Miscellanea & Co. > Che penna uso oggi?

Cross

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Giuseppe Tubi:
Provare una stilografica Cross era un desiderio che avevo da tempo; non che questa voglia mi tormentasse, ma la curiosità c'era.
Ieri in un'escursione ad un mercatino dell'antiquariato ne ho trovate ben due, una della quali praticamente intonsa, immacolata, con scatola e documenti. Per qualche decina di euro le ho prese entrambe e dopo una buona pulizia ho caricato di ASA-GAO quella laccata, dotata di pennino in oro 750.
L'utilizzo della penna non ha propriamente fatto sbocciare un amore: non amo le penne sottili e questa è anche abbastanza pesante; anzi, direi che col cappuccio calzato posteriormente il peso diventa decisamente eccessivo e sbilanciato verso il posteriore.
Vanno però riconosciuti anche dei pregi a questa Cross: la scorrevolezza del pennino (Medio) è decisamente buona anche se non da primato; giusto però concedere alla penna il tempo di "rodarsi sulla mia mano". Ciò che mi ha colpito è che tenuto molto leggero il tratto è decisamente sottile ma totalmente esente da incertezze; aumentando di un pelo la pressione, comunque a livelli del tutto naturali, pur senza flettere il pennino lascia un tratto più deciso e corposo. Attuando una scrittura più "nervosa" il pennino inizia a flettere ed il tratto diventa modulato, aggressivo, lasciando tracce che si avvicinano al mm di spessore. La mia impressione è che questa penna sia più valida nell'interpretare una scrittura "sgarbata" che non un tratto calligrafico, ma ha comunque un pennino notevole.

stefano_R:
caro Tubi,
pensa che in questi giorni ho provato più volte a far scrivere una Cross talmente brutta che non merita nemmeno una foto che però mi ricordavo avesse un pennino "non malaccio".
Il problema è che dopo averlo anche lasciato in ammollo per diverse ore risulta ancora incrostato di un inchiostro blu che forse risale al Pleistocene e deve essersi fossilizzato, tanto da non pensarci neanche  a far passare il nuovo inchiostro.
Ha vinto lei e l'ho riposta in attesa di nuove motivazioni: questo tuo topic mi sprona a riprovarci.

P.S. allego solo il pennino...

Giuseppe Tubi:
Anche la mia, nonostante non sembrassero inferiori al quaternario, le incrostazioni si sono dimostrate particolarmente tenaci e l'acqua, oltre a tingersi del colore dell'inchiostro, presentava anche un deposito granuloso insolubile. Ho pertanto ritenuto preferibile smontare pennino e conduttore e spazzolarli per bene con un vecchio spazzolino da denti. immagino che come nella mia siano semplicemente incastrati e che con un po' di ginnastica, sforzando leggermente il pennino da un lato e dall'altro, si riescano a togliere abbastanza facilmente.     

stefano_R:
con le dovute cautele....ci proverò e ti terrò aggiornato del risultato, anche se non mi sento proprio tranquillo, comunque visto il valore della penna un tentativo va fatto.
(...nel senso che se anche si rovina....pazienza...)

Fenice:
Prima di dare il merito della scorrevolezza alla penna ... valuterei l'inchiostro che hai utilizzato!
L'Asa-Gao è lubrificatissimo.
La mia Falcon vuole solo quello ... se cambio inchiostro da Falco diventa Cornacchia e il rumore restituito sulla carta mi fa capire che la scorrevolezza è merito della gioielleria Iroshizuku ... e non della penna!

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