Domanda: chi era il probabile produttore di questa penna?
Alcune rilevazioni oggettive sulla stilografica.
Innanzitutto la dimensione della penna: 9,5 cm.
a. Cappuccio con una ampia corona sferoidale con la circonferenza costituita da un susseguirsi di pietre blu (forse zaffiri) con taglio quadrangolare, nella parte apicale un disegno geometrico con otto punte entro un cerchio ed al centro un fiore con quattro petali, la restante parte interessata da una serie sinuosa di tralci e fronde. I decori utilizzati sembrerebbero ripresi dalla stilizzazione di disegni floreali giapponesi nello stile floreale.
b. La clip, sottile e continua lamina arcuata senza alcun rinforzo, a forma di serpente, ma con inciso un fiore a quattro petali ed una fronda (forse l’incisore voleva rappresentare le scaglie del serpente); sulla parte terminale il capo del serpente e ben visibile nella incisione e si intuisce la presenza di un punzone: xENF x8xx, (probabilmente RENF 18cr); questo tipo di fermaglio sovente veniva utilizzato su laminate di origine tedesca;
c. Assenza totale di qualsiasi marchio o punzone del produttore;
d. Corpo interamente liscio con una lineare lavorazione guilloché;
e. Parte terminale la cui rotazione consente il movimento del meccanismo spiralato interno a mezzo del quale si ha la fuoriuscita del pennino, di probabile origine tedesca.
Considerazioni
Penna destinata ad una persona minuta, non ad un uomo. Sicuramente una persona importante che non voleva alcuna dicitura sulla stilografica, ma sulla quale il produttore avrebbe sicuramente impresso il suo punzone.
Alcune caratteristiche quali l’utilizzo delle pietre preziose ed i decori stile floreale (liberty), derivanti da disegni giapponesi, datano la penna dal primo decennio del 900 a max 1925-30.
Vi sono diverse cose che rendono questa stilo inusuale, atipica ed assolutamente originale, nel senso che non è possibile paragonarla o confrontarla con altre: non vi è altra penna che mi sia conosciuta (posseduta, vista o rappresentata nei libri), che abbia similari decori.
Quindi il campo di ricerca si restringe a una azienda produttrice che:
- laminava penne nel periodo dal 1912 al 1930;
- era di probabile origine tedesca o che commercializzava penne con tale origine;
- disponeva di valenti orafi (intendendo con tale termine non l’artigiano che fa le saldature assemblando i pezzi, ma colui che pensa, disegna e poi crea l’oggetto);
- per vari motivi non aveva o non disponeva di un marchio o di un punzone.
Il campo si restringe ai seguenti produttori, escludendo le principali case orafe di Pforzheim, tutte dotate di punzone, i piccoli laboratori artigiani di Valenza che tentavano di riavviare il settore orafo nel primo dopoguerra e che, pur avendo la capacità di realizzare simile gioiello, non potevano avere i contatti commerciali:
1. Fratelli Fend, primo periodo di attività in Italia, con George, il patriarca della Gebruder Fend, 1926-28, non disponevano di punzone creato solo dopo l’ingresso nella società di Schaefer (non ha niente a che vedere con quello che segue);
2. Kohler & Schaefer fabbrica speciale di gallerie castoni e affini, primo periodo sino alla uscita di Kholer (valente orafo) dalla società nel 1930. Avevano la rappresentanza della ditta WILHELM DIETRICH di Pforzheim per il periodo 1925-30, avevano rapporti di collaborazione con la GEBRUDER FALK, primaria ditta orafa di Pforzheim che inizialmente produceva medaglie votive con dei particolari disegni di figure femminili destinate al mercato del sud e centro America e che in seguito (nel 900) si dedicarono alla produzione di alta gioielleria con pendenti, catene, spille con disegni in rilievo sul tipo di quelli che si ritrovano talvolta sui rivestimenti in oro delle penne stilografiche;
3. Ma-Gus di Gustavo Majer, periodo dal 1926 al 1933 sin quando entra nella società Schmid;
4. Escludo Uhlmann al 95%, in quanto i suoi lavori sono generalmente di più ampie dimensioni, raramente minuti come in questa penna.
Non disponendo di doti divinatorie (tutto attaccato), di più non saprei cosa dire di questo splendido pezzo unico.