Montblanc 23x oppure 24x...?

[MaxTheCarret]

Buongiorno ragazzi, studiando qua è la mi sono reso conto che contrariamente a ciò che pensavo mesi or sono... Mi piacciono le montblanc! Ma no tutte... Non esageriamo... Rimango sempre dell'idea che una MB post celluloide, sia solo plastica ben fatta e marchio di lusso da esibire...!
Ma fino alla serie 2xx e se consideriamo vintage la serie in plastica 3xx, allora ci potrei fare volentieri un pensierino
Nello specifico, mi piace assai la 236/246, che sono abbastanza accessibili.
Post wartime, con pennino in oro.
Che consigli avete in proposito?
I pennini sono fatti in Italia, nelle MB montate tra il 48 alla ripresa della produzione e fino alla cessazione dei modelli nel 1954??

Sono interessanti entrambi i sistemi di carica, per intenderci meglio il 3 e il 4 indicati nelle decine nel codice. Ma quale dei due e meno delicato e più funzionale?

Per il pennino... Penso sia soggettivo, la misura 6 mi piace assai

Voi quale preferite?

Max

[maxpen2012]

" Nondum Matura est, nolo acerbam sumere..."  Questa frase tratta dalla notissima
favoletta " La volpe e l'uva " di Fedro riassume a meraviglia l'atteggiamento di
tanti collezionisti rispetto al marchio Montblanc... Un pò come se uno dicesse:
...si, bella la Belen, ma tutto sommato meglio la mia cara vecchia moglie... 
Tanto avete un bel dire, noi Montblanchisti vi aspettiamo al varco, avete voglia di
snobbare la vecchia signora di Amburgo, prima o poi qui dovete cascare...
Comunque, amico Max, se vuoi un consiglio serie 23x fino alla morte, la serie 24x
sostituì la prima, mi pare dal 1948, ed è anch'essa piston filler, ma ha molto
meno "appeal", inoltre quella clip "a cucchiaino da gelato" non piace a nessuno...*
Le 236 sono le più grandi della serie, e pertanto anche nella versione nera
sono più rare e più costose, ma se ne trovi una in buone condizioni a un prezzo
decente buttatici a pesce...
* Della serie 24x ci sono anche con una curiosa clip a scalini, e con la stella sul
cappuccio sporgente, sono quelle prodotte da '47 in poi in Danimarca, per conto
della MB che era ancora mezza distrutta a causa della guerra, sono ottime
anch'esse e hanno il pregio di costare molto meno, anche se in celluloide
colorata...

[turin-pens]

Io ho una 246G EF in celluloide tiger eyes disponibile, se ti interessa ti mando delle immagini

[MaxTheCarret]

Hahahaha... La mia era solo ignoranza... Fin prima di imparare a conoscere la produzione e quant'altro, ma non solo di montblanc, per me era solo marchio e snobismo detta in maniera generalista, ma rende l'idea, no?
Quello che accade con Rolex, è lo stesso esempio... Ma se poi scavi nella storia della maison, scopri che c'è altro sotto.
Divagazioni a parte, il mio apprezzamento per i modelli pre war, color corallo ecc, l'ho dichiarato fin subito, appena viste le foto delle vostre qui sul forum. Poi da Milano a oggi ho scoperto che meritano assai anche le 100, costosissime, e le 200 più abbordabili... È inevitabile un atteggiamento scettico di un neofita che riconosce in MB solo blasone! Aperta parentesi, per omas penso la stessa cosa, chiusa parentesi.

Comunque tornando a noi... Si, la 236 mi attizza assai... Devo fare un po' di cassa
Ma il pennino in oro è italiano?

[MaxTheCarret]

Continuo la mia ricerca culturale... Per ora
Ma sto impazzendo!!!
234... Ce n'è sono di infinite fatture, non si capisce na cippa!
Serbatoio trasparente verde, rosso, giallo...
Corpo lucido, fondo opaco... Tutta opaca...
G, senza G...
Alimentatore liscio e rigato...
Pennino in oro con data periodo bellico, pennino acciaio con data post bellico!
Serbatoio rosso grande, dove si intravede lo stantuffo...

Voi mi direte, benvenuto nel mondo dei collezionisti senza certezze ... Ma non capire mi manda in tilt!
Per non parlare delle clip!... Ma non c'è una documentazione in rete?
Avete qualche link?

Max... Il pazzo!

[solido]

Qualche maggiore certezza te la potrebbe dare il libro di "The Montblanc Diary & Collector's Guide" di Jens Rosler. Alla fine c'è un'appendice dove per ogni modello vengono indicati  quali sono i giusti componenti. 

[MaxTheCarret]

Qualche maggiore certezza te la potrebbe dare il libro di "The Montblanc Diary & Collector's Guide" di Jens Rosler. Alla fine c'è un'appendice dove per ogni modello vengono indicati  quali sono i giusti componenti.

Èh! In effetti proprio quello è il mio sospetto!
Più che altro sono il pennino e la clip, che sono facilmente sostituibili.
La finestra dell'inchiostro invece non capisco!?... Pensavo fosse solo rossa, poi l'ho vista anche gialla e una verde!... Non mi pare sia così facile falsificare un fusto di penna! E tra l'altro se lo fai, lo fai col colore giusto, mica te lo inventi!

Max

[maxpen2012]

Buongiorno. Qualche notizia, la lettera G fa parte di un codice che MB aggiungeva
alle Meisterstuck a partire dalle serie 12x e 13x fino alla 14x, per questa ultima
limitatamente alla 149, solo per i primi modelli dal 1952 al 1959 ( quelle ancora in
celluloide ).
Si trovano però anche penne di seconda fascia, specie le 234 1/2, con questa
lettera, che però mettevano se e quando ne avevano voglia...
"G" che sta per Glatt, in tedesco "liscio" si trova solo su penne di colore nero...
Esistono altre lettere, S per indicare una lavorazione guilloché "a onde" , una "E"
per la lavorazione "rose pattern", sempre nere.
Si usava poi una "P" sulle penne in celluloide colore "Pearl Gray" e "PL"'per le
platinum lined.
Il suggerimento di Solido di servirsi del libro del Rösler sulle Montblanc è ottimo,
ma quel fondamentale volume si trova assai difficilmente ed è orrendamente caro, e comunque
anche lì non c'è proprio tutto, bisogna arrangiarsi sulla rete...
Suggerisco alcuni siti specializzati, non commerciali beninteso, sui quali si trova
parecchio materiale MB...

         www.fountainpen.de

          www.cas1996.de

          www.caprafico.com

Saluti a tutti, e studiate, che poi vi interrogo...

[MaxTheCarret]

Grazie Max

Comunque una cosa l'ho capita, tra tutto questo marasma... Preferisco di gran lunga le 13x e le 23x.
Le precedenti sono per me irraggiungibbbbili anche se pregevoli e con un design moderno almeno una spanna sopra le altre dello stesso periodo. E qua ti sollevo il vespaio haha
Dopo il 48/50 solo fuffa hahaha... Ma ovviamente è uno sfottò da bar il mio.

Max...

Lo scrivente si prende la responsabilità delle caz... Che spara... Sta per schiacciare invio... L'ha fatto!! :O

[turin-pens]

Mi sa che ora faccio la parte del "cattivo" comprendo la curiosità e la voglia di conoscere assolutamente lecita, però credo che nel corso degli anni, specialmente per le penne di produzione tedesca, si sia riversato tutto su questi concetti puramente astratti come la penna modello xxx debba utilizzare soltanto il pennino xxx, la clip xxx etc...
Mi ricorda tanto il mondo del collezionismo dei francobolli! Le penne per quanto belle e raffinate erano prodotti industriali che ne sappiamo noi di tutte le versioni fatte? serie, pre-serie, ordini speciali etc... I fondi di magazzino? non è che se avanzavano 100 o 1000 o più pennini diversi li buttavano...

[MaxTheCarret]

ma no Rik, non sei il cattivo
sono punti di vista giusti, ma più che come i francobolli… mi sembra lo stesso dibattito che sempre esiste tra i collezionisti di orologi e i collezionisti di rolex!!! chi sa di cosa parlo…
tornando al nostro discorso, a me interessa conoscere, perché mi piace sapere cosa ho per le mani o cosa vedo. non tanto per farmi la paranoia sulla clip piuttosto che sul pennino… ma sapere perché è così e non colà è cultura collezionistica, secondo me.
comunque sia, non dobbiamo dimenticare che dal 1919 in Germania tutto ciò che viene prodotto subisce l'influenza della Bauhaus. Nelle MB a mio avviso si vede eccome. Senza nulla togliere alla produzione italiana chiaramente
poi se parliamo di qualità, alzo le mani e ti ascolto, sempre

Max

[turin-pens]

ma no Rik, non sei il cattivo
sono punti di vista giusti, ma più che come i francobolli… mi sembra lo stesso dibattito che sempre esiste tra i collezionisti di orologi e i collezionisti di rolex!!! chi sa di cosa parlo…
tornando al nostro discorso, a me interessa conoscere, perché mi piace sapere cosa ho per le mani o cosa vedo. non tanto per farmi la paranoia sulla clip piuttosto che sul pennino… ma sapere perché è così e non colà è cultura collezionistica, secondo me.
comunque sia, non dobbiamo dimenticare che dal 1919 in Germania tutto ciò che viene prodotto subisce l'influenza della Bauhaus. Nelle MB a mio avviso si vede eccome. Senza nulla togliere alla produzione italiana chiaramente
poi se parliamo di qualità, alzo le mani e ti ascolto, sempre

Max

Cero la conoscenza è fondamentale e per farsi un'idea concreta è giusto raccogliere quante più informazioni è possibile. Giustissima l'osservazione che fai portando a paragone il mondo Rolex che ne è l'esempio lampante ma ti assicuro che anche il mondo dei francobolli è sullo stesso livello!
Secondo me la cosa importante e non farsi fagocitare da queste cose ma assimilarle per farsi una propria coscienza collezionistica il più possibile indipendente da certi dogmi.
Dopotutto il collezionismo dovrebbe essere (almeno secondo me) una specie di consacrazione del bello (oggettivo e soggettivo), della tecnica e del proprio percorso di vita?

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[MaxTheCarret]

ma no Rik, non sei il cattivo
sono punti di vista giusti, ma più che come i francobolli… mi sembra lo stesso dibattito che sempre esiste tra i collezionisti di orologi e i collezionisti di rolex!!! chi sa di cosa parlo…
tornando al nostro discorso, a me interessa conoscere, perché mi piace sapere cosa ho per le mani o cosa vedo. non tanto per farmi la paranoia sulla clip piuttosto che sul pennino… ma sapere perché è così e non colà è cultura collezionistica, secondo me.
comunque sia, non dobbiamo dimenticare che dal 1919 in Germania tutto ciò che viene prodotto subisce l'influenza della Bauhaus. Nelle MB a mio avviso si vede eccome. Senza nulla togliere alla produzione italiana chiaramente
poi se parliamo di qualità, alzo le mani e ti ascolto, sempre

Max

Cero la conoscenza è fondamentale e per farsi un'idea concreta è giusto raccogliere quante più informazioni è possibile. Giustissima l'osservazione che fai portando a paragone il mondo Rolex che ne è l'esempio lampante ma ti assicuro che anche il mondo dei francobolli è sullo stesso livello!
Secondo me la cosa importante e non farsi fagocitare da queste cose ma assimilarle per farsi una propria coscienza collezionistica il più possibile indipendente da certi dogmi.
Dopotutto il collezionismo dovrebbe essere (almeno secondo me) una specie di consacrazione del bello (oggettivo e soggettivo), della tecnica e del proprio percorso di vita?

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yesss