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Aurora 88

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pieemme:
Buongiorno a tutti,

è la prima volta che scrivo qui e volevo parlare della mia esperienza con l'Aurora 88. Ho ereditato da mia madre questa penna, che non mi ricordo di aver mai vista usare da lei.  Si era bloccato lo stantuffo e ho pensato di mandarla a riparare direttamente all'Aurora.  Quando è tornata, il meccanismo era sempre molto duro e soprattutto aveva un pessimo flusso.  Premetto di non aver mai avuto molto simpatia per le Aurora, a parte la Auretta che avevo da bambino.  Pertanto non mi sono molto sforzato per smontarla e metterla a punto, come invece ho fatto con risultati generalmente buoni (al netto di alcuni imperdonabili errori) con praticamente ogni penna che possiedo (circa una trentina). Immagino di trovare qualche estimatore di Aurora che ne dica ogni bene. Sarebbe interessante trovare qualche istruzione dettagliata con abbondanti foto di tutti i componenti per provare a sistemare questa penna che mi è rimasta qui, sullo sterno. A me piacciono le penne con soluzioni meccaniche originali, per intenderci, tra le mie preferite  ci sono per esempio le Sheaffer con snorkel.

Giuseppe Tubi:
Siamo abituati a degnare le Aurora 88 di poca attenzione: non sono rare, siamo così avvezzi a vederne che la sua estetica ci sembra scontata. Nulla di più sbagliato: la 88 è figlia di uno dei migliori designer industriali dell'epoca, è costruita in modo ineccepibile e se fosse prodotta oggi con le stesse caratteristiche non potrebbe costare meno di un migliaio di euro. Ha il suo tallone d'Achille nello stantuffo, realizzato in una delle prime "plastiche" che col passare dei decenni diventa fragile e tende a rompersi nella parte dove sono inserite le guarnizioni di tenuta. C'è comunque rimedio e con un intervento ben fatto e sostituendo gli originali dischetti che formavano la tenuta dello stantuffo con un paio di o-ring la penna può durare altri cinquant'anni come minimo senza avere alcunché da invidiare nelle prestazioni dalle attuali stilografiche più blasonate.

pieemme:
Grazie, è esattamente il contributo che auspicavo. Su YouTube ho visto dei tutorial molto ben dettagliati su come smontarla (Grandma Pens) ed è certamente una sfida aperta. Devo ammettere che, dopo averla mandata per riparazione al costruttore, possibilità che per una penna di quell'età sarebbe una fortuna piuttosto rara, mi aspettavo di vederla funzionare a meraviglia, ma credo che la riparazione si sia limitata al minimo sindacale.

Giuseppe Tubi:
Come precedentemente scritto nella 88 i problemi "fisiologici" legati all'invecchiamento riguardano il sistema di carica; per il resto, se il pennino non ha subito traumi e le punte sono correttamente allineate, le eventuali anomalie si risolvano generalmente con un'accurata pulizia. Aurora aveva a disposizione per questa penna una gamma di pennini davvero ampia; non è detto quindi che quello montato sia il più adatto al proprio tipo di scrittura.

turin-pens:
Scusa ma se l'hai inviata in Aurora per assistenza e ora che è tornata dici che non scrive bene, rimandala in Aurora, dopotutto e coperta in garanzia per un anno e la ri revisioneranno gratis.  Se ci metti le mani tu, come minimo invalidi la garanzia.

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