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Penne Stilografiche Italiane => Columbus => Topic aperto da: turin-pens - Giugno 24, 2013, 15:46:38 pm

Titolo: Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Giugno 24, 2013, 15:46:38 pm
Ecco una preview di uno stiloforo Columbus
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Marlowe - Giugno 24, 2013, 16:25:12 pm
Delizioso, bella la celluloide, e anche l'elefantino (molto british)!
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Giugno 25, 2013, 00:29:15 am
L'elefantino è una bella scultura in bronzo veramente ben fatta e curata, così come anche il piede dell'imbuto a cerchi concentrici è davvero notevole e le dorature sono perfette.
La base è in cristallo nero esattamente lo stesso delle basi Omas (la provenienza è la medesima), la penna in ottime condizioni.

personalmente è il primo stiloforo Columbus così che trovo e anche nei libri non ho trovato nulla di simile. Certamente non è un pezzo unico ma al di la di questo, penso che sia un oggetto interessante.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Marlowe - Giugno 27, 2013, 00:01:12 am
Direi uno dei più belli comparsi qui dentro. Complimenti.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 13, 2013, 17:21:06 pm

Questo stiloforo ha inciso il n. di brevetto 6253/1928.

Anche se questo è un periodo feriale e quindi poco adatto, chi possiede degli stilofori, qualsiasi marca, nota o no, per cortesia verifichi se lo snodo del boccale riporta questo brevetto.
Aspetto risposte per verificare se riportato su diversi stilofori.
Non avendo sinora trovato traccia alcuna di questo brevetto, penso che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) trattarsi di un brevetto italiano (ma di chi?) di cui non riesco a trovare nulla se non quanto si rinviene su stilofori di probabile origine .......oppure........
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 13, 2013, 19:22:07 pm

Questo stiloforo ha inciso il n. di brevetto 6253/1928.

Anche se questo è un periodo feriale e quindi poco adatto, chi possiede degli stilofori, qualsiasi marca, nota o no, per cortesia verifichi se lo snodo del boccale riporta questo brevetto.
Aspetto risposte per verificare se riportato su diversi stilofori.
Non avendo sinora trovato traccia alcuna di questo brevetto, penso che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) trattarsi di un brevetto italiano (ma di chi?) di cui non riesco a trovare nulla se non quanto si rinviene su stilofori di probabile origine .......oppure........

Ho qualche bicchierino: uno direi identico a quello di Riccardo che riporta identica dicitura, come si vede nelle foto. Non so però se metterei la mano sul fuoco circa la paternità COLUMBUS; non ne ricordo la provenienza, ma non so perché, ma mi viene da associarlo a THE KING.
Il classico bicchierino della OMAS mostra la sola scritta BREVETTATO, senza riferimenti ulteriori. In altri di diversi produttori non compare alcuna scritta. 
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Luglio 13, 2013, 19:36:23 pm
http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=3450.msg31714#msg31714

Rammentate questo mio ritrovamento?
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 13, 2013, 22:56:48 pm

Questo stiloforo ha inciso il n. di brevetto 6253/1928.

Anche se questo è un periodo feriale e quindi poco adatto, chi possiede degli stilofori, qualsiasi marca, nota o no, per cortesia verifichi se lo snodo del boccale riporta questo brevetto.
Aspetto risposte per verificare se riportato su diversi stilofori.
Non avendo sinora trovato traccia alcuna di questo brevetto, penso che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) trattarsi di un brevetto italiano (ma di chi?) di cui non riesco a trovare nulla se non quanto si rinviene su stilofori di probabile origine .......oppure........
Ho trovato tra i miei stilofori questo Omas che riporta proprio quella scritta, mentre gli altri
sempre di Omas ma neri, che ho non ne hanno alcuna. Sembrerebbe che la Omas marcasse
cosi' i boccali di qualita' superiore,o comunque in celluloide colorata, che penso avessero al loro
interno qualche accorgimento per evitare l'essiccazione dei pennini (ecco il perche' del brevetto).
Ho trovato anche un link di un altro stiloforo Omas, Arco platinum, ed ho chiesto all' amico
Pirulazio di inviartelo perche' io non ci riuscivo... Ciao , Max
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 14, 2013, 09:58:57 am
Intrigante questo mistero del brevetto, speriamo che Paolo riesca a svelarlo.
Come ho scritto i bicchierini OMAS che ho trovato sottomano hanno la sola scritta "brevettato"; Max ha mostrato questo con la dicitura completa e dice di averne altri senza alcuna scritta. Io sono propenso a ritenere che le differenti scritte sui calici non dipendano tanto dalla realizzazione tecnica, quanto dall'età.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 14, 2013, 11:52:56 am
Intrigante questo mistero del brevetto, speriamo che Paolo riesca a svelarlo.
Come ho scritto i bicchierini OMAS che ho trovato sottomano hanno la sola scritta "brevettato"; Max ha mostrato questo con la dicitura completa e dice di averne altri senza alcuna scritta. Io sono propenso a ritenere che le differenti scritte sui calici non dipendano tanto dalla realizzazione tecnica, quanto dall'età.

provate a cercare su Google : brevetto 6253 1928 , vi dovrebbe apparire come primo
risultato la descrizione di uno stiloforo Omas Arco Platinum su Wortpoint, molto
dettagliata...
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 14, 2013, 16:15:32 pm
Eccone un altro. Scavando un po' tra la robaccia accantonata nei secoli, ho trovato quest'altro bicchierino, dalle fattezze sensibilmente diverse dai precedenti.
Non so se si possa ipotizzare che più di un fabbricante abbia apposto la dicitura "Brevetto 6253/1928" sui calici prodotti.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 14, 2013, 16:29:18 pm
Eccone un altro. Scavando un po' tra la robaccia accantonata nei secoli, ho trovato quest'altro bicchierino, dalle fattezze sensibilmente diverse dai precedenti.
Non so se si possa ipotizzare che più di un fabbricante abbia apposto la dicitura "Brevetto 6253/1928" sui calici prodotti.
O indove ll'e' ?
Comunque da vile e profano " accattapenne " potrei ipotizzare che il Cav. Armando
abbia semplicemente venduto a chiunque li volesse questi bicchierini...
In fondo la Omas e' nata prima di tutto come produttrice di parti sfuse per terzi,
e in seguito anche di penne intere, vedi Ercolessi, Accossano etc...
Max
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 14, 2013, 16:33:24 pm
Eccone un altro. Scavando un po' tra la robaccia accantonata nei secoli, ho trovato quest'altro bicchierino, dalle fattezze sensibilmente diverse dai precedenti.
Non so se si possa ipotizzare che più di un fabbricante abbia apposto la dicitura "Brevetto 6253/1928" sui calici prodotti.
O indove ll'e' ?
Comunque da vile e profano " accattapenne " potrei ipotizzare che il Cav. Armando
abbia semplicemente venduto a chiunque li volesse questi bicchierini...
In fondo la Omas e' nata prima di tutto come produttrice di parti sfuse per terzi,
e in seguito anche di penne intere, vedi Ercolessi, Accossano etc...
Max
O che voi che ti dica? La novità der giorno è che r'sito mi dice che "l'allegati 'un superano i controlli di sicurezza" O che siamo all'aeroporto? Mah! Ora uno l'ha preso, si vedrà se con pazienza riesco a fagli 'ngoià anche quell'altri.
Dovete ave' pazienza....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 14, 2013, 16:57:31 pm
In effetti e' strano, dieci minuti fa era arrivata anche la seconda immagine, quella
del bicchierino intero, ora e' di nuovo sparita, si vede che il server si e' fatto anche lui
qualche bicchierino di troppo...
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 14, 2013, 17:16:45 pm
In effetti e' strano, dieci minuti fa era arrivata anche la seconda immagine, quella
del bicchierino intero, ora e' di nuovo sparita, si vede che il server si e' fatto anche lui
qualche bicchierino di troppo...
No, quella l'ho tolta io perché era del calice del precedente post.
Ho rifatto le foto ed ora è andato tutto a posto. Misteri...
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 14, 2013, 19:36:24 pm
Non vorrei fare il guasta feste porgendo alla vostra attenzione il fatto che il titolo del topic è Stiloforo Columbus e che la parola "stiloforo" in gergo identifica lo strumento da scrittura quindi la penna, mentre tutto l'insieme anche se abitualmente lo chiamiamo "stiloforo" sarebbe più corretto chiamarlo set da scrivania o da tavolo.

Ho anche menzionato la bellezza dell'elefantino, il caratteristico materiale con cui è realizzata la base. Non ho mai fatto menzione della paternità del brevetto, limitandomi a fotografarlo.
Vi siete chiesti il perché?

Quel che posso dire in più, è che l'imbuto con quella forma e quel numero di brevetto è ricorrente nei set da scrivania della Columbus, questo però, non significa che il brevetto e/o l'imbuto stesso siano di produzione Columbus.
Dopo tutto, la produzione su licenza o l'utilizzo/commercio di un prodotto coperto da brevetto è ieri come oggi ricorrente in moltissimi settori.

Che il brevetto sia Omas? possibile dopo tutto Omas è nata producendo minuteria come ad esempio le viti per le basi dei set da scrivania, mollette di carica, pulsanti etc...

Che il brevetto sia SAFIS? possibile la SAFIS ha prodotto penne anche per Omas e come fabbrica, SAFIS nel corso del tempo si è rivelata molto più grande e strutturata di quanto si pensassimo.

Che sia un brevetto Columbus? possibile, è cosa nota che Columbus o meglio Eugenio Verga abbia prodotto e brevettato lo spoon filler per la Swan e che soltanto dopo lo utilizzò la Columbus stessa.

Che sia un brevetto estero utilizzato poi anche in Italia un po' da tutti quanti? possibile anche questo.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Luglio 14, 2013, 21:51:28 pm
Non vorrei fare il guastafeste al quadrato, ma etimologicamente credo che stiloforo (foro dal latino fero cioè portare) sia riferibile al boccale, cioè ciò che porta la penna e non la penna che è lo "stilo"  da stilus, ovvero attrezzo a forma di asta.
In architettura, infatti, lo stiloforo è l'animale di  marmo che regge una colonna.


Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Luglio 14, 2013, 21:55:28 pm
Anche da qui si desume che è più la base che si dovrebbe in maniera idonea definire stiloforo
http://www.fountainpen.it/Stiloforo
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 14, 2013, 22:24:16 pm
Anche da qui si desume che è più la base che si dovrebbe in maniera idonea definire stiloforo
http://www.fountainpen.it/Stiloforo

Quel che è scritto non è consono se si parla di penne e oggetti da scrittura.
Nel caso specifico delle penne stilografiche per stiloforo si intende la penna. Esattamente come il nome corretto dell'alimentatore è condotta e il puntale in gergo pennifero si chiama giunzione.
Uno dei motivi per cui mi sono sempre rifiutato di fare una sezione Wiki non controllata è proprio per non divulgare inesattezze o cose di cui non sono certo.

Quel che è riportato nel link segnalato, è sostanzialmente corretto ma fa riferimento principalmente al mondo dell'architettura quindi poco o nulla centra con le penne.

Lungi da me il voler convincere le persone ad ogni costo, e quindi chi pensa che quel che è riportato li sia corretto, è libero di crederlo ma da quel che so, il termine stiloforo riferito agli oggetti in questione ha un'origine molto più recente e molto più banale essendo un termine composto.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 15, 2013, 10:21:01 am
In effetti e' strano, dieci minuti fa era arrivata anche la seconda immagine, quella
del bicchierino intero, ora e' di nuovo sparita, si vede che il server si e' fatto anche lui
qualche bicchierino di troppo...
No, quella l'ho tolta io perché era del calice del precedente post.
Ho rifatto le foto ed ora è andato tutto a posto. Misteri...

Ieri stavo facendo alcuni aggiornamenti al sistema sia al database del forum che alla struttura del cms, potrebbe essere questo il motivo dei momentanei problemi che sono stati riscontrati.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: LetiziaJac - Luglio 15, 2013, 10:41:25 am
Concordo con l'analisi etimologica in toto. Se si chiama stilo-foro, significa che porta  una penna, non che è una penna. Mi riservo di controllare l'uso del temine stiloforo in cataloghi e listini d'epoca ma credo che anche il mondo delle penne, per quanto particolare e bizzarro, non possa esulare dalle elementari regole lessicali che permettono la comunicazione tra gli umani. L'etimologia è una scienza esatta e non è che una regola vale solo nell'ambito dell'architettura ma è diversa in quello della medicina o dell'orticoltura!

Nella mia umile esperienza di "umana", non dotata di poteri soprannaturali,  ho comunicato con il mondo delle penne per anni usando il termine "penna da tavolo" o addirittura "penna da stiloforo" riferendomi allo strumento per scrittura generalmente privo di cappuccio (con alcune eccezioni, vedi Pelikan da tavolo), dotato di un codino, destinato ad essere infilato in un boccalino ( bicchiere?) innestato su una base di vario genere e foggia. Quando ho parlato di "stiloforo", non ho avuto difficoltà a dialogare con i miei simili riferendomi chiaramente alla base + boccalino. E pensare che questo accadeva in tempi in cui si comunicava ancora con le parole, senza avere la possibilità di inviare foto in tempo reale!
Per il resto, il dibattito sul numero di brevetto mi pare molto interessante, ma come al solito, mi chiedo perché sia necessario sempre "giocare" a chi ne sa di più e chi ne sa di meno.
Scusatemi ancora se mi permetto, soprattutto in un periodo in cui i miei contributi al mondo pennistico sono veramente scarsi e sporadici;  prendete queste mie osservazioni come quelle di un forummista che legge i post, gode delle belle fotografie, si rallegra della quantità di informazioni utili che emergono, dello spirito di collaborazione che si respira nella maggior parte dei casi e a volte si chiede: ma perché? Perché questo grande potenziale, questa bella possibilità di comunicazione e di scambio, potentissima, efficace, ricca, poi si riduce così spesso a una diatriba su quello che non si sa ma si dovrebbe sapere e che però non viene detto ma ci si deve credere lo stesso? E troppo spesso, ancora resta inconcludente, sospesa a mezz'aria, in attesa di un tassello rivelatore.. che pare ci sia, ma non arriva mai. Un'epifania mancata!
Non sarebbe tanto meglio che ognuno dicesse quel che sa oppure stesse zitto? Quanti anni ancora saranno necessari prima che sia CHIARO che non c'è nessuno che sa tutto, non c'è nessuno che dietiene il privilegio della conoscenza e che, porcaccia miseria, uno straccio di conoscenza, di cultura pennisitca si raggiunge solo e dico SOLO se ciò che si sa viene condiviso?
Cosa volgiamo fare, continuare a fare i giochini dei tempi  dell'Accademia Italiana della Penne Stilografica( quella "antica")? Imparare è un'arte che non tutti sanno apprendere. Ci vogliono dei buoni maestri, e i migliori maestri imparano più dai propri allievi che da quello che hanno studiato sui libri.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Luglio 15, 2013, 11:38:47 am
Faccio una precisazione, umilmente, che non so a cosa porti ma stiloforo, in ambito architettonico, prende stilo da stylos, greco, che vuol dire colonna, mentre stilo in senso di penna, benché una colonna sia dritta e affusolata come una penna, ritengo non possa che venire dal latino stilus, ovvero oggetto appuntito. Quindi stiloforo come parola nel vocabolario italiano esiste solo in versione architettonica (porta-colonna) benché per ovvietà, in campo di penne, è più ovvio pensare a stilus-fero come matrice...ma è un neologismo ad hoc? Non so e, da buon psicanalista, dove non so mi taccio! (e dove "so" ancor di più!) .   :)
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 15, 2013, 12:02:58 pm
Ahi, ahi...
Avevo ancora il dorso delle mani dolorante per le righellate di Riccardo, ed ecco
che me ne arrivano altre dalla Sig.Maestra...
Basta, adesso me ne vado in punizione dietro la lavagna... :set2010038:
Titolo: R: Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 15, 2013, 14:17:15 pm
Carissimi,

La mia specifica era dettata dal tentativo di focalizzare l'attenzione proprio sul brevetto che tanta curiosità ha destato. Come del resto ho scritto precedentemente, quel brevetto pone varie e curiose domande/interpretazioni visto che si ritrova su vari imbuti di varia forma e fattura e di varie marche tra cui come appunto Columbus, Omas ma anche Aurora etc...

Tornando invece momentaneamente sul termine in questione e il suo utilizzo, c'è da tenere presente che tutti i settori hanno dei propri termini specifici e altri che di più ampio aspetto. Alcuni esempi posso essere l'informatica, la giurisprudenza, la medicina, l'architettura, ma anche la nautica, l'aeronautica etc...  idem per l'astrononia, realtànche conosco abbastanza bene e dove con la parola telescopio si identifica una varietà di strumenti ottici molto diversi per forma, dimensione, struttura, costruzione e funzione.

Parlando invece più nello specifico, il termine stiloforo che tutti noi conosciamo e che abitualmente utilizziamo per identificare il set nella sua interezza, altro non è che una specie di moderna crasi (in senso lato) della lingua italiana derivata dalla contrazione di stilografica da foro, quest'ultimo inteso proprio come buco (ovvero quello dell'imbuto), ed è per questo che identifica la penna e non tutto l'insieme che è appunto un set da tavolo o da scrivania.
Poi noi per comodità, per abitudine etc... col termine stiloforo identifichiamo tutto l'insieme (penna, base, imbuto etc..)

Un esempio lampante è l'Aurora, che ha sempre chiamato i suoi set da scrivania Aurotavo ovvero Aurora da Tavolo.

Detto questo lungi da me dal voler convincervi, quindi chi pensa che sia corretto utilizzare un termine estrapolato dall'architettura no problem.

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Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: maxpen2012 - Luglio 15, 2013, 14:38:01 pm
Mi raccomando, nessuno se la prenda, tanto meno i bravi Riccardo e Letizia, dai
quali abbiamo tutti da imparare...
I latini dicevano "Ludere, non laedere", in parole povere, siamo ragazzi, si scherza...
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: LetiziaJac - Luglio 15, 2013, 15:17:32 pm
Parlando invece più nello specifico, il termine stiloforo che tutti noi conosciamo e che abitualmente utilizziamo per identificare il set nella sua interezza, altro non è che una specie di moderna crasi (in senso lato) della lingua italiana derivata dalla contrazione di stilografica da foro, quest'ultimo inteso proprio come buco (ovvero quello dell'imbuto), ed è per questo che identifica la penna e non tutto l'insieme che è appunto un set da tavolo o da scrivania.
No, non ci sto.
La parola stiloforo deriva dal latino e non è una crasi. Non è una "penna da buco ma una cosa che porta una penna". Il termine Aurotavo è una trovata commerciale pari a quella dell'Auroloide o della Permanite e mi pare poco pertinente come esempio di supporto. Comunque se di neologismo deve trattarsi allora è un neologismo piuttosto datato, dato che il listino Tibaldi degli anni 1940 elenca Stilofori ( basi con boccalino e vari elementi figurativi) e Penne da Tavolo ( quelle col codino). Per me, uno stiloforo rimane la base e la relativa penna si chiama penna da tavolo
E, se proprio dobbiamo rimanere nell'ambito del "Ludere non laedere"concluderò con una sibillina domanda:
Se uno "Stiloforo" è una penna da foro, allora una "Stilasca" è una penna da tasca?
Titolo: R: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 15, 2013, 15:44:15 pm
Parlando invece più nello specifico, il termine stiloforo che tutti noi conosciamo e che abitualmente utilizziamo per identificare il set nella sua interezza, altro non è che una specie di moderna crasi (in senso lato) della lingua italiana derivata dalla contrazione di stilografica da foro, quest'ultimo inteso proprio come buco (ovvero quello dell'imbuto), ed è per questo che identifica la penna e non tutto l'insieme che è appunto un set da tavolo o da scrivania.
No, non ci sto.
La parola stiloforo deriva dal latino e non è una crasi. Non è una "penna da buco ma una cosa che porta una penna". Il termine Aurotavo è una trovata commerciale pari a quella dell'Auroloide o della Permanite e mi pare poco pertinente come esempio di supporto. Comunque se di neologismo deve trattarsi allora è un neologismo piuttosto datato, dato che il listino Tibaldi degli anni 1940 elenca Stilofori ( basi con boccalino e vari elementi figurativi) e Penne da Tavolo ( quelle col codino). Per me, uno stiloforo rimane la base e la relativa penna si chiama penna da tavolo
E, se proprio dobbiamo rimanere nell'ambito del "Ludere non laedere"concluderò con una sibillina domanda:
Se uno "Stiloforo" è una penna da foro, allora una "Stilasca" è una penna da tasca?

Letizia ho detto chiaramente che non è mia intenzione convincere nessuno, non mi cambia nulla sia che tu lo accetti oppure no. Per me sono tutti discorsi che come si dice, lasciano il tempo che trovano poichè nulla cambia nella funzione o nella natura dell'oggetto.
Esattamente come discutere se è più forte la nazionale italiana o brasiliana, Totti o Del Piero, Cassano o Balotelli, la Ferrari o la Mercedes, Alonso o Vettel tutte cose che suscitano ben poco il mio interesse, esattamente come il sapere chi o no è daccordo con quanto scrivo.
Però siccome viviamo in un paese libero, fino a prova contraria tutti sono liberi di esprimere la propria opinione e onestamente continuare a cavillare sulla genesi di questa parola mi sembra stucchevole.

La domanda sarebbe sibillina se la parola stilasca esistesse ma di fatto non esiste a meno che tu non abbia intenzione di depositarla. Depositata allora, potremmo poi parlare anche della nuova parola in questione.

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Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 15, 2013, 20:26:48 pm
Se posso, chiederei un break.
Penso che l'essenziale sia intendersi, ed i termini a disposizione sono più che sufficienti per aggirare qualsiasi incomprensione; nel dubbio se sia corretto intendere con stiloforo il solo supporto o meno, ci vengono in aiuto i termini bicchierino, calice, ecc.. Se diciamo penna da scrittoio (o scrivania) con relativo supporto, non c'è spazio per fraintendimenti.
Ahimè, i miei studi sono stati tutti tecnici e la mia cultura su latino, greco ed etimologie connesse è pari a zero, però, a senso, se si prende il senso letterale anche stilografica evoca una penna molto più simile a i cosiddetti rapidograph, dove effettivamente è presente uno stilo, che non alle penne a pennino che con tale termine è consuetudine indicare.
E' dunque più corretta la denominazione anglosassone di "penna a fontana"?
Ripeto, penso che la cosa principale sia intendersi.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Luglio 15, 2013, 21:56:26 pm
Da questo annuncio vedo che effettivamente ci sono due nette posizioni in merito

http://www.ebay.it/itm/COLUMBUS-12-Penna-Stilografica-con-stiloforo-pennino-oro-585-8-/300934447160?pt=Penne&hash=item4611174038

Che interessi o meno vorrei tirare la mia personalissima conclusione su questa faccenda che mi appassiona e mi diverte: la lingua italiana esiste e nel vocabolario che ne riporta le parole di cui è composta stiloforo non esiste, almeno per come lo intendiamo tutti noi. Definire il portapenne con un termine architettonico non è un gusto, ma l'unica definizione che si trova nel vocabolario della lingua italiana è quello, c'è poco da fare. Ora, come sostenere altre tesi? Che venga dal latino (fero si ma stylos no!), che sia una crasi, un neologismo (questa è una ipotesi meno sconfermabile essendo il neologismo un'invenzione dunque non "depositata")? E' evidente che nessuno può arrogarsi di dire "perché lo dico io" altrimenti il bene prezioso della comunicazione va a farsi friggere...allora propongo un'ipotesi usando un termine di paragone con una parola che forse ha subito lo stesso destino: paranoia!
Quante volte avete sentito persone dire "sto in paranoia" per definire il fatto di annoiarsi e usare dunque così impropriamente questo termine solo perché captano la parola "noia" staccando le ultime 4 lettere? E' usato correntemente, non si può negare, ma erroneamente eppure condiviso in questa nuiova accezione...tanto che ora lo si trova anche nel devoto oli con questo significato estensivo.
Ma non sarà accaduto lo stesso per stiloforo, anche se nel 1940?
E' una parola che NON ESISTE al di fuori dell'architettura, non è un neologismo...che i pennaroli se la siano presa a loro uso e consumo? Magari un giorno lo troveremo nel vocabolario con questo significato "nuovo" pur se datato...
Io credo che scoprire di più sul linguaggio sia sempre appassionante e divertente...e se le persone lo fanno col giusto spirito se ne ricava solo piacere. :set2010001:

Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 16, 2013, 01:07:40 am
Innanzitutto ringrazio quanti hanno sinora risposto rendendo disponibile quanto contenuto nelle loro collezioni anche se mi sarebbe piaciuto riuscire ad ottenere qualcosa, in positivo o negativo, sulle TK/SAFIS.
Mi scuso con l’amministratore, non volevo spostare l’attenzione dall’oggetto principale del topic, ma l’occasione era per me troppo intrigante per rinunciare ad inserire l’argomento del brevetto; se l’amministratore lo ritiene opportuno, potrà spostare quanto ritenuto necessario su altro topic/sezione nuovo o più adatto che in ogni caso avrà origine da uno stiloforo con quel brevetto.

Per quanto sia di grande interesse un corretto uso delle parole, ritengo al pari del Tubi, che l’importante sia intendersi sul significato di quanto si dice, d’altronde queste sono solo disquisizione tra luminari di una materia di studio inesistente: la ……..pennicultura? (mi sa tanto di volatili) o come meglio la volete chiamare.

I miei ragionamenti hanno inizialmente preso forma dopo aver osservato che tante basi di stiloforo sono molto simili, talvolta uguali pur essendo commercializzate con marchi differenti: quindi, prendendo in prestito il temine dalla semiotica,  gli attanti non dovevano essere la marca e lo stiloforo, ma il brevetto e la base.
Nel caso assume quindi poca importanza la paternità del brevetto, serve solo a soddisfare la curiosità, tuttavia la data del rilascio è importante perché ci consente di stabilire quali produttori erano attivi in quell’anno e nel periodo immediatamente precedente.

Ma andiamo per gradi e vediamo se risponde ancora qualcuno per ampliare la base di osservazione che tra i vostri, i miei e quelli di altro “forummista” silente ha raggiunto il numero di 19 pezzi.
Titolo: R: Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 19, 2013, 01:00:10 am
Break doveroso a parte, ammetto un certo rammarico nell'aver constatato in prima persona qunato tempo e parole si siano sprecate sulla genesi di una parola quando contemporaneamente qua e la vari utenti hanno inserito alcune considerazioni e constatazioni decisamente più interessanti, come ad esempio il fatto che anche Aurora ha utilizzato il medesimo imbuto col medesimo brevetto. Oppure che molti set da scrivania pur avendo differenti paternità hanno molte cose in comune come basi, imbuti etc...  Questi e altri dettagli avrebbero dovuto se non altro sucitare l'interesse necessario per costruire un discorso molto più logico dal punto di vista collezionistico/culturale e invece si è perso tempo a urlare"ci sto o non ci sto" su questa e quella "gensei" di quella determinata parola.
Per me è un gran peccato, come se si fosse persa in parte l'occasione, fortunatamente tenuta viva da alcuni utenti nonostante il clima burrascoso. Detto questo, trovo difficile non pensarla come Paolo e collaboro proprio oltre che con lo stiloforo del topic anche con il già menzionato set da scrivania Aurora.

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Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: roberto v - Luglio 19, 2013, 22:36:06 pm
Intrigante questo mistero del brevetto, speriamo che Paolo riesca a svelarlo.
Come ho scritto i bicchierini OMAS che ho trovato sottomano hanno la sola scritta "brevettato"; Max ha mostrato questo con la dicitura completa e dice di averne altri senza alcuna scritta. Io sono propenso a ritenere che le differenti scritte sui calici non dipendano tanto dalla realizzazione tecnica, quanto dall'età.

provate a cercare su Google : brevetto 6253 1928 , vi dovrebbe apparire come primo
risultato la descrizione di uno stiloforo Omas Arco Platinum su Wortpoint, molto
dettagliata...

Quello è mio, e riporta la stampigliatura 6253 1928.
Ho anche uno stiloforo The King, sempre con greche e finiture cromate, con la stampigliatura Patent 6253 1928.
Invece quello Tibaldi ha un semplice boccalino tutto di ebanite.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 23, 2013, 00:09:22 am

Grazie a Riccardo (1 Aurora) e Roberto (1 TK ed 1 Omas)  disponiamo di due ulteriori testimonianze.
Per comprenderci, quando utilizzo la parola stiloforo mi riferisco all’intero, composto da una base con boccalino che porta la penna o stilo.

Il n. di stilofori di cui si hanno notizie (direttamente visionati o tramite fotografie, o di cui si parla su pennamania in cui vi sia il n del brevetto) nei quali è riportata nello snodo l’incisione “Brevetto 6253/1928”, sono 18, ma, almeno per quelli direttamente visionati,  bisogna precisare che non vi è  nessuna certezza della origine produttiva (stesso nome inciso sia sulla penna sia sulla base), ma è possibile pensare che la base potesse avere una origine differente da quella della penna.
Ulteriori 4 stilofori avevano il bicchierino marcato Omas con impressa la sola parola “brevettato”.
Tirando le somme abbiamo:
-   Omas:    4 impresso brevettato, 4 dicitura “Brevetto 6253/1928”;
-   Minerva:    2 dicitura “Brevetto 6253/1928”:
-   Columbus:   2  dicitura“Brevetto 6253/1928”;
-   Aurora:   1 dicitura “Brevetto 6253/1928”;
-   TK/SAFIS:   1 dicitura “Patent 6253/1928”;
-   Anonimo:   1 dicitura “Patent 6253/1928”;
-   Anonimo:   7 dicitura “Brevetto 6253/1928”

Gli unici elementi comuni a tutti i 18 stilofori oltre al n del brevetto, è la loro variabilità anche tra quelli anonimi che sono poi la maggioranza.
Risultati scoraggianti per poter trarre conclusioni, ma è possibile azzardare alcune ipotesi.
Sul brevetto.
In Italia nel 1928 si potevano registrare brevetti: di invenzione, di utilità, ornamentali oltre ai marchi. I brevetti di invenzione si trovano solamente quando depositati anche in altri Stati oltre l’Italia, per quelli di utilità ed ornamentali qualcosa viene fuori, soprattutto per le registrazioni avvenute dopo il 1945, mentre è più facile trovare i marchi.
Di questo “Brevetto 6253/1928”, nei data base internazionali non ho trovato nulla (è difficile, ma potrei anche aver commesso qualche errore nella ricerca), diventa quindi possibile pensare ad una registrazione avvenuta unicamente in Italia.
Senza tener conto della cialtroneria del periodo e del dilagare di numeri di invenzione inventati, trovo che il brevetto di utilità n. 6253 (ricordo che la numerazione all’interno della stessa sezione è progressiva) è stato registrato nel 1904 ed appartiene ad una ditta di Amburgo che nulla ha da spartire con gli strumenti di scrittura, mentre il marchio 6300 è del 1904 ed identifica una penna ad inzuppo italiana prodotta da Barbetta (futuro socio dei fratelli Verga). Se quindi vi fosse una contemporaneità nelle registrazioni, siamo distanti dal 1928.
Per la dicitura patent, penso che siano gli stilofori più vecchi, realizzati prima che l’autarchia imposta dal regime fascista portasse ad un ossessivo rigore limitando l’utilizzo delle parole in altra lingua.
Sul titolare del brevetto.
Nel 1928 erano tante le ditte che in Italia producevano strumenti di scrittura e che avrebbero potuto depositare questo brevetto, potrò sbagliare, ma non mi sembra che in quegli anni vi fosse una tale produzione di stilofori perché qualche produttore si desse da fare per brevettarne uno intero (brevetto ornamentale) o una parte (brevetto di utilità). 
Nel primo caso gli stilofori dovrebbero essere tutti uguali, cosa che non è, se riferito ad una parte quale è l’innovazione per il bicchierino portapenna?
E’ quindi possibile che il “Brevetto 6253/1928”, si riferisca esclusivamente allo snodo del bicchierino, brevetto di una particolare articolazione depositata da qualcuno e destinata ad altra applicazione meccanica che con le stilo non aveva nulla a che vedere.
Sul marchio Minerva.      (segue)
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 23, 2013, 20:07:51 pm
Daccelo il seguito; non puoi lasciarci sulle spine....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 23, 2013, 21:36:19 pm

Tubi, porta pazienza, non ho mica la risposta pronta, sono in vacanza e scrivo il testo basandomi su appunti sparsi nel computer ed in parte ricorrendo alla memoria.

Non voglio scrivere castronerie.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 23, 2013, 23:11:27 pm

Tubi, porta pazienza, non ho mica la risposta pronta, sono in vacanza e scrivo il testo basandomi su appunti sparsi nel computer ed in parte ricorrendo alla memoria.

Non voglio scrivere castronerie.
D'accordo, d'accordo, scusa...
E' che quel "continua" mi faceva supporre una prosecuzione imminente.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 23, 2013, 23:22:14 pm

Armando Simoni deposita il marchio Minerva nel 1934.
Penso che siamo tutti coscienti che il marchio Minerva venisse utilizzato prima di tale periodo da altro produttore e che Dolcini, nella sua opera sulla Omas ne ha abbondantemente parlato presentando anche una pubblicità fatta risalire al 1917 pubblicata sulla rivista il Mondo. Vi è un possibile errore di collazione (1917 invece di 1927) in quanto la rivista il Mondo ha visto la luce a partire dal 1925, ma questo non cambia la sostanza restringe solo il periodo temporale.
Riporto queste date in quanto i due stilofori Minerva esaminati, seppur fosse marcata solo la penna, avevano una qualche armonia cromatica e dimensionale da farli sembrare realizzati dallo stesso produttore; le penne erano databili intorno al 1930-1935 .
Non è quindi possibile escludere una produzione Omas.
Come non si ha da escludere una possibile produzione Minerva non Omas.
 
In conclusione
Non trovo risposte alla problematica sul brevetto inizialmente posta, ma la variabilità delle basi sulle quali è riportato e la loro quasi uguaglianza su marchi differenti delle stilo utilizzate, unita alla costante assenza di diciture sulla base atte ad identificare il produttore, mi porta a pensare che vi fosse una unica azienda, grande o piccola, che realizzava e vendeva differenti basi per stiloforo alla quale un poco tutti si rivolgevano per non farsi carico delle problematiche di realizzazione delle basi.

Come per far rivestire d’oro le stilografiche ci si rivolgeva agli specialisti del settore, altrettanto si faceva con gli stilofori.
Costava sicuramente meno che produrseli.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: LetiziaJac - Luglio 24, 2013, 11:50:14 am
Grazie, sei sempre impeccabile e preciso!
Una domanda: non sarebbe pensabile che ci fosse un grossista di minuteria che vendeva gli snodi ai produttori di penne/di basi e che poi ogni azienda collocasse sullo snodo in metallo il bicchierino che più gli aggradava? Ciò giustificherebbe le varie fogge e origini dei bicchierini, tutti però montati su un identico snodo.
Il grossista potrebbe essere italiano oppure no e il fatto che ci sia anche la dicitura "Patent" potrebbe indicare che il brevetto è stato depositato in USA/UK e che niente abbia a che vedere con i produttori italiani e che la scritta "brevetto" sia stata adottata solo per la commercializzazione nel nostro paese. Ciò che mi lascia però perplessa, proprio a causa della cialtroneria dell'epoca, è il fatto che l'indicazione del numero di brevetto e la data vengano "religiosamente" riportati  sugli snodi. Ciò mi fa pensare ad un produttore non italiano (da noi se ne sarebbero bellamente fregati). Tanta attenzione suggerisce più un origine americana che Italiana. A questo punto il produttore potrebbe essere Parker, Waterman, Sheaffer o Wahl e gli snodi avrebbero potuto essere stati prodotti in USA e importati in Italia dal distributore , oppure essere stati prodotti in Italia su licenza. Bisognerebbe pertanto dare un'occhiata anche agli stilofori americani ( chi li ha...) e vedere se su alcuni di essi compare lo stesso numero di brevetto...
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 24, 2013, 16:46:07 pm
Letizia propone un'ipotesi arguta e logica, e lancia contemporaneamente una sorta di appello a verificare se sui calici americani comparisse il brevetto del mistero.
Ricordando di averne da anni uno della Conklin, mi sono messo a scavare tra i reperti archeologici dimenticati per trovarlo. Dico subito che la ricerca è fallita: va a sapere dove l'ho cacciato; ricordo poi che era rotto e magari l'ho buttato via. In compenso però sono venute fuori altre cose interessanti, che se vogliamo ingarbugliano ulteriormente la matassa e sembrerebbero anche in qualche misura in conflitto con l'ipotesi di Letizia. Cerco di andare con ordine e tanto inizio a caricare per gradi una lunga serie di foto, sperando che il server sia di buon umore.
La prima osservazione è che l'ipotetico fornitore di  supporti per calici doveva avere a catalogo almeno due formati: uno, piccolo, corrispondente ai calici Omas che siamo abituare a vedere in quanto molto diffusi, l'altro, decisamente più grande, corrispondente a quello mostrato da Riccardo insieme alla penna Columbus con la quale ha aperto questo topic, ed identico ad un altro che ho mostrato io, in merito al quale ho scritto che, anche se non ne ricordavo il motivo, mi evocava il marchio The King/Safis. E non mi sbagliavo.
Per inciso, dei calici Omas, per quanto riguarda la scritta impressa sulla parte dello snodo esisterebbero le seguenti versioni: dicitura del brevetto completa; solo dicitura "brevettato", solo scritta "Omas", scritta "Omas - Brevettato", nessuna scritta.
Analizzando l'aspetto tecnico dello snodo, sembrerebbe di potere affermare l'esistenza di due principali varianti secondo le quali è stato ottenuto lo scopo di abbinare l'ampia orientabilità del calice con la stabilità del medesimo anche in posizioni nelle quali il peso della penna lo farebbe abbattere. In entrambi i casi ci si basa su un giunto sferico; la differenza è che in un caso la sfera è solidale alla base, nell'altro al calice.
Direi che i bicchierini figli del famigerato brevetto hanno tutti la sfera solidale alla base. Al contrario nel set Parker Duofold che avevo mostrato qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4611.msg43918#msg43918
la sfera è solidale al calice. Analoga fattura ha anche il calice sulla bella base in ceramica che mostro in foto. Potrebbe essere questo il motivo per il quale non hanno indicazione del brevetto?
Andiamo avanti, perché a scombinare la linearità che sino ad ora il discorso conserva, provvede l'ultimo reperto: un calice con penna The King, su base marchiata The King con uno stemma smaltato della "Compagnia Anonima di Assicurazione - Torino". Sembra piuttosto evidente l'analogia con il calice della Columbus di Riccardo ed il mio, che ad ogni buon conto gli affianco nelle foto: forma e dimensioni identiche, profili zigrinati in luogo degli anelli dorati, base del calice in ebanite anziché in metallo dorato. E la stessa identica scritta: PATENT N. 6253/1928! Fermi che il "bello" deve ancora venire.
Sino a questo punto le ipotesi fatte conservano tutta la loro plausibilità, basate sul fatto che il brevetto riguardi la realizzazione dello snodo.
Come si vede dalle ultime foto però la realizzazione dei due calici è sostanzialmente diversa; ci sono a mio avviso due possibilità: quella per la quale propendo, che il calice senza parti dorate sia più vecchio e che sia stato solo in seguito perfezionato nel secondo tipo. L'altra che si tratti di una versione economica del predetto. Fatto sta che nel calice con le finiture dorate si riconosce la tipologia dei calici Omas che tutti conosciamo: una molla pressa contro la sfera uno spesso anello con una superficie concava che si accoppia alla predetta sfera generando l'attrito necessario a sostenere il calice permettendo comunque di orientarlo come si desidera.  Nell'altro calice non vi è nessuna molla e la frizione è generata semplicemente serrando la sfera della base tra le parti scomponibili del calice.
A qusto punto la domanda d'obbligo: potrebbero due sistemi così nettamente diversi avere lo stesso numero di brevetto?
Spero di essere stato chiaro e di avere dato allo stimatissimo amico Pedewall materiale per ulteriori elucubrazioni.

Peppe Pipes
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 25, 2013, 00:50:20 am
Sembra che ad ogni tassello che si aggiunge, il mistero invece che dipanarsi si infittisca sempre più e leggendo le ultime risposte di Paolo e di Giuseppe, la situazione parrebbe ancor più ingarbugliata.
Continuo a pensare che l'ipotesi di Paolo, ovvero che il brevetto non sia necessariamente legato al mondo pennifero abbia una sua logica e come anche dimostrato dalla documentazione fotografica di Giuseppe, nemmeno legato alla differenza di progettazione e proprio come lui, trovo strano che due sistemi così differenti possano portare lo stesso numero di brevetto a meno che ci sia stata una vera "evoluzione" nel progetto iniziale dello snodo senza però depositarne nuovamente il brevetto.
In teoria ogni variazione dovrebbe portare ad un nuovo brevetto ma non vi è nessuna certezza di quale delle due sia la prima versione e quale quella successiva e a questo punto quale delle due sia effettivamente quella depositata, sempre che il brevetto sia sullo snodo.

A questo punto propongo un'ipotesi azzardata ma che in realtà potrebbe avere più senso. Chiaro che prove certe non ve ne sono ma procedendo con logica dovremmo pensare che tutti gli snodi in questione hanno un punto in comune, ovvero la sfera, differiranno per il numero di componenti, forma, dimensione e complessità di assemblaggio mentre la sfera continua ad essere presente.
Dunque mi chiedo è mai possibile che il brevetto in realtà sia legato al sistema per produrre la sfera? Può sembrare strano ma produrre delle sfere è molto più complesso e costoso di quanto si possa pensare.
Quindi potrebbe essere logico supporre che qualcuno in quegli anni abbia progettato un sistema per produrre una grande quantità di sfere da utilizzare in molti accessori diversi tra cui anche set da scrivania, in modo rapido ed economico.
Questo spiegherebbe anche il perché il brevetto è presente in così tanti set differenti. Quadrerebbe anche la "fornitura unica", nonché il differente sistema di assemblaggio.

 :set2010055:
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 25, 2013, 08:54:42 am
Sembra che ad ogni tassello che si aggiunge, il mistero invece che dipanarsi si infittisca sempre più e leggendo le ultime risposte di Paolo e di Giuseppe, la situazione parrebbe ancor più ingarbugliata.
Continuo a pensare che l'ipotesi di Paolo, ovvero che il brevetto non sia necessariamente legato al mondo pennifero abbia una sua logica e come anche dimostrato dalla documentazione fotografica di Giuseppe, nemmeno legato alla differenza di progettazione e proprio come lui, trovo strano che due sistemi così differenti possano portare lo stesso numero di brevetto a meno che ci sia stata una vera "evoluzione" nel progetto iniziale dello snodo senza però depositarne nuovamente il brevetto.
In teoria ogni variazione dovrebbe portare ad un nuovo brevetto ma non vi è nessuna certezza di quale delle due sia la prima versione e quale quella successiva e a questo punto quale delle due sia effettivamente quella depositata, sempre che il brevetto sia sullo snodo.

A questo punto propongo un'ipotesi azzardata ma che in realtà potrebbe avere più senso. Chiaro che prove certe non ve ne sono ma procedendo con logica dovremmo pensare che tutti gli snodi in questione hanno un punto in comune, ovvero la sfera, differiranno per il numero di componenti, forma, dimensione e complessità di assemblaggio mentre la sfera continua ad essere presente.
Dunque mi chiedo è mai possibile che il brevetto in realtà sia legato al sistema per produrre la sfera? Può sembrare strano ma produrre delle sfere è molto più complesso e costoso di quanto si possa pensare.
Quindi potrebbe essere logico supporre che qualcuno in quegli anni abbia progettato un sistema per produrre una grande quantità di sfere da utilizzare in molti accessori diversi tra cui anche set da scrivania, in modo rapido ed economico.
Questo spiegherebbe anche il perché il brevetto è presente in così tanti set differenti. Quadrerebbe anche la "fornitura unica", nonché il differente sistema di assemblaggio.

 :set2010055:
Ipotesi intrigante.
Anche in questo caso però s'impatta, guarda caso, contro alcune variabili: i calici "quasi gemelli" delle ultime foto hanno la sfera che sembrerebbe essere d'ebanite; se ne vede chiaramente il colore nero, differente dal peduncolo che le fissa alla base, verosimilmente d'ottone dorato. Sono pertanto realizzate in modo composto, che si può ipotizzare preveda un foro filettato nella sfera sul quale è avvitato il peduncolo di fissaggio. Le sfere dei calici Omas sono invece in un unico pezzo, ovvero la sfera è nata col suo peduncolo attaccato. Mi sembrava di ricordarlo, ma sono andato a verificare, prima provando a scomporle con le pinze e poi osservandole con una lente d'ingrandimento: darei per certo che non c'è alcuna giunzione.
Non che con questa osservazione l'ipotesi di Riccardo perda fondatezza, ma se è possibile ci si trova in presenza di un'ulteriore complicazione di questo rebus spaccacervelli.
Mai avrei sospettato che sui calici ci fosse tanto da scrivere!
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 25, 2013, 11:05:24 am
Scartabellando nell'archivio brevetti ho trovato questo brevetto databile inizialmente al 1927 e poi credo ridepositato con aggiornamento nel 1931.
L'immagine in questione ritrarrebbe proprio il secondo brevetto del 1931 in cui si parla di Desk Set Pencil Holder.

In pratica il brevetto originale fu poi aggiornato con l'aggiunta di una specie di appoggio per la matita.

tralasciando questo dettaglio, mi soffermerei sul disegno dell'imbuto e del suo sistema di serraggio alla base che sembrerebbe simile (per non dire identico) a quello mostrato da Giuseppe Tubi insieme alla base smaltata.
Base e imbuto mostrate da Giuseppe, sono tra l'altro identiche all'insieme base/imbuto del Pen Parker Duofold blu che ho mostrato QUI (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4611.msg43904#msg43904) e nuovamente identico al disegno del brevetto.

Piccola nota curiosa, WALTER HEAGNEY depositario del brevetto anni dopo, se ricordo bene nel 1946 depositerà per Parker una evoluzione del sistema Vacumatic utilizzato nella Parker 51.

Che sia statA individuata l'origine di tutto?

 :set2010059:
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 25, 2013, 14:28:05 pm
Scartabellando nell'archivio brevetti ho trovato questo brevetto databile inizialmente al 1927 e poi credo ridepositato con aggiornamento nel 1931.
L'immagine in questione ritrarrebbe proprio il secondo brevetto del 1931 in cui si parla di Desk Set Pencil Holder.

In pratica il brevetto originale fu poi aggiornato con l'aggiunta di una specie di appoggio per la matita.

tralasciando questo dettaglio, mi soffermerei sul disegno dell'imbuto e del suo sistema di serraggio alla base che sembrerebbe simile (per non dire identico) a quello mostrato da Giuseppe Tubi insieme alla base smaltata.
Base e imbuto mostrate da Giuseppe, sono tra l'altro identiche all'insieme base/imbuto del Pen Parker Dufold blu che ho mostrato QUI (http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4611.msg43904#msg43904) e nuovamente identico al disegno del brevetto.

Piccola nota curiosa, WALTER HEAGNEY depositario del brevetto anni dopo, se ricordo bene nel 1946 depositerà per Parker una evoluzione del sistema Vacumatic utilizzato nella Parker 51.

Che sia stato individuata l'origine di tutto?

Condivido pienamente. Chissà, forse si possono definire "di scuola americana" i modelli con la sfera solidale al calice, mentre di "scuola italica" quelli con la sfera solidale alla base.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 27, 2013, 19:36:35 pm
Paoloooo! Letiziaaaa! Dove siete???
C'è bisogno di nuovi apporti; la cosa si è fatta davvero interessante.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 30, 2013, 22:17:22 pm


Scusate la latitanza, ma avevo necessità di un pc con collegamento veloce per poter ripetere alcune ricerche non memorizzate, quindi dovevo necessariamente rientrare almeno momentaneamente alla base.

A seguito delle vostre analisi, aggiungo qualche fatto e delle ulteriori considerazioni.

Non lo avevo estrinsecato nelle mie precedenti osservazioni, ma (come fatto notare da Letizia) il fantomatico grossista che forniva le basi con lo snodo, queste non avevano necessariamente i calici che - seppur con lo stesso attacco - potevano avere dimensioni differenti (come fatto notare dal Tubi);  il realizzatore delle stilo si doveva preoccupare di costruire anche il bicchierino che le accoglieva , oppure si poteva accontentare di uno generico. Il produttore poteva quindi creare il bicchierino personalizzandolo od eseguendolo con lo stesso materiale o disegno della sua penna.

Il brevetto 6253 in ambito internazionale per gli anni antecedenti al 1928, non ha niente a che fare né con le penne, né con lo snodo e neppure con qualcosa che gli possa assomigliare.
Ho trovato i brevetti con quel numero per i paesi: Francia, Svizzera, US, Svezia, Finlandia, Danimarca, Germania Est, Germania Ovest, Canada, Austria; ho chiaramente visionato solo i disegni, ma se qualcuno vuole cimentarsi con le traduzioni gli faccio avere i diversi collegamenti; quello in finlandese è di 17 pagine.
Si può quindi escludere, con un minimo margine di errore, che il brevetto 6253 abbia origini estere. 
Nel solo anno 1928 la Sheaffer, eseguendo la ricerca come utilizzatrice non come inventore, deteneva l’utilizzo di 7 brevetti riguardanti gli stilofori.
Non ho fatto ricerche - stesso argomento - per gli altri produttori USA, ma i brevetti saranno sicuramente numerosi.
Una ipotesi affascinante sarebbe quella che il Parker o Sheaffer di turno avesse brevettato lo snodo incriminato in USA reiterandolo in altri paesi e che il n. 6253 fosse quello assegnatogli in Italia; se però così fosse, dovremmo trovare stilofori che riportano oltre il n. del brevetto anche il nome del legittimo proprietario statunitense, cosa che non è. Come non mi sembra possibile che la grande azienda USA che stipulava accordi di rappresentanza con un unico concessionario per tutta l’Italia, concedesse l’utilizzo di un suo brevetto al sigg. Tizio, Caio o Sempronio tutti produttori di stilografiche.
O forse il sig. Tizio lo utilizzava a sua insaputa?

Una cosa è certa: questi stilofori col brevetto non erano poco diffusi, tuttavia non ho trovato alcuna pubblicità su di essi. 
L’unico catalogo d’epoca che conosco in cui vengano proposti degli stilofori pubblicitari è quello della I.R. di L. Uhlmann (presumibilmente del 1932-38), ma quelli riprodotti hanno lo snodo esattamente al contrario di quello di cui si discute: l’incasso che consente di rendere il bicchierino quasi parallelo alla base è su questa, non sul calice, cioè la pallina è incernierata alla base, non al bicchierino.

Avevo ipotizzato che il brevetto potesse essere una cialtroneria commerciale, ipotesi che ritengo tuttora possibile e rafforzata alla luce di quanto rilevato e descritto dal Tubi: due calici con uguale snodo, ma differenti meccanismi mi sembrano oltremodo strani.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 31, 2013, 07:32:48 am
... Va a finire che qualcuno si è "inventato" un brevetto e gli altri c'hanno creduto!
Titolo: R: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Luglio 31, 2013, 08:21:22 am
... Va a finire che qualcuno si è "inventato" un brevetto e gli altri c'hanno creduto!

Non sarebbe la prima volta constatare il ritrovamento di numeri di brevetto inventati di sana pianta.

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Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Luglio 31, 2013, 12:16:22 pm
Il buon PaoloEnrico, appropriatamente secondo me, aveva già citato una certa cialtroneria....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 31, 2013, 14:16:05 pm
Comunque, anche se questa dovesse essere la conclusione logica, la dissertazione è stata interessantissima. Proporrei di spostarla nel "brainstorming"
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Luglio 31, 2013, 17:36:22 pm

Queste pacate discussioni sono estremamente piacevoli sia quando finiscono apportando valide conclusioni od anche se si limitano ad accrescere il bagaglio di conoscenze di ognuno dei partecipanti (attivi o silenti), ma soprattutto sono possibili grazie alla collaborazione dei diversi collezionisti che, anche se solamente con una foto od un dettaglio, mettono a disposizione filantropicamente le proprie collezioni e le personali conoscenze.
Spero che aumentino nel tempo.

Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Luglio 31, 2013, 20:38:44 pm

Queste pacate discussioni sono estremamente piacevoli sia quando finiscono apportando valide conclusioni od anche se si limitano ad accrescere il bagaglio di conoscenze di ognuno dei partecipanti (attivi o silenti), ma soprattutto sono possibili grazie alla collaborazione dei diversi collezionisti che, anche se solamente con una foto od un dettaglio, mettono a disposizione filantropicamente le proprie collezioni e le personali conoscenze.
Spero che aumentino nel tempo.
Spesso la cosa più difficile è dare il "la" con un quesito interessante, come questa volta è stato per merito tuo. Il resto poi viene da sé....
Titolo: R: Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Agosto 02, 2013, 10:06:09 am
Forse non arriveremo mai ad una conclusione certa ma è innegabile che se "tutti"partecipano in modo corretto, onesto e sincero non si può che crescere e comprendere un po' di più.
Condivido l'idea che questo sia uno dei migliori discorsi affrontati sul forum e che si possa spostare nella sezione brainstorming ma come sempre direi di metterlo ai voti.

Idea piccina piccina, che ne dite se arrivati a questo punto, date le numerose variabili che sono state riscontrate, facessimo un breve riassunto di quello che questo brevetto è o non è.

Ad esempio sappiamo che appare in vari set da scrivania, su diversi imbuti sia per forma che per caratteristiche tecniche etc... Penso che potrebbe essere utile, se non altro per inquadrare e condensare il nocciolo della "discussione" in un riassunto / tabella di più facile comprensione.

Chi lo fa?

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Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 02, 2013, 19:31:39 pm
Non me ne voglia l'amico Pedewall, ma non parte dal voler fare lo scaricabarile la mia convinzione che sarebbe lui il più adatto. Mi pare che il filo conduttore debbano essere infatti le sue indagini sul brevetto; i piccoli contributi fotografici e di osservazione che in molti abbiamo dato possono costituire un valido "contorno". Naturalmente nel caso dovrà essergli concessa tutto il tempo che ritiene necessario ed anche di più.
Per quanto mi riguarda sono totalmente a disposizione per fare eventuali ulteriori foto di raffronto ecc. al materiale che ho a disposizione.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Agosto 02, 2013, 20:35:43 pm
Sul brevetto mi sta frullando in testa un'idea - forse farlocca - che si tratti di una combinazione di numeri aventi un certo ordine.... la elaboro e ve la sottopongo; un altro mio dubbio: si può ipotizzare una distribuzione temporale degli stilofori incriminati?
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 03, 2013, 13:39:20 pm
.... Pendiamo dalla tua tastiera....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Agosto 03, 2013, 22:53:47 pm

Attendiamo Walter.
Io stavo lavorando con il poco materiale a disposizione, alla stesura di un articolo dal titolo provvisorio: Lo stiloforo fantasma: ipotesi o realtà?
Grazie ai Vs apporti e suggerimenti ha preso forma con un contenuto che conoscete.

Datemi il tempo e lo renderò fruibile a tutti.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Agosto 04, 2013, 17:57:08 pm
Cercherò di schematizzare l’argomento del brevetto fantasma:

1)   il termine Brevetto/brevettato/patented ecc. compare solo sugli snodi;
2)   abbiamo due tipi di snodo: quello con la sferetta incernierata alla base e quello con la sferetta incernierata  al boccale;
3)   la dicitura compare solo su alcuni degli snodi incernierati alla base
4)   non si hanno notizie di un brevetto nazionale a quel numero/data
5)   ad un certo punto il numero di brevetto scompare (forse nel secondo dopoguerra?), tant'é che anche Omas, sempre prodiga nel riportare numeri di brevetto, cita solo "Brevettato"

quindi

l’eventuale brevetto si riferirebbe al solo snodo e non a tutto lo stiloforo: e qui  non entro nel merito del significato anche se propendo per la versione  che riferisce alla sola base in quanto composizione di due parole latine….. non me n’abbiamo i sostenitori di teorie diverse* - (vedasi nota a piè di pagina)

….l’importante è capirsi, e quindi mi sta bene intendere come stiloforo anche tutto l’insieme base + penna…

In base a quanto sopra e, basandomi anche sulle sequenze successive, mi sono convinto, probabilmente a torto, che il numero del brevetto sia stato inventato di sana pianta (salvo una fortuita combinazione nelle numerazioni dell’ufficio brevetti).

Come già dissi nel mio precedente messaggio, quell’insieme di numeri mi é apparsa subito come una combinazione non buttata lì a caso, ma che presentava una certa logica matematica, gira che ti gira ho sviluppato quella che sicuramente sarà una “mental pipp”, ma tant’é…


6253/1928                                                                     
         
..sarebbe quasi una serie completa dall’1 al 9,. ma mancano i numeri 4 e 7   


Provo a svilupparla e mi compaiono due  sequenze numeriche: una discendente unita ad una ascendente  ed una  inversa  che rispettano i termini di progressione matematica presenti nella numerazione del brevetto.                                                
                                                                     
9   8   8   9   7   1   6   2   5   3   4   4   3   5   2   6   1   7                     

la cui somma é 90
                  1   9   2   8   3   7   4   6   5   5   6   4   7   3   8   2   9   1   

la cui somma é 90

   


Andando nello specifico:
la somma  tra i singoli numeri, trattati a coppie,  è identica tra quelli prima della barra (8 ) ;  così per quelli dopo la barra  (10)

 6   2   5   3      1   9   2   8
   8      8         10      10

Mentre la somma tra i singoli numeri

6                         2                  5                         3
1                         9                  2                         8
7                        11                  7                       11


Mentre la differenza tra le due coppie (tra i numeri maggiori e quelli minori) è 9:

62   53   9      9   19   28

 
Controllato sulla smorfia napoletana le coppie di numeri non danno risultati significativi, come pure la rispondenza degli stessi ad un segno zodiacale od ad una costellazione ( qualcuno più esperto in astronomia mi aiuti)

            1         
   2               2   
         3            
                     
      5               
6                     
                     
                     8
               9      


A questo punto non ho più idee, salvo il pensare che l'ideatore della sequenza avesse discrete capacità matematiche, e  ricaccio  la palla a centro campo…

 :set2010002:..e metto a riposo quel povero neurone che troppo ha faticato…




ndr: * la cosidetta crasi "penna da foro" mi ha fatto tornare in mente una barzelletta riferentesi al ventennio, riguardo alla purezza della lingua, quando si propose di sostituire tutti i suffissi in "ano" con il più italico "culo": quindi cappellano=cappel...., ciambellano=ciambel..., vaticano= vati...., e chi più ne ha...

.. sembra che oltre Tevere qualcuno s'inc....

Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: f.hawks - Agosto 04, 2013, 18:31:08 pm
 :set2010035: :set2010035: :set2010035:

Capperi....... non oso azzardare quante sigarette hai fumato durante l'elaborazione, però complimenti per quel che è venuto fuori.......
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Agosto 04, 2013, 18:38:54 pm
:set2010035: :set2010035: :set2010035:

Capperi....... non oso azzardare quante sigarette hai fumato durante l'elaborazione, però complimenti per quel che è venuto fuori.......


Mi sono fatto un cannone (di tabacco non trattato) lungo :set2010028: circa 30 centimetri....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 04, 2013, 19:18:58 pm
Ecco la Pimpa determinare per l'Armando un numero di brevetto.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 04, 2013, 20:44:40 pm
..... E si può vedere come sia proprio il famoso 6253. Infatti 6 è il numero totale delle palline su due delle liste; 2 sono quelle selezionate dalla Pimpa sulla prima riga; 5 sono le palline della seconda (due messe vicine) sommate alle tre della terza; 3 sono appunto le palline sull'ultima riga.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Agosto 04, 2013, 20:51:07 pm
..... E si può vedere come sia proprio il famoso 6253. Infatti 6 è il numero totale delle palline su due delle liste; 2 sono quelle selezionate dalla Pimpa sulla prima riga; 5 sono le palline della seconda (due messe vicine) sommate alle tre della terza; 3 sono appunto le palline sull'ultima riga.


Ma la Pimpa é brevettata?
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 04, 2013, 20:51:39 pm
:set2010035: :set2010035: :set2010035:

Capperi....... non oso azzardare quante sigarette hai fumato durante l'elaborazione, però complimenti per quel che è venuto fuori.......
Sigarette.......
Ma mica di tabacco! Secondo me s'è fatto un popò di joint da fa' imallidì Bob Marley.
Poi i numeri fluivano come le note a Beethoven!
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Agosto 04, 2013, 20:54:23 pm
..... E si può vedere come sia proprio il famoso 6253. Infatti 6 è il numero totale delle palline su due delle liste; 2 sono quelle selezionate dalla Pimpa sulla prima riga; 5 sono le palline della seconda (due messe vicine) sommate alle tre della terza; 3 sono appunto le palline sull'ultima riga.


Ma la Pimpa é brevettata?
Certo che sì!
Un noto costruttore americano voleva acquistarla, ma non ci fu nulla da fare: fu liquidato con un perentorio "soc'mel!"
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Agosto 04, 2013, 21:29:44 pm
:set2010035: :set2010035: :set2010035:

Capperi....... non oso azzardare quante sigarette hai fumato durante l'elaborazione, però complimenti per quel che è venuto fuori.......
Sigarette.......
Ma mica di tabacco! Secondo me s'è fatto un popò di joint da fa' imallidì Bob Marley.
Poi i numeri fluivano come le note a Beethoven!

Alla fine del calcolo, grazie ad una videocamera di sicurezza, abbiamo potuto appurarne le condizioni:

https://www.youtube.com/watch?v=hpLDJaGkvLY

 :set2010033:
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Mrbones67 - Agosto 04, 2013, 21:34:00 pm
Cercherò di schematizzare l’argomento del brevetto fantasma:

1)   il termine Brevetto/brevettato/patented ecc. compare solo sugli snodi;
2)   abbiamo due tipi di snodo: quello con la sferetta incernierata alla base e quello con la sferetta incernierata  al boccale;
3)   la dicitura compare solo su alcuni degli snodi incernierati alla base
4)   non si hanno notizie di un brevetto nazionale a quel numero/data
5)   ad un certo punto il numero di brevetto scompare (forse nel secondo dopoguerra?), tant'é che anche Omas, sempre prodiga nel riportare numeri di brevetto, cita solo "Brevettato"

quindi

l’eventuale brevetto si riferirebbe al solo snodo e non a tutto lo stiloforo: e qui  non entro nel merito del significato anche se propendo per la versione  che riferisce alla sola base in quanto composizione di due parole latine….. non me n’abbiamo i sostenitori di teorie diverse* - (vedasi nota a piè di pagina)

….l’importante è capirsi, e quindi mi sta bene intendere come stiloforo anche tutto l’insieme base + penna…

In base a quanto sopra e, basandomi anche sulle sequenze successive, mi sono convinto, probabilmente a torto, che il numero del brevetto sia stato inventato di sana pianta (salvo una fortuita combinazione nelle numerazioni dell’ufficio brevetti).

Come già dissi nel mio precedente messaggio, quell’insieme di numeri mi é apparsa subito come una combinazione non buttata lì a caso, ma che presentava una certa logica matematica, gira che ti gira ho sviluppato quella che sicuramente sarà una “mental pipp”, ma tant’é…


6253/1928                                                                     
         
..sarebbe quasi una serie completa dall’1 al 9,. ma mancano i numeri 4 e 7   


Provo a svilupparla e mi compaiono due  sequenze numeriche: una discendente unita ad una ascendente  ed una  inversa  che rispettano i termini di progressione matematica presenti nella numerazione del brevetto.                                                
                                                                     
9   8   8   9   7   1   6   2   5   3   4   4   3   5   2   6   1   7                     

la cui somma é 90
                  1   9   2   8   3   7   4   6   5   5   6   4   7   3   8   2   9   1   

la cui somma é 90

   


Andando nello specifico:
la somma  tra i singoli numeri, trattati a coppie,  è identica tra quelli prima della barra (8 ) ;  così per quelli dopo la barra  (10)

 6   2   5   3      1   9   2   8
   8      8         10      10

Mentre la somma tra i singoli numeri

6                         2                  5                         3
1                         9                  2                         8
7                        11                  7                       11


Mentre la differenza tra le due coppie (tra i numeri maggiori e quelli minori) è 9:

62   53   9      9   19   28

 
Controllato sulla smorfia napoletana le coppie di numeri non danno risultati significativi, come pure la rispondenza degli stessi ad un segno zodiacale od ad una costellazione ( qualcuno più esperto in astronomia mi aiuti)

            1         
   2               2   
         3            
                     
      5               
6                     
                     
                     8
               9      


A questo punto non ho più idee, salvo il pensare che l'ideatore della sequenza avesse discrete capacità matematiche, e  ricaccio  la palla a centro campo…

 :set2010002:..e metto a riposo quel povero neurone che troppo ha faticato…




ndr: * la cosidetta crasi "penna da foro" mi ha fatto tornare in mente una barzelletta riferentesi al ventennio, riguardo alla purezza della lingua, quando si propose di sostituire tutti i suffissi in "ano" con il più italico "culo": quindi cappellano=cappel...., ciambellano=ciambel..., vaticano= vati...., e chi più ne ha...

.. sembra che oltre Tevere qualcuno s'inc....
Conosco personalmente un signore di una certa età, romano de Roma, che per indicare ad una gentil signora che chiedeva indicazioni stradali di dover passare per via Magna Grecia, siccome "magna" gli sembrò un po' troppo dialettale, le disse "e poi prenda per via Mangia Grecia!".  :set2010033:
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Wallygator - Agosto 04, 2013, 23:12:25 pm
:set2010035: :set2010035: :set2010035:

Capperi....... non oso azzardare quante sigarette hai fumato durante l'elaborazione, però complimenti per quel che è venuto fuori.......
Sigarette.......
Ma mica di tabacco! Secondo me s'è fatto un popò di joint da fa' imallidì Bob Marley.
Poi i numeri fluivano come le note a Beethoven!

No stilo no cry.....
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Settembre 09, 2013, 15:54:11 pm
Riapro questo interessante argomento con la segnalazione di questa base su ebay.fr

Il luogo di ubicazione geografica attuale è francese, questo ovviamente non significa che sia stato realizzato dai nostri cugini d'oltralpe, però se non altro credo che risulti curioso.

http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=251332586087

[attach=2]
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Settembre 09, 2013, 16:22:58 pm
Riapro questo interessante argomento con la segnalazione di questa base su ebay.fr

Il luogo di ubicazione geografica attuale è francese, questo ovviamente non significa che sia stato realizzato dai nostri cugini d'oltralpe, però se non altro credo che risulti curioso.

http://cgi.ebay.com/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=251332586087

(Attachment Link)
Quel calice ha una forma che ricorda parecchio quelli nostrani.
Sempre in Gallia però segnalo questo:
http://www.ebay.fr/itm/SPLENDIDE-porte-stylo-plume-EDACOTO-socle-en-marbre-de-1930-avec-plume-en-or-18K-/251335805978?pt=FR_YO_Bijoux_Stylos&hash=item3a84c80c1a
L'apparenza in questo caso non mi parre invece configurare il porta penna di produzione nostrana; non so se sia dell'epoca in cui era in atto la collaborazione con Aurora, comunque per mio gusto trovo la base in pieno stile deco molto, molto bella.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Settembre 14, 2013, 15:36:21 pm
Il mistero diventa ancora più fitto, ecco un ritrovamento recentissimo, praticamente oggi.

Base SAFIS con imbuto "dei nostri" in celluloide marmorizzata. Penna Radius Extra

[attach=1]

[attach=2]

[attach=3]
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: pedewall - Novembre 20, 2013, 23:20:05 pm

Ordinato, rielaborato e riscritto con le conclusioni, vi metto a disposizione la discussione avviata da turin-pens col titolo:  “Stiloforo Columbus”.
Gli ho dato il titolo “Lo stiloforo fantasma”.
Non abbiatevene a male per le fotografie omesse.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Novembre 20, 2013, 23:27:54 pm

Ordinato, rielaborato e riscritto con le conclusioni, vi metto a disposizione la discussione avviata da turin-pens col titolo:  “Stiloforo Columbus”.
Gli ho dato il titolo “Lo stiloforo fantasma”.
Non abbiatevene a male per le fotografie omesse.

Paolo, ti meriti i complimenti a prescindere e in anticipo per il lavoro che hai fatto. Ora lo scarico, lo leggo e poi ti farò nuovamente i complimenti.
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Novembre 21, 2013, 16:32:43 pm
Aggiornamento, scaricato il file ieri sera, questa mattina letto tutto. Rinnovo i complimenti a Paolo ma questa volta non soltanto per la fatica fatta ma anche per come è stato imbastito tutto il discorso ripulendolo da tutti i rami secchi e arrivando al nocciolo della questione da cui poter trarre la logica conclusione.

Bravo Paolo bel lavoro, i miei complimenti!

 :set2010090: :set2010090: :set2010090:
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: Giuseppe Tubi - Novembre 21, 2013, 17:01:22 pm
Mi unisco ai complimenti per l'ottimo lavoro.
Direi però che meriterebbe di essere valorizzato in qualche modo.
Idee?
Titolo: Re:Stiloforo Columbus
Inserito da: turin-pens - Novembre 21, 2013, 17:42:33 pm
Idee da parte mia ce ne sono, spero di riuscire a metterle in atto entro fine dicembre al massimo entro gennaio.
Intanto lo metto in evidenza se non altro per il contributo di Paolo e per il tempo speso per la realizzazione del pdf.