Penne Stilografiche Italiane > Le penne laminate italiane

Una Parker col vestito italiano

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Giuseppe Tubi:
Non è poi così difficile imbattersi in questo tipo di "scafo", che attribuirei a Kosca, al cui interno possono trovarsi diversi tipi di penne: dalle Waterman 52 (per le quali naturalmente il rivestimento prevede fondello fisso ed apertura per la leva laterale) a penne anonime con caricamento a stantuffo. Un pò più raro è trovarci una Parker, come nel caso che mostro. A prima vista sembrerebbe trattarsi di una Duofold Streamlined, ma in realtà è troppo lunga per essere una Junior e troppo corta per essere una Special. Potrebbe forse essere stato utilizzato un esemplare delle penne prodotte dalla filiale inglese, ma non posso esserne certo.
E' stata per anni abbandonata in una sorta di limbo poiché era mancante del pennino e soprattutto il rivestimento del corpo si muoveva: ruotava ed andava avanti ed indietro di circa un centimetro, ma non c'era verso di sfilarlo, né da un lato né idall'altro. Poi francamente non è una penna che mi piaccia molto: la trovo abbastanza goffa e di poca personalità. Però trovandomela per l'ennesima volta sotto gli occhi ho deciso finalmente di metterci mano; ve la mostro quindi rimessa in ordine.

turin-pens:
È vero, non è particolare ma credo che meriti attenzione. Dopotutto una Parker con laminatura italiana non è molto comune.

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Parcival:
 :set2010090: :set2010090: :set2010090:

fabbale:
Ne ho avuto un paio, una a bottone ed una vacumatic ; lavoro "onesto" e fa sempre la sua figura.

 :set2010001:

Giuseppe Tubi:
Se avessero lasciato la clip Parker, credo che ne avrebbe guadagnato parecchio.

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