Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Penne Stilografiche da tutto il mondo - Penne a sfera e roller => Giappone La qualità arriva dal Sol Levante => Topic aperto da: Giuseppe Tubi - Maggio 26, 2012, 20:06:44 pm
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Non ho mai provato particolari simpatie per queste penne-barattolo; questa, che dev'essere piuttosto vecchia, però l'ho presa (in Australia) per alcune peculiarità singolari: l'ideogramma inciso a mano sul fondello ed il pennino Warranted PILOT in oro, che forse da solo vale il modesto investimento fatto.
Curiosità: la penna presentava una laccatura purtroppo molto rovinata: nessun disegno, ma un bell'aspetto brillante.
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:set2010001: bella e curiosa l'incisione (almeno per noi occidentali, chissà per loro)
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Sembra una specie di sigillo o timbro...
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Sembra una specie di sigillo o timbro...
....Magari c'è qualche improperio!
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Secondo me hai fotografato la scritta al contario. :set2010028:
Mr. P
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Secondo me hai fotografato la scritta al contario. :set2010028:
Mr. P
Probabilissimo; so 'na se... degli ideogrammi, io.
Comunque ho rimediato subito: adesso è capovolto rispetto a prima.
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Visto così sembra un bacarozzo! :set2010002:
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Molto particolare la presenza del sigillo, andrebbe studiata meglio.
:set2010001:
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Molto particolare la presenza del sigillo, andrebbe studiata meglio.
:set2010001:
E' curioso che capovolgendo la foto per l'osservazione di Mr. P, si è "capovolto" anche il rilevo.
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Ho la stessa penna ma tonda ad ogiva e non sfaccettata. Purtroppo anche la mia ha la laccatura in pessime condizioni tanto che stavo studiando il modo di ridarle la lacca ma prima di fare danni è meglio studiare ancora!!!
Credo che la laccatura venisse data per prevenire l'ossidazione dell'ebanite e donare una lucentezza altrimenti difficile da ottenere con la sola ebanite. Qualcosa di simile venne fatto e proposto con la Urushi di Visconti.
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Probabilmente l'ideogramma è un sigillo personalizzato. In Giappone gli assegni (e non solo) si firmano proprio con questo tipo di sigilli, ed infatti esistono negozi specializzati per la loro produzione (cosi come da noi esistono i timbrifici).
Alfredo
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Probabilmente l'ideogramma è un sigillo personalizzato. In Giappone gli assegni (e non solo) si firmano proprio con questo tipo di sigilli, ed infatti esistono negozi specializzati per la loro produzione (cosi come da noi esistono i timbrifici).
Alfredo
Ci vorrebbe qualcuno in grado di tradurre....
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Ho la stessa penna ma tonda ad ogiva e non sfaccettata. Purtroppo anche la mia ha la laccatura in pessime condizioni tanto che stavo studiando il modo di ridarle la lacca ma prima di fare danni è meglio studiare ancora!!!
Credo che la laccatura venisse data per prevenire l'ossidazione dell'ebanite e donare una lucentezza altrimenti difficile da ottenere con la sola ebanite. Qualcosa di simile venne fatto e proposto con la Urushi di Visconti.
In effetti l'effetto è molto bello e, a mio avviso, cambia totalmente la percezione del materiale. Non ero neppure certo che si trattasse di ebanite; dato che la lacca verosimilmente è la medesima che usano sugli oggetti di legno (scatole, ecc.), la penna dava un'idea simile.
Varrebbe davvero la pena di fare qualche tentativo.
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Probabilmente l'ideogramma è un sigillo personalizzato. In Giappone gli assegni (e non solo) si firmano proprio con questo tipo di sigilli, ed infatti esistono negozi specializzati per la loro produzione (cosi come da noi esistono i timbrifici).
Alfredo
Ci vorrebbe qualcuno in grado di tradurre....
Comunque quei kanjii rappresentano probabilmente un nome; un utente del forum lavora in Giappone (non ricordo il suo nome), forse lui può mostrarlo ad un suo collega e aiutarci a svelare il mistero.
Alfredo
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Mattia se ci leggi batti un colpo e traduci... graaaazie !!!!
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Mattia se ci leggi batti un colpo e traduci... graaaazie !!!!
E' vero!
Speriamo che ci legga.
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Eccomi!
Il sigillo dovrebbe tradursi in "TAKUMA" o qualcosa di simile, credo un cognome.
In Giappone questi "timbri" corrispondono alle nostre firme e sono indispensabili per siglare contratti di lavoro, aprire conti bancari, etc. . Niente di strano dunque. Anzi, alcune stilografiche avevano un doppio fondello fatto per esser intagliato con il sigillo e per contenere della garza imbevuta di inchiostro per alimentarlo.
La laccatura e' urushi. Protegge l'ebanite dall'ossidazione. Questo accorgimento era pratica molto comune.
Anche le valvole di chiusura flusso sono molto comuni e tipiche della produzione giapponese. Servivano ad evitare eventuali perdite di inchiostro. Le penne si caricano con il contagocce, svitando il puntale.
Queste penne "obese" non mi sono mai piaciute e non le ho mai comprate anche se ne ho trovate diverse in Italia.
Ne ho comperata solo una perche' marcata Atlantica, la qual cosa mi e' sembrata curiosa. Anch'essa con valvola di chiusura.
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L'uomo giusto al momento giusto. :set2010001:
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confermo!
chissà come sono arrivate qui....
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Eccomi!
Il sigillo dovrebbe tradursi in "TAKUMA" o qualcosa di simile, credo un cognome.
In Giappone questi "timbri" corrispondono alle nostre firme e sono indispensabili per siglare contratti di lavoro, aprire conti bancari, etc. . Niente di strano dunque. Anzi, alcune stilografiche avevano un doppio fondello fatto per esser intagliato con il sigillo e per contenere della garza imbevuta di inchiostro per alimentarlo.
La laccatura e' urushi. Protegge l'ebanite dall'ossidazione. Questo accorgimento era pratica molto comune.
Anche le valvole di chiusura flusso sono molto comuni e tipiche della produzione giapponese. Servivano ad evitare eventuali perdite di inchiostro. Le penne si caricano con il contagocce, svitando il puntale.
Queste penne "obese" non mi sono mai piaciute e non le ho mai comprate anche se ne ho trovate diverse in Italia.
Ne ho comperata solo una perche' marcata Atlantica, la qual cosa mi e' sembrata curiosa. Anch'essa con valvola di chiusura.
E GRANDE il ns. EMISSARIO nella terra del Sol Levante!!!
PENNAMANIA non ha confini!!!!
:set2010105:
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confermo!
chissà come sono arrivate qui....
E grande Sbro che ad "ogni pè" (come dicono i labronici) risponde con prove: della serie FATTI, NON PUGNETTE !!!
:set2010090:
PS ora vado in bagno perchè questa suppostona fa veramente onco; avute 3 o 4 made in japan ma sbolognate tutte. solo di questa feci una foto non so perchè.
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Un unico post per dire diverse cose; la prima un doveroso e sincero grazie a Mattia per le spiegazioni che aggiungono un' pò d'interesse alla penna botolotto, verso la cui stirpe condivido l'avversione. Approfitto di quanto scritto da Mattia per rilanciare la mia domanda/considerazione: Perché mai i nipponici nelle loro penne più pregiate non mettevano alcun sistema si caricamento, mentre alcuni esemplari di penne molto più dozzinali (brutte copie delle Conklin crescent filler) ne sono dotate?
Ed in ultimo gli apprezzamenti a Stefano per la versione italica della penna - botolo, ma soprattutto per la foto della predetta magistralmente ambientata; se ne sono stato in qualche modo ispiratore, ne sono molto orgoglioso!
:set2010002:
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Grazie ignazio ma quella foto risale al mio periodo "bello perderci tempo" e risale a circa 13/14 anni fa....
Foto fatta con sony mavica a floppy disc vendutami da gigi (ancora lui!!!!) per lauto corrispettivo :set2010080:
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Condivido anch'io il vostro poco entusiasmo per questo tipo di penne a cui comunque dedicai uno dei miei primi topic su Pannamania:
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=321.0
Questa è l'unica, fra quelle che mi sono capitate, che ho trovato "accattivante".
:set2010021:
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Grazie ignazio ma quella foto risale al mio periodo "bello perderci tempo" e risale a circa 13/14 anni fa....
Foto fatta con sony mavica a floppy disc vendutami da gigi (ancora lui!!!!) per lauto corrispettivo :set2010080:
In "Sbrogliese" LAUTO CORRISPETTIVO significa che con il ricavato della vendita comprai 4 supplì e 2 crocchette.
:set2010033:
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Grazie ignazio ma quella foto risale al mio periodo "bello perderci tempo" e risale a circa 13/14 anni fa....
Foto fatta con sony mavica a floppy disc vendutami da gigi (ancora lui!!!!) per lauto corrispettivo :set2010080:
Ugualmente bella.
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Ecco! La penna di Stefano e' uguale alla mia. La mia pero' ha un pennino Durium 6.
Che io sappia, queste penne vennero pensate per chi aveva problemi ad impugnare penne normali... ad esempio, gente anziana con artrite delle mani.
Curioso il fatto che ne siano arrivate diverse in Italia e che se ne trovino di marcate Atlantica.
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Stefano, la tua e' laccata?
La mia non lo e'; e' in ebanite "al naturale".
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No lacca
Trovate altre pubblicitarie non laccate
E altre anonime ma laccate
Boh....
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No lacca
Trovate altre pubblicitarie non laccate
E altre anonime ma laccate
Boh....
La mia, come ho scritto, lo era. Non sono in grado di dire se il pennino d'oro PILOT ci sia nato, lasciando presupporre una produzione più "raffinata", o ci sia stato messo in seguito e la penna con la PILOT non abbia alcunché da spartire .
Chissà....
:set2010037:
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:set2010001:
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:set2010001:
Niente male questa versione.
:set2010090:
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Sembra dipinta con gli Uni-posca !
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Me sembra un mortaretto di Capodanno!!! :set2010054:
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E' una lever-filler e già questo è strano,
la risoluzione della foto non permette di vedere bene i dettagli.
:set2010021:
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:set2010001:
Really beautiful!
Inviato dal mio HTC Explorer A310e con Tapatalk 2
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E' una lever-filler e già questo è strano,
la risoluzione della foto non permette di vedere bene i dettagli.
:set2010021:
Mi piacerebbe vederne una smontata di queste lever-filler; Non riesco ad immaginare che razza di escursione dovrebbe fare la leva per andare a schiacciare il serbatoio contro la parete opposta, oppure se all'interno, al posto del solito gommino, c'è una peretta da enetroclisma....
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Giuseppe, giusta osservazione,
penna "multiuso" per pazienti con artrosi o lottatori di Sumo con MANONA, con problemi di "stipsi".
:set2010033:
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Giuseppe, giusta osservazione,
penna "multiuso" per pazienti con artrosi o lottatori di Sumo con MANONA, con problemi di "stipsi".
:set2010033:
.....Semplicemente geniale!
(Basta non sbagliarsi e farsi un clisterone d'inchiostro)
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Nach fünf Jahren.
Tre pagine di messaggi per commentare un enteroclisma.
Comunque tre pagine di goliardica conversazione, interessante e divertente. Oggi raramente succede.
Un pensiero mi aleggia nella mente. Non è che sia l'effetto si una maledizione che viene dal Paese del Sol levante?
Voi avete ridicolizzato il "botolotto Japan" e lui "ZOT" si è vendicato, infliggendo la stipsi al forum.
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Tempo fa avevo mostrato anch'io una penna giapponese trattata con questa
particolare verniciatura-laccatura protettiva molto resistente atta a mantenere
lucida l'ebanite, specie nel clima subtropicale ed umido tipico del Giappone...
Il problema era molto sentito nei primi decenni del '900 in quel paese, dove
l'ebanite era praticamente l'unico materiale usato per costruire le penne...
Se ne occupò pertanto personalmente in modo geniale il grande industriale ed
inventore Ryosuke Namiki, fondatore dell'omonima fabbrica nipponica...
Questo brevetto che mostro è del 1925, ottenuto negli U.S.A a nome suo...
In breve, il procedimento consisteva nel ricoprire i manufatti in ebanite ( non solo penne)
facendoli passare velocemente attraverso rulli o nastri di tessuto imbevui di lacca ( Urushi )
riscaldati a temperature molto alte, il che consentiva di ricoprire gli oggetti con
un rivestimento sottilissimo e resistente...
Non conosco l'inglese, quindi posso aver sbaglisto o trascurato qualcosa, vedano un po'
gli anglisti del Forum... ;)
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Ma guarda te cosa siete andati a riesumare...
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Eh beh, quando interviene Super Max, solo cose strepitose.
Quel brevetto Namiki............ credo abbia sbalordito persino il Maestro Pedewall. :set2010083:
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Tempo fa avevo mostrato anch'io una penna giapponese trattata con questa
particolare verniciatura-laccatura protettiva molto resistente atta a mantenere
lucida l'ebanite, specie nel clima subtropicale ed umido tipico del Giappone...
Il problema era molto sentito nei primi decenni del '900 in quel paese, dove
l'ebanite era praticamente l'unico materiale usato per costruire le penne...
Se ne occupò pertanto personalmente in modo geniale il grande industriale ed
inventore Ryosuke Namiki, fondatore dell'omonima fabbrica nipponica...
Questo brevetto che mostro è del 1925, ottenuto negli U.S.A a nome suo...
In breve, il procedimento consisteva nel ricoprire i manufatti in ebanite ( non solo penne)
facendoli passare velocemente attraverso rulli o nastri di tessuto imbevui di lacca ( Urushi )
riscaldati a temperature molto alte, il che consentica di ricoprire gli oggetti con
un rivestimento sottilissimo e resistente...
Non conosco l'inglese, quindi posso aver sbaglisto o trascurato qualcosa, vedano un po'
gli anglisti del Forum... ;)
Complimenti Max, ottimo ritrovamento, una tecnica che non conoscevo.
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