Autore Topic: Tematicità della vostra collezione  (Letto 767 volte)

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Offline alfredop

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Tematicità della vostra collezione
« il: Marzo 03, 2013, 15:10:31 pm »
Non sono sicuro che questa sia la sezione giusta del forum, ma vorrei qui discutere circa l'eventuale tematicità della vostra collezione pennifera. Il motivo di questa discussione è che in questo momento vorrei verificare la possibilità di indirizzare verso un preciso tema la mia collezione, e vorrei raccogliere un po' di opinioni al riguardo.

Al momento la mia collezione è omnicomprensiva, penne moderne, penne vintage, e quasi di ogni marca. Le penne sono tutte chi più, chi meno usate a rotazione (cosa che vorrei mantenere, non ho interesse a raccogliere penne che poi non andrei ad usare). Le marche più presenti sono probabilmente Pelikan, Montblanc, Omas, Aurora, e Rotring, ed in maggior parte le penne sono moderne.

A questo punto dove andare a parare? Queste alcune ipotesi che avevo fatto:

1) Lamy Safari (tutti i colori usciti finora e poi mettersi ad inseguire le uscite successive). La cosa potrebbe essere economica e non dovrebbe risultare difficilissimo trovare sul mercato i vari pezzi, ma non mi affascina più di tanto. Le Safari mi piacciono e sono penne molto pratiche, ma avere tante penne tutte uguali non mi attira più di tanto.

2) Pelikan della serie cities, places e meraviglie della natura. Belle penne, dimensione giusta, ma la loro collezione mi sembra poco originale. Inoltre le prime penne della serie oggi non sono tanto semplici da trovare. Dal punto di vista economico l'esborso sarebbe intermedio (ho una vagonata di penne che potrei usare per eventuali scambi, o per raccogliere contanti da reindirizzare). Comunque alla fin fine, anche questa possibilità non mi "attizza" più di tanto.

3) Altre possibilità: marchio italiano non molto inseguito. Qui sorgono vari problemi: dove raccogliere le informazioni (non stiamo parlando di Aurora ed Omas), quale marchio scegliere, e cosi via. Tra l'altro tolto Omas non c'è un produttore italiano a me noto di cui possa dire che tutta la produzione mi piace.

4) tante altre ipotesi.

Insomma come potete capire ho le idee un po' confuse, e mi piacerebbe capire voi come avete risolto il dilemma (se l'avete avuto).

Alfredo



Online Giuseppe Tubi

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Re:Tematicità della vostra collezione
« Risposta #1 il: Marzo 03, 2013, 17:36:20 pm »
La questione che poni è tutt'altro che facile.
In primo, secondo me, devi decidere se dedicare i tuoi sforzi, soprattutto quelli finanziari, alle penne antiche od a quelle moderne. Chiaro che sei tu che puoi sapere quale collezione/i puoi permetterti; perché sulle penne moderne la discriminante è in buona sostanza solo quella economica. La reperibilità generalmente non è un problema.
Sulle penne d'epoca il discorso si complica assai; scegliere un tema per la propria collezione la trovo un'ottima cosa, ma anche molto pericolosa, specie se il tema è una specifica marca.
Infatti le marche più note sono ricercatissime ed ogni pezzo significherebbe, salvo fortunate eccezioni, un esborso non indifferente. Di positivo avresti il fatto che cercando solo determinate penne presumibilmente compreresti meno, potendo investire di più sui pochi acquisti.
Fare una marca minore potrebbe essere un'altra soluzione, ma ci sono due rischi: il primo è quello di trovarsi a collezionare penne mediamente bruttine, il secondo, quello di non avere conoscenze sulla produzione di quel marchio.
Personalmente ho preferito non adottare schemi: colleziono le penne che mi piacciono. Punto.

Online turin-pens

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R: Tematicità della vostra collezione
« Risposta #2 il: Marzo 03, 2013, 19:04:09 pm »
Il consiglio che potrei darti sarebbe in sostanza lo stesso di Giuseppe Tubi anche perché è sostanzialmente andato al nocciolo della questione.
Posso però portarti la mia esperienza personale sia sulle penne moderne che d'epoca. Dunque parlando di penne moderne farei una distinzione tra quelle di produzione attuale e quelle prodotto nei precedenti 20-30 anni.
Nelle produzioni attuali secondo me non c'è molto da seguire sia nelle marche storiche che in quelle più recenti come Visconti, Delta Bexley etc... Sono dell'idea che a parte Visconti tutti i nomi nati recentemente sono ancora alla ricerca di una propria identità.
Forse per questo motivo a parte la No Nuke di Delta, parlando di produzione moderna mi ritrovo ad avere quasi esclusivamente roller, sfera e fine liner come la Talentum o la Umberto Nobile.
C'è anche il discorso legato al gruppo scrittura che nel 98% dei casi è di produzione Bock con tutti i difetti annessi e connessi e quindi detto onestamente a me scoccia pagare sfariate decine se non addirittura centinaia di euro per poi ritrovarmi lo stesso pennino indipendentemente dal marchio scelto.

Trovo dunque molto sensato specie nel moderno seguire quello che dice Giuseppe decidendo di raccogliere soltanto quello che più mi piace. Nelle penne d,epoca è un po' diverso perché prima di tutto ho continuato a portare avanti la collezione monotematica che mio padre iniziò moltissimi anni fa e questo non lo nego mi ha agevolato moltissimo poiché in sostanza ho iniziato da un ottimo punto di partenza, senza però avere i paraocchi tant'è che poi alla fine pur facendo una collezione monotematica ho avuto la possibilità di collezionare indirettamente penne stilografiche di qualsiasi marca anche se poi queste non si sono fermate più di tanto, scambiate o vendute per capitalizzare il tanto necessario per arrivare a qualche pezzo per me più interessante o raro ma queste si sa sono scelte individuali e che nella maggior parte dei casi non seguono nessuna logica economica o di mercato.

Io personalmente però se mi trovassi nella tua posizione e stessi valutando in che modo procedere con la collezione, parlando di penne d'epoca con molta probabilità mi concentrerei anche se non in maniera esclusiva su due marche italiane come la produzione SAFIS che alla fin fine era molto più vasta di quel che si pensasse e sulla Stilus che viene snobbata praticamente da tutti ma che come abbiamo visto anche qui su Pennamania e su Penna Vintage aveva una produzione di primissimo livello, almeno fino ai primi anni '40.

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Offline Marlowe

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Re:Tematicità della vostra collezione
« Risposta #3 il: Marzo 03, 2013, 22:06:36 pm »
Sono evidentemente fatti del tutto soggettivi, che a loro volta discendono spesso da determinate circostanze.

Io mi son ritrovato ad avere in casa un po' di penne o perché erano di famiglia (quando le stilografiche erano obbligatorie per la comunione, la laurea, la professione, ecc), o perché mi sono arrivate in omaggio per il mio lavoro. Da questo secondo filone sono discese soprattutto le Montblanc e le Omas, che però si fermano fortunatamente alle Boheme e alle Paragon. Degli anni successivi, a gusto mio, non sarei andato a cercarne nessuna. Caso mai mi incuriosiscono le vecchie Montblanc, quelle col marchio della montagna.

Anni fa, quando ho tirato fuori queste penne dai cassetti mi è venuta la voglia di iniziare una piccola collezione, che però come ho detto più volte è a livello assolutamente dilettantesco. Per questa seguo il mio gusto, principalmente l'estetica, con una predilezione per gli anni Trenta-Quaranta. Nel dopoguerra mi piacciono l'Aurora 88, le Parker 51 e 75, le Pelikan, la Sheaffer PFM. Ognuna per motivi diversi. Poi siccome sono un appassionato di design, o meglio di design come costume di un'epoca, mi piace "vedere" le penne (come le automobili, i vestiti, l'arredamento) inquadrate nella loro atmosfera. Per intenderci, da appassionato cinefilo se vedo una stilografica in un film cerco di capire di che si tratta è se è giusta per quella ambientazione; stessa cosa faccio per le automobili, ecc.

Quindi non ho una collezione monotematica: forse sono un po' troppo sbilanciato sulle penne americane, più per motivi estetici che altro (esempio, la Waterman Hundred Years, che non ha nulla di rivoluzionario sul piano tecnico ma mi ha sempre affascinato, oltre a calzare e scrivere benissimo).

Ora ho intenzione di dedicarmi di più a ciò che ha fatto grande la produzione italiana, Aurora in testa - anche se dovrò accontentarmi dei rari cocci lasciati da Riccardo - e magari anche Ancora, dopo che ci avrò fatto meglio mente locale.

Detto questo traccio comunque una linea netta, anche per le italiane, tra ciò che è prima e dopo gli anni Settanta-Ottanta. Per i miei gusti le stilografiche da collezione non vanno dopo quella barriera che segna il passaggio alle limited edition, alla produzione globalizzata ed a tutto ciò che sappiamo.

Due altre parole. Le penne devono corrispondere anche ai miei gusti personali, le utilizzo a rotazione per l'uso quotidiano (con le dovute precauzioni ovviamente) e quindi mi interessano meno le curiosità. Punto due, a differenza di altri non ho nulla contro i roller e prediligo quelli Sheaffer e Pelikan.


Offline alfredop

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Re:Tematicità della vostra collezione
« Risposta #4 il: Marzo 04, 2013, 21:08:14 pm »
Carissimi,

grazie per le risposte che mi avete inviato. Sintetizzando al massimo direi che Giuseppe e Renzo mi incoraggiano a continuare sulla strada perseguita sinora e cioè prendere penne che piacciono senza avere un particolare tema fisso. Riccardo invece da un interessante suggerimento riguardo la Stilus.
Su quest'ultima marca ho dato uno sguardo alla sezione dedicata di Pennamania ed ho visto alcune penne veramente notevoli (di provenienza sbrogliana), certo che se fosse semplice trovare penne cosi ....
Comunque qualche riflessione l'ho maturata e qualche decisione l'ho presa, vedremo se nel futuro si riuscira a concretizzare.
Nel frattempo se qualcun altro vorrà aggiungere le sue opinioni sarò lieto di ricevere qualche ulteriore spunto.

Ciao
Alfredo

Online turin-pens

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Re:Tematicità della vostra collezione
« Risposta #5 il: Marzo 05, 2013, 09:45:08 am »
Carissimi,

grazie per le risposte che mi avete inviato. Sintetizzando al massimo direi che Giuseppe e Renzo mi incoraggiano a continuare sulla strada perseguita sinora e cioè prendere penne che piacciono senza avere un particolare tema fisso. Riccardo invece da un interessante suggerimento riguardo la Stilus.
Su quest'ultima marca ho dato uno sguardo alla sezione dedicata di Pennamania ed ho visto alcune penne veramente notevoli (di provenienza sbrogliana), certo che se fosse semplice trovare penne cosi ....
Comunque qualche riflessione l'ho maturata e qualche decisione l'ho presa, vedremo se nel futuro si riuscira a concretizzare.
Nel frattempo se qualcun altro vorrà aggiungere le sue opinioni sarò lieto di ricevere qualche ulteriore spunto.

Ciao
Alfredo

Ciao Alfredo,

lieto che tutti noi in qualche modo siamo stati d'aiuto. Non dimenticare che ho anche menzionato il gruppo SAFIS che tra realizzò le penne The King, Radius, Astura, The Scotland, Ercolessi soltanto per citarne alcune per cui avresti davvero molto su cui lavorare, non dimenticando anche che pur facendo una collezione specialistica e selettiva poi alla fine tra le mani ti passa un po' di tutto. Io ne sono l'esempio pur continuando a collezionare esclusivamente Aurora poi alla fine mi sono ritrovato tra le mani pezzi sparsi un po' di tutti potendo a questo punto davvero scegliere come ad esempio la Waterman 42 della battaglia sul Piave o la Columbus 900 ma anche tante altre.

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