Pennamania by I.F.P.A. - Il network Italiano della Penna Stilografica
Miscellanea & Co. => Penne Anonime, Penne Pubblicitarie etc... => Topic aperto da: pedewall - Febbraio 10, 2015, 23:45:06 pm
-
Tranne poche eccezioni, sono state sinora presentate tante stilografiche sicuramente belle o da “suogno” come dice Crozza facendo il verso a Briatore; tutte avevano in comune oltre la bellezza, la irraggiungibilità per i “non addetti ai lavori”.
Cerchiamo di allargare il nostro orizzonte e presentiamo ciò che comunemente si trova, magari migliorandolo, ma soprattutto illustrando le caratteristiche che in quella penna ci hanno intrigato tanto da promuoverla da oggetto comune a normale, altrimenti si partecipa ad un incontro di chiacchiere tra quei pochi che hanno avuto la fortuna, anche se solo per motivi anagrafici, di avviare questo tipo di collezionismo quando tanto era disponibile ed a prezzi accettabili.
Finanze permettendo, chi inizia oggi deve accontentarsi di quel poco che trova, sovente in condizioni appena accettabili, oppure limitarsi ad un prodotto moderno.
Inizio presentando questa anonima ed invito tutti a fare vedere oltre i tesori, anche il resto di ciò che hanno e che ritengono meritevole.
Provoco chiedendo fotografie di penne italiane funzionanti: GN, Vulcan (vista recentemente), Alcione, U.S.A. Unione Stilpenne Alpini, V, V2, Vera, Victor, Vis, Astoria Fabrikat o Stadium (niente a che fare con la tedesca) e mi fermo.
Stilografica anonima a leva di media dimensione (poco più di 12 cm), in celluloide di un insolito colore marrone oro, lavorata con 10 facce che alle estremità, affusolandosi, ritornano al tondo, la clip è sormontata all’apice da un fermo della stessa celluloide. Al tatto questa penna da una sensazione di robusta sicurezza e si impugna bene anche con il cappuccio calzato.
Dubito si tratti di un prodotto di origine italiana, ma tanto….
Vi ho aggiunto un pennino Minerva sottile, ma morbido ……….and enioy
-
Con le anonime ci vado a nozze: grigioazzurra faccettata clip freccia, terminali cappuccio e blindcap laminati, pennino Pullman discretamente fessibile.
-
Proseguo con una Adam stazza media carica a pulsante, pennino placcato marchiato Adam.
-
Due Aviostil Ogivali entrambe con pennino in oro, la grigia a pulsante, la bordeaux a siringa.
-
Una Blach star (proprio così, alla faccia dell'inglese), carica a pulsante, pennino Black Star in metallo (anticamente placcato) flessibile.
-
Una Boreal, clone della 88, cappuccio con placcatura a perdere...ma completa di scatola (rappezzata) e garanzia.
-
ora smetto.. una Cervinia faccettata bordeaux/vermiglio, carica a pulsante, pennino Cervinia anticamente placcato con foro a mezzaluna.
-
Grazie Walter, se la hai ancora, facci vedere bene il pennino Pullman non se ne incontrano tanti.
Adam la ho uguale, cambia la colorazione, con pennino di vetro che è passato in mano a mio figlio quando era piccolo, credeva fosse un punteruolo..
Aviostil: di questi modelli anellati ne sono stati fatti tanti per tanti, ma almeno quelle che conosco, sempre buone lavorazioni.
Black Star della BOHEMIA WORKS CZECHOSLOVAKIA, ma sembrano tutte penne di origine italiana.
-
.....Provoco chiedendo fotografie di penne italiane funzionanti: GN, Vulcan (vista recentemente), Alcione, U.S.A. Unione Stilpenne Alpini, V, V2, Vera, Victor, Vis, Astoria Fabrikat o Stadium (niente a che fare con la tedesca) e mi fermo....
Il marchio STADIUM che menzioni, e lo farai sicuramente con cognizione, mi fa venire in mente una curiosità: quando negli anni '80 ho interessato ad appassionarmi alle stilografiche, libri sull'argomento ce n'erano pochi, specie in lingua italiana e/o che trattassero di stilografiche italiane. Uno di questi, forse il Castruccio, nel parlare delle sottomarche di ANCORA, menzionò GOLIARDA e STADIUM, storpiando per errore quello che in realtà era STUDIUM (se non ricordo male scritto STVDIUM). La curiosità è che un paio di pubblicazioni successive presero per buona la cosa ripetendo pedissequamente lo stesso errore.
-
No Giuseppe, intendevo ASTORIA STADIUM (celluloide) ed ASTORIA FABRIKAT (laminate), nessun riferimento ad Ancora.
-
Grazie Walter, se la hai ancora, facci vedere bene il pennino Pullman non se ne incontrano tanti.
Mi scuso per la scarsa qualità; non appena trovo la penna cercherò di far qualcosa di meglio.
-
No Giuseppe, intendevo ASTORIA STADIUM (celluloide) ed ASTORIA FABRIKAT (laminate), nessun riferimento ad Ancora.
Sì, sì, chiaro.
Ma come ho scritto leggere questo marchio di cui personalmente ignoravo l'esistenza, mi ha riportato alla mente la vicenda che ho raccontato.
-
Walter, è veramente strano che una penna francese registrata con lo stesso nome anche in Italia fosse dotata di pennini inglesi.
Sicuramente li, costavano di meno o forse quella dicitura consentiva di aggirare il vincolo di vendere manufatti in oro col titolo18 Kt e si risparmiava qualcosa.
-
Walter, è veramente strano che una penna francese registrata con lo stesso nome anche in Italia fosse dotata di pennini inglesi.
Sicuramente li, costavano di meno o forse quella dicitura consentiva di aggirare il vincolo di vendere manufatti in oro col titolo18 Kt e si risparmiava qualcosa.
Ma non potrebbe essere solo un caso di omonimia?
-
Giuseppe tutto è possibile, anche se non conosco altra marca Pullman oltre quella francese, ma se vedo un pennino in oro Aurora con inciso made in england, o vi è una spiegazione plausibile o mi vengono dei dubbi.
-
Giuseppe tutto è possibile, anche se non conosco altra marca Pullman oltre quella francese, ma se vedo un pennino in oro Aurora con inciso made in england, o vi è una spiegazione plausibile o mi vengono dei dubbi.
Un amico mi fornisce un'interessante contributo sulla questione: sembra che Pullman UK concesse la licenza della propria tecnologia a 'La Plume d'Or', azienda francese che chiamò la propria versione Meteor.
Citazione da gopens.com: si veda la descrizione della penna n. 11 del catalogo
http://www.gopens.com/Old_Vintage_Pen_Catalogs/Vintage-fountain-Pens-59.php
-
Ho visto quanto scritto sull'origine UK della Pullman, ma non vi sono elementi sufficienti per provare a fare una ricerca.
Altra.
Stilo anonima di 13,5 cm, grandi dimensioni in lastra di celluloide avvolta di colore…. a coriandoli?
Sistema di riempimento a pulsante. Fermaglio curiosamente decorato che in parte ha perso la doratura, anellini ben saldi anche se privi di incavo, penna che si impugna facilmente, ma non con il cappuccio calzato, diventa troppo grande.
Ho aggiunto un pennino Waterman senza numero, credo un # 5 sottile.
-
Davvero molto originale e gradevole!
-
:set2010001: Bella celluloide, la definirei "arlecchino" Ho solo un corpo di una Everest in lastra avvolta ad elicoide (in attesa di cappuccio) con quel tipo di livrea, pennino in metallo dorato "Everest Flex" 3...
-
Qui abbiamo invece una "Colombos" (sic) faccettata media, pennino un normalissimo Wingflow.
-
Qui abbiamo invece una "Colombos" (sic) faccettata media, pennino un normalissimo Wingflow.
Questa curiosa lavorazione con la faccettatura che nel cappuccio s'interrompe prima degli anelli l'ho già vista altre volte. Chissà se era esclusiva di un produttore o è stata adottata anche da altri.
L'effetto estetico - a mio parere - non è particolarmente gradevole, ma verosimilmente semplificava la lavorazione per l'inserimento degli anelli: a lume di naso mi verrebbe da supporre che le gole che li ospitano sul rotondo possano essere facilmente realizzate al tornio, mentre sulla superficie faccettata penso che dovessero essere fatte a fresa, faccia per faccia.
-
Per la serie "non si smette mai d'imparare".
Bella osservazione! :set2010090:
Sicuramente l'interruzione della faccettatura all'altezza degli anellini é una semplificazione costruttiva comportante una riduzione dei tempi lavorativi che incidevano, ora come allora, sul costo finale della penna. Gli anellini stessi sono tondi, anziché sagomati semplificando anche così il montaggio ed, ovviamente, i costi sia di produzione che di approvvigionamento.
Seppur in maniera diversa (su questa c'é proprio uno scalino) tale caratteristica si presenta anche sulla Cervinia e sull'anonima con pennino Pullman.
-
Questa Colombos è veramente bellina
-
Che bellezza! Inutile sottolineare che ignoravo l'esistenza della maggior parte di questi produttori!
Mi dispiace far scadere così il tono, ma vi mostro questa Universal scolastica con caricamento a stantuffo e pennino Warrented.
;D
Ogni riferimento alla M150 è, ovviamente, puramente casuale!
-
Non ti scusare, stiamo parlando di penne "normali" non il top di gamma di cui ci ha "abboffato" il famigerato duo Tubi/Maxpen. Ogni tanto qualcosa anche per i comuni mortali!!!!! :set2010028:
-
Diletti fratelli !!!
Folgorato sulla Via Di Damasco dagli appassionati ammonimenti del Beato Walter da
Carmagnola voglio invitare tutti voi a tornare sulla retta via, (specialmente te, reprobo Tubi)
ed avviarvi sulla strada della umiltá e modestia (dove l'ho giá sentita questa?)
per la salvazione dell'anima vostra, gettate orsù quelle spudorate e sbrilluccicanti penne
simbolo di peccaminosa superbia (vi indicherò io il posto, tramite MP...) e dedicatevi
a penne francescane come quella che adesso vi mostrerò...
-
Parole sante fratello Biancomonte!!!!! Lascia quelle orrende pennacce figlie del demonio ai tuoi confratelli e percorri la retta via di un sano ed ascetico collezionismo di "ravanate"
:set2010054:
-
Differente
Questa è una penna anonima “cicciotta”, grossa robusta, di cm 12
Il colore è blu scuro tendente al viola, non nero come sembra nelle fotografie.
Si impugna bene ricordando come dimensione la Selene primo tipo (anche se quest’ultima è un pochino più grande), ma pone qualche problema la sezione corta e con incavo pronunciato.
Soffermatevi sul fermaglio: su quali stilo ne avete visto di uguali?
-
Paolo, la linea della penna non mi pare molto italica; mi sembra più farina del sacco dei nostri cugini...erano specialisti in sezioni un po' particolari.
Per la clip...solo qualche similitudine nella clip di questa Tabo Mentis, ma non uguale:
(http://www.pennamania.it/forum/index.php?action=dlattach;topic=4835.0;attach=27108;image)
O con questa (sempre simile), ma la penna é anonima....
-
Sperando che prima o poi si palesi anche il falchetto con qualche apporto cospicuo, aggiungo ancora questa piccoletta (11,5 cm.) aghi di pino anonima, con una bella trasparenza del cappuccio, ma dalla clip malridotta (mi aveva punto la vaghezza di utilizzare la tecnica del buon Muristenes, ma mi sono trattenuto per via delle royalties da pagare :set2010028:)
-
Le penne che ho fatto vedere non credo siano italiane, forse quella .....coriandoli?
Walter per il fermaglio quello della laminata sembra uguale, molto simile la Tabo, e poi su quali altre nobili italiche marche viene trovato?
Vediamo se saltano fuori altre penne.
-
E questa?
Ha un nome: Varrante. Penna ben realizzata, origine?? Forse qualcuno la aveva appiccicata a Kosca, ma non credo.
Penna laminata in oro, anni 50-60.
Il fermaglio è uguale nel decoro..
-
Ho dovuto faticare parecchio a trovare penne degne di questo topic (come sapete ne ho ben di peggiori....) :set2010028: :set2010021:
inizio con questa elegante De Monpen
da notare la finezza del doppio anellino sul corpo !!!!!!!!!!!!!!!
-
Rispolvero poi queste due da Bologna 2013.....
-
Meno male che ti sei fatto vivo! Cominciavo a pensare che avessi cambiato genere di collezione come il Lorde....al posto delle penne, le donne!!! :set2010028:
-
Rispolvero poi queste due da Bologna 2013.....
Mi ci giocherei qualcosa che quella con la celluloide a tortiglione è una delle solite Aurora anonime.
-
Le penne che ho fatto vedere non credo siano italiane, forse quella .....coriandoli?
Walter per il fermaglio quello della laminata sembra uguale, molto simile la Tabo, e poi su quali altre nobili italiche marche viene trovato?
Vediamo se saltano fuori altre penne.
Mi hai un po' tirato la volata con la penna Varrante; direi Kosca, ma io non ho penne con quel tipo di clip, ma solo alcune matite...
Per la Varrante, cambia la clip, ma la trovo molto, ma molto simile a certe Zenith anni 50/60, come pure le Rolex dello stesso periodo...
-
Beh, in tema di penne Francescane...
Piccola curiosità: metti caso voglia riposizionare una guarnizione di sughero, si potrà smontare la sezione? In queste penne è incollata, giusto?
Niente royalties o meglio: andrebbero rigirate a questo (http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php/topic/277842-italian-celluloid-is-very-special/)utente di FPN :D
-
Beh, in tema di penne Francescane...
Piccola curiosità: metti caso voglia riposizionare una guarnizione di sughero, si potrà smontare la sezione? In queste penne è incollata, giusto?
Niente royalties o meglio: andrebbero rigirate a questo (http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php/topic/277842-italian-celluloid-is-very-special/)utente di FPN :D
Potrebbe esserci un po' di sigillante simile alla pece, come di frequente. In questo caso basta scaldare col phon e molla la presa. Potrebbe però smontarsi anche a metà del corpo, tra la parte trasparente e quella colorata.
-
Ho dovuto faticare parecchio a trovare penne degne di questo topic (come sapete ne ho ben di peggiori....) :set2010028: :set2010021:
inizio con questa elegante De Monpen
da notare la finezza del doppio anellino sul corpo !!!!!!!!!!!!!!!
Ma sicuro che si chiamasse De Monpen e non Demon pen????? (meditate gente, meditate....le penne dello demonio...ricredetevi fratelli!!!) :set2010054:
-
Potrebbe esserci un po' di sigillante simile alla pece, come di frequente. In questo caso basta scaldare col phon e molla la presa. Potrebbe però smontarsi anche a metà del corpo, tra la parte trasparente e quella colorata.
Grazie, è identica a quella postata da Max nella pagina precedente. Ho provato l'ammollo, il phon e la pinza gommata, ma non vuole proprio saperne.
-
Ecco la mamma di quei fermagli che si ritrovano sulle italiane? Varrante, Original Goldmichel, sulle Aristrokrat, su alcune Stilo Everest (http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/161367-false/),
con buona pace di tutte le altre, ed hanno somiglianze con qualcosa di Tabo, Tibaldi (sento già le urla dei puristi).
La PAN tedesca, Oberrheinische Federhalterfabrik Zahn, Leser & Compagnie Heidelberg and Mannheim/ Germany, nome per me impronunciabile, attiva sino al 1947, produceva oltre le penne in conto proprio e per altri sempre di buona-ottima qualità, tante minuterie (fermagli, pulsanti, leve etc,) oltre pennini.
Questa è in una bella celluloide con sistema di riempimento a stantuffo aspirante.
-
Ho visto quanto scritto sull'origine UK della Pullman, ma non vi sono elementi sufficienti per provare a fare una ricerca.
Altra.
Stilo anonima di 13,5 cm, grandi dimensioni in lastra di celluloide avvolta di colore…. a coriandoli?
Sistema di riempimento a pulsante. Fermaglio curiosamente decorato che in parte ha perso la doratura, anellini ben saldi anche se privi di incavo, penna che si impugna facilmente, ma non con il cappuccio calzato, diventa troppo grande.
Ho aggiunto un pennino Waterman senza numero, credo un # 5 sottile.
Dal mio vecchio e primo archivio fotografio 1.0 Rispondo con questa Monte Nero, medesima celluloide e ad una rapida osservazione medesima linea estetica.
Caricamento a pulsante
Pennino Vicotria Iridium 4 acciaio dorato
-
Ecco la mamma di quei fermagli che si ritrovano sulle italiane? Varrante, Original Goldmichel, sulle Aristrokrat, su alcune Stilo Everest (http://www.fountainpennetwork.com/forum/index.php?/topic/161367-false/),
con buona pace di tutte le altre, ed hanno somiglianze con qualcosa di Tabo, Tibaldi (sento già le urla dei puristi).
La PAN tedesca, Oberrheinische Federhalterfabrik Zahn, Leser & Compagnie Heidelberg and Mannheim/ Germany, nome per me impronunciabile, attiva sino al 1947, produceva oltre le penne in conto proprio e per altri sempre di buona-ottima qualità, tante minuterie (fermagli, pulsanti, leve etc,) oltre pennini.
Questa è in una bella celluloide con sistema di riempimento a stantuffo aspirante.
Non vorrei dire una stupidaggine ma se ricordo bene, lo stesso decoro venne usato anche dalla Saratoga, anche la versione della clip era simile ma con un aspetto più tondeggiante. Devo però controllare nell'archivio fotografico.
-
Qui abbiamo invece una "Colombos" (sic) faccettata media, pennino un normalissimo Wingflow.
Dal vecchio archivio fotografico 1.0 ecco una Columbia Extra con le medesime caratteristiche tecniche ed estetiche corpo e cappuccio sfaccettati con estremità tondeggianti, incluso il labbro del cappuccio con anellini.
Caricamento a pulsante
Pennino Columbus in acciaio (periodo autarchico?) certamente non suo
-
Questa invece è una Penna Lupo probabilmente ispirata alla Pelikan Rap-Pen.
Caricamento che gli americani che finiscono blub o squeez.
Pennino Iridium Point
-
Concludo per il momento mostrando dall'archivio 1.5 questa Black Star Oversize di dimensioni assai generose dato che chiusa misura quasi 14,0cm.
Caricamento a Pulsante
Pennino Iridium Point in acciaio dorato
-
E di queste tre Royal che ne dite?
-
E di queste tre Royal che ne dite?
... Che hanno solo una clip triste; altrimenti sarebbero in grado di competere con le migliori.
-
Che ne dite di questa Gloria faccettata?
-
E, buon peso, aggiungo quest'altra Gloria stile Duofold...
-
Dalla FABBRICA PENNE STILOGRAFICHE CAV. D. CERIANI di Sesto Calende (VA) uscivano belle penne. e non se ne trovano tante, soprattutto di celluloide.
-
Le due penne, però presentano due loghi completamente diversi: quello della Blu/nera è un classico corsivo abbastanza fine....
-
E di queste tre Royal che ne dite?
... Che hanno solo una clip triste; altrimenti sarebbero in grado di competere con le migliori.
Sul sito di Paolo ne ho viste alcune con una clip a paletta tipo Minerva e debbo dire che hanno tutta un'altra faccia.
-
Ecco anche la mia Gloria faccetata .....
-
Ed a ruota ecco anche un'altra Montenero dopo quella di Riccardo
-
Ho penne strane ??? Lo so e allora beccatevi pure questa.... :set2010028: :set2010028:
The Ideal Safety
-
Non so voi, ma io trovo il colore di quella Montenero veramente triste... :set2010027:
-
Non so voi, ma io trovo il colore di quella Montenero veramente triste... :set2010027:
Tanto triste che potrebbe avere avuto una parte nel libro cuore: Invece che la maestrina dalla penna rossa, la maestrina dalla penna Montenero.
-
E, buon peso, aggiungo quest'altra Gloria stile Duofold...
Questa Gloria in stile Duofold mi intriga parecchio. Bellissima la venatura blu della celluloide
Inviato da device Android con Tapatalk
-
Non so voi, ma io trovo il colore di quella Montenero veramente triste... :set2010027:
Effettivamente...
Inviato da device Android con Tapatalk
-
Anonima al 100% ma realizzata con la medesima celluloide utilizzata anche da alcune big.
Caricamento a pulsante, pennino anonimo wing-flow
-
Come questa ho avuto una Maryland
-
Anonima al 100% ma realizzata con la medesima celluloide utilizzata anche da alcune big.
Caricamento a pulsante, pennino anonimo wing-flow
La celluloide ricorda molto quella della Selene.
-
Quando la salsa (il corredo) vale più del pesce (la penna).... una Aristokrat scolastica; non vi ricorda nulla il tubetto metallico per le due cartucce?
-
Noto molti OFF TOPICS, per penne anonime io intendo prive di marchio ovvero con fusto liscio, se si riporta aviostil, verbana, cervinia, royal ecc... non credo prorpio siano "ANONIME" no?
Io ne ho una di completamente anonima ovvero fusto liscio e clip liscia ma so benissimo uscire dalla S.A.F.I.S. perciò anche in questo caso è tutt'altro che anonima...
Qualcuno ha parlato di clip triste riferendosi alle Royal, io al contrario la trovo una clip in linea con lo stile della penna e dal look sobrio rispetto a tante altre clip che definirei barokke e non barocche.
Infine concludo con questo mio pensiero:
in questo 3D ci sono tra le penne più belle del forum, un esempio la "coriandoli" è di una celluloide bellissima, la vedo però non ben tenuta, non so se sia una scelta da collezionista o altro.
-
Noto molti OFF TOPICS, per penne anonime io intendo prive di marchio ovvero con fusto liscio, se si riporta aviostil, verbana, cervinia, royal ecc... non credo prorpio siano "ANONIME" no?
Non concordo sull OT; secondo me il topic aperto da Pedewall recita "stilografiche normali, stilografiche comuni" e quindi non necessariamente anonime....
Per la collocazione all'interno del gruppo "Penne pubblicitarie, anomime ecc." secondo me si é dovuto far di necessità virtù in quanto non esiste un contenitore specifico; molte delle penne proposte avrebbero potuto essere collocate nella restante produzione italiana, ma tutte quelle di non chiara produzione italiana o evidente produzione estera?
-
Penso che le Aristokrat fossero realizzate dalla PAN, erano vendute in Italia da W. Engele in quanto contenuto nello stesso catalogo della Original Goldmichel che da qualche parte "riposa" su pennamania
-
Wally, ce l'ho anch'io una Aristokrat, guarda...
È una eyedropper red ripple n.6 all'incirca del periodo della Prima Guerra Mondiale,
però si tratta di una sottomarca, manco a dirlo, Montblanc, col suo pennino originale MB
ed il marchio con la tipica Alabarda...
:set2010098: :set2010021: :set2010044: :set2010042:
-
Un'alabardata la darei a te.................te possino! :set2010028:
-
Pensavo solo alle anonime a non alle comuni come da titolo perciò chiedo PERDONOOOO!!!
Resta il fatto che tra queste comuni vedo tante bellissime penne che poco han da invidiare a marchi maggiori.
-
Pensavo solo alle anonime a non alle comuni come da titolo perciò chiedo PERDONOOOO!!!
Resta il fatto che tra queste comuni vedo tante bellissime penne che poco han da invidiare a marchi maggiori.
Perdono di che? Per un'opinione espressa in modo garbato?
Una volta, ritengo, c'era proprio una cultura del lavoro ben fatto. V'è comunque da tener conto che quelle presentate sono una selezione delle cosidette "comuni" e che le vere ciofeche sono rimaste nei cassetti..... :set2010028:
-
Ci provo anche io:
1)Direttamente da Bedrock una WILMA (dammi la clava)
2)Non ne ho trovato uno rosa a pallini, ma un ELEFANTE verde si!
3)Quando la calcolatrice non c'era PENNA PITAGORICA BREVETTATA (mica cotica)
con clip marcata STILPEN.
(http://i1287.photobucket.com/albums/a624/z900it/DSCN7325_zpsredsiab6.jpg) (http://s1287.photobucket.com/user/z900it/media/DSCN7325_zpsredsiab6.jpg.html)
(http://i1287.photobucket.com/albums/a624/z900it/DSCN7326_zpszswft5cd.jpg) (http://s1287.photobucket.com/user/z900it/media/DSCN7326_zpszswft5cd.jpg.html)
(http://i1287.photobucket.com/albums/a624/z900it/DSCN7327_zpscympkez2.jpg) (http://s1287.photobucket.com/user/z900it/media/DSCN7327_zpscympkez2.jpg.html)
(http://i1287.photobucket.com/albums/a624/z900it/DSCN7328_zpsz2eiktl1.jpg) (http://s1287.photobucket.com/user/z900it/media/DSCN7328_zpsz2eiktl1.jpg.html)
-
Grande la pitagorica! :set2010001:
-
La Pitagorica è affascinante. Quale era il funzionamento e quali risultati aritmetici si ottenevano?
-
Questo topic mi piace sempre più, state mostrando cose strabilianti.
Il confronto tra le due Aristokrat è favoloso.
-
Metto qui un'altra Aristokrat taglia medio/piccola degli anni 60/70 con qualche pretesa......peccato che il pennino originale sia solamente placcato.
Maaaxxxx.....
-
Una pubblicitaria Fiat
-
:set2010001:
-
Inserisco questa anonima pubblicitaria per la Minotti Metalli, ditta del varesotto fondata nel 1924 e tuttora in attività.
-
Sicuramente già postata illo tempore, questa anonima francese dall'interessante celluloide
-
Walter quest'ultima celluloide della penna sagoma Sheaffer Balance è uno spettacolo.