Penne Stilografiche Italiane > Saratoga Webber

Saratoga medium size

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maxpen2012:
Ecco una Saratoga di misura media, la celluloide sembra tipicamente Omas ed
anche dal pennino si direbbe che ci abbia messo lo zampino il Sor Simoni...

turin-pens:
La penna è bella anzi bellissima, le Saratoga sono secondo me tra le penne più belle e qualitativamente migliori dell'intero panorama produttivo italiano.
Nutro però qualche dubbio sulla celluloide Omas e sul pennino...

La celluloide ad esempio non è mai stata prodotta da Omas ne tanto meno da altre aziende come Aurora, Columbus, Montblanc etc... La celluloide come qualsiasi altro materiale sintetico era ed è ancora oggi prodotto da industrie chimiche come Mazzucchelli, Bayer, Dupont, SIC e tante altre.
Le aziende come Omas, Aurora, Montblanc e via discorrendo acquistavano il materiale grezzo (barre, lastre, tubi) per poi stoccarlo e lavorarlo per realizzare i propri modelli di penne.
I colori poi difficilmente erano realizzati e venduti esclusivamente ad una marca anzi come potrai notare anche qui sul forum, un po' tutti i colori, venature e marmorizzazioni vennero utilizzate mediamente da tutti.

I pennini Omas invece erano realizzati dalla COMIT che realizzò anche dei pennini per Aurora oltre che per Nettuno, Ercolessi e molti altri.

Tutto questo però nulla toglie alla Saratoga che è e rimane un pezzo di grandissimo pregio sia estetico che tecnico oltre che economico.

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fabbale:

--- Citazione da: maxpen2012 - Maggio 17, 2013, 15:36:41 pm ---Ecco una Saratoga di misura media, la celluloide sembra tipicamente Omas ed
anche dal pennino si direbbe che ci abbia messo lo zampino il Sor Simoni...

--- Termina citazione ---

Bella Max...al riguardo delle produzioni o attribuzioni di penne all'Armandino, se ti vuoi divertire su questo forum ci sono diverse case-history...a me questo tipo di saratoga mi sono sempre sembrate "TABEGGIANTI"...
 :set2010021:

Parcival:
 :set2010001: :set2010090:

LetiziaJac:
Non so, potrei sicuramente sbagliarmi...ma leggendo le parole di Riccardo mi sono chiesta perché certe celluloidi si trovano solo in alcuni marchi e altre invece sono più diffuse... E' vero che l'esclusiva del colore non veniva concessa, e che quindi la stessa celluloide poteva essere utilizzata da vari produttori.Ma ci sarà un motivo per cui alcuni marchi tra cui Tabo,  Omas, Nettuno, e The King... e ci metto anche Tibaldi,  hanno utilizzato la stessa celluloide mentre non se ne trova traccia nelle produzioni di altri marchi e viceversa. Ecco, ho pensato che la discriminante potrebbe essere il prezzo. Sicuramente le celluloidi non avevano lo stesso costo, alcune erano più economiche, altre più costose ( meglio stagionate, lavorazioni più complesse?)e, altrettanto sicuramente, acquistando grossi quantitativi si potevano ottenere ottimi sconti... allora, allora.... Dato che l'Armando, Il Tantini e lo Zanini si conoscevano da quando erano ragazzi, ed anche L'Eugenio era della combriccola, direi, non è che magari qualche volta si possono essere messi d'accordo ed aver comperato una grossa partita di celluloide cara e preziosa spuntando un buon prezzo e se la sono poi divisa? Troppo azzardato? Sembra meno azzardato dire ad esempio che le penne le faceva tutte uno che poi le smistava nel gruppetto?  Da quel poco che ho potuto capire del mondo delle penne del passato, i rapporti personali, di conoscenza, amicizia e collaborazione sembravano andare ben oltre la concorrenza. Stiamo parlando di un tempo e di un mondo in cui ancora l'etica aveva una valenza e in cui tutti si conoscevano di persona e avevano sviluppato, chi prima, chi dopo, in un modo o nell'altro, rapporti di collaborazione commerciale...

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