Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Penne Stilografiche Italiane => Le penne tecniche italiane => Topic aperto da: turin-pens - Marzo 25, 2011, 11:56:10 am
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Quando si parla di rinascimento in tutto il mondo si è portati a pensare ai grandi lavori che uno sparuto gruppo di persone ha compiuto durante un periodo storico ben definito.
Pensiamo ai vari Caravaggio, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Bernini etc... personaggi straordinari che hanno fatto cose straordinarie ma che in qualche modo hanno anche viziato la nostra percezione, portandoci a pensare che il rinascimento sia stato fatto soltanto da loro. Non è così, infatti il rinascimento è stato un catalizzatore di talenti, i quali hanno prodotto cose magnifiche ma che oggi pochi conoscono. Insomma un sottobosco pieno di vitalità, genio e creatività che oggi andrebbe riscoperto, rivalutato e apprezzato per quello che è in realtà.
Vi chiedere cosa centra tutto questo con il collezionismo di penne stilografiche? direi molto perché così come nell'iconografia classica del rinascimento, tutti noi siamo portati a considerare sempre il massimo e a sottovalutare molte cose che sono state prodotte.
Nomi come Ancora, Aurora, Omas, The King etc... in qualche modo spadroneggiano attirando l'attenzione dei "collezionisti" su di loro, su determinati modelli, causando una deriva anche economica che tutti noi conosciamo.
Possibile che al di fuori di questi nomi non ci sia qualcosa che possa risultare interessante sia dal punto di vista storico/collezionistico che economico? Secondo me si e per dimostrarlo vorrei porgere alla vostra attenzione una penna italiana, curiosa e tecnica al punto giusto, dotata di un semplice ma quanto efficace sistema per regolare la flessibilità del pennino.
Se pensate ad una brutta copia della Walh Eversharp Doric vi sbagliate, la Lus Giubileo 53 è una penna completamente diversa e che per giungere allo stesso risultato, percorre una strada tutta sua (e questo sinceramente mi piace moltissimo).
La Lus nasce dalla mente di Umberto Legnani un personaggio davvero curioso che col tempo ha attirato la mia curiosità.
Lus dovrebbe esse la contrazione di Legnani Umberto Stilografiche, mentre il numero 53 come sappiamo identifica l'anno in cui la penna venne messa in commercio e Giubileo? Nel 1953 non ci fu nessun Giubileo o almeno a me non risulta!
Ora però parliamo della Lus Giubileo 53 con pennino regolabile e di conseguenza inseribile nella sezione delle penne tecniche italiane.
Iniziamo col dire che la "53" è composta da due parti ben distinte la parte interna che è la penna vera e propria e l'astuccio esterno che altro non è che il contenitore della prima. Questo sistema ricorda molto quello che l'Aurora utilizzò per l'Asterope dove la penna vera e propria è contenuta e protetta all'interno di un secondo corpo.
Questo identifica sia l'Asterope che la "53" come penne dotate di esoscheletro (http://it.wikipedia.org/wiki/Esoscheletro_degli_insetti) (termine proveniente dalla zoologia ma che ben spiega la funzione).
Ecco come si presenta la "53" nelle sue parti principali:
La penna è composta dal corpo interno (trasparente) con caricamento a pistone semplice, il regolatore (per controllare l'escursione del pennino), l'esoscheletro esterno (in resina nera), il cappuccio.
Silverlight (https://www.pennamania.it/silverlight/lus/corpo-esterno/lus-giubileo-53.html) vista generale
(https://www.pennamania.it/silverlight/lus/lus-giubileo53/merge.jpg) (https://www.pennamania.it/silverlight/lus/corpo-esterno/lus-giubileo-53.html)
Dopo la vista generale, entriamo nel dettaglio e iniziamo a parlare del pennino regolabile e di come avviene la sua regolazione.
A pennino completamente estratto e quindi molto flessibile, corrisponde il fondo corsa del regolatore posto al fondo del corpo della penna.
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Per ottenere un pennino molto rigido e necessario girare il regolatore al contrario, questo non farà altro che trascinare il corpo della penna ed il pennino all'interno dell'esoscheletro aumentando la rigidità del pennino.
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Vorrei far notare che quando regoliamo la flessibilità del pennino, il regolatore agisce sull'estrazione o retrazione del pennino dal corpo esterno mantenendo però la lunghezza della penna costante.
Questo perché il movimento del pennino è compensato da un movimento uguale e contrario del regolatore.
Ovvero se il pennino viene estratto, il regolatore si abbassa in egual misura. Se il pennino viene retratto il regolatore si alza sempre in egual misura.
Conseguenza la penna rimane sempre della stessa lunghezza ed il bilanciamento rimane costante.
Soluzione semplice e geniale allo stesso tempo.
Altre foto del pennino (dove si vedono i tagli laterali per aumentare la flessibilità quando è estratto) e del regolatore:
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Per caricare la penna è necessario tramite il regolatore, portare il pennino alla posizione di massima rigidità (quindi completamente rientrato nell'esoscheletro). A questo punto, svitando ulteriormente il regolatore, il corpo interno si sgancia ed è possibile estrarlo (in stile Asterope).
Unica differenza è la posizione di estrazione. Anteriore per l'Asterope, posteriore per la Giubileo 53.
Ecco come si presenta il gruppo corpo interno+regolatore.
Per riempire il serbatoio è necessario sganciare il regolatore (basta tirare) per lasciare libero lo stelo dello stantuffo. Quest'ultimo è di tipo semplice primo di madrevite, dunque per caricare basta portare lo stantuffo a fondo corsa, immergere il pennino nell'inchiostro e successivamente tirare lo stantuffo.
Lo stantuffo della "53" altro non è che una siringa e come tale funziona (ora suppongo che il funzionamento di una siringa sia chiaro a tutti).
Silverlight (https://www.pennamania.it/silverlight/lus/corpo-interno/corpo-interno.html) del corpo interno
(Piccola nota storica. Questo sistema di caricamento venne utilizzato anche da Aurora quando produsse l'Auretta per il mercato medio-orientale).
(https://www.pennamania.it/silverlight/lus/lus-giubileo53/corpo-interno.jpg) (https://www.pennamania.it/silverlight/lus/corpo-interno/corpo-interno.html)
Completato il caricamento, come sempre è necessario pulire per bene la penna e il pennino. Rimontare (a pressione) il regolatore e inserire la penna all'interno dell'esoscheletro.
Una curiosità, la linea rossa che si vede nel corpo della penna è in realtà una scanalatura che funge da binario per una guida che si trova all'interno dell'esoscheletro.
Questa guida serve per essere certi del corretto inserimento della penna all'interno del corpo esterno.
Infatti per poter funzionare a dovere, il corpo interno può essere inserito soltanto nella posizione in cui binario e guida combaciano.
Com'è costruita la "53"? Qualitativamente è una penna interessante? Secondo me si.
Il cappuccio placcato oro o cromato, presenta sempre una lavorazione piuttosto alta. Idem la qualità della doratura/cromatura. Qualitativamente interessanti anche il guilloché a righe e la scritta Giubileo 53 sul labbro del cappuccio, molto belli e ben rifiniti.
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Clip a freccia
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Testina con inserto in celluloide blu
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Corpo esterno (esoscheletro) in resina nera col logo "53"
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Anche le scatole sono molto belle e di qualità
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Mi rimane la curiosità di capire come mai questa penna venne chiamata Giubileo 53. Se 53 è l'anno in cui venne messa in commercio, Giubileo a cosa può essere collegato? non essendo il 53 anno giubilare, forse si riferisce ai 50 anni di vita di Umberto Legnani?
In definitiva una penna molto particolare che ha stimolato la mia curiosità e che secondo me merita attenzione.
Spero con questa mia rapida intrusione di aver acceso l'interesse anche dentro di voi.
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Complimenti alla Tua spiegazione ed all'esaudiente articolo.
Sull'estetica della penna esprimo le mie perplessità (non tutti i gusti sono uguali...), ma non posso fare a meno di aver veramente visto uno "spaccato" di ingegnosità non indifferente made in Italy.
Grazie per l'articolo.
:set2010001:
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Complimenti alla Tua spiegazione ed all'esaudiente articolo.
Sull'estetica della penna esprimo le mie perplessità (non tutti i gusti sono uguali...), ma non posso fare a meno di aver veramente visto uno "spaccato" di ingegnosità non indifferente made in Italy.
Grazie per l'articolo.
:set2010001:
Il lato estetico è sempre molto soggettivo e pertanto non lo discuto. Però come hai ben capito, è stimolante scoprire che in Italia vennero fatte delle cose molto interessanti e che è compito di tutti noi scoprirle nuovamente.
Se non altro per concedergli il giusto riconoscimento storico.
PS: Articolo aggiornato con l'inserimento di due Silverlight
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Bell'articolo! Complimenti :set2010001:
L'estetica della penna può piacere o meno, ma é tipica dell'epoca in cui era prevalente l'influsso della Parker 51 e dell'Aurora 88; ingegnoso il sitema di regolazione del pennino il che indica l'impegno e l'ingegno profuso nel presentare un prodotto innovativo :set2010090:
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Complimenti alla Tua spiegazione ed all'esaudiente articolo.
Sull'estetica della penna esprimo le mie perplessità (non tutti i gusti sono uguali...), ma non posso fare a meno di aver veramente visto uno "spaccato" di ingegnosità non indifferente made in Italy.
Grazie per l'articolo.
:set2010001:
Il lato estetico è sempre molto soggettivo e pertanto non lo discuto. Però come hai ben capito, è stimolante scoprire che in Italia vennero fatte delle cose molto interessanti e che è compito di tutti noi scoprirle nuovamente.
Se non altro per concedergli il giusto riconoscimento storico.
PS: Articolo aggiornato con l'inserimento di due Silverlight
Assolutamente d'accordo; condivido il pensiero e se iniziamo a mettere in fila le cose tipo questa, zerollo, quadretti con colorado, omas con 361, aurora con riserva magica e moltissime altre cose magari non tecniche ma di design (basta pensare a tutti i rivestimenti delle wat 42), mi verrebbe proprio da dire che anche in queso campo nessuno ci avrebbe insegnato nulla....
:set2010001:
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:set2010001: :set2010001:
esteticamente a me la penna piace, la particolarità del pennino la rende ancora più intrigante.
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Bella la penna e particolare il funzionamento, ma con la descrizione che hai fatto diventa intrigante e spettacolare.
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Grazie, davvero una spiegazione esauriente. A me ha fatto venire la voglia di trovarne una :set2010001:
Alfredo
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Grazie a tutti ma io non ho fatto nulla di particolare, mi sono limitato a descrivere la penna per quello che è.
Il merito va a chi ha pensato prima e realizzato poi questa idea.
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Bello ed interessante, questo articolo! :set2010001:
Meriterebbe la sua pubblicazione su una rivista del settore!
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Bello ed interessante, questo articolo! :set2010001:
Meriterebbe la sua pubblicazione su una rivista del settore!
Preferisco l'informazione libera, comunque sia mai dire mai.
:set2010080:
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Wow.. :set2010001:
e che strano funzionamneto...
il regolatore sembra un obiettivo zoom.... :set2010078:
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il regolatore sembra un obiettivo zoom.... :set2010078:
Vero
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Bellissimo post dedicato a una magnifica penna! Per anni avevo in linea il sito dedicato alle penne LUS, fatto con la collaborazione della ditta e ricco di foto esclusive d'epoca.
Dovrei forse rimetterlo in linea: Legnani era un innovatore che ha fatto penne molto interessanti.
Foto di un reparto dello stabilimento nei primi anni 50.
(http://s26.postimg.org/79mwhsoyh/stab16_Large.jpg)
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Rispondo a Riccardo: si chiamava Giubileo in onore dei 25 anni della ditta.
Riporto qui una parte di un articolo che scrissi molti anni fa sulla LUS, con il beneplacito della ditta. E', purtroppo in inglese, ma dovrebbe essere di facile interpretazione ed è la parte che descriveva la Giubileo:
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High quality and innovation: the incredible LUS Giubileo.
Introduced at the Milan Trade Fair in the Spring of 1953, the LUS Giubileo (Italian for “Jubilee”, as it marked the 25th anniversary of the foundation of the company) was aimed squarely at the Parker 51 and Aurora 88 market.
Impeccably finished, it used the most advanced materials, including high density Nylon for the barrel and section. The gold plating used in the top model (the Giubileo Mod. A) was superb and it survives absolutely umblemished in the pen that I have in my collection. All metal parts and mechanisms were covered by a 5-year warranty.
The flagship Giubileo Modello “A” was priced at 5,000 Lire, a substantial amount in 1953 (about 9 US $ of the time). It was still less expensive than the Aurora 88 (6,800 Lire) and the imported Parker 51 (8,000 Lire for an equivalent model).
Umberto Legnani was a brilliant innovator: at the time of the Giubileo, he held 56 patents on fountain pen design. His design for the Giubileo was bold and revolutionary. Legnani designed a mechanism, operated by a knob at the end of the barrel, that allowed the gold nib to move in and out of the section shell. This gave the nib different amounts of flex, as the hidden portion was held in a rigid position within the shell. The blind cap knob was graduated and etched with the numerals from 1 to 6. Six different levels of nib flexibility could be selected, tailoring the pen to the writing style of its owner.
The Giubileo used a simple syringe filling system and the whole pen mechanism, including the collector, feed and nib could slide within the outer Nylon barrel.
“The pen that shows you your own writing style” was one of the slogans used in the heavy advertising campaign mounted by Signor Legnani.
The pen was a success and even though it never really threatened the market dominance of the Aurora 88 and the Parker 51, it highlighted the spirit of innovation and technical ability that became the hallmark of the LUS company.
(http://s26.postimg.org/3rawleo2h/brevetto.jpg)
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Bello lo spaccato sul funzionamento e bello l'estratto in inglese. Tempo fa scrissi un articolo per Penna Vintage. La cosa bella di questa penna e che è molto fotogenica e fotografarla è stato molto piacevole e divertente.
Il limite più grosso della Lus 53 è il materiale del corpo certamente innovativo ma lontano dalla qualità della celluloide o di altri materiali come l'acciao.
Penso che sarebbe molto interessante provare a rifarla in titanio
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Grazie Giovanni per l'ulteriore apporto di informazioni...
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Interessantissimo topic e dunque grazie a Riccardo, nonché a Giovanni che ci ha fornito una ulteriore documentazione. L'estetica della 53 può piacere o meno ma l'ingegnosità e la tecnologia non si discute.
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Esattamente come fu fatto per la Cromograf Itala anche per la Lug Giubileo dopo questo topic di presentazione, venne scritto l'articolo sul secondo numero di Penna Vintage:
http://www.pennamagazine.com/cgi-bin/pennavintageold/vol_02/index.html#/4/
Buona lettura.
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Geniale, tecnicamente bellissima, ma questa è un 'altra di quelle penne che non incontrano il mio gusto estetico.
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Geniale, tecnicamente bellissima, ma questa è un 'altra di quelle penne che non incontrano il mio gusto estetico.
Credo che a livello estetico in realtà incontri il gusto di pochissimi, però certamente merita un posto in collezione specialmente se si trova a poco prezzo.
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...Provo ad offrire anch'io il mio contributo all'interessante post di Riccardo con queste tre "cugine"...
Da notare che la penna centrale ha il corpo in alluminio.
Pier
(http://s17.postimg.org/z4zm5cl0r/P1030222.jpg) (http://postimg.org/image/z4zm5cl0r/)
(http://s21.postimg.org/mp9xd888z/P1030217.jpg) (http://postimg.org/image/mp9xd888z/)
(http://s30.postimg.org/u5szluhpp/P1030220.jpg) (http://postimg.org/image/u5szluhpp/)
(http://s10.postimg.org/92asv9njp/P1030218.jpg) (http://postimg.org/image/92asv9njp/)
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Fantastica quella in alluminio!!
Grazie!
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Pierluigi perchè non ci posti qualche foto piùdettagliata?
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Pierluigi perchè non ci posti qualche foto piùdettagliata?
Fantastica quella in alluminio!!
Grazie!
...Ciao ragazzi.
Certamente se interessa lo faro' quanto prima...Nella sostanza il sistema di caricamento a siringa e' uguale per tutte...
Pier
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Condivido l'idea di vedere qualche fotografia in più di quella in alluminio blu che appara davvero fantastica!
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...Confesso che queste penne le trovo accattivanti in quanto "penne tecniche italiane" anche se personalmente poco interessanti sotto l'aspetto estetico...
Ne ho "incrociate" parecchie ai mercatini mentre il modello con corpo in alluminio credo sia piuttosto piuttosto raro quindi curioso...
Mi scuso per la qualita' delle foto e non ripubblico quelle della 53 vista la pregevole presentazione di Riccardo.
(http://s30.postimg.org/aoetvg8il/P1030228.jpg) (http://postimg.org/image/aoetvg8il/)
(http://s29.postimg.org/nt1uombpv/P1030226.jpg) (http://postimg.org/image/nt1uombpv/)
(http://s29.postimg.org/x240yqklv/P1030225.jpg) (http://postimg.org/image/x240yqklv/)
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Molto interessane col rivestimento in alluminio. :set2010001:
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Molto interessane col rivestimento in alluminio. :set2010001:
...Cosi' vi "frego" tutti e due :set2010001: :set2010001: :set2010001:
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Ma le tue fanno tutte le gradazioni del pennino? La mia oltre il 4 non arriva, probabilmente la parte anteriore si é un po' ristretta e quindi il gruppo scrittura non riesce ad avanzare più di tanto.
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Non sarà una penna dalla bellezza sconvolgente ma è impossibile non apprezzarla.
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Ma le tue fanno tutte le gradazioni del pennino? La mia oltre il 4 non arriva, probabilmente la parte anteriore si é un po' ristretta e quindi il gruppo scrittura non riesce ad avanzare più di tanto.
...Wally attento,
siamo in fascia oraria protetta...Dei bambini ci potrebbero leggere...Se scrivi "la parte anteriore si e' ristretta" passi, ma ti prego di non andare oltre parlando della parte "posteriore" altrimenti Riccardo ci bacchetta...
Scherzi a parte l'unica che non funziona e' proprio quella in alluminio...Se osservi bene le foto il supporto del gruppo scrittura e' crepato...
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Ahahah, però dopo il coprolito di qualche topic fa e col quale abbiamo passato il punto di non ritorno, nulla è più possibile fare!
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Ahahah, però dopo il coprolito di qualche topic fa e col quale abbiamo passato il punto di non ritrono, nulla è più possibile fare!
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...Porca miseria Riccardo me lo sono perso...Mi collego poco ultimamente...
Qual'è il topic??
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Ahahah, però dopo il coprolito di qualche topic fa e col quale abbiamo passato il punto di non ritrono, nulla è più possibile fare!
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...Porca miseria Riccardo me lo sono perso...Mi collego poco ultimamente...
Qual'è il topic??
https://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=6096.0
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