucina, con improbabili rivestimenti in metalli preziosi, tempestati di brillanti, pietre dure, uova sode ed esche da pesca.
Ora mi chiedo perché volere a tutti i costi buttarsi sul mercato con prodotti nuovi che sembrano ignorare le regole del mercato e soprattutto l'esperienza e la storia del design, non solo delle penne stilografiche. Citando il fotografo Franco Fontana......"non è che se prendo in mano una Montblanc riesco a scrivere la Divina Commedia, se sono un coglione resto un coglione...." (Master of Photography).....
Quindi perché avventurarsi in queste iniziative commerciali così rischiose...... o forse siamo noi che sbagliamo perché sicuramente da qualche parte c'è qualcuno che le comprerà?
Io al PENSHOW vorrei provare la Perry......
Faccio invece l'esempio della OMAS 360, che come ho affermato in altre occasioni, è una penna che a me piace molto: la sua sezione triangolare non sarà certo l'uovo di Colombo, però non è neppure scomoda; è una penna che ha avuto il coraggio di essere originale ed una volta tanto è stato un prodotto totalmente nuovo, che ha sfruttato poco o nulla della produzione precedente.
La considero il canto di un cigno in piena agonia...
P.S. Al Penshow con piacere ti farò provare la Perry.
P.P.S. bellissima la frase con cui Fontana ha stigmatizzato un concetto universale, che si potrebbe riproporre in infiniti campi:
"Non è che se compro il top di gamma della Canon, divento Salgado"; "Non è che se compro una bici con telaio in carbonio e ruote lenticolari, vinco la Parigi - Rubaix"... E chi più ne ha, più ne metta.
Inserito da: Fenice - Ottobre 11, 2016, 10:03:07 am
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 11, 2016, 10:23:38 am
Diciamo che sono decisamente più sobrie....
Inserito da: pirulazio - Ottobre 11, 2016, 12:48:12 pm
Nella fattispecie il termine "elegante" forse è un po' impegnativo.
Diciamo che sono decisamente più sobrie....
Eleganza e stilografiche vano sovente d'accordo, no? :set2010028:
(http://www.penciclopedia.it/wp-content/gallery/penshowtilburg2016/Tilburg2016-16.jpg)
Inserito da: Fenice - Ottobre 11, 2016, 13:14:22 pm
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Inserito da: turin-pens - Ottobre 11, 2016, 13:42:25 pm
Nooooo!!!!! Pirulazio non ci credoooo!!!!È pur sempre meglio della Montegrappa Rainbow!
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 11, 2016, 15:16:01 pm
.....Però nel taschino di quella giacca ci starebbe d'incanto!Nooooo!!!!! Pirulazio non ci credoooo!!!!È pur sempre meglio della Montegrappa Rainbow!
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Inserito da: stefano_R - Ottobre 11, 2016, 22:07:24 pm
Ma è qualcuno del forum? Perché io sono nuovo....
Ci sarà a Torino?
Inserito da: Giuseppe Tubi - Ottobre 11, 2016, 22:40:21 pm
ma se lo facciamo girare velocemente diventa bianco anche lui? Perché così bello bianco non mi sembra...Non credo proprio....
Ma è qualcuno del forum? Perché io sono nuovo....
Ci sarà a Torino?
Anche se si potrebbe insinuare che si tratti di Lord Fabbale; non credo che la prenderebbe bene, elegantone com'è.