Autore Topic: La cristallizazione.....  (Letto 42859 volte)

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Offline Ambros

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La cristallizazione.....
« il: Novembre 01, 2010, 11:30:21 am »
Ho visto su questo forum (rabbrividendo...) le penne sgretolate di Fabio;
ho letto il messaggio di Mr. P che ritiene il fenomeno caratterizzante in particolare le penne
i cui serbatoi trasparenti non sono mai stati inchiostrati;
ho letto il messaggio di Riccardo che ritiene il fenomeno caratterizzante le penne
non correttamente conservate;

Chi ne sà di più?
Come vanno conservate "correttamente" le penne per evitare il fenomeno?
il fenomeno è reversibile o rallentabile?
ed in quale maniera?



Online turin-pens

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #1 il: Novembre 01, 2010, 12:21:04 pm »
Purtroppo no, o almeno per quel che ne sappiamo no, non è ne rallentabile e nemmeno reversibile e da quello che mio padre ed io abbiamo potuto constatare, colpisce in egual misura sia le penne inchiostrate che le penne regolarmente utilizzate.
Il problema è imputabile a varie cose, prima di tutto la non corretta conservazione della penna (e qui che sia stata inchiostrata o no conta poco).
Secondo la caratteristica intrinseca di alcune barre di celluloide che per non so bene quale motivo, sono più stabili di altre.
E poi bisogna aggiungere un sacco di altre variabili.

Offline Ambros

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #2 il: Novembre 01, 2010, 16:31:33 pm »
Grazie Riccardo,
ma qual è, secondo te, l'optimum della conservazione?
come le conservi per essere sicuro che non cristallizzino?

Credo che il fenomeno abbia a che vedere in qualche modo con l'umidità,
ma perché? e come lo si evita?

nel tempo mi sono reso conto che quando una penna decide di cristallizzarsi,
il primo passo che fa è mostrare una pellicola di umidità esterna al serbatoio...

Se la penna fà così, sono uccelli con le spine....

Dopo uno o due anni da quando inizia l'umidità esterna, inizia a rovinarsi anche all'interno
ed inizia a fare le "ragnatele interne", dopodiché.................................................

Ho anche notato che se la penna inizia il procedimento,
e si avvolge la parte che presenta la patina umida con carta velina molto aderente alla parte medesima,
e si mette la penna negli astucci di plastica senza aria, dopo un paio di mesi sembra che
il procedimento NON sia avanzato, ma bisogna vedere nel lungo periodo....

Di certo se vedete il velo di umido e non fate niente, in un paio d'anni la penna è spacciata!

Online turin-pens

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #3 il: Novembre 02, 2010, 19:10:48 pm »
Andrea le penne specialmente quelle in celluloide, non vanno mai tenute in luoghi chiusi come cassetti, casseforti, cofanetti etc... Quando si chiudono in luoghi chiusi, sarebbe bene farlo per tempi brevi ad esempio il periodo delle vacanze estive.
Da questo si può dedurre che le penne specialmente quelle in celluloide, vivono bene e si conservano più a lungo se sono all'aria aperta. Ovviamente non bisogna farle ricoprire dalla polvere e nemmeno dal grasso della pelle.
Le penne vanno costantemente revisionate, usate, lavate, pulite e messe a riposo continuamente a rotazione, come le belle scarpe di cuoio, le borse etc...
Quando si mettono a riposo, le ritiriamo caricate con acqua e glicerina al 2%

Quello che dici è giusto, la celluloide suda e si bagna come il formaggio o come il tritolo e quando la celluloide inizia a sudare il processo di cristallizzazione è ormai iniziato e a questo punto non si può più fare molto se non lavarla in acqua fredda, tenerla pulita e fare quanto scritto.

L'assenza di aria al contrario è quanto di peggio possa esserci per la celluloide e velocizza il procedimento di cristallizzazione a tal punto da sbriciolare la penna! se vuoi vedere cosa succede ad una penna conservata senza aria, ti invito a vedere questo topic Aurora Grigio-Viola

Alla fine il consiglio che posso dare è tenere le penne pulite, operative e in perfetto ordine.

Offline Ambros

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #4 il: Novembre 02, 2010, 19:28:07 pm »
Grazie per le informazioni, Riccardo.

Io non conservo in cassaforte alcuna penna, né nei cassetti,
però uso alcuni di quei raccoglitori da 100 posti in radica che si vedono sui giornali specializzati del settore,
mentre le omas le ho un un raccoglitore da 60 posti sul camino (...ma quando accendo il camino lo sposto....)

Inevitabilmente quei raccoglitori sono un posto chiuso e senza aria......
anche se ci metto le bustine deumidificatrici;
ma in alternativa, dove le metto quelle centinaia di stilo? sparse per casa alla mercè dei miei figli?

D'altra parte le tengo maniacalmente pulite e lavate,
sebbene non abbia mai usato il 95% di quelle anteguerra.

Mi intriga invece la storia dell'acqua e glicerina,
perché le lasci così, per evitare che si secchino le guarnizioni o cosa?

Offline f.hawks

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #5 il: Novembre 02, 2010, 22:27:43 pm »


ma in alternativa, dove le metto quelle centinaia di stilo?


[/quote]


Non ho parole.... anzi ce l'avrei ma è meglio che non le dica....... by Conte Mascetti






Offline Ambros

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #6 il: Novembre 02, 2010, 23:39:05 pm »


ma in alternativa, dove le metto quelle centinaia di stilo?




Non ho parole.... anzi ce l'avrei ma è meglio che non le dica....... by Conte Mascetti






[/quote]

Falchetto,
considera che io già raccoglievo stilo
ancor prima che tu pesassi 50 chili...................

Online turin-pens

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #7 il: Novembre 02, 2010, 23:54:09 pm »
Grazie per le informazioni, Riccardo.

Io non conservo in cassaforte alcuna penna, né nei cassetti,
però uso alcuni di quei raccoglitori da 100 posti in radica che si vedono sui giornali specializzati del settore,
mentre le omas le ho un un raccoglitore da 60 posti sul camino (...ma quando accendo il camino lo sposto....)

Inevitabilmente quei raccoglitori sono un posto chiuso e senza aria......
anche se ci metto le bustine deumidificatrici;
ma in alternativa, dove le metto quelle centinaia di stilo? sparse per casa alla mercè dei miei figli?

D'altra parte le tengo maniacalmente pulite e lavate,
sebbene non abbia mai usato il 95% di quelle anteguerra.

Mi intriga invece la storia dell'acqua e glicerina,
perché le lasci così, per evitare che si secchino le guarnizioni o cosa?

I raccoglitori vanno bene, anche i cassetti vanno bene. La cosa importante è non conservarle chiuse per troppo tempo e periodicamente far prendere aria alle penne, controllarle e se necessario lavarle nuovamente.
Già il fatto di tirarle fuori dai cassetti, tenerle in mano e controllarle fa bene alle penne.

La glicerina invece, serve per tenere lubrificate le guarnizioni di sughero e i sacchetti senza farli seccare e aiuta anche la celluloide perché la glicerina è sostanzialmente inerte,  isola la celluloide da residui acidi dell'inchiostro che potrebbero rimanere all'interno del corpo della penna.

Offline iltoda

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #8 il: Febbraio 13, 2011, 08:56:29 am »
Interessante!

Quindi acqua demineralizzata ( immagino che quella vanduta al supermercato per i ferri da stiro a vapore vada bene senza scomodare la NASA come suggerito!! ) con aggiunta di un 2% di glicerina.

Glicerina che si acquista dove? farmacia? ...
Immagino sia liquida!

La soluzione acqua glicerina quanto si conserva? ( ossia: ne preparo un paio di litri e per un tot di anni non ci penso più oppure 50 ml e pedalare? )

Il maneggiare periodicamente le penne direi che è un sacrificio accettabile non trovate?

 :set2010080:

Ciao

Marco

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #9 il: Febbraio 13, 2011, 13:54:47 pm »
Interessante!

Quindi acqua demineralizzata ( immagino che quella vanduta al supermercato per i ferri da stiro a vapore vada bene senza scomodare la NASA come suggerito!! ) con aggiunta di un 2% di glicerina.

Glicerina che si acquista dove? farmacia? ...
Immagino sia liquida!

La soluzione acqua glicerina quanto si conserva? ( ossia: ne preparo un paio di litri e per un tot di anni non ci penso più oppure 50 ml e pedalare? )

Il maneggiare periodicamente le penne direi che è un sacrificio accettabile non trovate?

 :set2010080:

Ciao

Marco

Si quella del supermercato va bene. La glicerina la trovi in farmacia e si è liquida. Io ho preparato una boccetta d'inchiostro vuota con questa soluzione.

Offline Pupa

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #10 il: Febbraio 14, 2011, 06:47:48 am »
L'argomento è interessante e terrificante al tempo stesso..
perché casa mia è terribilmente umida (piano terra con giardinetto,
orientata Nord-est)
senza accendere il deumidificatore siamo al 70% di umidità in inverno.. :set2010091:
roba da allevare le orchidee senza nebulizzatori, per intenderci..

Quindi secondo voi il problema è l'umidità,
e questo spiegherebbe perchè alle penne giovi stare "arieggiate"
e non chiuse in cassetti ect..

Però, se ciò fosse vero, sarebbe logicamente vero anche il contrario:
e se fossero chiuse in assenza quasi totale di aria (e quindi di vapore acqueo)
con sacchetti o contenitori di plastica sottovuoto???
Non sarebbero esposte all'aria umida, non trovate?
tranne quando a rotazione si vogliono usare

ps. acqua e glicerina per le penne a serbatoio ok,
ma quelle con sacchetti di lattice
e levette laterali/pulsanti di fondo non so..
restano troppo umide(e poi siamo alle solite con l'umidità..),
e perdono da pennino, o l'umidità evapora.
Ho provato e non va tanto bene lasciarle piene di acqua,
ritengo sia meglio riporle ben asciutte,
al limite si perde un sacchetto che va ricambiato se si secca..

Offline roberto v

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #11 il: Febbraio 14, 2011, 08:47:15 am »
Specie con pennini in acciaio....

Offline Ambros

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #12 il: Febbraio 14, 2011, 10:51:20 am »
Simona,
io, come esperimento scientifico, da circa un anno
ho preso una Astura che stava cristallizzandosi brutalmente
e l'ho sigillata in un contenitore di plastica: devo dire
che il procedimento si è totalmente arrestato;
però Letizia mi dice che le penne conservate per anni
nei cassetti senza aria, quando le tiri fuori possono disintegrarsi..... :set2010027:

Offline pedewall

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #13 il: Febbraio 14, 2011, 11:00:38 am »

Bel discorso questo sulla celluloide, provo a contribuire con le mie limitate conoscenze.

Sarebbe sicuramente un bene, al fine di meglio comprendere, che un chimico spiegasse, almeno nei concetti di base, cosa succede ad un prodotto molto stabile come la cellulosa, una volta trattata con acidi e con acqua. Trattiene acqua e lentamente la perde? Oppure la acquista dall’aria? Non so!

Comunque si parla comunemente di stabilizzare la celluloide facendola asciugare per almeno un anno prima di utilizzarla e credo che sia questo il primo problema.
Abbiamo una penna prodotta con un materiale che non sappiamo se e quanto è stato fatto invecchiare prima di essere lavorato. Cercherà quindi di asciugarsi troppo velocemente cristallizando, oppure acquisisce acqua dall’ambiente e lentamente si stabilizza, ma se è troppa come se fosse stata messa in acqua, una repentina asciugatura la porterà a rompersi (dilatazione o restringimento nei punti critici quali giunzioni o altro).
Non essendo quindi conosciuto l’invecchiamento della celluloide che abbiamo in mano, l’habitat migliore in cui conservarla, dovrebbe essere quello in cui avvengono le minori variazioni di temperatura e di umidità, ma posto che nessuno di noi ha un ambiente confinato in cui mantenere costanti tali valori, tutti gli altri hanno delle criticità.
Senza tener conto della posizione del locale (abitazione) in cui riposano le penne, in generale al sud avremo problemi legati ad una eccessiva temperatura ed umidità estiva, al nord i classici ed inversi problemi invernali.
Non credo quindi che esistano rimedi certi o sicuri, ma un po’ tutti vanno bene se è il buon senso che li genera.

Proprio al fine di verificare questo problema ho recentemente acquisito la penna che mostro, solo la parte terminale del cappuccio e della sezione si sono cristallizzati.
Sbaglierò, ma mi sembra che sia stata conservata a testa in giù, carica di inchiostro che è sceso nel cappuccio tenendolo a bagno sino ad essiccarsi, poi per limitare il danno e pulirla, forse la parte sporca è stata tenuta in acqua per chissà quanto tempo, eliminando l’inchiostro, ma distruggendo la celluloide sino al punto di immersione.

Come curiosità aggiungo: appena ricevuta una stilo recentemente acquistata, sento che puzzava di liquore; chiedo spiegazioni al venditore che mi risponde che secondo lui il metodo migliore per pulire e lubrificare le vecchie penne era quello di caricarle con del whisky. Ho sorriso, ma tra il serio ed il faceto, gli ho risposto che non conoscevo tale metodo, ma era sicuramente meglio se usava distillati invecchiati almeno venti anni, le penne avrebbero ringraziato.


Offline fabbale

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Re: La cristallizazione.....
« Risposta #14 il: Febbraio 14, 2011, 11:15:12 am »


Come curiosità aggiungo: appena ricevuta una stilo recentemente acquistata, sento che puzzava di liquore; chiedo spiegazioni al venditore che mi risponde che secondo lui il metodo migliore per pulire e lubrificare le vecchie penne era quello di caricarle con del whisky. Ho sorriso, ma tra il serio ed il faceto, gli ho risposto che non conoscevo tale metodo, ma era sicuramente meglio se usava distillati invecchiati almeno venti anni, le penne avrebbero ringraziato.



Paolo, come sempre molto interessante tutto quello che dici.
Su questo ultimo particolare, forse il tipo si è ispirato un pò troppo alla "mitica" PROHIBITION PEN di Waterman
 :set2010078:

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