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WikiPenna => Marchi Italiani => Topic aperto da: Pennamania - Novembre 10, 2012, 04:53:01 pm

Titolo: S.A.F.I.S. - Società Anonima
Inserito da: Pennamania - Novembre 10, 2012, 04:53:01 pm
S.A.F.I.S.
Società Anonima Fabbrica Italiana Stilografiche

Questa ditta con sede in Via Ormea a Torino venne fondata alla fine degli anni ’20 con le sinergie di tre persone, un uomo d’ affari di nome Levi che fornì il finanziamento, un certo Sig. Sarda che era il direttore generale e un più anonimo Sig. Rossi che era il direttore tecnico.
La punta di diamante della produzione erano le penne The King che qualcuno per anni ha spacciato per produzione Omas, naturalmente non è vero, anche se i materiali sono di eccellente qualità (come se soltanto Omas avesse il monopolio della celluloide di qualità).

Molte penne The King sono di eccezionale fattura e anche le finiture sia nei fermagli che nelle verette sono leggermente più snelle e i colori adottati le rendono più eleganti. In effetti la qualità delle verette The King di quel periodo, sono di ottima qualità molto superiore a quelle che si trovano sulle penne Omas.

A metà degli anni ’30 con l’ avvento delle leggi razziali e l’antiamericanismo, la società venne costretta a cambiare nome, si ricordano ancora da parte di persone anziane, azioni di convincimento coatto sia alla S.A.F.I.S. che nei negozi che esponevano prodotti con il marchio The King.

Il nome venne cambiato con Radius.

Il marchio Astura era la linea produttiva minore della S.A.F.I.S.

La produzione che va dagli inizi degli anni ’30 alla fine degli anni ’50 non propone più né l’eleganza né la magnificenza del marchio The King.

THE KING:

è la prima penna prodotta da S.A.F.I.S. a partire dal 1920 circa.
Per quanto riguarda la gamma delle The King, si è detto e scritto molto, fino alla fantomatica produzione Omas. Questa teoria, ad una attenta analisi non trova nessun riscontro. Il modo migliore per attribuire la paternità della The King, è fare un confronto diretto tra la qualità costruttiva The King – Omas & The King – S.A.F.I.S / Radius.

Le caratteristiche tecniche e costruttive, spazzano via il binomio The King – Omas e cementano il legame S.A.F.I.S. / RADIUS (Per un gruppo sparuto di persone invece, non e da escludere, che la gamma delle The King sia stata prodotta, in tempi diversi, da aziende diverse, come in molti altri esempi della produzione italiana. Le caratteristiche estetiche e tecniche dei modelli con questo marchio, la cui produzione si estende dalla fine degli anni venti agli anni cinquanta, sono infatti assai variabili, tali da avvalorare un'ipotesi di questo tipo).

Per Academy.it anche questa teoria non trova riscontro ( data la grande produzione S.A.F.I.S. perché la The King sarebbe stata prodotta da altre manifatture, quando egli stessa produceva per terzi?

La produzione The King, sin dagli inizi, fu molto varia e comprendeva tutti i sistemi di caricamento presenti in quel periodo.

(http://www.pennamania.it/portaleimmagini/wikipenna/thekingsafety.jpg)
1922 The King rientrante in stile liberty

Troviamo una vasta linea di rientranti in ebanite nera, in quattro misure (Mignon, Lady, Senior standard e Senior sottile), marcati "The King Superior" questi modelli, montavano pennini in oro 14kt con foro a cuore e la dicitura "The King Superior" associata alla sagoma di una corona; la stessa corona e riportata nelle incisioni sui serbatoi delle penne.

Su alcune di queste penne la testina del cappuccio è laminata oro 18kr con disegno floreale, il tutto era coniugato ad una classica clip italiana sempre laminata oro 18kr con disegno floreale (quindi con una linea a punto esclamativo! Perché terminava con una piccola sfera)

I modelli rientranti furono proposti anche con rivestimenti laminati in oro 18kr in una vasta e ricca varietà di guillochè e repoussè di richiamo Liberty .

I rivestimenti The King meritano un'attenzione particolare in quanto assai ricchi ed elaborati, di qualità superiore come Waterman’s 42 made in Italy e Aurora R.A. 3 ponendo le laminate The King nella zona alta della produzione italiana del periodo.

La gamma delle stilografiche (sempre The King Superior e sempre firmate sul serbatoio) dei tardi anni venti comprende modelli in pieno stile "Duofold flat top" e prodotti nelle misure Lady e Gentleman. Sul serbatoio, oltre la classica dicitura The King Superior, si trova la dicitura "Reg. 890". I pennini montati su questi modelli sono delle stesso tipo di quelli usati sulle rientranti.

La produzione per il mercato alto, era la gamma The King Diamond, sempre in stile Duofold, impreziositi da una greca sul cappuccio e realizzati in tre tinte madreperlate (nero e perla, nero e oro, argento e oro). Le penne, disponibili in due misure sono accompagnata da matite meccaniche.

Sui modelli Diamond e Superior e montato un particolare meccanismo di caricamento a torsione (Brev. 268827), che diventa costante nella produzione The King degli anni trenta. Ad un primo e veloce sguardo, esternamente, il meccanismo non sembra diverso dal classico sistema a pulsante.

La produzione dei modelli Superior e Diamond successivamente evolve in linee simili alla Duofold Streamline.

Tra i modelli dei tardi anni ‘20 non mancano modelli a leva, dalla sagoma leggera e slanciata che richiamano il design delle Waterman’s dello stesso periodo.

RADIUS:

La produzione delle stilografiche Radius inizio parallelamente alla The King. Successivamente, sostituì totalmente il nome The King. I modelli Radius del periodo 1935/1940 furono tutte stilografiche di ottima qualità, in tre dimensioni, abbinano cromatismi e qualità costruttiva.

Destinate all'utenza: medio/alta, le Radius sin dai primi modelli, conobbero una costante semplificazione, prima rispetto alla precedente The King, poi rispetto alle proprie penne; inizialmente in stile "Doric", sfaccettati con ricche verette e greche traforate sul cappuccio, risalenti agli anni 1930, ai modelli degli anni 1950, dalla linea ogivale, semplici e lineari, con una larga veretta sul cappuccio e clip affusolate in stile Sheaffer.

Le prime Radius a comparire sul mercato furono le Radius Superior e le Radius Extra. I primi modelli Superior, sia sfaccettati che cilindrici, sono caratterizzati da una ricca vera traforata, con disegno di triangoli e linee e da una tipica clip, ben distinta da altre produzioni dell’epoca.

Queste due penne vennero proposte al pubblico con vari modelli di clip. Raidus Per la serie Superior utilizzò celluloidi vivaci, blu scuro, rosso amaranto, verde bottiglia, marrone dorato, nero e perla, oltre a celluloidi con disegni geometrici con linee nere incrociate, su fondi marmorizzati.

Il richiamo estetico ai modelli Doric è più evidente nella serie delle Superior sfaccettate.

Le Radius tuttavia non ebbero mai lo stesso slancio artistico ed elegante proprio delle Doric. Dal lato suo, l’aspetto più pesante e massiccio, dava un maggior senso di robustezza (Chi scrive ha usato per anni una Radius Superior nera; non posso far altro che confermare la robustezza e praticità di questo modello)

Su questi primi modelli vennero montati pennini in oro 14 carati, marcati "Radius Superior", con foro a cuore.

Di impostazione più commerciale, ma sempre di buona qualità, furono le Radius Extra, penne belle e robuste, sia cilindriche che sfaccettate, prodotte in tre misure, delle quali la "grande" era assai generosa. Su questi modelli la banda traforata sul cappuccio e più sottile, con disegno a rombi, montata tra due anellini sottili. Su queste penne venivano montati pennini marcati "Radius Extra" in oro 14 carati con foro a mezza luna

Tutte le Superior e le Extra di questo periodo, sono firmate sul corpo. L’incisione, poteva essere sia su singola che su doppia linea.

Nel corso degli anni, le finiture delle Superior e delle Extra vennero semplificate; con una sola veretta traforata con disegno di triangoli e linee, la clip della Superior venne mantenuta tale mentre sulle Extra si affermò definitivamente una caratteristica clip sagomata a freccia. Dal 1940, la serie Extra, venne ulteriormente semplificata: la ricca veretta traforata venne sostituita con tre semplici anellini, sempre associati alla clip a freccia.

1942: si propone al pubblico la Radius Superior Trasparente; dimensione unica; e caratterizzato da un classico caricamento a pulsante ma esso, viene posto a metà del corpo e non nel fondo. L'altra metà del corpo penna e destinata a contenere l’inchiostro ed è costruita in materiale trasparente. Per questo modello vennero utilizzate celluloidi geometriche, molto simili a quelle usate da Waterman per il modello Ink View.

La serie delle Superior venne mantenuta in produzione per tutto il corso degli anni

(http://www.pennamania.it/portaleimmagini/wikipenna/ercolessisafis.jpg)
1935 E. E. Ercolessi in celluloide "cream & pearl" prodotta da S.A.F.I.S

1940 e dei primi anni 1950; le Extra invece, uscirono di produzione presumibilmente nel 1948. Ambedue le linee, negli anni di maggiori difficoltà economiche, vennero prodotte con finiture cromate e pennini in acciaio o acciaio dorato.

I modelli Radius Superior degli anni 1940, vennero gradualmente semplificati e resi più moderni nel design. Le serie dei tardi anni 1940 / primi anni 1950, hanno una sagoma ogivale, una alta banda liscia sul cappuccio ed una clip simile ai modelli montati sulle Sheaffer del medesimo periodo.

Il corpo – serbatoio è firmato "Radius Superior" con l’aggiunta del numero di registrazione del brevetto "Reg. 3246". Ben costruiti, robusti ed economici, questi modelli furono largamente utilizzati per le produzioni su commissione: in primis dal negozio, E.E. Ercolessi di Milano col nome Velox.

Semplificazioni estetiche ed economiche, portarono nel dopoguerra ad abbinare il caricamento a stantuffo col nome Superior, e Comet.

Nate come articoli commerciali, le Comet, prodotte in un'unica misura, vennero realizzate sia nella versione con pennino in oro 14 carati marcato "Comet", scoperto e lanceolato, che con pennino carenato.

Come si è visto, sia la qualità che la ricercatezza nel desing furono gradualmente lasciati.

L’ultimo modello che merita essere ricordato, è senza dubbio la Radius 31, una stilografica in stile Parker 51 ma ormai la qualità costruttiva di The King prima e Radius poi è lontana anni luce, persa nel buio di stenti economici, politici e razziali.
Qui si conclude la storia di Radius.

ASTURA:

Questo nome fu scelto da S.A.F.I.S. per la produzione destinata alla fascia media del mercato, nella decade 1935/1945.

Seppur meno pregiate rispetto alle The King - Radius, i prodotti Astura meritano una particolare menzione; per la varietà dei modelli, per alcune soluzioni tecniche che vennero adottate su queste di penne.

La gamma delle Astura comprende modelli a pulsante, a leva e, modelli trasparenti, (assai simili agli omonimi modelli Radius). In essi, venne adottato un particolare meccanismo a depressione con barretta, gommino e cannello di alimentazione che permette di visualizzare il livello dell'inchiostro all'interno del serbatoio. Nei modelli con questo caricamento, il serbatoio o parte di esso è trasparente, il corpo penna e generalmente composto da due o tre pezzi, saldati insieme.

Questo caricamento venne utilizzato per varie linee di Astura, le Trasparente, prodotte sia nella versione cilindrica che sfaccettata, le Astura Brevettata e, per alcune serie delle Astura Nova.

(http://www.pennamania.it/portaleimmagini/wikipenna/thescotlandsafis.jpg)
1935 The Scotland di produzione S.A.F.I.S.

La gamma delle Nova comprende modelli cilindrici e sfaccettati con vari tipi di caricamento e finiture: pulsante di fondo semplice, pulsante di fondo con cannello di alimentazione e serbatoio trasparente in tre pezzi, leva laterale con sezione ad inchiostro visibile. Su queste penne veni- vano montati pennini marcati "Astura Nova" in oro "585" con foro a cuore o pennini in acciaio dorato, dei quali si conoscono versioni con foro a cuore, foro rotondo e foro a mezzaluna.

La gamma delle Astura prodotte nel periodo 1930/1940 fu molto ampia ed articolata. Con tutta probabilità, queste xxxx vennero ideate per una commercializzazione su larga scala e per le produzioni su commissione; le innumerevoli varianti dei meccanismi, delle finiture e dei pennini disponibili, uniti alla grande varietà di colorazioni, erano sicuramente in grado di soddisfare ogni esigenza estetica e commerciale.

Oltre alle linee suddette, la gamma Astura comprende modelli denominati Astura Supernova, con caricamento a pulsante, pennino omonimo con foro a mezza luna e clip marcata Supernova; modelli Astura Nova Selecta e Astura Selecta, con pennino omonimo in acciaio dorato con foro a mezzaluna e, modelli estremamente economici, come ad esempio il 108 e 182.

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