Autore Topic: Parker VP  (Letto 2769 volte)

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Offline rembrandt54

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Parker VP
« il: Gennaio 05, 2012, 21:04:30 pm »
Tra le mie penne "di famiglia" ho anche questa Parker VP con il converter particolare;
Ancora con il prezzo originale e mai inchiostrata



Online Giuseppe Tubi

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Re: Parker VP
« Risposta #1 il: Gennaio 05, 2012, 21:56:37 pm »
Tra le mie penne "di famiglia" ho anche questa Parker VP con il converter particolare;
Ancora con il prezzo originale e mai inchiostrata
:set2010001:
Una vera chicca in quelle condizioni "da vetrina". E' una penna per la quale ho molta simpatia ed ho faticato parecchio prima di trovarne una, sull'Ebay nazionale. Pagandola peraltro anche poco perché non ambita o totalmente incompresa dai pennofili italici che hanno avuto modo di vederla: neppure un offerta oltre la mia.
Eppure è una penna parecchio rara perché è stata prodotta per poco tempo e negli States si può acquistare solo dopo accese contese, disponibili comunque a spendere somme di un certo significato.
Non conosco i motivi per i quali sia stata uscita rapidamente dai listini Parker lasciando il posto alla "75", palesemente derivata da questa; forse più raffinata, ma anche sensibilmente più piccoletta.
La VP si distingue poi per il suo converter asportabile che, lungi da essere rivoluzionario, è comunque in qualche misura innovativo. 

Offline rembrandt54

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Re: Parker VP
« Risposta #2 il: Gennaio 05, 2012, 22:40:47 pm »
Tra le mie penne "di famiglia" ho anche questa Parker VP con il converter particolare;
Ancora con il prezzo originale e mai inchiostrata
:set2010001:
Una vera chicca in quelle condizioni "da vetrina". E' una penna per la quale ho molta simpatia ed ho faticato parecchio prima di trovarne una, sull'Ebay nazionale. Pagandola peraltro anche poco perché non ambita o totalmente incompresa dai pennofili italici che hanno avuto modo di vederla: neppure un offerta oltre la mia.
Eppure è una penna parecchio rara perché è stata prodotta per poco tempo e negli States si può acquistare solo dopo accese contese, disponibili comunque a spendere somme di un certo significato.
Non conosco i motivi per i quali sia stata uscita rapidamente dai listini Parker lasciando il posto alla "75", palesemente derivata da questa; forse più raffinata, ma anche sensibilmente più piccoletta.
La VP si distingue poi per il suo converter asportabile che, lungi da essere rivoluzionario, è comunque in qualche misura innovativo. 

Caro Ignazio, abbiamo diverse cose in comune !! è un piacere ...hai ragione te...non è apprezzata in Italia !
E' una delle poche che non intendo usare perchè sarebbe un peccato, e poi perchè so che il converter è il punto debole e non vorrei rischiare di romperlo !!

Offline Parcival

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Re: Parker VP
« Risposta #3 il: Gennaio 05, 2012, 22:50:24 pm »
 :set2010001: :set2010090:

Offline Ambros

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Re: Parker VP
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2012, 23:00:41 pm »
Oggetto interessante! :set2010001: :set2010090:

Offline rembrandt54

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Re: Parker VP
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2012, 23:22:17 pm »
Oggetto interessante! :set2010001: :set2010090:

Come piace a te ...mai inchiostrata, scatola e garanzia !  :set2010021:

Offline Ambros

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Re: Parker VP
« Risposta #6 il: Gennaio 05, 2012, 23:24:02 pm »
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Come piace a te ...mai inchiostrata, scatola e garanzia !  :set2010021:

Yesssssssssss :set2010028:

Offline Wallygator

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Re: Parker VP
« Risposta #7 il: Gennaio 06, 2012, 01:32:30 am »
 :set2010090: complimenti! simpatico, ma cervellotico (tutto per non dover pulire il pennino) il converter con il breather tube, che pare fosse il tallone d'Achille della penna

Offline rembrandt54

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Re: Parker VP
« Risposta #8 il: Gennaio 06, 2012, 09:37:50 am »
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Come piace a te ...mai inchiostrata, scatola e garanzia !  :set2010021:

Yesssssssssss :set2010028:
Caro Notaro...se ti interessa...ne possiamo parlare !! :set2010036:

 :set2010080:

Online Giuseppe Tubi

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Re: Parker VP
« Risposta #9 il: Gennaio 06, 2012, 12:15:43 pm »
:set2010090: complimenti! simpatico, ma cervellotico (tutto per non dover pulire il pennino) il converter con il breather tube, che pare fosse il tallone d'Achille della penna
In effetti, guardando il lungo e sottile becco del converter, è facile pensare che difficilmente potesse passare indenne da cadute od altri traumi. D'altra parte però un utilizzo normale non dovrebbe sottoporlo ad alcun rischio: tantopiù se lo si lascia al suo posto e si carica la penna normalmente.
Di sicuro la rottura del converter sarebbe un mezzo disastro perché direi che contiene nel becco anche una parte del conduttore capillare. Che d'altra parte è ciò che consente di maneggiarlo da pieno, senza che sgoccioli inchiostro.
Per inciso, ho comprato su Ebay una DP2 (non certo quella da 516 € "compralo subito) ed analizzandola così a prima vista, il brevetto dal quale è nata non mi pare poi così geniale: le sue cartucce/converter, dotate ognuna di una pompetta a gommino, hanno per contro un'imboccatura piuttosto larga, forse ancora di più delle cartucce attuali, che le fa apparire immaneggiabili da cariche. Conseguentemente perde parecchio senso l'intercambiabilità di queste cartucce. Boh.
Magari col tempo preparerò un post per illustrare con dovizia questa strana penna.

Offline Wallygator

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Re: Parker VP
« Risposta #10 il: Gennaio 06, 2012, 13:05:19 pm »
:set2010090: complimenti! simpatico, ma cervellotico (tutto per non dover pulire il pennino) il converter con il breather tube, che pare fosse il tallone d'Achille della penna
In effetti, guardando il lungo e sottile becco del converter, è facile pensare che difficilmente potesse passare indenne da cadute od altri traumi. D'altra parte però un utilizzo normale non dovrebbe sottoporlo ad alcun rischio: tantopiù se lo si lascia al suo posto e si carica la penna normalmente.
Di sicuro la rottura del converter sarebbe un mezzo disastro perché direi che contiene nel becco anche una parte del conduttore capillare. Che d'altra parte è ciò che consente di maneggiarlo da pieno, senza che sgoccioli inchiostro.
Per inciso, ho comprato su Ebay una DP2 (non certo quella da 516 € "compralo subito) ed analizzandola così a prima vista, il brevetto dal quale è nata non mi pare poi così geniale: le sue cartucce/converter, dotate ognuna di una pompetta a gommino, hanno per contro un'imboccatura piuttosto larga, forse ancora di più delle cartucce attuali, che le fa apparire immaneggiabili da cariche. Conseguentemente perde parecchio senso l'intercambiabilità di queste cartucce. Boh.
Magari col tempo preparerò un post per illustrare con dovizia questa strana penna.

Concordo; in effetti visto il diametro del foro della cartuccia della DP2 pare molto problematico tenere una cartuccia carica di riserva (salvo non inventarsi un tappino di fortura) senza incorrere nel pericolo che questa rilasci inchiostro; a mio parere anche la soluzione DP2 sembra più che altro un ennesimo escamotage per evitare di tuffare il pennino nel calamaio e successivamente dover ripulire la sezione.

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