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MIGLIORIAMO PENNAMANIA.IT => Topic Fantasma => Topic aperto da: pirulazio - Giugno 08, 2010, 18:21:10 pm

Titolo: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pirulazio - Giugno 08, 2010, 18:21:10 pm
La collina di Superga è tristemente famosa per lo schianto dell'aereo del Grande Torino,
avvenuto il 4 maggio 1949, una brutta giornata temporalesca, esattamente come oggi.

Alcuni anni prima la Stilo Everest produsse una delle + belle laminate che io abbia visto,
forse un pelino pesante come allegoria, ma di altissima qualità, raffigurante la basilica di Superga vista di 3/4
ne ho trovate due lievemente diverse fra loro, una lucida con vernice nera per far risaltare gli sbalzi,
l'altra è satinata, diverse le clip, le testine e i marchi.
Ne ho altre di belle Everest, poi le vediamo.

P
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: mccagly - Giugno 08, 2010, 18:23:34 pm
STRAORDINARIE, le penne e le foto.

ITALIA - Resto del Mondo, 2-0

Complimenti.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: Wallygator - Giugno 08, 2010, 18:31:21 pm
Forse un po'  ridondanti, ma belle!!! :set2010090: :set2010083:
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: fabbale - Giugno 08, 2010, 18:52:30 pm
Ah................ regà!!!

Ma oggi le vostre mogli vi hanno regalato una confezione di duraglit e fate le pulizie dei gioielli???
Avete aperto i caveau???

Tutto questo brillio abbaglia....

Ve possino...... :set2010054:

Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pumagiu - Giugno 08, 2010, 19:46:38 pm
Era giusto chiamarla Superba invece che Superga.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pedewall - Giugno 08, 2010, 22:43:11 pm
Paolo finalmente ti sei deciso, sono bellissime.
Quando guardo questi lavori così particolari, mi chiedo sempre: chissà a chi erano destinate, chi le aveva commissionate, non posso credere che la Stiloeverest ne avesse ordinato una dozzina uguali e stesse li ad aspettare l'acquirente.
La manualità del lavoro in questo caso si vede benissimo: non ve ne sono due uguali.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: fabbale - Giugno 09, 2010, 09:17:43 am
Più che le guardo e più che rimango basito.

 :set2010083: :set2010090: :set2010075: :set2010035:
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: LetiziaJac - Giugno 09, 2010, 10:55:33 am
Oltre alla manualità del lavoro si vedono anche le variabili dei componenti dei rivestimenti che potevano essere assemblati liberamente: testina del cappuccio e clip, ad esempio. Usando lo stesso tubo cappuccio e montando una clip diversa ed una testina diversa, sembra quasi un'altra penna...
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: sbroglia - Giugno 09, 2010, 11:07:23 am
KE MERAVIGLIA!

MA IL NERO DI SOTTOFONDO ALLA SECONDA è SMALTO O CHEALTRO?

Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pedewall - Giugno 09, 2010, 12:52:08 pm
Paolo aspetto le altre.
L'annerimento superficiale delle leghe (nel nostro caso le lamine sono assimilabili anche se i due metalli non sono compenetrati tra loro), escludendo quelle di argento oro che non mutano (rimanendo nel campo che ci riguarda penne rivestite con lamina di argento con sovrastante lamina d'oro non possono annerire) è dovuto al trattamento termico a cui la stessa viene sottoposta (la saldatura del cilindro) ed è dovuto all'affioramento della parte non nobile del metallo e conseguente ossidazione.
In parole povere lo strato di rame (o altro metallo) sottostante della lamina sottoposto ad elevate temperature tende ad affiorare ossidandosi a contatto con l'aria e dando una colorazione scura (talvolta rossa) che di solito nei gioielli viene percepita come cattiva lavorazione.
Tralascio i trattamenti antiossidanti o sbiancanti.
Purtuttavia i migliori orafi, riuscivano ad enfatizzare o limitare, controllandola, tale ossidazione al fine di dare una maggiore incisività al proprio lavoro, conferendo un risalto od una attenuazione allo stesso.
Questa variazione di colore non è una bruciatura della lega.
E' questa una semplice spiegazione finalizzata al comprendere, chi vuole approfondire basta un qualsiasi manuale di oreficeria.
Attendo i commenti, spero costruttivi, dei chimici.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: Wallygator - Giugno 09, 2010, 14:02:58 pm
Paolo aspetto le altre.
L'annerimento superficiale delle leghe (nel nostro caso le lamine sono assimilabili anche se i due metalli non sono compenetrati tra loro), escludendo quelle di argento oro che non mutano (rimanendo nel campo che ci riguarda penne rivestite con lamina di argento con sovrastante lamina d'oro non possono annerire) è dovuto al trattamento termico a cui la stessa viene sottoposta (la saldatura del cilindro) ed è dovuto all'affioramento della parte non nobile del metallo e conseguente ossidazione. ........................(omissis)


 :set2010083: :set2010090: In definitiva potrebbe essere anche un effetto voluto? ....Non ho parole..!
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: sbroglia - Giugno 09, 2010, 19:07:33 pm
merci! :set2010001:
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pirulazio - Giugno 09, 2010, 20:48:29 pm
KE MERAVIGLIA!

MA IL NERO DI SOTTOFONDO ALLA SECONDA è SMALTO O CHEALTRO?



Il nero è tipo una vernice, forse pece o qualcosa del genere.

P.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: sbroglia - Giugno 09, 2010, 20:54:28 pm
all'inizio propendevo anche io per la pece....
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: turin-pens - Giugno 11, 2010, 10:35:59 am
Paolo aspetto le altre.
L'annerimento superficiale delle leghe (nel nostro caso le lamine sono assimilabili anche se i due metalli non sono compenetrati tra loro), escludendo quelle di argento oro che non mutano (rimanendo nel campo che ci riguarda penne rivestite con lamina di argento con sovrastante lamina d'oro non possono annerire) è dovuto al trattamento termico a cui la stessa viene sottoposta (la saldatura del cilindro) ed è dovuto all'affioramento della parte non nobile del metallo e conseguente ossidazione.
In parole povere lo strato di rame (o altro metallo) sottostante della lamina sottoposto ad elevate temperature tende ad affiorare ossidandosi a contatto con l'aria e dando una colorazione scura (talvolta rossa) che di solito nei gioielli viene percepita come cattiva lavorazione.
Tralascio i trattamenti antiossidanti o sbiancanti.
Purtuttavia i migliori orafi, riuscivano ad enfatizzare o limitare, controllandola, tale ossidazione al fine di dare una maggiore incisività al proprio lavoro, conferendo un risalto od una attenuazione allo stesso.
Questa variazione di colore non è una bruciatura della lega.
E' questa una semplice spiegazione finalizzata al comprendere, chi vuole approfondire basta un qualsiasi manuale di oreficeria.
Attendo i commenti, spero costruttivi, dei chimici.

Paolo apprezzo quello che scrivi, ma bisogna dire che le laminature d'oro non erano saldate alla base di rame o ottone... e che la differenza di colorazione dell'oro visibile nella prima Everest a sinistra, non è dovuta dal rame ma semplicemente dal fatto che questa penna ha una finitura sabbiata invece che lucida, lo si capisce anche dal fatto che le parti lisce sono cromaticamente identiche in entrambe le penne (mi riferisco al labbro del cappuccio, fondello etc...).
Tra l'altro se le penne laminate, dorate, o in oro massiccio non si fotografano in un ambiente dove la temperatura cromatica della luce è perfettamente controllata e bilanciata, sarà facilissimo ottenere con la stessa penna foto cromaticamente anche molto differenti.
Oltretutto le lamine d'oro, così come i bagni galvanici utilizzati dalle case per le proprie penne, hanno subito nel tempo dei mutamenti di colore, nel senso che oggi venivano comprati più gialli, domani più rossi e quindi basterebbe questo per spiegare la differente colorazione della prima penna.

Un esempio le 88K laminate sono state prodotte sia con doratura elettrochimica gialla sia con doratura elettrochimica rosa ma la differenza tra le due si nota soltanto mettendole una di fianco all'altra.

Questo vale anche per il periodo in cui si producevano le rientranti laminate; le lamine d'oro erano disponibili in varie tinte di giallo tanto da andare dal giallo pallido al rosa ramato.
Non vi era un colore unico.

 :set2010021:
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: pedewall - Giugno 14, 2010, 22:23:36 pm
Riccardo hai perfettamente ragione sulla differente colorazione dell’oro sul trattamento superficiale, e sulla variazione di tonalità della fotografia, ma vuol dire che non sono stato chiaro, vedrò di spiegarmi meglio a costo di essere pedante.

L’oro che viene messo in vendita è, storicamente (oggi si utilizzano anche altri elementi), una lega ottenuta mischiando lo stesso con rame ed argento, quindi un oro 18 kt sarà costituito per il 75% da oro e per il 25% da rame+argento.
Quindi nelle leghe d’oro variando opportunamente i diversi leganti utilizzati, è possibile, pur mantenendo inalterata la percentuale dell’oro al 75% (18 Kt), ottenere diverse gradazioni di colore con una miriade di sfumature diverse variando la percentuale degli altri due elementi utilizzati.
Una predominanza di argento conduce a colorazioni biancastre, ma ne aumenta considerevolmente la durezza ottenendo quindi una lega difficilmente lavorabile, viceversa una predominanza di rame conduce a colorazioni rosse.
In via del tutto teorica, potremo costruire su carta un triangolo equilatero che contiene tutte le varianti di colore delle leghe d’oro: sui tre lati si inseguono le percentuali da zero a 100 di oro, rame ed argento utilizzato, ad ogni vertice in cui è 100 la percentuale dell’elemento considerato, corrisponde il colore bianco (argento), quello rosso (rame) e le varie sfumature del giallo per l’oro.  Tracciando una retta che congiunge le percentuali utilizzate di rame ed argento, questa si intersecherà con la retta che passa per la percentuale dell’oro (solitamente 75), individuando un punto che identificherà la colorazione dell’oro che si dovrebbe ottenere con quelle percentuali.
Nella realtà all’interno del triangolo non si hanno delle rette, ma delle curve che delimitano aree di colore, ma il principio teorico rimane valido.
Anticamente si parlava di leghe con caratura rossa, rosa o verde; in questo periodo parliamo semplicemente d’oro rosso, rosa, giallo, verde.
Ad esempio le penne safety rivestite marcate Vulcan, sono sovente di colore rossiccio.
Molto più complesso il problema della galvanizzazione in oro degli oggetti in quanto entrano in gioco il potere penetrante e quello ricoprente, l’aderenza etc. e tanto contano, almeno oggi, gli acceleratori utilizzati.

Nelle laminature che rivestono le penne il contenuto di rame è ancora maggiore in quanto il supporto è, di solito, fatto con tale elemento.
La saldatura di queste lamine, fatta naturalmente dalla parte dell’oro, conduce agli affioramenti ossidativi di cui ho parlato. Avevo scritto “Tralascio i trattamenti antiossidanti o sbiancanti.” che non sono altro che tutti quegli accorgimenti atti a prevenire (ad esempio saldatura in atmosfera controllata, scatola chiusa, o utilizzo di sostanze atte a limitare l’ossidazione superficiale)  o eliminare con i cosi detti sbiancanti (immersione dell’oggetto finito in acido solforico diluito a caldo etc.), questi scuri affioramenti di ossido di rame che sempre avvengono in quanto la lega ha subito un riscaldamento.

Innanzitutto il ragionamento sulle penne Everest era stato fatto guardando delle fotografie, quindi i sensi utilizzati sono molto limitati, o meglio viene usata solo la vista, per cui posso anche sbagliarmi e che la penna sia stata, dopo realizzata, antichizzata con la pece è possibile, ma la cosa mi sembra abbastanza improbabile.

Nelle fotografie di questa sezione (Cosa hanno in comune queste due rientranti) in cui avvicino una Italpen ad una Taurina che hanno un cappuccio pressoché identico, penne non solo viste ma anche toccate, la differenza tra le due è data dalla disossidatura (altro tipo di sbiancamento per comprenderci) a cui è stata sottoposta la Italpen (trattata, suppongo, con soluzione di cianuro, oggi lavorazione impossibile e vietata a causa dei vapori) in cui è totalmente assente l’ossidazione superficiale del rame invece ben presente, seppur in maniera limitata rispetto alla Everest, nella Taurina.
Mi scuso se sono stato prolisso.
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: mccagly - Giugno 14, 2010, 23:08:43 pm
Senza più scusarti,

continua così, sono lezioni che alzano notevolmente il livello degli approfondimenti tecnici e storici.

Grazie
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: Wallygator - Giugno 15, 2010, 09:00:31 am
 :set2010090: Tu scrivi pure, che lettori interessati alle tue ricerche ce ne sono!!!! :set2010083:
Titolo: Re: Everest Superga, eccole qui!
Inserito da: fabbale - Giugno 15, 2010, 09:12:26 am
Senza più scusarti,

continua così, sono lezioni che alzano notevolmente il livello degli approfondimenti tecnici e storici.

Grazie

Vero...
Molto interessante e particolare la disquisizione.
Mi interessa, proseguite.
Grazie
 :set2010037: