Autore Topic: Tecnica Fotografica 07 - La prospettiva (Impariamo a leggere le immagini)  (Letto 1746 volte)

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

Online turin-pens

  • 100.831 fotografie in archivio. Traguardo 100.000 ABBATTUTO
  • Amministratore
  • Hero Member
  • *****
  • Karma: +4/-0
  • Sesso: Maschio
  • Traguardo 200.000 ormai prossimo
Il settimo capito proverà (almeno spero) di spiegare le basi della prospettiva il perché si utilizza e il come imparare letteralmente a leggere le immagini perché come sappiamo la fotografia è un vero e proprio linguaggio e come tale bisogna imparare a leggerlo, a scriverlo e ovviamente comprenderlo.
Infatti se opportunamente preparata ogni singola persona e in questo caso ogni singolo collezionista può comprendere cosa la fotografia che stiamo osservando ci sta dicendo e il perché.
Questo nel caso del collezionismo di penne stilografiche assume almeno secondo me un valore maggiore in quanto stiamo osservando una rappresentazione bidimensionale di un oggetto in realtà tridimensionale che potrebbe essere di nostro interesse.
La fotografia però può anche diventare strumento d'indagine quando non avendo realmente l'oggetto disponibile è però necessario fare dei confronti e schiarirsi le idee.
Nasce però qui un problema poiché come accennato non tutte le fotografie sono uguali racchiudendo al loro interno un certo numero di variabili che se non opportunamente decifrate, in caso di eventuali confronti potrebbero trarre in inganno e far apparire due prodotti identici sostanzialmente differenti.

Spieghiamo in quale modo la prospettiva entra in gioco, in quale modo altera la realtà delle immagini e come fare per riconoscerla e leggere le immagini nel modo corretto. Per fare questo, mi avvalerò anche di alcune immagini inserite sul forum da parte di alcuni utenti.

Immagine 1 Due penne fotografate perfettamente in pianta:



Si vede, la prima penna fotografata è una Parker Vacumatic. La  ripresa perfettamente in pianta, permette di apprezzare in modo pulito il fatto che sia la testina del cappuccio che il fondello hanno degli inserti conoci pressoché simmetrici.

La seconda immagine invece raffigura una Omas con caricamento a levetta. In questo caso la ripresa perfettamente in pianta permette di far apprezzare il fatto che sia la testina del cappuccio che il fondello sono leggermente bombati e non piatti. Infatti sia la testina che il fondello sono leggermente arcuati.

La ripresa perfettamente in pianta delle due penne è anche confermata dalla sottilissima zona d'ombra che in entrambe le penne corre sostanzialmente per tutta la lunghezza della penna. Specialmente sulla Parker Vacumatic, si può osserva quest'ombra correre lungo il corpo, sugli anellini (la parte centrale risulta leggermente più scura proprio a causa dell'ombra) e lungo la mezzeria della clip a freccia.

Stesso discorso per la Omas la quale però essendo nera risulta essere meno visibile ma comunque percepibile.

Immagine 2 Le penne fotografate in prospettiva:



Questa immagine che prendo in prestito dal nostro Fabbale mostra come nell'Enciclopedia della penna stilografica italiana, molte penne siano state fotografate in prospettiva invece che in pianta. Di per se questo non è un errore (se la prospettiva è ben utilizzata permette di ottenere dei risultati davvero interessati) ma rende necessario saper interpretare correttamente ciò che le immagini dicono.

Partiamo dal principio osservando la prima penna a sinistra:



Questa immagine è in realtà un'immagine composta ovvero due immagini montate insieme e questo si comprende dal fatto che le due parti sono in realtà riprese con prospettive differenti. Infatti il corpo è ripreso sostanzialmente in pianta, mentre il cappuccio è ripreso in prospettiva.
Questa differenza si intuisce osservando prima il corpo. Infatti come accennato con la fotografia numero 1, la parte centrale del corpo è in ombra e tale ombra corre per tutta la lunghezza partendo dal fondello e arrivando fino alla giunzione. Il fatto che il corpo non è ripreso in prospettiva, si intuisce anche dal fatto che il fondello essendo piatto termina dritto e non forma nessun ellisse (evidenziato dalla freccia verde).

Il cappuccio invece è stato ripreso in prospettiva. Questa decisione è stata presa con molta probabilità dalla forma della clip che essendo sostanzialmente piatta e liscia, sarebbe stata "sporcata" lungo la mezzeria dall'antiestetica ombra sopra indicata che su una superficie dorata sarebbe stata molto più evidente.
Il fatto però che il cappuccio è stato ripreso in prospettiva, è intuibile soprattutto dal fatto che il labbro del cappuccio non termina dritto ma mostra la parte interna del lato inferiore, facendo assumere al labbro stesso la forma di un ellisse. Questo provoca anche un apparente accorciamento della parte superiore del labbro stesso e un allungamento dei lati perché questi ultimi si raccordano con la parte inferiore del bordo stesso. Anche la testina, a causa della ripresa in prospettiva assume una forma nettamente più rastremata rendendo la forma a tronco di cono ancora più accentuata.

Immagine 4 Prospsettiva elevata e formazione di ellissi

Ora prendiamo come riferimento le ultime tre penne e le visualizziamo in blocco.



Come possiamo osservare, queste tre penne sono riprese tutte quante in prospettiva e addirittura con un angolo abbastanza accentuato e via via progressivo partendo dalla penna di sinistra e arrivando alla penna destra.
Infatti se le osserviamo attentamente, notiamo che la prospettiva della prima penna per quanto presente è ancora abbastanza leggera poiché la zona centrale è ancora moderatamente in ombra ma già meno rispetto alla penna raffigurata nella terza immagine. Sempre a causa della ripresa in prospettiva, la testina di questa penna appare leggermente più rastremata della realtà, il labbro del cappuccio risulta allungato ai lati e leggermente corto nella parte superiore e cosa importante inizia ad apparire un'ellisse nella parte terminale del fondello.

La seconda penna presenta tutte le caratteristiche della prima penna ma essendo ripresa con una prospettiva leggermente più spinta, anche tutti i punti sopra indicati risultano più accentuati. La maggior prospettiva causa anche una "rottura" dell'ombra centrale tanto che in questa penna si inizia a percepire un flare interno all'ombra centrale che a questo punto è formata da due "binari" laterali più suri è un filetto centrale più chiaro.

la terza immagine invece è forse la più eloquente in quanto qui la ripresa in prospettiva è ancora più evidente tutti i punti descritti nelle due penne precedenti sono fortemente accentuati, l'ellisse che si forma alla fine del fondello è evidentissima e la parte centrale della penna non è più in ombra anzi risulta essere perfettamente illuminata mentre le parti subito a lato della parte centrale risultano in ombra rispetto alla parte centrale stessa. 

Però la prospettiva può essere anche sfruttata per mettere volutamente in evidenza determinate parti della penna come ad la parte interna di una condotta attraverso una finestra trasparente



descrivere un cappuccio nella sua interessa partendo dall'inserto nella testina passando per la clip arrivando fino alle verette



Oppure per racchiude all'interno di una sola immagine verette, labbro del cappuccio e in parte anche l'interno del cappuccio magari per mostrare la trasparenza del materiale



Concludendo, le immagini in prospettiva non sono un errore, anzi la prospettiva ci permette di ottenere dei risultati davvero interessanti ma non bisogna abusarne e soprattutto bisogna saper comprendere quando e e come dosarla perché a seconda di quello che dobbiamo fare è necessario sapere come e utilizzarla e soprattutto comprende se le immagini che abbiamo difronte sono riprese oppure no in prospettiva e quali cambiamenti essa comporta, specialmente se le immagini che abbiamo davanti le utilizziamo per dei confronti e degli studi.



Tags:
 

       
Twittear