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Recensione: Pelikan M200

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Fenice:
Marca Pelikan
Modello M200 BLUE MARBLED
Pennino F in acciaio

DATI TECNICI:
Lunghezza da chiusa: 12,6 cm.
Lunghezza da aperta: 12 cm.
Lunghezza con cappuccio posted: 15 cm.
Spessore impugnatura: 0,9 cm. - in prossimità della sporgenza che protegge le dita dal contatto col pennino la spessore è di 0,8 cm.
Lunghezza pennino: 2 cm.
Spazio impugnatura: 1,5 cm. prima di incontrare 3 mm. di filettatura di avvitamento
Finestra d’ispezione: 1,3 cm.
Capacità serbatoio: 1,10 ml.

PESO:
- da carica: 16 gr.
- senza cappuccio: 10 gr.
- del cappuccio: 6 gr.
Sistema di caricamento: pistone
Pennino F in acciaio placcato oro
Cappuccio ad avvitamento.


*   *   *
La Pelikan M200 è un modello tuttora in produzione nella versione green marbled ad un costo più che accessibile (siamo intorno ai € 100,00).

L’esemplare in mio possesso non è esattamente “moderno” e si desume dall’incisione “W-GERMANY” posta sulla veretta di maggior spessore alla base del cappuccio.
West-Germany, Germania dell’Ovest.
La M200 ha visto la luce nel 1985. Il muro di Berlino è caduto nel 1989.
Possiamo quindi dare una collocazione storica tra il 1985 e il 1989.


*   *   *

 
Estetica e design: 9
Forma tronca semi arrotondata alle estremità.
Il fusto marmorizzato risulta perlato e cangiante alla luce.
L’effetto ottico è piacevole.
Rilevo 2 peculiarità in questo esemplare:
1) Spesso, le penne con caricamento a stantuffo, concedono poco spazio di presa nella parte dedicata alla rotazione del fondello, pertanto chi ha le dita “modello wurstel bavaresi” risulta penalizzato nel confort in questa operazione.
La coda della M200 Marbled ha uno spessore 0,9 cm. e una lunghezza di 1,8 cm. permettendo una presa con l’intera seconda falange del pollice e della terza falange dell’indice.
2) Ampia finestra d’ispezione! Una manna sia per i “cecàti” sia perché permette un controllo costante del livello d’inchiostro e la possibilità di conoscere con largo anticipo quando la penna “sta per entrare in riserva”.



Realizzazione e qualità: 10
Il materiale è resina (plastica) ma la qualità è tangibile.
La clip risulta molto solida ed ha uno spazio di affrancamento di 3,5 cm.
Ho fatto un test “demenziale” che mai si potrebbe verificare nella vita reale: ho posizionato la penna agganciando la clip ad un righello in plastica flessibile dopodiché ho capovolto la penna (con il pennino verso il basso) ed agitato energicamente il righello.
La penna non si è mossa dalla sua sede.



Peso e dimensioni: 10
Leggera, maneggevole, di dimensioni adeguate.
Indifferente l’utilizzo con o senza cappuccio calzato, in quanto il bilanciamento è perfettamente calibrato.
Trova agevole alloggiamento negli astucci scolastici senza sforzare gli elastici di contenimento.
Cosa significa? Significa che può trovare il suo utilizzatore finale nelle scuole secondarie per dimensioni e comodità d’impugnatura.



 
Pennino e prestazioni: 9
Contrariamente alla fama che ha Pelikan sul fronte flusso (idrante), il pennino Fine della M200 presenta un tratto molto vicino agli M giapponesi.
Il flusso non è così generoso come si rinviene nella M400 (per fortuna!) e si presenta equilibrato, con tratto costante.
L’esemplare in questione porta con sé i retaggi del passato, quando i pennini erano dotati di flessibilità e consentivano variazioni di tratto con la minima pressione.
Non siamo ai livelli della Waterman 52 ma sicuramente questo “pennino molleggiato” della M200 può far impallidire la Pilot Falcon.
Tuttavia, ricordiamo che la penna oggetto di recensione ha una collocazione storica che non può propriamente definirsi “moderna” pertanto non sono in grado di dire se le M200 post 1989 abbiano o meno lo stesso pennino ovvero se si siano conformate a un mercato che apprezza pennini da “rigor mortis”.


Test di scrittura:
1) su correttore a nastro: scrive su tale superficie di scrittura come se stesse scrivendo su carta Clairfontaine. Nessuna sbavatura, nessuno sbiadimento, nessuno spiumaggio.

2) su carta igienica: un test che solo poche penne possono permettersi di superare a pieni voti. La M200 spiuma e, nel suo piccolo, ci prova - con scarsi risultati - a mantenere una semi-leggibilità.

3) lasciata aperta sulla scrivania per 20 minuti e 36 secondi perde i primi 2 millimetri di tratto riprendendo a scrivere senza incertezza nei tratti immediatamente successivi.

4) il pennino F non gratta, la scrittura è morbida e fluida, consente variazioni di tratto senza impuntarsi come “un caprone”.
Idonea per lunghe sessioni di scrittura (perché è leggera, non stanca la mano ed è molto scorrevole), sopporta la scrittura nervosa nonché quella frettolosa.
A mio avviso può esprimere il massimo del suo potenziale in ambito scolastico dove l’utilizzatore finale potrà testarla ed apprezzarla a 360° con l’unica avvertenza di non usare carta di pessima qualità (es. carta ecologica/riciclata che tende ad assorbire molto l’inchiostro).





 
Qualità / Prezzo: 9
Siamo nella fascia medio-bassa.

Pelikan recentemente ha immesso sul mercato un remake della 120; una penna di piccole dimensioni ma con una capacità di serbatoio senza rivali (1,5 ml.).
Tuttavia la mia personale preferenza va alla M200 per i seguenti motivi:
- dimensioni più confortevoli
- perlescenza del fusto
- ottima capacità di serbatoio (1,10 ml.)
- ampia finestra d’ispezione
- PREZZO … la M200 viene venduta ad un prezzo inferiore rispetto alla 120 e la differenza è circa di € 50,00!!!




Fenice & Fenomeno

Massimo:
Complimenti, bella ed ottima recensione, anche se devo confessarti in segreto che  preferisco la 120, però l'originale che è di plastica migliore e per il suo meraviglioso alimentatore in ebanite.
Certo se dovessi scegliere tra la 120 moderna e la 200 preferirei la 200.
 

Giuseppe Tubi:
Queste recensioni sono sempre più professionali; brava davvero.

Fenice:
La 120 "vintage", non il remake, l'ho provata e ho appurato che
- il pennino EF gratta
- ha una capienza di serbatoio di 1,5 ml. (lì mi è venuto un colpo!)
- ha dimensioni ridotte sia per quanto attiene la lunghezza sia per quanto riguarda la circonferenza.
Non la trovo particolarmente confortevole. Non la vedo nelle lunghe sessioni di scrittura.

La M200 mi è piaciuta moltissimo ma non ha toccato nessuna corda emotiva dentro di me.

2 penne mi hanno fatto innamorare: la Waterman 52 e la Wahl Eversharp Personal Point.
Dal primo momento che le ho impugnate ho avvertito un feeling molto forte con loro.
Anche volendo ... non riesco a riporle nel porta penne ... sono sempre sulla mia scrivania ... cariche.

Con la Ancora Zanio è diverso ... la scrittura è un brivido lungo la schiena (e mi fermo perché siamo in "fascia protetta") ma non è una penna che tengo sulla scrivania, è più "penna da emergenza": sono indietro con gli appunti, l'esame si avvicina, sono nella ganga ... LEVIAMO L'ANCORA E SI PARTEEEE.



Giuseppe Tubi:
La M200 è lunga 138mm scarsi, la 120 "vintage" 134 abbondanti; il diametro del corpo è per entrambe 12mm. Sei certa di avere effettivamente provato la 120?
Penso che al grattare di quel pennino vada concesso molto beneficio del dubbio, come sempre trattando di penne con sessant'anni e passa sulla groppa. Personalmente sono molto propenso a ritenere quel grattare patologico e non fisiologico: devi concedere alla 120 una rivincita, con un'altro esemplare.

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