Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Miscellanea & Co. => Cataloghi, Istruzioni etc... => Topic aperto da: orefra - Gennaio 31, 2011, 11:15:26 am
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Finalmente, come promesso, sono venuto in possesso anche delle istruzioni contenute nella scatola insieme all'Asterope.
Il materiale, non mi chiedete nulla, sarà analizzato anch'esso al "microscopio" ma è del tipo cartavelina molto leggero.
A voi le impressioni.
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:set2010001: :set2010001:
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Queste sono le istruzioni del sistema di caricamento della Aurora Novum, non sono dell'Asterope. Ora l'Asterope utilizza il caricamento Novum ma la penna non ha il filetto sul corpo e nemmeno quella giunzione, queste sono cose tipiche della penna Novum, mentre l'Asterope ne è priva.
:set2010021:
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Sono totalmente d'accordo con Riccardo, sono le istruzioni della Novum.
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Ho provveduto a correggere il titolo del topic
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è corretto!
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Vi chiedo se ci siano documenti/istruzioni specifici sull'Asterope o altri simili al caricamento Novum, oltre la pubblicità postata da Paolo e le istruzioni sull'articolo di Riccardo.
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Scusa Oreste,
ma adesso sarebbe davvero il caso che tu postassi L'ASTEROPE
contenuta nella scatolina trasparente con le istruzioni della Novum,
non trovi?!? :set2010075:
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Ci mancherebbe Andrea,
purtroppo, come detto in diversi mp, non è in mio personale possesso al momento.
Poi come fotografo :set2010053: toglierei tutta quella poesia che riuscite a dare voi con le vostre...
Il mio intento al momento, è quello se possibile di ricostruirne la storia anche nei dettagli.
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Il mio intento al momento, è quello se possibile di ricostruirne la storia anche nei dettagli.
Ci stanno provando anche con un tizio che visse circa duemila anni fa (anno più, anno meno)... ma non ci sono ancora riusciti.
:set2010080: :set2010080: :set2010080:
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Il mio intento al momento, è quello se possibile di ricostruirne la storia anche nei dettagli.
Ci stanno provando anche con un tizio che visse circa duemila anni fa (anno più, anno meno)... ma non ci sono ancora riusciti.
:set2010080: :set2010080: :set2010080:
Spero sia più semplice ... :set2010044:
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Il mio intento al momento, è quello se possibile di ricostruirne la storia anche nei dettagli.
Ci stanno provando anche con un tizio che visse circa duemila anni fa (anno più, anno meno)... ma non ci sono ancora riusciti.
:set2010080: :set2010080: :set2010080:
Spero sia più semplice ... :set2010044:
E' già stato scritto di tutto e di più, l'articolo scritto da me sul sito della Italian Fountain Pen Academy e riportato sul forum dice praticamente tutto. Per il resto è una penna come tutte le altre, in più ha soltanto il fascino ma questo non si compra...
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Il mio intento al momento, è quello se possibile di ricostruirne la storia anche nei dettagli.
Ci stanno provando anche con un tizio che visse circa duemila anni fa (anno più, anno meno)... ma non ci sono ancora riusciti.
:set2010080: :set2010080: :set2010080:
Spero sia più semplice ... :set2010044:
E' già stato scritto di tutto e di più, l'articolo scritto da me sul sito della Italian Fountain Pen Academy e riportato sul forum dice praticamente tutto. Per il resto è una penna come tutte le altre, in più ha soltanto il fascino ma questo non si compra...
...ti riferisci alla penna od al Nazareno? :set2010037:
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...ti riferisci alla penna od al Nazareno? :set2010037:
A questo punto a entrambi...
:set2010080:
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A me è sempre piaciuta ... ancor di più dopo averla vista dal vivo !.
La mia intenzione è di sapere se e quali siano scatola ed eventuali istruzioni, motivo dei rispettivi due 3D.
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A me è sempre piaciuta ... ancor di più dopo averla vista dal vivo !.
La mia intenzione è di sapere se e quali siano scatola ed eventuali istruzioni, motivo dei rispettivi due 3D.
Teorizzo che le istruzioni generiche per il caricamento Novum andassero bene,
probabilmente esisteva un foglietto che insegnava a sbloccare il meccanismo per estrarre
la parte interna, ma non l'ho mai visto, scatola dedicata penso di no,
una dal vero od in immagine sarebbe saltata fuori oramai,
ma io son qui per imparare non per insegnare, quindi parliamone pure.
Mr. P
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L'ipotesi di Mr. P mi sembra ragionevole,
le istruzioni della Novum ben si potevano "adattare" all'Asterope";
inoltre nessuno di noi ha mai visto scatola o istruzioni dedicate...
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Secondo me è più ragionevole farlo bene e nel momento in cui fai un libretto di istruzioni lo fai completo, che spiega la funzione dell'astuccio anzi "esoscheletro" della penna, la funzione del cursore, la posizione di blocco e sblocco della penna vera e propria e di come una volta estratta dall'esoscheletro funzioni il sistema di caricamento, raffigurando la penna in questione.
Io credo che data la peculiarità della penna, non esisteva niente altro neanche paragonabile, anche se in fin dei conti era soltanto una penna. Però siccome come penna era uguale a tutte ma nella fattispecie assolutamente unica, quindi è impensabile che chi l'ha messa in commercio non abbia sfruttato questa peculiarità cucendole addosso un foglietto, librettino o quello che volete assolutamente dedicato.
Se foste stati voi a mettere in commercio un oggettino così non avreste forse sfruttato in ogni modo le peculiarità tecniche che la rendevano perlomeno particolare?
Detto in soldoni, spendo soldi per progettare un prodotto diverso, brevettarlo, commercializzarlo e poi lo banalizzo utilizzando un foglietto di istruzioni già in uso in altri modelli. Ma ci credete davvero?
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Ovviamente, Riccardo,
è ragionavole anche il tuo punto di vista,
ma rimane il fatto che di penne Asterope se ne vedono,
invece di istruzioni o di scatole dedicate io non conosco nessuno che ne abbia vista una.
Mi auguro che ne saltino fuori presto, per la soddisfazione di tutti noi!
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La logica e l'importanza del marchio mi portano a dare ragione a Riccardo.
Parliamo di Aurora e di un suo prodotto molto innovativo.
Sono arrivate fino a noi molte pubblicità, chiaro segno dell'investimento della casa per la sua commercializzazione,
da qualche parte ci sarà anche un "foglietto d'uso e manutenzione", peccato che ancora non sia uscito fuori.
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Teorizzo che le istruzioni generiche per il caricamento Novum andassero bene,
probabilmente esisteva un foglietto che insegnava a sbloccare il meccanismo per estrarre
la parte interna, ma non l'ho mai visto, scatola dedicata penso di no,
una dal vero od in immagine sarebbe saltata fuori oramai,
ma io son qui per imparare non per insegnare, quindi parliamone pure.
Mr. P
:set2010001:
Secondo me è più ragionevole farlo bene e nel momento in cui fai un libretto di istruzioni lo fai completo, che spiega la funzione dell'astuccio anzi "esoscheletro" della penna, la funzione del cursore, la posizione di blocco e sblocco della penna vera e propria e di come una volta estratta dall'esoscheletro funzioni il sistema di caricamento, raffigurando la penna in questione.
Io credo che data la peculiarità della penna, non esisteva niente altro neanche paragonabile, anche se in fin dei conti era soltanto una penna. Però siccome come penna era uguale a tutte ma nella fattispecie assolutamente unica, quindi è impensabile che chi l'ha messa in commercio non abbia sfruttato questa peculiarità cucendole addosso un foglietto, librettino o quello che volete assolutamente dedicato.
Se foste stati voi a mettere in commercio un oggettino così non avreste forse sfruttato in ogni modo le peculiarità tecniche che la rendevano perlomeno particolare?
Detto in soldoni, spendo soldi per progettare un prodotto diverso, brevettarlo, commercializzarlo e poi lo banalizzo utilizzando un foglietto di istruzioni già in uso in altri modelli. Ma ci credete davvero?
:set2010001:Ovviamente, Riccardo,
è ragionavole anche il tuo punto di vista,
ma rimane il fatto che di penne Asterope se ne vedono,
invece di istruzioni o di scatole dedicate io non conosco nessuno che ne abbia vista una.
Mi auguro che ne saltino fuori presto, per la soddisfazione di tutti noi!
:set2010001:
PS: questa risposta anche per far capire che finalmente ho imparato a rispondere a più persone in un solo messaggio !!! :set2010050:
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Scusate ma ragionate...
guardate quante Aurora 88 sono state prodotte in oltre 25 anni di produzione e quanti fogliettini/libretti di istruzioni sono giunti fino ai giorni nostri e quanti set completi composti da scatola, penne e istruzioni si ritrovano oggi...
... e di Aurora 88 ne sono state prodotte milioni!
:set2010021:
-
A prosito di numeri vi chiedo alcuni chiarimenti:
Fine 1933/1934 Inizio produzione (articolo Riccardo e pubblicità Paolo)
?????? Fine produzione
Quanti esemplari si possono stimare prodotti ?.
Il modello nero era solo in ebanite ( cosidetto prototipo ) o anche in altri materiali ?
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A prosito di numeri vi chiedo alcuni chiarimenti:
Fine 1933/1934 Inizio produzione (articolo Riccardo e pubblicità Paolo)
?????? Fine produzione
Quanti esemplari si possono stimare prodotti ?.
Il modello nero era solo in ebanite ( cosidetto prototipo ) o anche in altri materiali ?
L'Asterope nera è sempre stata fatta in celluloide, in ebanite nera se ne conosce un solo esemplare.
Nel catalogo generale del 1937 non c'era già più.
Per il resto, l'Aurora non ha mai comunicato la fine della produzione di una penna, queste sono notizie interne alla fabbrica stessa.
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Per il resto, l'Aurora non ha mai comunicato la fine della produzione di una penna, queste sono notizie interne alla
fabbrica stessa.
Riccardo, non mi dire che non conosci Cesare Verona ... :set2010028:
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Scusate ma ragionate...
guardate quante Aurora 88 sono state prodotte in oltre 25 anni di produzione e quanti fogliettini/libretti di istruzioni sono giunti fino ai giorni nostri e quanti set completi composti da scatola, penne e istruzioni si ritrovano oggi...
... e di Aurora 88 ne sono state prodotte milioni!
:set2010021:
Appunto. Siccome l'Asterope, per quanto innovativa - o forse a causa di questo - non fu certo un successo commerciale, su una produzione già scarsa ne saranno arrivate a noi una parte percentualmente inferiore.
E di questo gruppetto di penne (ma quante sono, qualche decina?) ci sta che i foglietti siano andati persi.
Ci sta benissimo anche stì benedetti foglietti non siano saltati fuori perchè proprio non sono mai esistiti, in quanto magari la vendita sia cominciata, in attesa della pubblicazione del foglietto specifico, con il foglietto Novum assistita dalle spiegazioni a voce del commerciante.
Poi, viste le scarse vendite, magari il foglietto non fu mai fatto...
Finchè non si trova una scatola intonsa con la penna inusata dentro non credo ne sapremo di più.
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Scusate ma ragionate...
guardate quante Aurora 88 sono state prodotte in oltre 25 anni di produzione e quanti fogliettini/libretti di istruzioni sono giunti fino ai giorni nostri e quanti set completi composti da scatola, penne e istruzioni si ritrovano oggi...
... e di Aurora 88 ne sono state prodotte milioni!
:set2010021:
Appunto. Siccome l'Asterope, per quanto innovativa - o forse a causa di questo - non fu certo un successo commerciale, su una produzione già scarsa ne saranno arrivate a noi una parte percentualmente inferiore.
E di questo gruppetto di penne (ma quante sono, qualche decina?) ci sta che i foglietti siano andati persi.
Ci sta benissimo anche stì benedetti foglietti non siano saltati fuori perchè proprio non sono mai esistiti, in quanto magari la vendita sia cominciata, in attesa della pubblicazione del foglietto specifico, con il foglietto Novum assistita dalle spiegazioni a voce del commerciante.
Poi, viste le scarse vendite, magari il foglietto non fu mai fatto...
Finchè non si trova una scatola intonsa con la penna inusata dentro non credo ne sapremo di più.
Infatti penso che finché non vedremo una nuova risurezione di nostro signore, sarà difficile credere.
Comunque sia, davanti a queste supposizioni cedo... mi cascano le braccia.
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Per il resto, l'Aurora non ha mai comunicato la fine della produzione di una penna, queste sono notizie interne alla
fabbrica stessa.
Riccardo, non mi dire che non conosci Cesare Verona ... :set2010028:
Ma saranno fatti miei... Tra l'altro che differenza fa se lo conosco o no?
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Conosciamo tutti la pubblicità dell'Asterope, a colori molto ben fatta, sicuramente più costosa di un foglietto da allegare al prodotto, inoltre la penna fu giustamente "coperta" da brevetti internazionali, altra pratica costosa,
questo è il link a Freepatentsonline dove è possibile visionare uno dei brevetti ( basta andare nella Home Page e fare una ricerca per ISAIA LEVI ) :
http://www.freepatentsonline.com/1594740.pdf
Tutto questo dispendio di studi, energie e denaro senza stampare un foglietto con le istruzioni del costo di pochi centesimi ...... ?
:set2010021:
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Ma chi ha detto che non fu un successo commerciale? Io ne ho contate almeno una trentina... Di Etiopia ne avete contate molte di più? Di Duplex Lusso quante di più? di ARA 5 quante? di RA 5 quante? e di RA 4 quante? oppure di RA 1? e invece Topolino? oppure di ARA 3?
Devo continuare...? perché ce ne sarebbero ancora...
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Conosciamo tutti la pubblicità dell'Asterope, a colori molto ben fatta, sicuramente più costosa di un foglietto da allegare al prodotto, inoltre la penna fu giustamente "coperta" da brevetti internazionali, altra pratica costosa,
questo è il link a Freepatentsonline dove è possibile visionare uno dei brevetti ( basta andare nella Home Page e fare una ricerca per ISAIA LEVI ) :
http://www.freepatentsonline.com/1594740.pdf
Tutto questo dispendio di studi, energie e denaro senza stampare un foglietto con le istruzioni del costo di pochi centesimi ...... ?
:set2010021:
Grazie :set2010001:
Per il resto, l'Aurora non ha mai comunicato la fine della produzione di una penna, queste sono notizie interne alla
fabbrica stessa.
Riccardo, non mi dire che non conosci Cesare Verona ... :set2010028:
Ma saranno fatti miei... Tra l'altro che differenza fa se lo conosco o no?
Ci mancherebbe, era scritto in modo scherzoso con lo smile apposta.
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Conclusione finale:
amiamo le penne e dedichiamo tempo e denaro alla loro ricerca.
Ma se il "foglietto dell'Asterope" ancora non è uscito ..... MICA E' COLPA NOSTRA !!!
:set2010033:
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Ma quanto costava un'Asterope?
Non ho mai avuto la fortuna di trovare un listino od un catalogo,
che riportasse questo dato, probabilmente parecchio + delle altre,
nel '37/38 il modello Optima che era il + caro (parlando di celluloidi) costava 120.00 lire
100.00 Una Novum Sr. 60.00 Un'Etiopia, 30.00 Una Topolino
L'Asterope è stata prodotta per pochi anni, 2/3 perchè?
Un'investimento errato? Troppo cara? Troppo delicata? Troppo avanti?
Le riviste dell'Epoca sono piene di pubblicità Aurora di Novum, International,
ARA, Duplex, rientranti, persino Etiopia, ma dell'Asterope?, rare come la penna.
Fatto curioso, se investo soldi ed energie su di un prodotto nuovo ed innovativo,
tendo a fare tutto il possibile per pubblicizzarlo e venderlo no?
Io non ho queste risposte, ma vale la pena di cercale?
Mr. P
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Anche a me PARE che di Duplex, Novum, Etiopia e Topolino ne siano state prodotte un bel po' di più che non di Asterope.
A giudicare dagli esemplari che ci sono pervenuti, almeno. Duplex? Ne ho una. Internazionale? Ne ho due. Novum? Ne ho 5. Etiopia? non ne ho, ma ne ho viste almeno una decina, tra cui anche quelle colorate. Asterope? Non ne ho e non ne ho mai viste dal vivo e sì che bazzico i pen show da un po' di tempo.
Quindi o sono sfigato io, nel senso che sono tutte rare uguali e sono io che non ho trovato l'Asterope, oppure quest'ultima è ben più rara - e mi sembra che i prezzi che si chiedono in giro siano la dimostrazione di questo fatto. Se mi sbaglio, sono dispostissimo a fare trade della mia Novum per la vostra Asterorpe : alla pari.
In merito alle ipotesi sui foglietti che fanno cadere le braccia a Riccardo, potrei ribattere che siccome il famoso foglietto non è ancora saltato fuori, può essere anche logicissimo che Aurora, che aveva investito ecc ecc, lo debba aver prodotto: ma finora non se ne conosce nemmeno uno. Quindi, anche questa è una semplice TEORIA, se volete logica, ma finora non supportata da nessun fatto e pertanto resta tale fino ad evidenza contraria: esattamente come la mia.
PS: Riccardo, dammi il tuo indirizzo così ti mando in omaggio una boccetta di Attak per riattaccarti le braccia. :set2010033: :set2010033:
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Anche a me PARE che di Duplex, Novum, Etiopia e Topolino ne siano state prodotte un bel po' di più che non di Asterope.
A giudicare dagli esemplari che ci sono pervenuti, almeno. Duplex? Ne ho una. Internazionale? Ne ho due. Novum? Ne ho 5. Etiopia? non ne ho, ma ne ho viste almeno una decina, tra cui anche quelle colorate. Asterope? Non ne ho e non ne ho mai viste dal vivo e sì che bazzico i pen show da un po' di tempo.
Quindi o sono sfigato io, nel senso che sono tutte rare uguali e sono io che non ho trovato l'Asterope, oppure quest'ultima è ben più rara - e mi sembra che i prezzi che si chiedono in giro siano la dimostrazione di questo fatto. Se mi sbaglio, sono dispostissimo a fare trade della mia Novum per la vostra Asterorpe : alla pari.
In merito alle ipotesi sui foglietti che fanno cadere le braccia a Riccardo, potrei ribattere che siccome il famoso foglietto non è ancora saltato fuori, può essere anche logicissimo che Aurora, che aveva investito ecc ecc, lo debba aver prodotto: ma finora non se ne conosce nemmeno uno. Quindi, anche questa è una semplice TEORIA, se volete logica, ma finora non supportata da nessun fatto e pertanto resta tale fino ad evidenza contraria: esattamente come la mia.
PS: Riccardo, dammi il tuo indirizzo così ti mando in omaggio una boccetta di Attak per riattaccarti le braccia. :set2010033: :set2010033:
Sei ancora onesto,
c'è chi avrebbe offerto UN pennino in Platiridio per un'Asterope! :set2010044:
Mr. P
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Possiamo desumere, dall'ultima affermazione di Paolo, che la quota VINCENTE DEL PICCHETTO è quella a 1,05 ?
:set2010033:
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Vedo che continuiamo a fare tante parole ma nessuno si sofferma a leggere attentamente quello che fino a questo momento è stato pubblicato.
Nell'Articolo interamente dedicato a questa penna e nel pieghevole omonimo che ha pubblicato piru piru, c'è scritto in maniera chiara e leggibile che il prezzo dell'Asterope era di 95 lire, al disotto del costo della Novum, dell'Optima e dell'Internazionale. Quest'ultima costava ben 125 lire, il set Duplex con scatola semplice costava 220 lire, con scatola lusso ne costava ben 250.
Tutte queste penne erano in vendita contemporaneamente, nel medesimo periodo in cui l'Asterope era in vendita.
E comunque ci sono pubblicità dell'Asterope, anche se le hanno viste in pochi.
Prossimamente, sarà pronta in collaborazione con il dottor. Hemmet Brown un ritorno al 1934 affinché chi lo desidera possa cercare o una Asterope completa oppure solo la scatola, oppure solo qualche pubblicità o un foglietto di istruzioni o magari prendersi soltanto un caffè da baratti.
Il tutto alla modica cifra di un chilo di arance, chiedere un platiridio sembrava eccessivo... d'altra parte SIETE TUTTI uomini d'affari...