Autore Topic: X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato  (Letto 1418 volte)

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X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato
« il: Maggio 24, 2019, 09:18:24 am »
Recensione X GALL - di ERNESTO CASCIATO - colore IRIDESCENTE


Partiamo con le cose semplici ... che quelle complicate arrivano dopo, da sole, senza andarle a cercare:

Il calamaio è composto da una boccetta in vetro con forma rettangolare, di misura: 6 x 3,6 cm. (tappo escluso) x 50 ml. di prodotto che si estende verticalmente.

Sul tappo vi è la scritta Iron Gall Iridescent con una calligrafia molto particolare, non sempre agevolmente leggibile ad un occhio non allenato a certi "ghirigori".

Premetto che le successive produzioni, sebbene mantengano la componente ferrogallica all'interno, non si chiameranno più Iron Gall ma X-Gall.
Il motivo l'ho già spiegato nella mia precedente recensione dell'Iron Gall Classic, sempre del Maestro Casciato in quanto i suoi inchiostri sono gli unici in grado di mutare la propria cromia e la propria resa non solo nella fase di transizione durante l'asciugatura ma addirittura con lo scorrere del tempo; in parole povere: quello che vedete oggi, non ha la stessa intensità e profondità di colore che riuscirete ad ammirare domani, e dopodomani ancora.
E' un mutante.

Questo IRIDESCENT, ovviamente, non fa eccezione, anzi, è MYSTICA, il mutante X-Men per eccellenza.



Destinazione: solo per pennini ad intinzione.
Precisiamo: ho inserito l'Iridescent in una Noodler's Neponset.
Non si sono registrati intasamenti o difficoltà di flusso dopo 3 giorni dalla prima carica, tuttavia la penna non consente la restituzione dell'iridescenza, pertanto è un "matrimonio" che "non s'ha da fare".
Sui pennini a intinzione dobbiamo precisare ulteriormente qualcosa:
-   Perry n. 2300 EF, Perry n. 2301 e Fiore n. 75: non dà l'iridescenza sperata, il colore è grigio topo scuro
-   Perry n. 2227: emergono solo riflessi marroni
-   Penna Gloria n. 400/2 e Locati n. 130: un grigio che si sfuma verso il color senape
-   Penna Lancia n. 8920: al grigio che sfuma verso il senape si uniscono punte di blue
-   Fiore n. 20 e Brause 361: esplode l'iridescenza laddove il pennino rilascia una maggiore concentrazione di inchiostro andando a virare dal blue, al verde, al giallo, al marrone, ma è nei punti più sottili di inizio tratto che emergono punti argentati
-   Brause Rose: presente l'iridescenza ma non è entusiasmante

Il test di cui sopra è stato effettuato esclusivamente su carta Rhodia in quanto le altre carte non sono state in grado di valorizzare questo particolare inchiostro.
-   Su carta avoriata abbiamo il grigio topo sporco (test effettuato su carta Tomoe River e su FabrianoEco Qua), anche se su Fabriano EcoQua ... qualcosa si intravede, ma niente di rilevante
-   Su carta da fotocopie si può intravadere una impercettibile sfumatura blue scuro, quando lo spessore del tratto consente tale variazione. Niente di entusiasmante
-   Su carta da lay-out: vale quanto detto per la carta avoriata: "color sorcio"
-   Su carta Rhodia: con pennino Perry l'iridescenza c'è ma bisogna cercarla con la lente, con pennino Brause Rose abbiamo la prima restituzione cromatica dell'iridescenza ma non ipnotizza, non conquista, non stupisce, con pennino Brause 361 ... esplode letteralmente nella sua forma cangiante e iridescente, è sufficiente attendere meno del tempo di asciugatura per ammirare già le prime virate sul blue metallico e da asciutto si trasforma in qualcosa di incredibile e difficilmente fotografabile
-   Su carta "Carrefour": l'iridesenza c'è, è innegabile, ma assume una tonalità più cupa di quanto sia in realtà.


Tempi:

-   Asciugatura: ho cronometrato 10:40 minuti con un tratto particolarmente generoso. Sono stata abbastanza ampia, per consentire la massima sicurezza a prova di "giro il foglio e non succede nulla".
-   1° variazione cromatica: a 3:25 minuti. Dopo 3 minuti e 25 secondi si inizia intravedere il cambiamento da grigio topo a marrone in alcuni punti dello scritto;
-   2° variazione cromatica: a 6:20 minuti. Emerge il bordeaux e i punti argentati;
-   3° variazione cromatica: a 10:08 minuti si vede affiorare il colore verde.
-   1° assestamento del colore: a 12:00 minuti. A occhio nudo si riesce a distinguere le variazioni cromatiche tra una lettera e l'altra;
-   2° assestamento: dopo 25 minuti si può ammirare l'iridescenza in tutto il suo splendore.
-   3° assestamento: dopo 2 ore. L'iridescenza assume intensità e profondità.

Non si esclude che vi siano ulteriori variazioni nel corso del tempo anche successivamente alle 2 ore di monitoraggio.


Luce:

Se avete come fonte di luce una plafoniera ... potrete ammirare il grigio topo sporco.
Suggerisco lampada da scrivania, con luce bianca diretta (50/60 Hz - 220/240V) posizionata a 20 cm. dall'asse del foglio, ovvero luce solare ma non diretta (non il sole di mezzogiorno per intenderci).


IRIDESCENZA

Non controllerete mai la restituzione cromatica, non riuscirete mai a determinare deliberatamente una cromia specifica per un singolo carattere, Mystica o Iridescent è un inchiostro mutante e decide lui cosa restituire sulla carta.
Dimenticatevi il "tutto e subito" perché lui si manifesterà esclusivamente se avrete la pazienza di aspettare il suo mutamento.
Scrivete, scrivete tanto, una frase intera, con pressioni diverse, con erogazione generosa di inchiostro ... vedrete il blue, il senape tendente all'oro, il viola, il grigio militare, il verde, il rosso tendente al bordeaux e i filamenti d'argento.
Se lo stato d'animo con cui redigete i vostri scritti è particolarmente "duro", questo si rifletterà sulla pressione del pennino e di conseguenza anche sulla quantità di inchiostro che rilascerete sul foglio: ero particolarmente nervosa e la concentrazione dell'iridescent ha restituito un colore quasi metallico con all'interno punte minerarie colorate.
L'iridescenza c'è, è incontrovertibile e incontrollabile.
Chi non riesce ad ottenerla non ha l'attenzione di cercare la giusta combinazione carta - pennino - pressione - flusso - luce.
Chi non riesce ad ottenerla si limita alla superficialità, all'apparenza e non merita di godere di tanta bellezza, di tanta espressione, di tanta emozione.
Confesso che anch'io, inizialmente, non riuscivo ad ottenerla ... e non capivo.
Poi mi sono ricordata la prima regola che applico in qualsiasi circostanza: NON E' MAI COME SEMBRA.
I risultati da me ottenuti sono diversi (per intensità cromatica e sfumature) rispetto a quelli registrati dal creatore di questo spettacolare inchiostro.
Il motivo è molto semplice: lui ha avuto modo di testarlo con gli strumenti di scrittura più disparati, mentre la scrivente si è limitata agli strumenti “standard”, di una principiante che, da poco, si sta cimentando con la calligrafia.

Anche scrivendo normalmente, senza addentrarci nel corsivo inglese, si riesce a vedere l’iridescenza, sebbene non adeguatamente valorizzata.


L’IRIDESCENT ha una sua personalità. Non è un inchiostro, è qualcosa di vivo.
Lui non è fotografabile, non è catalogabile.
Solo l'occhio umano riesce a vedere la sua restituzione cromatica, come se attivasse l'area emotiva del cervello ed escludesse qualsiasi interazione con ciò che è meccanico, tecnologico.
Non ci sono risoluzioni in full HD che riescano ad imprigionarlo.



Parametri recensione inchiostro:

Saturazione, shading, feathering, bleed through ecc. non hanno senso.
Lui va oltre certi parametri.
Lui è MYSTICA, il mutante per eccellenza, non è un semplice inchiostro.

Considero irrilevanti tali parametri, nel caso di specie, tuttavia, per completezza ed evitare false insinuazioni di non imparzialità recensiva, ho effettuato i test che generalmente impiego per ogni inchiostro “normale”.


SATURAZIONE:
ossia se il colore tende al grigio / tetro (bassa saturazione) ovvero si presenta brillante, vivace (maggiore saturazione).
In fase di prima stesura (prima dell’asciugatura) ha una saturazione molto bassa, salvo poi, dopo pochi minuti iniziare la sua metamorfosi.
Non è un colore brillante, ma nemmeno “smorto”.
Come si può definire un colore se l’inchiostro si trasforma in un arcobaleno in fase di transizione?
Ora vi renderete conto perchè questo parametro non ha senso.


SHADING: ossia la differenza di intensità di colore dove si registrano aree chiare e aree scure del tratto.
Questo test avrebbe senso che il colore fosse unico, uniforme ma qui siamo in presenza di un inchiostro che cambia colore non tanto da un carattere all’altro ma addirittura all’interno di uno stesso carattere!


DRYING SPEED: tempo di asciugatura
10 minuti e 40 secondi con tratto particolarmente generoso determinato dalla variazione del tratto che richiede il corsivo inglese.
Si va da 01:03 secondi per scrittura normale senza rilascio particolarmente abbondante di inchiostro a 04:28 secondi laddove ci siano pressioni leggermente maggiori nel tratto.


OPACITY: ossia capacità coprente (del suo stesso tratto)
Scarabocchiando la scritta si riesce a cancellare lo scritto sottostante in maniera tombale.


FEATHERING: spiumaggio
ASSENTE su carta igienica.
Su carta “Scatto - Energia Creativa” (la carta peggiore in assoluto) lo spiumaggio è impercettibile con pennino Brause 361 laddove si agisca sui rebbi per una erogazione di inchiostro più consistente, meno soddisfacente con pennino Perry.


FLOW: cioè la scorrevolezza / il flusso (lubrificazione)
Non so quanto abbia senso parlare di flusso atteso che stiamo trattando un inchiostro per intinzione e pertanto non vi è transito da serbatoio a condotta, tuttavia mi sono ricordata di un inchiostro ferrogallico (esclusivamente a intinzione) la cui prima sensazione restituita in sede di scrittura è stata “Ma è un burro!”. Sto parlando del Grey (sempre della linea X-Gall) che mi riservo di recensire (spoiler).
La scorrevolezza dell’Iridescent è innegabile e non ha certo la consistenza catramosa di altri ferrogallici.


BLEED THROUGH:
ossia se l’inchiostro passa sul retro del foglio
Solo nel caso di carta “Scatto - Energia Creativa”, ma riconducibile ad un rilascio generoso di inchiostro con pressione tale da restituire uno spessore di 2 mm.


WATER RESISTANCE:
resistenza all’acqua
Sembra che sia il test più importante (non si comprende bene per chi), come se dopo aver scritto, con tanto impegno, magari in corsivo inglese, l’intera Divina Commedia, si portasse il proprio quaderno sotto la doccia perché la qualità di un inchiostro si misura esclusivamente (ma chi l’ha detto?) dalla sua resistenza all’acqua.
Il test non l’ho fatto con l’acqua, ma con l’alcool (sostanza che riesce a minare l’indelebilità persino del Baystate Blue della Noodler’s).
Il risultato è stata una perdita dell’iridescenza. L’inchiostro non si è sciolto, non ha sporcato il lavandino e non ha macchiato il foglio.


LIGHT FASTNESS: resistenza alla luce
E’ un inchiostro che reagisce alla luce, davvero stiamo testando se resiste alla stessa?
Comunque sì. Resiste alla luce.


BULLETPROOF:
anticontraffazione
Non si sono registrare reazioni alla lampata di wood.



CONCLUSIONI:
Inchiostro destinato esclusivamente a intinzione.
Preferibilmente da utilizzare con pennino Brause 361 o con Fiore 20, che esprime al massimo le proprie capacità su carta Rhodia.
L’iridescenza è visibile esclusivamente in determinate condizioni di luce, in mancanza, sembra un normalissimo grigio scuro.
Il prodotto recensito non è in commercio sebbene possa rientrare nella categoria delle opere d’ingegno e pertanto potrebbe essere commercializzato in ambito hobbistico, la cui normativa non impone formalità autorizzative e fiscali.



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Re:X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato
« Risposta #1 il: Maggio 24, 2019, 09:25:48 am »
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Offline stefano_R

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Re:X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato
« Risposta #2 il: Maggio 24, 2019, 14:04:03 pm »
......un lavorone.....
anzi un OTTIMO lavorone.....!!!

Se mi permetti però ti volevo solo dire che quando parli della luce (illuminazione) devi fare riferimento all'unità di misura in gradi Kelvin (K), che genera una luce più calda (gialla) o fredda (bianca) e di conseguenza modifica l'effetto ed il colore dell'inchiostro; quindi a seconda della sorgente che utilizzi (come hai correttamente suggerito) avrai un risultato diverso.

Lume di candela: 1500 K
Lampadina ad incandescenza: 2600 - 2700 K
Lampadine alogene: 2700 - 3000 K
Tubo fluorescente: 4500 - 6500 K
Luce diurna: 5500 - 7000 K

Con l'illuminazione a LED quasi tutto è possibile in termini di temperatura del colore.
Bianco caldo: 2200 - 3300 K
Bianco freddo: 3300 - 5500 K

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Re:X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato
« Risposta #3 il: Maggio 24, 2019, 16:18:05 pm »
Caro Stefano, mi dovrai fare un corso accelerato di fisica!
Comunque la mia è una lampada con luce bianca.
Con quella gialla escludo che si vede un granché.
Ho provato ad illuminare anche il foglio con la torcia del cellulare ma con scarsi risultati.

Comunque grazie per l'osservazione, approfondirò la materia.

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Re:X-GALL IRIDESCENT - di Ernesto Casciato
« Risposta #4 il: Maggio 25, 2019, 17:38:12 pm »
Su Amazon si trovano diversi faretti led con la temperatura cromatica regolabile a prezzi interessanti. Ok la temperatura cromatica non sarà proprio perfetta al 100% ma il loro sporco lavoro lo fanno.

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