Colpi di calore

[menefra]

Sappiamo tutti che un eccesso di calore, sole lampade o  altro, può causare deformazioni sul corpo delle penne.
Di tante acquistate - a poco o nulla - per recuperare il salvabile e gettare il resto, me ne resta ora una conservata per il pennino che toglierò a breve (si tratta di una KAM, della quale non ho mai avuto notizie).
La domanda è quindi generica: è possibile, e se sì come, rimettere in sesto le curvature?
Grazie.

[Giuseppe Tubi]

In teoria il calore potrebbe essere la soluzione migliore; però non è un giochetto da ragazzi.
Per prima cosa sarebbe da conoscere il materiale della penna.
Facci una foto, così capiamo anche l'entità del problema.

[Wallygator]

In teoria ciò che é deformato dal calore dovrebbe essere riportato alla forma originale (più o meno) dal calore stesso. Il problema é quanto e per quanto tempo.
Nel mio caso il punteggio é: disastri 5 - recuperi 1. Fortunatamente era tutta robetta.....

[Giovanni Abrate]

Io sono riuscito a rimettere in forma (è il caso di dirlo) un visore View Master Modello "A", che era fatto di una celluloide prodotta dalla Eastman Kodak che si deformava dopo un paio di anni dalla produzione! Certo non bisogna cercare l'impossibile, perchè a un certo punto la celluloide si crepa.

[menefra]

In teoria il calore potrebbe essere la soluzione migliore; però non è un giochetto da ragazzi.
Per prima cosa sarebbe da conoscere il materiale della penna.
Facci una foto, così capiamo anche l'entità del problema.

Rinnovo che la penna sarà da gettare dopo avere recuperato il pennino. Ciò di cui trattiamo ritengo comunque sia un argomento di carattere generale interessante per tutti: credo che non solo il sottoscritto, a volte, abbia lasciato su un banchetto o una vetrinetta col difetto di una "curvatura" una penna che, a richiesta un po' più modesta avrebbe portato a casa.
Ecco le foto, veramente scadenti, con un grazie.
P.S.- Ma cosa è questa KAM?

[Wallygator]

Secondo me si rimedia; magari inserendo all'interno una matita cilindrica o comunque un cilindro di adeguate dimensioni, ma non in plastica e poi provare a scaldare con un normalissimo phon rollando contemporaneamente il fusto. Al limite se l'operazione non andasse esattamente come desiderato si recupera il resto tipo la sezione, il regolatore d'inchiostro, il cappuccio....
Non si sa mai che cosa ti può capitare di trovare nei mercatini che  possa essere riparato utilizzando i residui di questa penna.
In quanto a Kam non mi dice nulla.

[menefra]

OK. Grazie, ci proverò.

[Giuseppe Tubi]

Ti do anch'io la mia personalissima opinione, molto simile a quella di Wally e anche questa basata sulla correttezza di due supposizioni: 1) che la penna sia in celluloide; 2) che il caricamento sia a pulsante di fondo.
In alternativa al "sistema Wally" puoi, sempre dopo una robusta scaldata con il phon, utilizzare un tubo di plastica rigido, tipo quelli per gli impianti elettrici esterni, che abbia un diametro tale che il corpo della penna c'entri abbastanza preciso. Dopo averla scaldata, cercando di dirigere per quanto possibile il flusso d'aria calda sulla zona della piega, calzalo sino ad appena oltre la parte curvata e fai progressivamente un po' di forza cercando di avere molta sensibilità nel sentire quando cede. Se non lo fa, scalda ancora sino ad ottenere un risultato soddisfacente.
Potrebbe essere necessaria una levigatura con carta abrasiva per togliere eventuali piccoli segni ed ondulazioni; usala bagnata, grossomodo nella sequenza 800 - 1000 - 1500 evitando di passare molto sul marchio, specie con la grana più grossa. Infine dacci dentro con pasta lucidante, tipo Iosso.

[menefra]

La penna è in celluloide, il caricamento a siringa.
Se facessi il complimento, spontaneo, per i tuoi suggerimenti, rischierei di parere esagerato!
Grazie e siete comunque tutti bravi e preziosi!

[Giuseppe Tubi]

Se è a siringa non dovrebbero esserci problemi; l'importante che non sia a stantuffo, perché il discorso si farebbe più complicato.

[menefra]

OK, rigrazie.