Autore Topic: Recensione: Delta 70th  (Letto 2514 volte)

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Offline Fenice

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Recensione: Delta 70th
« il: Agosto 29, 2015, 15:50:02 pm »
Marca DELTA
Modello 70th
Pennino F

DATI TECNICI:
Lunghezza da chiusa: 14 cm.
Lunghezza da aperta: 12,4 cm.
Spessore impugnatura: 1 cm.
Lunghezza pennino: 2 cm.
Caricamento: a cartuccia / converter.
Il converter è fornito in dotazione al momento dell’acquisto ed ha una capacità di 0,8 ml.
Lo scorrimento della vite all’interno del converter è morbido ed è nettamente migliore rispetto a quello fornito con la Delta Anni ’70.



PESO:
- con cappuccio calzato: 24 gr.
- senza cappuccio: 14 gr.
- cappuccio: 10 gr.
Pennino: in acciaio
Cappuccio: ad avvitamento (non a pressione)
Abbiamo uno spazio di impugnatura (dal pennino) di 1,6 cm. prima di trovare 0,5 cm. di filettatura di avvitamento.


*   *   *

Per la prima volta arriva un pacco dalla Casa della Stilografica indirizzato a me! (e non a Fenice!)
All’arrivo del Corriere DHL “mi fiondo” al ritiro del plico.

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All’interno vi è una lettera di Marco Moricci “CIAO FENOMENO! TI INVIO LA DELTA 70th PER LA RECENSIONE. GRAZIE MILLE! CIAO MARCO”.
Inizio a sudare freddo.
So che la penna in questione è “particolare”, è stata fatta per il 70° anniversario della Casa della Stilografica ... ma a me Delta non piace!
Sono troppo abituato a Sailor e Pilot.

Esteticamente è molto bella ma ... il pennino in acciaio di Delta non mi ha mai entusiasmato.
Fenice ha comperato altre 2 Delta con pennino in acciaio, tratto M - di standard - (Delta Anni ’70 e Delta Vintage) ma non si è mai trovata più di tanto.
La Delta Vintage ha dovuto fare un giro dal “PENNAIO” prima di scrivere in modo decente, la Delta Anni ’70 ha un converter pietoso e non è particolarmente confortevole nelle lunghe sessioni di scrittura (impugnatura non spaziosa e scivolosa).

La Delta Blue Jay esce dagli schemi perché è meravigliosa e scrive divinamente, ma ha un grandissimo difetto: troppo cicciona! Nell’uso prolungato mi si stanca la mano (magari quando sarò “grande” ... non la troverò più così scomoda).


*   *   *


Estetica e design: 10

Il modello è quello della Delta Italiana, la resina è ripresa dalla splendida Delta Dolcevita, lasciando a quest’ultima le dimensioni generose e riportando la penna ad una effettiva utilizzabilità.
Quando mio padre (che non è un estimatore di penne stilografiche) ha visto la mia foto con in mano la Delta 70th ha chiesto: “Cos’è? Una carota?”.

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Una volta osservata di persona la sua considerazione è cambiata: “Che bella! Che bel colore!”

La forma ricorda una carota, è vero - o un sigaro - ma le estremità sono tronche.
In coda tende a smorzare lo spessore dell’area centrale del fusto in giunzione con il cappuccio (1,4 cm) assottigliandosi fino ad arrivare a 0,8 cm.

La trovo BELLISSIMA.


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Realizzazione e qualità: 10

Il materiale è in resina. La solidità della penna è palpabile, non si ha la sensazione di “delicatezza”.
Credo che sia una penna destinata a durare a lungo (anche nelle mani di un bambino).

La clip è robusta, ha una lunghezza di 4 cm. ed una spaziatura di aggancio di 3,8 cm.
Non so quanto possa essere idonea ad un uso “da taschino” perché il peso complessivo è rilevante.
Con qualche difficoltà si riesce a farcela stare negli astucci scolastici, anche se gli elastici di contenimento sono costretti ad uno sforzo notevole in considerazione della “circonferenza” di tale esemplare.
La qualità è eccellente.

Una penna TOSTA.




Peso e dimensioni: 9

Le dimensioni sono maggiori rispetto alla Delta Anni ’70 e alla Delta Vintage (due esemplari che, in comune con la 70th, hanno la scelta cromatica, ossia l’arancione) e ciò non può che assicurare un maggiore confort in sede di scrittura.

La bilanciatura è ottima, tuttavia si sconsiglia l’utilizzo con il cappuccio posted: le dimensioni arrivano a 15,5 cm., si percepisce il peso della clip e il cappuccio non calza perfettamente “in coda” rischiando di essere “catapultato” nella cuccia del cane in sede di scrittura “vigorosa”.

Ho qualche dubbio sulle lunghe sessioni di scrittura perché non è esattamente un “peso piuma”.

Dimensioni PERFETTE e CONFORTEVOLI.
Peso da valutare sul campo (durante lunghe sessioni di scrittura).



Pennino e prestazioni: 9

Ero certo di fare una recensione negativa nell’esame di tali aspetti invece ... ho dovuto ricredermi.
A prima vista i pennini delle 3 Delta arancioni (70th - Anni ’70 - Vintage) sono assolutamente identici.
Sono uguali, ma non scrivono nello stesso modo.

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La Anni ’70 e la Vintage montano un pennino M (di standard, senza possibilità di scelta), la 70th calza un pennino F.
I due M non suscitano particolare entusiasmo, mentre il pennino F della 70th dà soddisfazione e risulta decisamente più scorrevole e piacevole.
1° NON GRATTA
2° E’ SCORREVOLISSIMO
3° NON HA INTERRUZIONI DI TRATTO
Il pennino è senza ombra di dubbio rigido (ma non è il rigor mortis della Faber Castell o di Lamy).
Su carta Fabriano EcoQua, caricata con inchiostro “Diamine” (tra i più economici) non fa rimpiangere i pennini in oro della stessa Casa Madre (Delta).
Volutamente non ho caricato la penna con inchiostri “più generosi”, che garantiscono una maggiore fluidità e scorrevolezza del pennino (Saior, Aurora, Pelikan Edelstein e Iroshizuku) proprio per testarne le reali “capacità”.
Il risultato è stato straordinario.
Quando un pennino “gratta” lo si aiuta con inchiostri mirati (e decisamente più costosi) che assicurano una qualità di scrittura quantomeno decente.
In questo caso, non è stato necessario tale accorgimento.

Si segnala inoltre che nella Delta 70th può tranquillamente trovare alloggiamento la cartuccia lunga di Pelikan Edelstein!

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Lasciata aperta per 10 minuti sulla scrivania riprende a scrivere come se per tutto quel periodo avesse avuto il cappuccio calzato.
Scrive senza problema e senza allargare il tratto su correttore a nastro (N.B.: Gli inchiostri Pelikan Edelstein non si comportano bene su tale superficie di scrittura).

Il flusso è costante e corposo (ma non è un idrante tipo Pelikan - fortunatamente -).



Qualità / Prezzo: 9

I materiali di costruzione sono eccellenti, pertanto il costo è giustificato.
Credo che la domanda più appropriata sia:
“Vale la pena acquistare questa penna? Perché?”
Vale sicuramente la pena acquistare la Delta 70th perché
- ha una tonalità cromatica di arancione splendida, leggermente screziata
- è prodotta in pochissimi esemplari, quindi si può avere un oggetto “esclusivo” senza spendere un capitale
- ha un pennino molto scorrevole che non ha nulla da invidiare ai pennini in oro (questo è il fattore più importante, a mio avviso)
- ha dimensioni adeguate sia per un adulto che per un bambino.



Consigliata: Sì




Il Fenomeno ringrazia di cuore Marco Moricci per l’esemplare messo a disposizione per la recensione e Lo informa che non intende provvedere alla restituzione dello stesso ...
Fenice non partecipa alla recensione ma interviene per il pagamento della Delta 70th.




Offline pedewall

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #1 il: Agosto 29, 2015, 22:25:12 pm »

Bella, completa e valida recensione.

Considero la Delta una ottima marca (ne ho diverse) che cerca di proporre qualcosa di nuovo attagliandosi  al criterio che la penna è un oggetto da usare, non uno..... scettro da conservare od esibire.

Offline Parcival

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #2 il: Agosto 29, 2015, 23:35:35 pm »
 :set2010001: :set2010090:

Offline Fenice

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #3 il: Agosto 30, 2015, 08:52:01 am »
Per quanto riguarda Delta, la scrittura della Blue Jay è spettacolare, però ha dimensioni importanti e non è così comoda nelle lunghe sessioni di scrittura (se l'avessero fatta modello "Slim" sarebbe stato decisamente meglio).

La mia preferenza va senz'ombra di dubbio a Pilot.
Le Kakuno in ambito scolastico sono perfette, scrivono benissimo senza spiumare sui quaderni con carta di pessima qualità (una manna!) mentre a casa tento di appropriarmi della Pilot Maki-e Phoenix.
Fenice invece per gli esami usa solo ed esclusivamente la Sailor Sapporo mentre per gli appunti è fissata con le Vintage (Waterman 52 e Ancora Zanio).

Quando devo ottenere qualcosa da lei ... le sequestro la Waterman 52 ... e poi chiedo il riscatto.
FUNZIONA SEMPRE!!!

 :set2010033:

Offline Massimo

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #4 il: Agosto 31, 2015, 14:46:31 pm »
Compliomenti per la recensione :set2010001:
La cosa strana è che hai delle Delta che non vanno bene, io ho alcune Delta, scrivono tutte un amore ed il fatto che abbiano una linea vintage e dei colori in linea con i modelli  a mio gusto le fanno acquistare tanti punti.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #5 il: Agosto 31, 2015, 15:18:56 pm »
Sarei curioso di vedere il diffusore di questa Delta; io ho una Dolcevita mini, che mi piace tantissimo (avrei preferito la oversize, ma ad un prezzo scandalosamente basso quella ho trovato). Ma quanto a scrivere.... insomma. Come dire, è una penna prudente, che non ama la velocità: nella mia firma eseguo una specie d'ellisse ed a metà il pennino resta a secco. M'incuriosice vedere se Delta ne ha cambiato il tipo.
Secondo me, come in una gran parte delle penne moderne, il diffusore è un po' il tallone d'Achille; probabilmente sul mercato non ce ne sono molti oltre a quelli economici, montati anche sulle penne da quattro soldi. La mia vecchia Stipula Etruria aveva lo stesso difetto e... lo stesso diffusore.
Sarà un caso ma Aurora, Pelikan, Montblanc, ecc. utilizzano diffusori "esclusivi" che verosimilmente si fanno in proprio.
Quando ne avrò voglia e mi verrà in mente voglio adattare sulla mia Dolcevita un diffusore "vintage": sono pronto a scommettere che cambierà radicalmente.

Offline Gong-oh

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #6 il: Settembre 01, 2015, 03:01:46 am »
 :set2010090:

Ottima recenzione, viene voglia di provarla.

Vorrei soffermarmi sul punto in cui scrivi che è una penna adatta anche per un bambino.
Sarebbe una bellissima penna scolastica, ma quanti possono permettersi di acquistare una penna così per i propri pargoli?
Hai ragione quando scrivi che il prezzo è buono, in relazione al rapporto prezzo/qualità, ma non basta, bisognerebbe scendere ancora, magari rinunciando alla resina.
Sai che figata imparare a scrivere con una penna arancione brillante! Sarebbe un ricordo impresso per tutta la vita.
Forse è un'utopia sperare che la penna stilografica torni scuola, ma io continuo a sperare e ragazzi come te alimentano questa speranza.

Offline Fenice

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #7 il: Settembre 02, 2015, 09:23:52 am »
Molti miei compagni di classe hanno adottato una penna stilografica, si tratta di penne estremamente economiche e "non più in uso", ma compunque funzionanti a tutti gli effetti.

Anche la mia "fidanzatina" (che mia mamma chiama "il topo" perché ha un muso da ratto e le orecchie da Dumbo) ha adottato una penna stilografica.
Mi rifiuto di stare con una che usa le sfere!


Confesso che portare a scuola una Sailor Procolor 500 o una Sailor Lecoulé fa colpo sulle ragazze: le mie compagne di classe me le ritrovo appollaiate tutte sul mio banco ed ognuna vuole provare le mie penne "particolari".

La Delta 70th non può essere considerata una penna scolastica per i seguenti motivi:
1) non è economica
2) non è comoda nelle lunghe sessioni di scrittura
3) il tratto F è un fine europeo ed è improponibile per la scrittura su quaderni di matematica, con quadretti a 4 mm.

Le dimensioni sono idonee anche per le mani di un bambino, ma l'impugnatura e il peso dovuto all'ispessimento della resina nella parte centrale non la rendono confortevole per un uso prolungato.

Le migliori penne scolastiche? LE PILOT KAKUNO, per economicità, comodità e finezza del tratto.
Si comportano bene sui fogli protocollo delle verifiche perché non spiumano!


La Delta Blue Jay è una penna meravigliosamente bella, scrive divinamente bene, non perde un colpo (non si sono mai verificate interruzioni di tratto) ma ... i colpi li perdiamo noi ... mentre scriviamo.
Come si fa a sostenere lunghe sessioni di scrittura con un palo della luce in mano???


Offline Gong-oh

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #8 il: Settembre 02, 2015, 12:36:09 pm »
Anch'io ho l'idiosincrasia per le sferografiche, se inavvertitamente ne sfioro una, mi si ustiona la mano, come succede ai vampiri quando toccano un crocefisso.
 :set2010026:

Invece mettiti il cuore in pace, perché alla tua topina, che certamente è graziosa, checché ne dica tua madre gelosa e penosa, se già non ci sono, le sfere arriveranno ed io di cuore ti auguro siano almeno una terza coppa C.

Offline Fenice

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #9 il: Settembre 02, 2015, 12:54:16 pm »
Gong-oh ... sono la mamma del Fenomeno (Fenice).
Credo che prima di pensare alle ragazzine dovrebbe impegnarsi di più nello studio (mancano 12 giorni all'inizio della scuola e non ha ancora finito i compiti!)
Ti ricordo che il Fenomeno ha solo 12 anni!!!!

Inoltre la fidanzatina ... non mi piace per niente e la valutazione non è dettata dalla gelosia, ma dall'osservazione "dall'esterno" dei loro comportamenti.
"Il topo" tende ad avere atteggiamenti di dominanza e prevaricazione che non mi preannunciano nulla di buono.
La signorina reputa Leonardo (il Fenomeno) una "sua proprietà" e cerca di annullarne la personalità.
No signori, questo non lo accetto.

C'è una bambina che gli fa un filo incredibile, che ritengo perfetta per lui (è molto bella, ed è anche dolcissima, educata e solare). Spero che con lei possa nascere qualcosa.

MA IL TOPO NON LO VOGLIO PER CASA!!!

Offline Massimo

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #10 il: Settembre 02, 2015, 17:10:09 pm »
Ciao Fenice, ti parlo da padre di una ragazza ormai donna di 28 anni che si sposa il 27 Settembre e da papà di un sedicenne, col quale ho fatto di tutto per non ripetere gli errori commessi con la figlia.
Mai ostacolare i ragazzi anche se in cuor tuo stai male, saranno ancora più cocciuti e la ragazzina  diventa il frutto vietato, quindi ancor più appetibile.
Sono d'accordo con te,  ma................ purtroppo imponendosi ai ragazzi si ottiene proprio l'effetto opposto.
Spesso invece facendo finta di niente si rendono loro stessi o co l'aiuto degli amici a rendersi conto dei limiti e soprattutto  del comportamento della  fidanzatina.

Offline Fenice

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #11 il: Settembre 02, 2015, 18:28:59 pm »
Ciao Fenice, ti parlo da padre di una ragazza ormai donna di 28 anni che si sposa il 27 Settembre e da papà di un sedicenne, col quale ho fatto di tutto per non ripetere gli errori commessi con la figlia.
Mai ostacolare i ragazzi anche se in cuor tuo stai male, saranno ancora più cocciuti e la ragazzina  diventa il frutto vietato, quindi ancor più appetibile.
Sono d'accordo con te,  ma................ purtroppo imponendosi ai ragazzi si ottiene proprio l'effetto opposto.
Spesso invece facendo finta di niente si rendono loro stessi o co l'aiuto degli amici a rendersi conto dei limiti e soprattutto  del comportamento della  fidanzatina.



Hai ragione Massimo, ma noi mamme siamo particolarmente critiche nei confronti di chi si avvicina ai nostri "cuccioli".
E' un grande sacrificio non intervenire, lasciare che commetta i suoi errori ed impari da essi.
Quanto è difficile fare il genitore!

Offline Massimo

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #12 il: Settembre 02, 2015, 18:51:47 pm »
"Quanto è difficile fare il genitore!"
Hai pienamente ragione.
Complimenti anche per essere riuscita a tradurre l'ultima parte del messaggio dove devo aver fatto casino tra cancellazioni ed aggiunte.

Online Giuseppe Tubi

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #13 il: Settembre 02, 2015, 20:07:05 pm »
Per quanto mi riguarda, ho spesso il dubbio di non esserci mai riuscito....
:set2010037: :set2010037:

Offline Massimo

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Re:Recensione Delta 70th
« Risposta #14 il: Settembre 02, 2015, 20:44:22 pm »
Tubi quello è un dubbio che viene a tutti, l'importante è stare in pace con se stessi facendo tutto ciò che ci è possibile e qualche volta anche di più.

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