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Penne Stilografiche Italiane => Tibaldi => Topic aperto da: sbroglia - Marzo 29, 2010, 20:12:56 pm

Titolo: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: sbroglia - Marzo 29, 2010, 20:12:56 pm
ebbene si, sono innamorato da sempre delle Tibaldi.

Il modello Infrangibile, nelle varie misure,  è stato per anni il cavallo di battaglia di questo brand e negli anno ho ritrovato tanti modelli della stessa serie ma molto diversi gli uni dagli altri.

La forma del cappuccio, la forgia delle vere e degli anellini, il montaggio della clip e il fondellino del serbatoio, forma e grandezza dei pennini....tutti fratelli ma tutti diversi...

iniziamo con un bell'esemplare verde marmorizzato con vere e banda centrale bassa.
la clip è montata sul cappuccio in pezzo unico e il fondellino in ebanite nera.

a voi!
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: mccagly - Ottobre 29, 2010, 20:08:20 pm
Per questa penna ... zero risposte, ANDIAMO !!
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: Ambros - Ottobre 29, 2010, 20:34:39 pm
Slurp! :set2010075:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: Wallygator - Ottobre 30, 2010, 12:14:25 pm
 :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: Pupa - Novembre 19, 2010, 01:38:42 am
Bella  :set2010001:
A pensarci raramente vedo Tibaldi,
sono rare nel mercato?
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: fabbale - Novembre 19, 2010, 09:13:35 am
Fra le più rare Simona.

Tutta la produzione Tibaldi è tenuta molto in considerazione dai "collezionisti" per la bellezza di ogni pezzo prodotto e poi se non sbaglio, insieme ad Ancora, la Tibaldi si contende il primato di prima azienda italiana produttrice di penne.

 :set2010002:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: Ambros - Novembre 19, 2010, 12:39:43 pm
Mi sà che la Stilus è nata prima sia di Ancora che di Tibaldi.

Ma le Tibaldi, qualitativamente, hanno sempre mantenuto un ottimo standard,
sono piuttosto rare, ed in effetti anche molto ricercate.

In bibliografia troverai un paio di libri monotematici sulla marca, davvero interessanti.
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: sbroglia - Novembre 19, 2010, 17:29:33 pm
e che le danze si aprino......
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: mccagly - Novembre 19, 2010, 21:15:44 pm
Sbroglia,

brutto figlio di una cooperativa di EUNUCHI NANI LAZIALI/JUVENTINI,

quando la capirai che devi aprire un nuovo topic per ogni nuova penna  ?
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: sbroglia - Novembre 20, 2010, 08:14:02 am
ai senatori è permesso tutto ......
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: fabbale - Novembre 20, 2010, 12:40:12 pm
ai senatori è permesso tutto ......

ALEA IACTA EST


:set2010078:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: turin-pens - Novembre 21, 2010, 01:05:15 am
ai senatori è permesso tutto ......

Poi arrivo io e divido tutto...

 :set2010050: :set2010050: :set2010050:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: alfredop - Novembre 21, 2010, 12:14:18 pm
Quindi la storia che il primo produttore italiano sia stato Montegrappa è una favola?
Comunque di Tibaldi (cosi come di Ancora) non ne ho mai vista una nelle mie cacce. 

Alfredo
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: Ambros - Novembre 21, 2010, 13:26:58 pm
Quindi la storia che il primo produttore italiano sia stato Montegrappa è una favola?
Comunque di Tibaldi (cosi come di Ancora) non ne ho mai vista una nelle mie cacce.  

Alfredo

Alfredo,
è difficilissimo capire "chi ha iniziato prima" ed a fare "che cosa"!

Troverai, studiando la vita di TUTTI i marchi, una serie di dati che non coincidono,
oppure inventati, oppure palesemente inesatti, oppure presi dalla ditta e considerati
semplicemente il "dies a quo", per fare celebrazioni del marchio oppure penne celebrative
del centenario, o qualsiasi ulteriore attività commerciale per la quale occorra una "data di partenza".

Accade un pò per tutti i marchi, italiani e stranieri (vedi ad esempio Montblanc),
ed anche per tutti i generi di prodotti in commercio............

Nella mia esperienza lavorativa, ad esempio,
fui incaricato qualche anno fa da una ditta che produce argenteria,
di stabilire con esattezza, tramite indagini presso le Camere di Commercio,
l'inizio dell'attività produttiva (perché volevano appunto "festeggiare il centenario").

Inutile dire che l'impresa fu impossibile:
difficilissimo trovare, presso gli uffici pubblici, carte così datate,
e quando si trovano è per pura fortuna......
le stesse ditte non conservano assolutamente i documenti di 100 anni fà......
...ci si può basare sui brevetti, ma è quasi sempre impossibile trovare "il giorno X",
anche perché normalmente NON ESISTE!

Il mio cliente decise quindi per il 1908, sulla base delle prime fatture ritrovate, e nel 2008 ha
festeggiato il "centenario"; molti hanno fatto così: una data di partenza "convenzionale"!

Le attività economiche nascono generalmente senza che qualcuno
si alzi la mattina e dica "Oggi fondo la Montblanc, che sarà un famosissimo marchio di stilografiche!"
Si inizia sempre dal basso: ad esempio produco artigianalmente prodotti d'oro,
poi mi chiedono di fare pennini d'oro, poi penso che il business sia buono
e decido di farmele io le stilo, magari ho l'idea di un caricamento particolare e lo brevetto,
magari il brevetto lo conseguo anni prima del prodotto, o magari lo deposito anni dopo.......

Il procedimento è sempre articolato, e si sviluppa partendo da basi aleatorie,
talvolta solo da un'idea, un'intuizione.........
....e se poi il discorso è andato bene, anni dopo ci si chiede
quando è iniziato con esattezza....
....ma la risposta spesso non c'è, c'è solo la pura fantasia.....
ed allora ecco le stilografiche nate dalla goccia d'inchiostro che ti manda all'aria un contratto importante,
e fa accendere la lampadina del genio........................

Talvolta mi capita di assistere a discussioni di questo genere,
e spesso chi ragiona vuole arrivare "di giustizia" ad un dato certo;
io personalmente credo che l'unico dato certo è che non ci siano - spessissimo - dati certi!

Tornando a Montegrappa, il discorso che ho fatto si applica a meraviglia:
non hai che da leggerti pagina 51 e seguenti del libro di Giuseppe Fichera "Montegrappa 1912"!
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: pedewall - Novembre 21, 2010, 22:19:40 pm

In aggiunto a quanto riportato da Andrea, ecco il mio contributo alla querelle su chi ha iniziato per primo a produrre penne in Italia.

La legge 121 del 20 marzo 1910 imponeva, entro tre giorni dall’inizio della attività, la denuncia alla Camera di Commercio nella cui giurisdizione veniva esercitato “il commercio anche temporaneo e girovago” di qualsiasi bene; anche chi produceva e vendeva doveva fare la denuncia.
Nell’arco dei successivi anni vi è stato un susseguirsi di dichiarazioni di imprese che regolarizzavano la propria posizione.

A Milano:
10.04.1910 denuncia di Cabrini Guido, assemblava penne e vendeva le A.A. Waterman;
02.01.1911 Eugenio Speidel della Fr. Speidel di Pforzheim, industria attiva dal 1868 nella produzione orafa, dichiara di essere attiva a Milano dal 1900 con una rappresentanza; oltre catene in oro, produceva poche stilografiche che rivestiva in oro;
12.05.1911 Emil Uhlmann denuncia un esercizio di articoli di cancelleria, attivo dal 1902; produce penne da alcuni anni prima del 1910 che pubblicizzava con cataloghi; registra il marchio “eterno” il 18.04.1912.

A seguire tantissimi altri, noti e meno noti. 
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: fabbale - Novembre 22, 2010, 09:25:58 am

In aggiunto a quanto riportato da Andrea, ecco il mio contributo alla querelle su chi ha iniziato per primo a produrre penne in Italia.

La legge 121 del 20 marzo 1910 imponeva, entro tre giorni dall’inizio della attività, la denuncia alla Camera di Commercio nella cui giurisdizione veniva esercitato “il commercio anche temporaneo e girovago” di qualsiasi bene; anche chi produceva e vendeva doveva fare la denuncia.
Nell’arco dei successivi anni vi è stato un susseguirsi di dichiarazioni di imprese che regolarizzavano la propria posizione.

A Milano:
10.04.1910 denuncia di Cabrini Guido, assemblava penne e vendeva le A.A. Waterman;
02.01.1911 Eugenio Speidel della Fr. Speidel di Pforzheim, industria attiva dal 1868 nella produzione orafa, dichiara di essere attiva a Milano dal 1900 con una rappresentanza; oltre catene in oro, produceva poche stilografiche che rivestiva in oro;
12.05.1911 Emil Uhlmann denuncia un esercizio di articoli di cancelleria, attivo dal 1902; produce penne da alcuni anni prima del 1910 che pubblicizzava con cataloghi; registra il marchio “eterno” il 18.04.1912.

A seguire tantissimi altri, noti e meno noti. 


Grande Paolo, sei "un pozzo" di sapienza su date e brevetti.
Però facci capire; a questo punto con queste affermazioni tu escludi Ancora, Tibaldi e altri indicati fino ad oggi come primi produttori di stiligrafiche in Italia?

 :set2010002:
Titolo: Re: TIBALDI INFRANGIBILE 26 (e non solo....)
Inserito da: pedewall - Novembre 22, 2010, 17:37:35 pm

Andrea è stato molto chiaro nello spiegare la non possibile certezza di quando una certa ditta ha iniziato l’attività che in seguito l’ha resa famosa.

Io ho cercato di spiegare come il dato ufficiale sovente non corrisponde all’inizio attività.

Rimanendo nel campo “pennaiolo”, ciò che resta sono solo quei nomi che hanno contribuito in misura maggiore alla sua diffusione. Nessuno o quasi si ricorda o conosce Cabrini o Fr. Speidel.
Il primo, unitamente alle penne vendeva cucine economiche e macchine da cucire, ma nel giro di pochi anni ha dovuto cessare l’attività di vendita. Oggi, in maniera garbata, si direbbe “è andato in default”. 
Adesso non ricordo il periodo, ma la Stilus ha lavorato per anni nell’ombra avendo solamente denunciato l’industria, ma non l’attività di vendita che ha regolarizzato solo a seguito di richiamo da parte della C. di C. locale; dobbiamo quindi tener conto della data ufficiale, oppure di quanto loro asseriscono?

È come chiedere chi ha fatto la storia d’Italia: tutti noi abbiamo contribuito e vi contribuiamo, ma alcuni, perché più importanti o famosi, lasciano una traccia più profonda che la gente ricorda più facilmente, gli altri dei segni e solchi sempre più tenui.