Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Penne Stilografiche Italiane => Il resto della produzione italiana => Topic aperto da: Giuseppe Tubi - Febbraio 18, 2012, 18:28:37 pm
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Acquistata su Ebay per pochi (ma forse sin troppi) soldi, parecchio scassata secondo la venditrice, in condizioni miserevoli nella realtà, eccola dopo le amorevoli cure: praticamente la reincarnazione di un altro corpo dentro quel rivestimento e qualcos'altro ancora...
Non so se ne sia valsa la pena, ma il rivestimento, nella sua semplicità mi piaceva parecchio: viti e grappoli stilizzati in uno stile direi deco.
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:set2010090:
Sbaglio o te la segnalai io?
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:set2010090:
Sbaglio o te la segnalai io?
L'hai segnalata sul forum, ma l'avevo già adocchiata.
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:set2010090: bel lavoro!
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Giusto...che restauri hai fatto?
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:set2010090: bel lavoro!
Grazie!
Beh, non è perfetta nel bordo del cappuccio (non particolarmente grave) e nella parte conica terminale, dove c'erano segni di pinze o simili per un tentativo di smontaggio che sono riuscito solo a mitigare un pò.
I veri problemi stavano nell'alberino della spirale rotto e nell'assenza del pennino, che si comprendevano dalle foto di vendita. Il peggio però non era stato segnalato, credo in buona fede: Una bella frattura che interessava tutto il collo della penna. Fortunatamente tra i rottami d'ordinanza ho trovato una penna compatibile. Si è trattato quindi di denudare e rivestire dopo però aver ridotto di q.b. corpo, cappuccio e fondello affinché il rivestimento calzasse.
Senza i pezzi di ricambio ed essere in grado di fare il lavoro, più che un acquisto sarebbe stato un bagno di sangue.
La nota curiosa e buffa è che il pennino in realtà era stato incastrato tra spirale ed alberino all'interno della penna; non ho fatto neanche in tempo a compiacermene che ho constatato che aveva una grossa frattura dall'occhio in giù.
Però era anche quello un "Warranted", quindi poco male...
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:set2010090: bel lavoro!
Grazie!
Beh, non è perfetta nel bordo del cappuccio (non particolarmente grave) e nella parte conica terminale, dove c'erano segni di pinze o simili per un tentativo di smontaggio che sono riuscito solo a mitigare un pò.
I veri problemi stavano nell'alberino della spirale rotto e nell'assenza del pennino, che si comprendevano dalle foto di vendita. Il peggio però non era stato segnalato, credo in buona fede: Una bella frattura che interessava tutto il collo della penna. Fortunatamente tra i rottami d'ordinanza ho trovato una penna compatibile. Si è trattato quindi di denudare e rivestire dopo però aver ridotto di q.b. corpo, cappuccio e fondello affinché il rivestimento calzasse.
Senza i pezzi di ricambio ed essere in grado di fare il lavoro, più che un acquisto sarebbe stato un bagno di sangue.
La nota curiosa e buffa che il pennino in realtà era stato incastrato tra spirale ed alberino all'interno della penna; non ho fatto neanche in tempo a compiacermene che ho constatato che aveva una grossa frattura dall'occhio in giù.
Però era anche quello un "Warranted", quindi poco male...
Grande Ignazio !!!! :set2010001: :set2010001: :set2010001:
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Bel lavoro...
Mi sembra che ne sia valsa veramente la pena
:set2010083:
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Bel lavoro...
Mi sembra che ne sia valsa veramente la pena
Il vostro parere mi conforta; vieppiù quello del nobile.
Temevo che piacesse solo a me ed a un'altro in Nuova Zelanda....
:set2010040:
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:set2010001:
Ammazza oh, cominci a diventare il mio mito!!!
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:set2010001:
Ammazza oh, cominci a diventare il mio mito!!!
Ma vaaaaa!
Il potere è nei ricambi. Senza fai ben poco.
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Grande!! :set2010001:
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:set2010001:
Ammazza oh, cominci a diventare il mio mito!!!
Ma vaaaaa!
Il potere è nei ricambi. Senza fai ben poco.
a discorsi.... qualcosa di ricambio ce l'ho anch'io ma col kaiser che mi riuscirebbe far qualcosa di simile...
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:set2010090: :set2010090: :set2010090:
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Bravo Giuseppe, bel lavoro; questa Europa ha un decoro abbastanza atipico e poco visto.
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Molto bella, complimenti per l'acquisto e per il restauro.
:set2010001:
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Complimenti, io ho una Contessa (era di mio nonno) fatta con la stessa tecnica, cambia soltanto il tipo di decoro stilizzato. Nel mio caso si tratta del giglio fiorentino ma ripeto la tecnica è la medesima.
Detto questo, posso aggiungere che è un tipo di lavoro/decorazione che a me personalmente piace molto.
:set2010001:
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Ammazza oh, cominci a diventare il mio mito!!!
Ma vaaaaa!
Il potere è nei ricambi. Senza fai ben poco.
a discorsi.... qualcosa di ricambio ce l'ho anch'io ma col kaiser che mi riuscirebbe far qualcosa di simile...
Non pensiate che sia stato un intervento così difficile.
In primo, del vecchio corpo non c'era da salvare nulla, quindi l'unica attenzione da farsi nell'eliminarlo è stata quella di non danneggiare il rivestimento: scaldata senza complimenti (non con fiamma viva, però) e via. L'interno del cappuccio, che ha fatto un pò più di storie, l'ho in parte tagliato con una fresa tipo quelle da dentista di un tempo, montata sul mini trapano, e quindi tolto a pezzi.
La seconda parte del lavoro, quella di ridurre di un pò la dimensione esterna della nuova (si fa per dire) penna, è un'operazione abbastanza grossolana, che si può fare anche con una lima o della cartavetro grezza: tanto la superficie resta sotto la laminatura. L'unica avvertenza e quella di rispettare il collo della penna che resta in vista.
Altra avvertenza da usarsi è nel calcolare bene il posizionamento del rivestimento del cappuccio prima di fissarlo: di solito la lunghezza è un pò abbondante e si deve fare in modo che a cappuccio calzato la sua laminatura e quella della penna vadano a coincidere senza scontrarsi o lasciare spazio vuoto.
Tutto qui.
:set2010021:
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Bel lavoro...
Mi sembra che ne sia valsa veramente la pena
Il vostro parere mi conforta; vieppiù quello del nobile.
Temevo che piacesse solo a me ed a un'altro in Nuova Zelanda....
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Il disegno è pur sempre bello ma più che altro inusuale ed è quello che conta
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Ammazza oh, cominci a diventare il mio mito!!!
Ma vaaaaa!
Il potere è nei ricambi. Senza fai ben poco.
a discorsi.... qualcosa di ricambio ce l'ho anch'io ma col kaiser che mi riuscirebbe far qualcosa di simile...
Non pensiate che sia stato un intervento così difficile.
In primo, del vecchio corpo non c'era da salvare nulla, quindi l'unica attenzione da farsi nell'eliminarlo è stata quella di non danneggiare il rivestimento: scaldata senza complimenti (non con fiamma viva, però) e via. L'interno del cappuccio, che ha fatto un pò più di storie, l'ho in parte tagliato con una fresa tipo quelle da dentista di un tempo, montata sul mini trapano, e quindi tolto a pezzi.
La seconda parte del lavoro, quella di ridurre di un pò la dimensione esterna della nuova (si fa per dire) penna, è un'operazione abbastanza grossolana, che si può fare anche con una lima o della cartavetro grezza: tanto la superficie resta sotto la laminatura. L'unica avvertenza e quella di rispettare il collo della penna che resta in vista.
Altra avvertenza da usarsi è nel calcolare bene il posizionamento del rivestimento del cappuccio prima di fissarlo: di solito la lunghezza è un pò abbondante e si deve fare in modo che a cappuccio calzato la sua laminatura e quella della penna vadano a coincidere senza scontrarsi o lasciare spazio vuoto.
Tutto qui.
:set2010021:
Hai detto niente! Rinnovo i complimenti!
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La penna e' moooolto bella!!
Valeva la pena
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Ignazio, bella penna e bel lavoro, complimenti.
A proposito della decorazione guillochè, vedo che è proporzionata tra cappuccio e corpo, probabilmente il modulo è stato ripetuto. Delle volte si nota il decoro sul corpo penna "stirato", adattato così alla lunghezza del rivestimento del corpo. Ciò accade anche con il comune decoro a onde, e le differenze sono dovute anche al diverso diametro di corpo e cappuccio.
Non conosco granché di questa tecnica decorativa; questo aspetto mi incuriosisce.
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Bel lavoro, valido ed interessante, ora hai una bellissima penna :set2010090: :set2010090:
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Ignazio, bella penna e bel lavoro, complimenti.
A proposito della decorazione guillochè, vedo che è proporzionata tra cappuccio e corpo, probabilmente il modulo è stato ripetuto. Delle volte si nota il decoro sul corpo penna "stirato", adattato così alla lunghezza del rivestimento del corpo. Ciò accade anche con il comune decoro a onde, e le differenze sono dovute anche al diverso diametro di corpo e cappuccio.
Non conosco granché di questa tecnica decorativa; questo aspetto mi incuriosisce.
Purtroppo non so dire un granché; la mia impressione che a qualche compromesso scendessero; non è pensabile che adattassero i moduli del disegno alle diverse lunghezze delle penne. In questa, se ci fai caso, il rivestimento del corpo verso l'alto chiude con una fascia liscia dopo il decoro, parimenti al cappuccio, mentre verso il basso lo stesso è tagliato subito al disotto del disegno. Sarà stata una cosa pianificata, lasciando al rivestimento del fondello, liscio, la funzione di chiusura, o sara stato un fare di necessità virtù?
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Rimanendo nell’ambito della lavorazione delle lamine destinate a rivestire le penne, semplificando il tutto per renderlo comprensibile, il disegno guilloché è ottenuto partendo da una sorta di matrice (disegno origine) con un pantografo al termine del quale viene posto l’attrezzo che incide.
Le matrice sono diverse, ma uguali per tutti, talvolta autoprodotte con disegni originali, l’abilità dell’incisore risiede nel personale tratto con cui esegue il lavoro, alcuni producono una incisione che sembra un velluto, altri una raspa.
E’ un lavoro talmente personale che si dice rappresenti, per gli addetti ai lavori, una sorta di firma di chi lo ha realizzato.
I guillochérs (mi sembra si chiamassero così) più bravi, non utilizzavano matrice, ed erano in grado di riprodurre il disegno nella proporzione voluta lavorando “ad occhio”.
Oltre che con incisioni a righe, esiste un guilloché a punti oppure con minuscoli tratti talvolta orizzontali, molto difficile da realizzare e destinato alle lamine di maggior pregio o così richieste da chi le poteva pagare. Questo lavoro a punti o tratti (mai visto su Waterman 42), lo si trova su alcune incisioni di Mazza Umberto & C. di Milano (Oakland’s pen ed altre).
Se avete sottomano il catalogo della Mostra della penna stilografica di gennaio di Milano, le uniche penne in cui si vede chiaramente questa lavorazione sono la Rexing a pag 39 e due Aurora, pag 48 e 51.
Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
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Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Chiaro come un lago di montagna. Come un cielo d'estate sempre blu*.
:set2010083:
* Alex - Arancia Meccanica. (Se la ricordo giusta)
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Grazie Paolo.
E' quindi possibile che, evitando di creare due matrici: una per il cappuccio ed una per il corpo, che hanno lunghezze e diametri diversi, venisse utilizzata la stessa, con conseguente distorsione del disegno.
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Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
Chiaro come un lago di montagna. Come un cielo d'estate sempre blu*.
:set2010083:
* Alex - Arancia Meccanica. (Se la ricordo giusta)
http://m.youtube.com/index?desktop_uri=%2F&gl=IT#/watch?v=Jb-A725KI9c
Mitico Rossini!!!
:set2010083: