Autore Topic: Penne "di famiglia"  (Letto 5448 volte)

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Offline maxpen2012

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Penne "di famiglia"
« il: Febbraio 09, 2014, 10:48:27 am »
Davvero non si crederebbe quante stilografiche sono state lasciate in ereditá
ai nuovi iscritti da padri, nonni e bisnonni...
Giustamente col loro primo post questi fortunati discendenti di possessori di
penne chiedono immediatamente lumi agli esperti del Forum ( e sono fortunati
perchè quasi sempre risponde loro il valente Tubi...)
Oltretutto, come questa mattina, si dimostrano subito disponibili a vendere i
loro tesori, nonostante l'enorme valore affettivo...
Qualche  maligno potrebbe pensare che quasi sempre si tratti di commercianti
furbetti...( i soliti malpensanti  ::) ;) :D )
Comunque se non altro è un sintomo della rinomanza raggiunta da Pennamania
tra gli addetti ai lavori 8)



Online Giuseppe Tubi

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #1 il: Febbraio 09, 2014, 12:26:47 pm »
Davvero non si crederebbe quante stilografiche sono state lasciate in ereditá
ai nuovi iscritti da padri, nonni e bisnonni...
Giustamente col loro primo post questi fortunati discendenti di possessori di
penne chiedono immediatamente lumi agli esperti del Forum ( e sono fortunati
perchè quasi sempre risponde loro il valente Tubi...)
Oltretutto, come questa mattina, si dimostrano subito disponibili a vendere i
loro tesori, nonostante l'enorme valore affettivo...
Qualche  maligno potrebbe pensare che quasi sempre si tratti di commercianti
furbetti...( i soliti malpensanti  ::) ;) :D )
Comunque se non altro è un sintomo della rinomanza raggiunta da Pennamania
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Francamente non credo che commercianti smaliziati arrivino al punto di mascherarsi sotto mentite spoglie. O perlomeno lo spero.
Io credo che si tratti effettivamente di persone che si ritrovano in mano oggetti dei quali non conoscono quasi nulla, tranne l'appartenenza ad un congiunto.
Non voglio giudicare "cinico" il fatto di vendere qualcosa che potenzialmente dovrebbe avere un valore affettivo; sovente i nostri cari ci lasciano un sacco di roba, sovente di valore commerciale prossimo allo zero, ma che magari erano particolarmente a chi l'ha posseduti. Sta a noi scegliere tra le cose, quelle che più contengano l'anima di chi non è più con noi.

Offline maxpen2012

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #2 il: Febbraio 09, 2014, 12:39:57 pm »
Davvero non si crederebbe quante stilografiche sono state lasciate in ereditá
ai nuovi iscritti da padri, nonni e bisnonni...
Giustamente col loro primo post questi fortunati discendenti di possessori di
penne chiedono immediatamente lumi agli esperti del Forum ( e sono fortunati
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Oltretutto, come questa mattina, si dimostrano subito disponibili a vendere i
loro tesori, nonostante l'enorme valore affettivo...
Qualche  maligno potrebbe pensare che quasi sempre si tratti di commercianti
furbetti...( i soliti malpensanti  ::) ;) :D )
Comunque se non altro è un sintomo della rinomanza raggiunta da Pennamania
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Francamente non credo che commercianti smaliziati arrivino al punto di mascherarsi sotto mentite spoglie. O perlomeno lo spero.
Io credo che si tratti effettivamente di persone che si ritrovano in mano oggetti dei quali non conoscono quasi nulla, tranne l'appartenenza ad un congiunto.
Non voglio giudicare "cinico" il fatto di vendere qualcosa che potenzialmente dovrebbe avere un valore affettivo; sovente i nostri cari ci lasciano un sacco di roba, sovente di valore commerciale prossimo allo zero, ma che magari erano particolarmente a chi l'ha posseduti. Sta a noi scegliere tra le cose, quelle che più contengano l'anima di chi non è più con noi.
Ciao Tubi, buona Domenica... Tu sei, e non scopro nulla di nuovo, una gran brava persona,
ma le (rare ) brave persone par tuo hanno un punto debole, infatti tendono a pensare che
anche gli altri si comportino come loro...
Comunque non è cosa grave, oltretutto non è detto che quello di oggi rientri nella casistica
delle piccole furbate, l'ho rilevato perchè vedo succedere queste cose spesso, ma più che altro per
fare due chiacchiere e due risate ;) :D

Online Giuseppe Tubi

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #3 il: Febbraio 09, 2014, 13:53:58 pm »
Davvero non si crederebbe quante stilografiche sono state lasciate in ereditá
ai nuovi iscritti da padri, nonni e bisnonni...
Giustamente col loro primo post questi fortunati discendenti di possessori di
penne chiedono immediatamente lumi agli esperti del Forum ( e sono fortunati
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Francamente non credo che commercianti smaliziati arrivino al punto di mascherarsi sotto mentite spoglie. O perlomeno lo spero.
Io credo che si tratti effettivamente di persone che si ritrovano in mano oggetti dei quali non conoscono quasi nulla, tranne l'appartenenza ad un congiunto.
Non voglio giudicare "cinico" il fatto di vendere qualcosa che potenzialmente dovrebbe avere un valore affettivo; sovente i nostri cari ci lasciano un sacco di roba, sovente di valore commerciale prossimo allo zero, ma che magari erano particolarmente a chi l'ha posseduti. Sta a noi scegliere tra le cose, quelle che più contengano l'anima di chi non è più con noi.
Ciao Tubi, buona Domenica... Tu sei, e non scopro nulla di nuovo, una gran brava persona,
ma le (rare ) brave persone par tuo hanno un punto debole, infatti tendono a pensare che
anche gli altri si comportino come loro...
Comunque non è cosa grave, oltretutto non è detto che quello di oggi rientri nella casistica
delle piccole furbate, l'ho rilevato perchè vedo succedere queste cose spesso, ma più che altro per
fare due chiacchiere e due risate ;) :D
Buona e proficua domenica anche a te, Max: le "due chiacchiere" sono sempre graditissime!

Online turin-pens

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #4 il: Febbraio 09, 2014, 22:32:05 pm »
Mi aggiungo alle due chiacchere... Che dire, cos'altro aggiungere? Quale fondatore di Pennamania posso dire che ho sempre cercato di scoraggiare le discussioni improntate sul valore economico, ancor di più quando l'argomento economico prevale la presentazione di se stesso quale nuovo membro del forum o peggio quando tale argomento è dominante, arrivando anche a non presentarsi ma chiedendo esclusivamente lumi sull'aspetto economico.

Credo che prima di tutto sia semplicemente una questione di educazione e sempre per lo stesso motivo, la maggior parte delle volte chi parte in quarta chiedendo subito quanto vale la penna X non compilano il campo Firma... Un caso? Onestamente non credo.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #5 il: Febbraio 09, 2014, 22:41:23 pm »
Beh, dai, potrebbe essere solo il primo stimolo per soddisfare una curiosità.

Online turin-pens

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #6 il: Febbraio 09, 2014, 22:44:23 pm »

Beh, dai, potrebbe essere solo il primo stimolo per soddisfare una curiosità.


Da una parte me lo auguro anche io ma il dubbio rimane.

Offline Wallygator

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #7 il: Febbraio 09, 2014, 23:20:58 pm »
Davvero non si crederebbe quante stilografiche sono state lasciate in ereditá
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Giustamente col loro primo post questi fortunati discendenti di possessori di
penne chiedono immediatamente lumi agli esperti del Forum ( e sono fortunati
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Oltretutto, come questa mattina, si dimostrano subito disponibili a vendere i
loro tesori, nonostante l'enorme valore affettivo...
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Dai Max, diamo loro il beneficio del dubbio.... :set2010021: da parte mia, essendo un ignorantone in materia di quotazioni, normalmente non rispondo.

Offline Marlowe

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #8 il: Febbraio 10, 2014, 16:52:33 pm »
Stimolante questo topic che ha la qualità, almeno ai miei occhi, di essere politicamente scorretto (la politica ovviamente non c'entra).
In sostanza Max e Riccardo dicono quello che penso anch'io. Essere buoni va bene, buonisti è altra cosa, e c'è chi ne approfitta.
Comunque l'educazione dovrebbe essere, come diceva Totò, a prescindere. O no?

Online turin-pens

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #9 il: Febbraio 10, 2014, 17:21:41 pm »

Stimolante questo topic che ha la qualità, almeno ai miei occhi, di essere politicamente scorretto (la politica ovviamente non c'entra).
In sostanza Max e Riccardo dicono quello che penso anch'io. Essere buoni va bene, buonisti è altra cosa, e c'è chi ne approfitta.
Comunque l'educazione dovrebbe essere, come diceva Totò, a prescindere. O no?


Secondo me il politicamente corretto è una bruttura di proporzioni epiche. A nome del politicamente corretto si fanno passare delle sonore inc....ate senza paragoni.

Offline Marlowe

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #10 il: Febbraio 10, 2014, 17:30:11 pm »

Stimolante questo topic che ha la qualità, almeno ai miei occhi, di essere politicamente scorretto (la politica ovviamente non c'entra).
In sostanza Max e Riccardo dicono quello che penso anch'io. Essere buoni va bene, buonisti è altra cosa, e c'è chi ne approfitta.
Comunque l'educazione dovrebbe essere, come diceva Totò, a prescindere. O no?


Secondo me il politicamente corretto è una bruttura di proporzioni epiche. A nome del politicamente corretto si fanno passare delle sonore inc....ate senza paragoni.

Tra i primi a sfidarlo fu l'immortale rag. Ugo Fantozzi ("La Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!")

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #11 il: Febbraio 10, 2014, 17:46:06 pm »

Stimolante questo topic che ha la qualità, almeno ai miei occhi, di essere politicamente scorretto (la politica ovviamente non c'entra).
In sostanza Max e Riccardo dicono quello che penso anch'io. Essere buoni va bene, buonisti è altra cosa, e c'è chi ne approfitta.
Comunque l'educazione dovrebbe essere, come diceva Totò, a prescindere. O no?


Secondo me il politicamente corretto è una bruttura di proporzioni epiche. A nome del politicamente corretto si fanno passare delle sonore inc....ate senza paragoni.

Tra i primi a sfidarlo fu l'immortale rag. Ugo Fantozzi ("La Corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!")

Il mitico ragionier Ugo Fantozzi!

Online Giuseppe Tubi

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #12 il: Febbraio 10, 2014, 17:50:59 pm »
E' destino che in questo topic mi tocchi fare la parte del buono, ma secondo me è del tutto plausibile che un approccio che può apparire a chi come noi, utenti più o meno consumati del forum, ha un profondo amore per le stilografiche, cinico e magari anche leggermente blasfemo, possa invece avere una sua logica, che di cinico non ha poi nulla.
Pensiamoci un attimo: capita di trovare, dimenticata da anni in un cassetto, una vecchia stilografica. Capita a qualcuno che vede in quella penna solo uno strumento di scrittura un po' desueto e che nemmeno più funziona. Cerchiamo d'immedesimarsi nella parte pensando ad un oggetto che non ha mai suscitato il nostro interesse aldilà della sua mera funzione: un cavatappi, per esempio. Un cavatappi antico. Lo guardiamo, ce lo giriamo un pò tra le mani; riconosciamo che non è un oggetto dozzinale, ma denota una certa cura costruttiva. Ci sovviene automaticamente che girando per mecatini alla ricerca di stilografiche abbiamo visto che sono oggetti che riscuotono attenzione e che esiste un collezionismo di questi aggeggi, con tanto di cultori e bibliografie.
Normale quindi chiedersi se quello stupido cavatappi possa avere un valore o se possiamo buttarlo nella spazzatura a cuor leggero. Che si fa allora? Automatico: si va a cercare su internet! Non avendo le cognizioni per fare una ricerca ben mirata, si vaga un po' qua un po' là: troviamo un sacco di foto che mostrano cavatappi di tutte le fogge e materiali; mai avremmo creduto che ne esistesse una tale varietà. Ce n'è anche qualcuno che somiglia al nostro, ma naturalmente non è proprio uguale. Siamo sconcertati e confusi. Poi... Meraviglia! Si scopre che c'è un forum completamente dedicato all'argomento, dove appassionati dibattono su tutto ciò che appartiene a quest'universo di cui neppure si sospettava l'esistenza. Ed allora ci facciamo coraggio e dopo avere scattato due foto al nostro cavatappi le pubblichiamo chiedendo lumi agli esperti: "ho trovato questo cavatappi in un cassetto; qualcuno sa dirmi se ha un valore?"
Avere una risposta sarà cosa gradita, sia che si decida di mettersi in tasca il cavatappi con l'intento di rivenderlo con un po' di cognizione di causa al primo mercatino che si andrà a visitare, sia che la nostra ricerca in rete e le parole appropriate di qualche esperto abbiano fatto sbocciare un interesse nuovo, e che s'inizi a guardare il nostro cavatappi con occhi diversi, pensando magari che sarebbe carino affiancargliene un altro paio.....

Online turin-pens

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #13 il: Febbraio 10, 2014, 19:31:11 pm »
E' destino che in questo topic mi tocchi fare la parte del buono, ma secondo me è del tutto plausibile che un approccio che può apparire a chi come noi, utenti più o meno consumati del forum, ha un profondo amore per le stilografiche, cinico e magari anche leggermente blasfemo, possa invece avere una sua logica, che di cinico non ha poi nulla.
Pensiamoci un attimo: capita di trovare, dimenticata da anni in un cassetto, una vecchia stilografica. Capita a qualcuno che vede in quella penna solo uno strumento di scrittura un po' desueto e che nemmeno più funziona. Cerchiamo d'immedesimarsi nella parte pensando ad un oggetto che non ha mai suscitato il nostro interesse aldilà della sua mera funzione: un cavatappi, per esempio. Un cavatappi antico. Lo guardiamo, ce lo giriamo un pò tra le mani; riconosciamo che non è un oggetto dozzinale, ma denota una certa cura costruttiva. Ci sovviene automaticamente che girando per mecatini alla ricerca di stilografiche abbiamo visto che sono oggetti che riscuotono attenzione e che esiste un collezionismo di questi aggeggi, con tanto di cultori e bibliografie.
Normale quindi chiedersi se quello stupido cavatappi possa avere un valore o se possiamo buttarlo nella spazzatura a cuor leggero. Che si fa allora? Automatico: si va a cercare su internet! Non avendo le cognizioni per fare una ricerca ben mirata, si vaga un po' qua un po' là: troviamo un sacco di foto che mostrano cavatappi di tutte le fogge e materiali; mai avremmo creduto che ne esistesse una tale varietà. Ce n'è anche qualcuno che somiglia al nostro, ma naturalmente non è proprio uguale. Siamo sconcertati e confusi. Poi... Meraviglia! Si scopre che c'è un forum completamente dedicato all'argomento, dove appassionati dibattono su tutto ciò che appartiene a quest'universo di cui neppure si sospettava l'esistenza. Ed allora ci facciamo coraggio e dopo avere scattato due foto al nostro cavatappi le pubblichiamo chiedendo lumi agli esperti: "ho trovato questo cavatappi in un cassetto; qualcuno sa dirmi se ha un valore?"
Avere una risposta sarà cosa gradita, sia che si decida di mettersi in tasca il cavatappi con l'intento di rivenderlo con un po' di cognizione di causa al primo mercatino che si andrà a visitare, sia che la nostra ricerca in rete e le parole appropriate di qualche esperto abbiano fatto sbocciare un interesse nuovo, e che s'inizi a guardare il nostro cavatappi con occhi diversi, pensando magari che sarebbe carino affiancargliene un altro paio.....

Quel che scrivi è il larga parte condivisibile e ad esempio per quel che mi riguarda non rifiuto il discorso "quanto vale" a prescindere perché so benissimo che il lato economico è per molti collezionisti una questione non indifferente. Quel che discuto è il metodo e la forma con cui si parla, o si introduce questo argomento.
Trovo naturale e corretto tentare di capire quanto può valere questa o quella penna (o qualsiasi altro oggetto) ma e penso ne converrai anche tu, c'è modo e modo per affrontare questo discorso.
Iscriversi al forum (questo o qualsiasi altro) è penso utile e bello ma iscriversi con la sola intenzione di sapere quanto vale quella determinata penna per poi sparire come un solifugo sotto il sole.... forse non è proprio un segno di grandissima educazione. Come ho detto, sarà un caso ma chi iscrive con questo determinato traguardo è anche colui che nella maggior parte delle volte non si presenta e non compila il campo firma. Un caso? Chi lo sa ma ormai la casistica è piena di questi eventi.

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Offline Fenice

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Re:Penne "di famiglia"
« Risposta #14 il: Aprile 20, 2015, 10:47:06 am »
Mi sto chiedendo quanti nonni si stiano grattando gli attributi vista la morìa in questo periodo, non solo in ambito pennistico ma soprattutto in ambito scolastico ("Prof. non mi interroghi, non ho studiato perché è morto mio nonno", poi il nonno resuscita e rimuore in occasione di una verifica).

Cadono come mosche, questi poveri nonni!

 :set2010033: :set2010033: :set2010033:


Per come sono fatta io ... se dovessi ereditare una penna, chiederei informazioni il più generiche possibili (es: "ha un valore collezionisto?" - Risposta: "Si" o "No". Punto.) e poi cercherei di scoprire se quella penna ha "qualcosa da raccontarmi".


Non so quanto margine possa esserci per personaggi di tale "spessore" in questo forum.
In Pennemoderne, sicuramente non troverebbero il "Benvenuto" da parte mia.
Non siamo la "succursale" di E-bay! Siamo un gruppo di "fuori di testa", appassionati di penne stilografiche che hanno più interesse alla diffusione di tale strumento di scrittura (vds. progetto "Adotta una Penna") che alla sua sostituzione economica.

(OK RICK, VAI DI BAN!)


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