Ma Voi come la usate?

[moskitta75]

Se c'è una cosa che non posso vedere è una stilografica utilizzata col cappuccio inserito dietro!
Già "inserito dietro" mi dà fastidio, poi anche il vederlo...
Battute a parte, è veramente una cosa che non mi viene di fare, la penna diventa troppo lunga, sbilanciata e la cosa più terribile è che si striscia il kulo della penna!!!
Io tolgo il tappo, lo ripongo in parte e scrivo.
So che certe penne sono fatte apposta, con tanto di incastro sul retro ma comunque è una cosa che non mi piace.
Poi quelle penne con quel sistema manco mi piacciono, mi vengono in mente molte waterman's, Parker, Lamy...
Io prediligo penne con tappi e fondi affusolati e tondeggianti, gli estremi tronchi non li posso vedere.

[Giuseppe Tubi]

Se non sbaglio è un argomento già emerso. Personalmente, a parte alcune penne che effettivamente si sbilanciano parecchio, calzo il cappuccio sul fondo, ma più per non rischiare di buttarlo in terra inavvertitamente che per altri motivi.

[Gong-oh]

In passato calzavo sempre il cappuccio, per le stesse ragioni del Tubi, ora non più.
Con la sola eccezione per quelle penne progettate per ospitare il cappuccio sul fondello.
Le ragioni per non calzare il cappuccio possono essere molte. Certamente il rischio di rigate il fusto è tra le principali. Nel caso di penne con cappuccio avvitato, ho il timore di spanare il filetto. In alcumi casi, come in Lamy Millenium, a causa della conformazione del fusto, il cappuccio tende a sgusciare via, proprio non vuole stare lì. Ho anche l'impressione che per i cappucci con anelli di tenuta o lamelle all'interno, a furia di calzarli, li si snervi e poi non tengano più; a me è capitato su Rotring e Sheaffer.

[Marlowe]

Le stilografiche nascono come penne portatili, dunque il cappuccio è fatto per essere calzato.
Detto questo è questione di gusti e, per i collezionisti, di evitare graffi, forzature e rotture.