Autore Topic: Eccolo di ritorno  (Letto 1963 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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Eccolo di ritorno
« il: Settembre 27, 2013, 16:39:23 pm »
Ecco il cronografo "Istituto Idrografico della Marina" che avevo mostrato una decina di giorni addietro (qui: https://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4913.msg45805#msg45805), dopo revisione, pulizia e sostituzione di vetro e cinturino.
Non vi racconto quello che è stato il costo finale, tutto compreso, ma vi assicuro che è stato un ottimo affare.



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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #1 il: Settembre 29, 2013, 18:21:56 pm »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

:'(

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Offline Marlowe

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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #2 il: Settembre 29, 2013, 20:44:15 pm »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

:'(

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Condivido in pieno il giudizio sull'orologio. Quanto a Oracle, la cosa notevole è la rimonta da 1-8 a 9-8. Per il resto, a me appassionato di vela, questa formula con maxicatamarani ad ala fissa non dice assolutamente nulla, e non credo di essere solo a giudicare dalla scarna copertura televisiva. Forse con New Zealand avremmo visto il ritorno a un minimo di normalità, anche se ora Larry Ellison promette per la prossima edizione delle barche un po' più umane.... Vedremo. Certo che di vela se n'è vista poca.

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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #3 il: Ottobre 02, 2013, 22:10:45 pm »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

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Condivido in pieno il giudizio sull'orologio. Quanto a Oracle, la cosa notevole è la rimonta da 1-8 a 9-8. Per il resto, a me appassionato di vela, questa formula con maxicatamarani ad ala fissa non dice assolutamente nulla, e non credo di essere solo a giudicare dalla scarna copertura televisiva. Forse con New Zealand avremmo visto il ritorno a un minimo di normalità, anche se ora Larry Ellison promette per la prossima edizione delle barche un po' più umane.... Vedremo. Certo che di vela se n'è vista poca.

A me personalmente la formula è piaciuta però è giusto che mi spieghi meglio.
Dunque direi che i maxi catamari che a questo punto definirei più aliscafi ad ala mobile  i ha entusiasmato parecchio, quello che non mi è piaciuto è averli visti utilizzati in Coppa America.
Trovo che i classici monoscafi si addicano di più per questa particolarissima competizione, mentre questi catamarani che sfrecciano a velocità da proiettile, sinceramente li vedrei di più in una categoria tutta loro.
Il fatto di avere un pescaggio ridottissimo e di volare anche con vento leggerissimo hanno reso l'evento godibile anche da riva, però certo e qui credo che non ci piova, la Coppa America è tutt'altra cosa.

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Offline Marlowe

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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #4 il: Ottobre 05, 2013, 09:30:40 am »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

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Condivido in pieno il giudizio sull'orologio. Quanto a Oracle, la cosa notevole è la rimonta da 1-8 a 9-8. Per il resto, a me appassionato di vela, questa formula con maxicatamarani ad ala fissa non dice assolutamente nulla, e non credo di essere solo a giudicare dalla scarna copertura televisiva. Forse con New Zealand avremmo visto il ritorno a un minimo di normalità, anche se ora Larry Ellison promette per la prossima edizione delle barche un po' più umane.... Vedremo. Certo che di vela se n'è vista poca.

A me personalmente la formula è piaciuta però è giusto che mi spieghi meglio.
Dunque direi che i maxi catamari che a questo punto definirei più aliscafi ad ala mobile  i ha entusiasmato parecchio, quello che non mi è piaciuto è averli visti utilizzati in Coppa America.
Trovo che i classici monoscafi si addicano di più per questa particolarissima competizione, mentre questi catamarani che sfrecciano a velocità da proiettile, sinceramente li vedrei di più in una categoria tutta loro.
Il fatto di avere un pescaggio ridottissimo e di volare anche con vento leggerissimo hanno reso l'evento godibile anche da riva, però certo e qui credo che non ci piova, la Coppa America è tutt'altra cosa.

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Magari stiamo dicendo la stessa cosa. La coppa America, pur con tutti i suoi limiti anche delle precedenti versioni, aveva il fascino, ma direi la ragion d'essere, nel consentire una partecipazione abbastanza affollata agli sfidanti, quella che poi era divenuta la Vuitton Cup. Ricordo quando di gironi della Vuitton se ne dovevano fare diversi per suddividere la decina di team in competizione. Allora, oltre alla tecnologia che da vent'anni a questa parte c'è sempre stata, si vedevano sì anche parecchi catorci, però le gare erano vere e alla fine restavano comunque i due migliori che poi andavano a competere per l'America's Cup. Le regate erano appassionanti; unico problema le attese estenuanti per la mancanza di vento.
Questi catamarani hanno il problema opposto, di vento ne catturano fin troppo e volando sull'acqua basta la minima onda per provocare disastri. L'abilità velica a questo punto c'entra poco. Ma anche a me piacciono le nuove tecnologie, basterebbe però creare una categoria a parte, anche perché i costi proibitivi riducono il campo dei contendenti e di conseguenza la copertura televisiva. Per cui le regate saranno sì più godibili dalla costa, ma stando a San Francisco o Auckland....


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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #5 il: Ottobre 05, 2013, 19:14:18 pm »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

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Condivido in pieno il giudizio sull'orologio. Quanto a Oracle, la cosa notevole è la rimonta da 1-8 a 9-8. Per il resto, a me appassionato di vela, questa formula con maxicatamarani ad ala fissa non dice assolutamente nulla, e non credo di essere solo a giudicare dalla scarna copertura televisiva. Forse con New Zealand avremmo visto il ritorno a un minimo di normalità, anche se ora Larry Ellison promette per la prossima edizione delle barche un po' più umane.... Vedremo. Certo che di vela se n'è vista poca.

A me personalmente la formula è piaciuta però è giusto che mi spieghi meglio.
Dunque direi che i maxi catamari che a questo punto definirei più aliscafi ad ala mobile  i ha entusiasmato parecchio, quello che non mi è piaciuto è averli visti utilizzati in Coppa America.
Trovo che i classici monoscafi si addicano di più per questa particolarissima competizione, mentre questi catamarani che sfrecciano a velocità da proiettile, sinceramente li vedrei di più in una categoria tutta loro.
Il fatto di avere un pescaggio ridottissimo e di volare anche con vento leggerissimo hanno reso l'evento godibile anche da riva, però certo e qui credo che non ci piova, la Coppa America è tutt'altra cosa.

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Magari stiamo dicendo la stessa cosa. La coppa America, pur con tutti i suoi limiti anche delle precedenti versioni, aveva il fascino, ma direi la ragion d'essere, nel consentire una partecipazione abbastanza affollata agli sfidanti, quella che poi era divenuta la Vuitton Cup. Ricordo quando di gironi della Vuitton se ne dovevano fare diversi per suddividere la decina di team in competizione. Allora, oltre alla tecnologia che da vent'anni a questa parte c'è sempre stata, si vedevano sì anche parecchi catorci, però le gare erano vere e alla fine restavano comunque i due migliori che poi andavano a competere per l'America's Cup. Le regate erano appassionanti; unico problema le attese estenuanti per la mancanza di vento.
Questi catamarani hanno il problema opposto, di vento ne catturano fin troppo e volando sull'acqua basta la minima onda per provocare disastri. L'abilità velica a questo punto c'entra poco. Ma anche a me piacciono le nuove tecnologie, basterebbe però creare una categoria a parte, anche perché i costi proibitivi riducono il campo dei contendenti e di conseguenza la copertura televisiva. Per cui le regate saranno sì più godibili dalla costa, ma stando a San Francisco o Auckland....

Tutto vero, ad esempio per me l'edizione più bella rimane quella del Moro di Venezia, le imbarcazioni della classe IACC rimangono le più belle e le regate le più appassionanti.

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Re:Eccolo di ritorno
« Risposta #6 il: Ottobre 05, 2013, 21:11:51 pm »
Se giá prima era interessante, ora lo é molto di piú. Finalmente ora si puó apprezzare completamente la bellezza del quadrante ecomprenderne bene la sua funzione "nautica".

A proposito, penso di rimanere in tema senza andare OT ma purtroppo Oracle ha battuto Black Magic! La Coppa America, rimane negli States!

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Condivido in pieno il giudizio sull'orologio. Quanto a Oracle, la cosa notevole è la rimonta da 1-8 a 9-8. Per il resto, a me appassionato di vela, questa formula con maxicatamarani ad ala fissa non dice assolutamente nulla, e non credo di essere solo a giudicare dalla scarna copertura televisiva. Forse con New Zealand avremmo visto il ritorno a un minimo di normalità, anche se ora Larry Ellison promette per la prossima edizione delle barche un po' più umane.... Vedremo. Certo che di vela se n'è vista poca.

A me personalmente la formula è piaciuta però è giusto che mi spieghi meglio.
Dunque direi che i maxi catamari che a questo punto definirei più aliscafi ad ala mobile  i ha entusiasmato parecchio, quello che non mi è piaciuto è averli visti utilizzati in Coppa America.
Trovo che i classici monoscafi si addicano di più per questa particolarissima competizione, mentre questi catamarani che sfrecciano a velocità da proiettile, sinceramente li vedrei di più in una categoria tutta loro.
Il fatto di avere un pescaggio ridottissimo e di volare anche con vento leggerissimo hanno reso l'evento godibile anche da riva, però certo e qui credo che non ci piova, la Coppa America è tutt'altra cosa.

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Magari stiamo dicendo la stessa cosa. La coppa America, pur con tutti i suoi limiti anche delle precedenti versioni, aveva il fascino, ma direi la ragion d'essere, nel consentire una partecipazione abbastanza affollata agli sfidanti, quella che poi era divenuta la Vuitton Cup. Ricordo quando di gironi della Vuitton se ne dovevano fare diversi per suddividere la decina di team in competizione. Allora, oltre alla tecnologia che da vent'anni a questa parte c'è sempre stata, si vedevano sì anche parecchi catorci, però le gare erano vere e alla fine restavano comunque i due migliori che poi andavano a competere per l'America's Cup. Le regate erano appassionanti; unico problema le attese estenuanti per la mancanza di vento.
Questi catamarani hanno il problema opposto, di vento ne catturano fin troppo e volando sull'acqua basta la minima onda per provocare disastri. L'abilità velica a questo punto c'entra poco. Ma anche a me piacciono le nuove tecnologie, basterebbe però creare una categoria a parte, anche perché i costi proibitivi riducono il campo dei contendenti e di conseguenza la copertura televisiva. Per cui le regate saranno sì più godibili dalla costa, ma stando a San Francisco o Auckland....

Tutto vero, ad esempio per me l'edizione più bella rimane quella del Moro di Venezia, le imbarcazioni della classe IACC rimangono le più belle e le regate le più appassionanti.

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