Inserito da: turin-pens - Dicembre 24, 2016, 18:10:03 pm
BUON NATALE
E
FELICE ANNO NUOVO!!!
E
FELICE ANNO NUOVO!!!
Ci siamo, tra poche ore sarà Natale e con l'occasione vorrei ringraziare tutti gli amici di Pennamania che nel corso degli anni hanno reso questo forum un luogo sereno dove tutti possono condividere la passione per la penna stilografica e la scrittura.
Dopo quasi sette anni di vita, migliaia di argomenti trattati, fotografie, notizie esclusive o quasi e mega topic, nulla possa meglio rappresentare questo forum delle parole collaborazione e amicizia perché senza di loro, un luogo come Pennamania non potrebbe esistere.
Amicizia e spirito di collaborazione che ancora oggi, si può respirare anche al di fuori di questo spazio virtuale, come ad esempio durante la visita organizzata per l'apertura ufficiale dell'Officina della Scrittura e durante l'ultimo Turin Penshow rendendo tutto ancora più bello, divertente e piacevole e sperare che Pennamania e i progetti paralleli figli di questo splendido forum, come Pennamania Newsstand e PMAUCTION possano crescere tutti insieme passo dopo passo.
A tal proposito, informo che chi fosse interessato, è online da qualche ora la versione 2.0 proprio di PMAUCTION (https://www.pmauction.net/auction), più veloce, più potente e con moltissime novità che fanno parte di una riprogettazione quasi completa della piattaforma.
Non posso quindi non ringraziare e augurare un buon natale a tutti voi!
Inserito da: Giuseppe Tubi - Dicembre 24, 2016, 18:18:55 pm
Inserito da: mccagly - Dicembre 25, 2016, 13:21:59 pm
Inserito da: pedewall - Dicembre 25, 2016, 16:41:43 pm
Tanti auguri a tutti
Inserito da: f.hawks - Dicembre 25, 2016, 19:43:27 pm
Inserito da: moskitta75 - Dicembre 26, 2016, 23:00:12 pm
Inserito da: stefano_R - Dicembre 27, 2016, 11:03:11 am
Inserito da: Wallygator - Dicembre 24, 2017, 13:19:15 pm
Auguroni.
Walter
Inserito da: Giuseppe Tubi - Dicembre 24, 2017, 13:42:14 pm
Ma dove eri sparito?
Auguri e ancora auguri!
Inserito da: Fenice - Dicembre 26, 2017, 07:58:23 am
Per il Fenomeno é stato un Buon Natale perché é arrivata (oltre all’Aurora 88 Orange/Carota) anche un nuovo amico a 4 zampe (di 35 kg.!)
(https://uploads.tapatalk-cdn.com/20171226/48b71f9d022143df70f8f12cde595ac8.jpg)
(https://uploads.tapatalk-cdn.com/20171226/688e43cb17280423efbbc870c04a5216.jpg)
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Inserito da: turin-pens - Dicembre 26, 2017, 14:21:33 pm
due bei regali!!!Inviato dal mio Moto G (4) utilizzando Tapatalk
Inserito da: Fenice - Dicembre 26, 2017, 15:04:27 pm
Arriva il MacBook: “Bellissimooo!!!”
Arriva la 88: “Finalmente! Era ora!”
Arriva Casper: “Amooooreeee, cuuuuucciolooo
” ed é da sabato che lo perseguita, lo bacia, lo coccola, lo porta fuori. Leo é impazzito per quel cane e quel cane impazzisce per Leo. Sale sul letto solo per svegliare Leo e mangiarselo di baci (leccate).Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Inserito da: turin-pens - Dicembre 26, 2017, 17:18:26 pm
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Inserito da: stefano_R - Dicembre 28, 2017, 09:41:59 am
Colgo l'occasione per augurare a tutti un felice 2018
Inserito da: Giuseppe Tubi - Dicembre 28, 2017, 13:59:58 pm
mi sembra che a casa Fenice il Natale sia stato generoso......Non credere: la 88 color carota è nata senza stantuffo....
:set2010028: :set2010021: :set2010033:
Inserito da: solido - Dicembre 28, 2017, 16:06:35 pm
Inserito da: Fenice - Dicembre 30, 2017, 07:29:29 am
mi sembra che a casa Fenice il Natale sia stato generoso......Non credere: la 88 color carota è nata senza stantuffo....
:set2010028: :set2010021: :set2010033:
Errore mio! Il fondello non girava e ho pensato subito male.
Poi ho pesato la carota e la mia punte lunghe e il peso era il medesimo (22 gr.) per cui lo stantuffo doveva esserci.
Ho insistito e alla fine ... era solo duro il fondello.
Il Fenomeno ha già iniziato a fare i compiti con la carota e ... gli piace ... molto più della mia 88 punte lunghe!
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Dicembre 30, 2017, 12:35:10 pm
:set2010021:
Inserito da: Fenice - Dicembre 30, 2017, 13:18:29 pm
Ci vorrà un pò prima che quest'errore sia dimenticato...
:set2010021:
Mi cancello dal forum per la vergogna
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Dicembre 30, 2017, 14:02:55 pm
Come faremmo senza le tue recensioni?Ci vorrà un pò prima che quest'errore sia dimenticato...
:set2010021:
Mi cancello dal forum per la vergogna
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Inserito da: turin-pens - Dicembre 30, 2017, 19:41:27 pm
Per questo... Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooo... Per il Mac, siiiiiiiii!Ci vorrà un pò prima che quest'errore sia dimenticato...
:set2010021:
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Inserito da: Giorgio77 - Dicembre 31, 2017, 13:21:48 pm
Inserito da: turin-pens - Dicembre 31, 2017, 21:11:38 pm
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Inserito da: Fenice - Gennaio 04, 2018, 07:31:01 am
Come faremmo senza le tue recensioni?Ci vorrà un pò prima che quest'errore sia dimenticato...
:set2010021:
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Avendo perso interesse per il moderno, credo che qui ci siano persone molto più esperte di me per recensire il vintage!
Il vintage é particolare ... le penne le sento, le vivo, le moderne le uso.
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 04, 2018, 12:50:31 pm
Ti sbagli. Abbiamo espertissimi sulla storia delle penne e dei suoi produttori, sul restauro, sui materiali, ecc., ecc.. Ma, per quanto possa sembrare strano, nessuno si è mai lanciato a testarne secondo un certo protocollo il comportamento sul campo che, per quanto possa essere influenzato in parte dal "vissuto" della penna e possa essere soggettivo nel giudizio, è sempre molto interessante.Come faremmo senza le tue recensioni?Ci vorrà un pò prima che quest'errore sia dimenticato...
:set2010021:
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Avendo perso interesse per il moderno, credo che qui ci siano persone molto più esperte di me per recensire il vintage!
Il vintage é particolare ... le penne le sento, le vivo, le moderne le uso.
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Inserito da: Fenice - Gennaio 04, 2018, 22:08:59 pm
Poi vi dico con quali penne mi capita.
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 05, 2018, 10:08:21 am
Può darsi che per gli altri collezionisti sia differente, ma qualche dubbio in merito ce l'ho.
Eppure a ben vedere la curiosità sarebbe più che legittima, proprio perché la penna non è solo uno strumento che deve fare il suo lavoro, perché il suo lavoro è quello di rendere visibili emozioni, umore, carattere...
Faccio una piccola divagazione: mi piacciono anche gli orologi; non mi posso definire un collezionista perché ne ho un numero limitato ed abbastanza eterogeneo, ma l'orologio è un oggetto che mi affascina in modo analogo alle penne. Penso che anche gli orologi abbiano una loro anima e seppur non sono in grado di metterci le mani sono affascinato dalla loro micro-meccanica che spesso è un capolavoro di ingegno, precisione e cura artigianale. Però al di là di questo loro intimo animo gli orologi segnano il tempo: il loro lavoro è quello e se ne katafottono se tu li consulti col cuore in subbuglio al primo appuntamento con l'amata/o, con la rabbia dovuta al ritardo di qualcuno che vedi per un'incombenza spiacevole o con l'ansia feroce fuori dalla porta di una sala operatoria.
In realtà qualcuno sostiene che in una qualche misure anche gli orologi abbiano una qualche sensibilità all'umore di chi li indossa; non so se sia vero, ma teoricamente non lo ritengo impossibile in quanto in base all'umore potrebbero cambiare parametri ai quali i raffinatissimi meccanismi sono sensibili: movimenti più frenetici o molto ridotti... magari pure le variazioni del battito cardiaco sul polso. La sfiga dell'orologio è che però le uniche variazioni possibili che ammette il suo mestiere è che questo sia fatto bene o meno bene: se fosse vero che se sono nervoso il mio orologio va avanti, esso tradurrebbe il mio umore in un difetto di funzionamento; se da nervoso la mia scrittura diventa più densa, spigolosa, irregolare, la panna sta dando visibilità al mio umore con una caratteristica e non con un difetto.
Beh, mi rendo conto che ha buttato giù pensieri abbastanza sfilacciati e senza un preciso filo logico.... Sorry.
Inserito da: Fenice - Gennaio 05, 2018, 21:04:50 pm
Bellissimo!
Sono in crisi nera! La Giada non ha ancora trovato l’inchiostro con cui vibrare - e me lo ha fatto capire -.
La Sheaffer PFM mi ha detto che il viola non le piace ... da cambiare pure quello!
La HY non é così schizzinosa e domina con qualsiasi inchiostro!
La 52 si sente trascurata e le moderne hanno già chiamato il telefono blue royal per denunciare l’abbandono “delle minori”.
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Inserito da: Giuseppe Tubi - Gennaio 06, 2018, 09:40:43 am
Per cercare di dare un contributo e portare avanti la questione posta da Fenice, mi sembra possa essere utile passare in rassegna le parti costituenti la stilografica alla ricerca del luogo dove risiede la sua anima.
A mio parere non è difficile iniziare a mettere da parte le cose che non influenzano la scrittura, come sistema di caricamento, fermaglio e le altre parti accessorie di mera funzione estetica. E subito mi viene il dubbio se sia giusto o no: non può avere influenza anche l'appagamento dato dall'utilizzare un oggetto che ci piace? Non capita forse di spostare di qualche grado lo sguardo e risalire dalla traccia alla stilografica pensando "ma quanto sei bella!"....
Vabbé, per il momento lasciamo stare. Ci sono altre parti "tecniche" che fanno un mestiere "on/off", ovvero che o è fatto bene, e si passa oltre, o è fatto male ed il discorso non può neppure procedere. Un serbatoio, qualunque esso sia (cartuccia inclusa), deve contenere l'inchiostro in quantità sufficiente. Punto. Anche la delicatissima condotta, che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della stilografica ed ha reso necessari decenni di esperimenti e tentativi per essere messa a punto, in fin dei conti compie un lavoro on/off: se porta al pennino la quantità d'inchiostro fisiologicamente necessario per il funzionamento dello stesso, senza lasciarlo a secco né ingozzarlo, ha svolto il suo compito perfettamente. Altrimenti la penna è difettosa ed è inutile indagare oltre.
Il pennino.
E' lui a mio avviso il principale indiziato di custodire l'anima della stilo, perché è l'unica parte dotata di carattere: mutevole o graniticamente stabile, lui un carattere indubbiamente l'ha e lo trasmette alla penna.
Discorso finito? Credo di no, perché penso che il pennino abbia bisogno di una collaborazione essenziale, senza la quale le sue doti sarebbero drasticamente vanificate: il corpo, in termini di forma, dimensione e peso della penna, che devono mettere a proprio agio l'utilizzatore quando la impugna e scrive. Altrimenti subentra insinuandosi una sorta di fatica, più o meno consapevole, che fa venire voglia di smettere di scrivere o prendersi quantomeno una pausa.
Chiudo qui le mie riflessioni nella speranza che possano avere fornito qualche stimolo.
Inserito da: Gong-oh - Gennaio 08, 2018, 01:02:30 am
Senza addentrarci in dottrine panteistiche, credo che ognuno di noi, in misura diversa, in ragione di una diversa sensibilità, percepisca nell'ambiente, negli oggetti, negli esseri viventi, nelle persone l'esistenza di qualcosa che trascende la realtà, dove per realtà intendo ciò che la nostra intelligenza, attraverso i cinque sensi, riesce ad identificare.
Difficile attribuire un nome a ciò che non può essere identificato. Chiamiamola anima, aura, energia vitale, qualsiasi altro termine, non importa: esiste.
L'acquisirne consapevolezza spalanca la mente verso le emozioni, quali elementi imprescindibili del nostra esistenza e non inutili sentimenti irrazionali. Sorridiamo per una cincia appesa a testa in giù mentre becchetta una bacca, ci rattristiamo quando sotto un cumulo di vecchie coperte e cartoni scorgiamo un uomo.
Ecco perché quando ho una penna fra le dita, non uso un semplice strumento per tracciare dei segni convenzionali, ho fra le mani un piccolo universo, dove c'è posto per i brevetti di Pedewall, le battute del Lorde, le foto del Boss, le perle di Max, l'entusiasmo del Fenomeno, la K del Prof. ....... Lo so, non è il caso che tu lo dica, Falchetto, vado a prendere una pastiglia di Imodium.
Inserito da: Fenice - Gennaio 08, 2018, 11:33:32 am
L'Aurora 88 Orange del Fenomeno l'ho provata. Non mi è piaciuta.
Razionalmente potrei dire che il pennino me lo aspettavo più flessibile, in realtà ... mi pare strano impugnare un'Aurora senza vedere le decorazioni sul pennino, le punte lunghe "a lancia".
La mia punte lunghe è la penna delle lunghe sessioni, quella che ho usato per preparare diritto privato, che mi ha permesso di scrivere 13 ore filate senza stancare la mano dal quaderno.
La Orange non è uguale ... non si è fatta la maratona con me.
La Waterman 52 ha un pennino fantastico, me ne frego se ogni tanto sento dell'attrito, è stata la mia prima penna vintage, la penna che desideravo per stenografare e che poi ci ho fatto di tutto tranne che la shorthand.
Una penna che conservo (e uso) unita al ricordo dell'amico che me l'ha regalata.
La Waterman HY è la penna cavia, un carroarmato che ha sopportato l'inchiostro brillantinato con polvere d'oro senza battere ciglio, che ha subito il mio stress nella preparazione dell'esame più vomitevole: diritto tributario. Una penna che mi induceva a riguardare i miei appunti (e di conseguenza leggerli ed assimilarli senza accorgermene) per ammirarne le sfumature.
La Ancora Zanio, la Signora, il Fulmine, la penna del "minchia sempre all'ultimo minuto". Far andare le videolezioni e prendere appunti senza stopparle. 5 videolezioni di diritto civile in 4 ore. Un record. Solo con lei si può volare.
La Sailor Sapporo: la mia prima penna stilografica "seria", quella che ha dato l'impulso alla mia curiosità sul mondo pennistico. E' la penna degli esami, quella che non spiuma sulla carta di merda che mi danno all'esame, la mia penna portafortuna insieme agli orecchini a ferro di cavallo e all'anello della nonna.
La Wahl Eversharp Lady: Regalo del Tubi al primo penshow a cui abbia mai partecipato. Tra l'altro è la penna più femminile che ho. Nata nel 1929, in piena crisi economica, sembra simboleggiare che si può uscire con estrema eleganza dai periodi più bui e mantenere intatta la classe e la bellezza. Chissà che non riesca a trasmettermi un po' di femminilità.
Si provano emozioni, quando si scrive con un pennino flessibile.
Si legano dei ricordi ad una penna e difficilmente un'altra potrà competere, anche se uguale, ma non sarà mai uguale.
Inserito da: stefano_R - Gennaio 08, 2018, 19:49:38 pm
Quindi voglio aggiungere qualcosa in più (se possibile...): oltre a ricevere sensazioni diverse a seconda della penna utilizzata, credo che nel mio caso, in modo forse subliminale, ogni strumento di scrittura condizioni anche il modo in cui si sviluppa la mia calligrafia, creando quindi un segno grafico che riceve variazioni dal modo in cui la stilografica risponde.
Questo fa si che per complicarsi la vita a volte anche la scelta dello strumento prevede già implicitamente quello che si pensa su ciò che si andrà a scrivere, o forse dello stato d'animo in cui ci si trova prima di imprimere il primo segno sulla carta....
Amen