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La cristallizazione.....

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Ambros:
Ho visto su questo forum (rabbrividendo...) le penne sgretolate di Fabio;
ho letto il messaggio di Mr. P che ritiene il fenomeno caratterizzante in particolare le penne
i cui serbatoi trasparenti non sono mai stati inchiostrati;
ho letto il messaggio di Riccardo che ritiene il fenomeno caratterizzante le penne
non correttamente conservate;

Chi ne sà di più?
Come vanno conservate "correttamente" le penne per evitare il fenomeno?
il fenomeno è reversibile o rallentabile?
ed in quale maniera?

turin-pens:
Purtroppo no, o almeno per quel che ne sappiamo no, non è ne rallentabile e nemmeno reversibile e da quello che mio padre ed io abbiamo potuto constatare, colpisce in egual misura sia le penne inchiostrate che le penne regolarmente utilizzate.
Il problema è imputabile a varie cose, prima di tutto la non corretta conservazione della penna (e qui che sia stata inchiostrata o no conta poco).
Secondo la caratteristica intrinseca di alcune barre di celluloide che per non so bene quale motivo, sono più stabili di altre.
E poi bisogna aggiungere un sacco di altre variabili.

Ambros:
Grazie Riccardo,
ma qual è, secondo te, l'optimum della conservazione?
come le conservi per essere sicuro che non cristallizzino?

Credo che il fenomeno abbia a che vedere in qualche modo con l'umidità,
ma perché? e come lo si evita?

nel tempo mi sono reso conto che quando una penna decide di cristallizzarsi,
il primo passo che fa è mostrare una pellicola di umidità esterna al serbatoio...

Se la penna fà così, sono uccelli con le spine....

Dopo uno o due anni da quando inizia l'umidità esterna, inizia a rovinarsi anche all'interno
ed inizia a fare le "ragnatele interne", dopodiché.................................................

Ho anche notato che se la penna inizia il procedimento,
e si avvolge la parte che presenta la patina umida con carta velina molto aderente alla parte medesima,
e si mette la penna negli astucci di plastica senza aria, dopo un paio di mesi sembra che
il procedimento NON sia avanzato, ma bisogna vedere nel lungo periodo....

Di certo se vedete il velo di umido e non fate niente, in un paio d'anni la penna è spacciata!

turin-pens:
Andrea le penne specialmente quelle in celluloide, non vanno mai tenute in luoghi chiusi come cassetti, casseforti, cofanetti etc... Quando si chiudono in luoghi chiusi, sarebbe bene farlo per tempi brevi ad esempio il periodo delle vacanze estive.
Da questo si può dedurre che le penne specialmente quelle in celluloide, vivono bene e si conservano più a lungo se sono all'aria aperta. Ovviamente non bisogna farle ricoprire dalla polvere e nemmeno dal grasso della pelle.
Le penne vanno costantemente revisionate, usate, lavate, pulite e messe a riposo continuamente a rotazione, come le belle scarpe di cuoio, le borse etc...
Quando si mettono a riposo, le ritiriamo caricate con acqua e glicerina al 2%

Quello che dici è giusto, la celluloide suda e si bagna come il formaggio o come il tritolo e quando la celluloide inizia a sudare il processo di cristallizzazione è ormai iniziato e a questo punto non si può più fare molto se non lavarla in acqua fredda, tenerla pulita e fare quanto scritto.

L'assenza di aria al contrario è quanto di peggio possa esserci per la celluloide e velocizza il procedimento di cristallizzazione a tal punto da sbriciolare la penna! se vuoi vedere cosa succede ad una penna conservata senza aria, ti invito a vedere questo topic Aurora Grigio-Viola

Alla fine il consiglio che posso dare è tenere le penne pulite, operative e in perfetto ordine.

Ambros:
Grazie per le informazioni, Riccardo.

Io non conservo in cassaforte alcuna penna, né nei cassetti,
però uso alcuni di quei raccoglitori da 100 posti in radica che si vedono sui giornali specializzati del settore,
mentre le omas le ho un un raccoglitore da 60 posti sul camino (...ma quando accendo il camino lo sposto....)

Inevitabilmente quei raccoglitori sono un posto chiuso e senza aria......
anche se ci metto le bustine deumidificatrici;
ma in alternativa, dove le metto quelle centinaia di stilo? sparse per casa alla mercè dei miei figli?

D'altra parte le tengo maniacalmente pulite e lavate,
sebbene non abbia mai usato il 95% di quelle anteguerra.

Mi intriga invece la storia dell'acqua e glicerina,
perché le lasci così, per evitare che si secchino le guarnizioni o cosa?

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