Autore Topic: L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.  (Letto 9608 volte)

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Offline stefano_R

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #15 il: Marzo 08, 2018, 15:20:11 pm »
per rinvigorire questo post che langue da un pò, vi faccio vedere l'ultimo gingillo vintage che ho portato a casa per ascoltare i miei amati vinili.
Si tratta di un giradischi Sansui Silent Sinchrotor System XR-Q7 - trazione diretta con ritorno automatico a fine brano e possibilità di repeat: una comodità assoluta ed un design ancora molto attuale.
Adesso procedo con l'ascolto di qualcosa pulendo un paio di stilografiche......

P.S. il vinile che gira è Radio-Activty dei Kraftwerk  Kraut Rock del 1975

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #16 il: Marzo 09, 2018, 08:28:57 am »
Ciao Stefano,
Spettacolo! Design modernissimo ancora oggi!

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Offline pedewall

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #17 il: Giugno 01, 2020, 23:06:22 pm »

Mi ricollego a questo argomento avviato da tempo, ma sempre attuale in quanto costantemente vivo la musica in termini di qualità piuttosto che di novità: cerco dischi ben suonanti, nuovi o vecchi poco importa. Penso che ricorderò per anni i dischi della quarantena.
Passo quindi a quanto ho recentemente “scoperto”, sebbene lo avessi da tempo sotto il naso.

Dischi anni 70 rimasterizzati da Steve Wilson, eclettico musicista leader dei Porcupine Tree (la sua musica non mi esalta, ma i dischi che ha remixato si).

Tubi aveva consigliato, e gliene sarò sempre grato,  tempo fa il doppio LP di Steve Hackett ex Genesis, disco bellissimo, suono ed incisione splendida sia su LP che CD. Bene ci suonava Steve Wilson che, pur non apparendo quale amico di Steve Hackett,, ne ha curato il remixaggio.
Ha curato il remix dei dischi dei King Crimson (In the court of…. 50° anniversario e scusate se è poco), dei Jethro Tull (Stand Up Elevation Edition, introvabile, quota 200 €) degli Yes, dei Nucleus, Tamgerine Dream, Roxy Music, XTC - The Dukes of Stratosphear, Yes e tanti altri.

Purtroppo l’ LP ha la pecca della durata, per cui le edizioni sono ridotte rispetto a quelle CD o CD+DVD o Blue Ray, ma la qualità è sempre elevata, musica mai frizzante, equilibrata nella dinamica e mai affaticante: qualsiasi supporto si utilizzi, sembra sempre di ascoltare un LP con suono dolce e garbato, ma con dinamica superiore e bassi rotondi e ben presenti.
Provare per credere, ho sinora ascoltato i Roxy Music, i King Crimson, i Jethro Tull (stupendo Benefit, sebbene lo conosca molto bene, compaiono suoni nuovi), The Duke of…, in attesa Yes, Nucleus.





Offline Giuseppe Tubi

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #18 il: Giugno 02, 2020, 14:21:58 pm »
Molto interessante... Dei Jethro Tull ho sempre amato Aqualung e Thick as a Brick

Offline stefano_R

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #19 il: Giugno 03, 2020, 11:10:18 am »
mi aggiungo alle varie considerazioni....
Dei Jethro Tull vorrei citare anche A Passion Play...un album strano, controverso, odiato ed amato...costituito da un unica traccia su entrambe le facciate....ma apprezzabile ad un ascolto attento e prolungato.
Poi come dischi ben registrati segnalo da non perdere The Nightflight, di Donald Fagen (ex SteelyDan) che risulta a mio parere un disco di riferimento per testare impianti stereo di qualità....
fatemi sapere...

Offline pedewall

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #20 il: Giugno 03, 2020, 17:18:57 pm »

Ho scaricato (versione lossless rimasterizzato a 24bit e la originale)e ascoltato, e continuo ad ascoltare Donald Fagen, buona spazialità del suono ed ampiezza, più avanti ti saprò dire meglio.

Anche "A passion play" dei Jethro Tull, è stato remixato da Steve Wilson; questi dischi (supporto CD) vanno a ruba, non parliamo poi del vinile.

Lo scorso febbario è andata a fuoco la Fabbrica di lacca per vinile Californiana, Apollo qualcosa, per cui viene meno il maggior produttore mondiale, rimane solo il Japan e pochi altri minori che non riescono a star dietro alle richieste e si fanno pagare quanto vogliono.
Nessuno vuole investire nel settore in cui non hanno fiducia pensando sia una moda temporanea e chi cerca un buon prodotto non lo trova. Lo propongono in versione CD, ma non fanno uscire la corrispondente versione LP, o al più, la riducono: versione quattro CD, al max limitata a 2 LP, neanche la metà della musica.

"Mala tempora currunt"

Offline pedewall

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #21 il: Giugno 03, 2020, 17:23:09 pm »

Dimenticavo.
Se non lo avete, In the Court Of Crimson King dei King Crimson è un capolavoro, e quello che dico io conta poco, Attualmente è da poco uscita la versione per il 50° anniversario. 

Offline stefano_R

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #22 il: Giugno 03, 2020, 17:35:29 pm »
...ce l'abbiamo...ce l'abbiamo.... tutti in vinile...
Inoltre una nota di merito a Creuza de 'ma di De Andrè va fatta...inciso perfettamente...quello è l'unico che ho in CD...perchè il vinile costa un botto (originale)

Offline Giuseppe Tubi

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #23 il: Giugno 03, 2020, 19:23:12 pm »
...ce l'abbiamo...ce l'abbiamo.... tutti in vinile...
Inoltre una nota di merito a Creuza de 'ma di De Andrè va fatta...inciso perfettamente...quello è l'unico che ho in CD...perchè il vinile costa un botto (originale)
Bastava comprarlo a suo tempo... :set2010021:

Offline Giuseppe Tubi

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #24 il: Giugno 03, 2020, 19:45:59 pm »
mi aggiungo alle varie considerazioni....
Dei Jethro Tull vorrei citare anche A Passion Play...un album strano, controverso, odiato ed amato...costituito da un unica traccia su entrambe le facciate....ma apprezzabile ad un ascolto attento e prolungato.
Poi come dischi ben registrati segnalo da non perdere The Nightflight, di Donald Fagen (ex SteelyDan) che risulta a mio parere un disco di riferimento per testare impianti stereo di qualità....
fatemi sapere...
A Passion Play è un bel disco, però secondo me non arriva ai livelli di Thick As A Brick, che gli ha aperto la strada del pezzo unico sulle due facciate ma con una maggiore freschezza e con la trovata della notizia (quantomai improbabile) che il testo sarebbe stato opera dell'adolescente Gerald Bostock di otto anni, e la copertina del disco costituita dal quotidiano "St. Cleve Chronicle" che ne da conto.

Offline stefano_R

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #25 il: Giugno 04, 2020, 08:31:20 am »
Concordo sul fatto che Thick As brick sia più convincente di A passion play, inoltre anche il "packaging" (si direbbe oggi) lo rende ricercato e lo ha fatto diventare un oggetto di culto nella sua versione originale; stranamente quello l'ho comprato, invece Creuza de mà me lo sono fatto scappare...in quel periodo inoltre (1984) cominciavano ad uscire i primi lettori CD ad uso domestico ad un prezzo abbordabile, e scioccamente si cercavano i CD, al posto dei più tradizionali vinili. Errore fatto anche dal business e dalla case discografiche..che oggi ha invece lo hanno riportato nella sua dimensione più corretta.


Offline Giuseppe Tubi

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #26 il: Giugno 04, 2020, 15:50:11 pm »
Concordo sul fatto che Thick As brick sia più convincente di A passion play, inoltre anche il "packaging" (si direbbe oggi) lo rende ricercato e lo ha fatto diventare un oggetto di culto nella sua versione originale; stranamente quello l'ho comprato, invece Creuza de mà me lo sono fatto scappare...in quel periodo inoltre (1984) cominciavano ad uscire i primi lettori CD ad uso domestico ad un prezzo abbordabile, e scioccamente si cercavano i CD, al posto dei più tradizionali vinili. Errore fatto anche dal business e dalla case discografiche..che oggi ha invece lo hanno riportato nella sua dimensione più corretta.
Quando sono usciti i primi CD ed i relativi lettori, questo nuovo supporto veniva spacciato come capace di prestazioni largamente superiori a quelle del vinile; la più bieca delle menzogne riguardava la gamma dinamica, in realtà di gran lunga inferiore a quella dei "padelloni" a 33 giri. La superiorità - quella innegabile - del CD in realtà è ridotta alla sola praticità ed alla minore delicatezza. Le prestazioni di CD e lettori sono col passare degli anni è notevolmente migliorate: è sputata anche quella "tridimensionalità" che all'inizio era totalmente assente, ma sono in molti (il sottoscritto è tra questi) a sostenere che le potenzialità del vinile restano tuttora superiori.
Ad onor del vero va detto che con l'immissione dei CD sul mercato le case discografiche hanno spinto i consumatori verso il nuovo supporto con mezzi leciti e meno leciti: gran parte dei dischi in vinile in quel tempo avevano una qualità oscena, verosimilmente perché questa non veniva più minimamente curata: matrici sfruttate all'inverosimile, materiali scadenti e via discorrendo.
Però, come dice il proverbio, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, quindi i discografici che prevedevano lauti guadagni visto che il CD costava di meno a loro e di più agli acquirenti, non avevano calcolato la variabile "M" che avrebbe buttato a catafascio i loro piani. Dove "M" sta per masterizzatore: un apparecchietto nemmeno connesso alla catena Hi-Fi ma sempre più presente sui PC, ed a costi sempre inferiori, che consentiva in pochissimo tempo di fare copie dei CD: quelli musicali compresi. Solo che stavolta ci si trovava di fronte ad una duplicazione che non prevedeva più un cambio di supporto ed un più o meno rilevante decremento di qualità come nel caso dei registratori su nastro magnetico: qui si potevano fare copie infinite sostanzialmente identiche all'originale e ad un costo irrisorio. Dai sognati lauti guadagni i discografici avevano dinanzi a loro lo spettro di un bagno di sangue; la loro reazione fu la più stupida tra quelle possibili: ovvero cercare un sistema informatico anti-copia da inserire sui CD. I tentativi fallirono miseramente l'uno dopo l'altro nonostante i rilevanti investimenti messi in campo. Ricordo il caso addirittura grottesco della Sony, che strombazzò di avere messo a punto un sistema che, pur se costato una fortuna, prometteva di essere "a prova di bomba": nelle prime tracce del CD erano inserite istruzioni che vanificavano ogni possibile tentativo di duplicazione. Purtroppo per loro un anonimo haker mandò in fumo sogni di gloria e capitali investiti con un semplicissimo programma sviluppato in pochi minuti di lavoro: sostanzialmente questo comunicava al masterizzatore la banale istruzione: "salta le prime tracce".
Morale della favola da tempo le case discografiche hanno cambiato totalmente rotta e sono ben liete di proporre agli audiofili esigenti 33 giri di ottima qualità, avendo capito che questa nicchia di utenti (il grosso del mercato è costituito dalla musica da scaricare in rete) è disponibile a spendere somme anche di un certo rilievo per questi prodotti.
Nel frattempo il CD vive quella che sembra destinata ad essere una lenta agonia o quantomeno un drastico ridimensionamento: non più supportato dal mercato informatico, decisamente orientato sui nuovi tipi di memorie e sempre guardato con una certa diffidenza dagli audiofili puristi, il Compact Disk vende con sempre crescente fatica e malgrado il sostegno dei produttori nel renderlo economicamente più appetibile, ha ceduto posizioni nelle classifiche di vendita ed è stato superato, ironia della sorte, proprio dal vecchio vinile.

Offline pedewall

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« Risposta #27 il: Giugno 04, 2020, 16:54:07 pm »

Scusate, una domanda banale, ma voi in auto, se volete ascoltare la Vs musica preferita in maniera accettabile, come la riproducete?

Non mi parlate di Spotify o similari.

Offline Giuseppe Tubi

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #28 il: Giugno 04, 2020, 18:20:25 pm »
Registrata su una chiavetta USB.
Credo che ormai da qualche anno su nessuna auto nuova sia più presente un lettore di CD.

Offline stefano_R

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Re:L'Alta Fedeltà del suono e la macchina ben suonante.
« Risposta #29 il: Giugno 05, 2020, 08:37:00 am »

Scusate, una domanda banale, ma voi in auto, se volete ascoltare la Vs musica preferita in maniera accettabile, come la riproducete?

Non mi parlate di Spotify o similari.
Premesso che ho acquistato la macchina più o meno 18 mesi fa, fortunatamente è ancora presente il lettore CD quindi continuo ad utilizzarlo quando faccio trasferimenti più o meno lunghi, in alternativa alla radio per brevi spostamenti tipo casa-lavoro....
Una altra possibilità è il bluetooth del telefono che tengo sincronizzato con la musica che ho nel computer di lavoro, caricato con la musica dei miei amati vinili..... trasferiti o da un masterizzatore CD e poi tramite il computer, oppure attraverso una accrocchio che converte direttamente l'uscita dell'amplificatore dal giradischi in (purtroppo) MP3 anche se ad una qualità accettabile per l'ascolto in auto....
La chiavetta USB è l'ultima scelta..... ma c'è...

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