Autore Topic: BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO  (Letto 3138 volte)

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Offline Fenice

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Re:BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
« Risposta #30 il: Gennaio 08, 2018, 11:33:32 am »
Su spinta del Capitano ho iniziato ad esaminare i motivi sottesi alle emozioni che mi suscitano determinate penne.

L'Aurora 88 Orange del Fenomeno l'ho provata. Non mi è piaciuta.
Razionalmente potrei dire che il pennino me lo aspettavo più flessibile, in realtà ... mi pare strano impugnare un'Aurora senza vedere le decorazioni sul pennino, le punte lunghe "a lancia".
La mia punte lunghe è la penna delle lunghe sessioni, quella che ho usato per preparare diritto privato, che mi ha permesso di scrivere 13 ore filate senza stancare la mano dal quaderno.
La Orange non è  uguale ... non si è fatta la maratona con me.

La Waterman 52 ha un pennino fantastico, me ne frego se ogni tanto sento dell'attrito, è stata la mia prima penna vintage, la penna che desideravo per stenografare e che poi ci ho fatto di tutto tranne che la shorthand.
Una penna che conservo (e uso) unita al ricordo dell'amico che me l'ha regalata.

La Waterman HY è la penna cavia, un carroarmato che ha sopportato l'inchiostro brillantinato con polvere d'oro senza battere ciglio, che ha subito il mio stress nella preparazione dell'esame più vomitevole: diritto tributario. Una penna che mi induceva a riguardare i miei appunti (e di conseguenza leggerli ed assimilarli senza accorgermene) per ammirarne le sfumature.

La Ancora Zanio, la Signora, il Fulmine, la penna del "minchia sempre all'ultimo minuto". Far andare le videolezioni e prendere appunti senza stopparle. 5 videolezioni di diritto civile in 4 ore. Un record. Solo con lei si può volare.

La Sailor Sapporo: la mia prima penna stilografica "seria", quella che ha dato l'impulso alla mia curiosità sul mondo pennistico. E' la penna degli esami, quella che non spiuma sulla carta di merda che mi danno all'esame, la mia penna portafortuna insieme agli orecchini a ferro di cavallo e all'anello della nonna.

La Wahl Eversharp Lady: Regalo del Tubi al primo penshow a cui abbia mai partecipato. Tra l'altro è la penna più femminile che ho. Nata nel 1929, in piena crisi economica, sembra simboleggiare che si può uscire con estrema eleganza dai periodi più bui e mantenere intatta la classe e la bellezza. Chissà che non riesca a trasmettermi un po' di femminilità.

Si provano emozioni, quando si scrive con un pennino flessibile.
Si legano dei ricordi ad una penna e difficilmente un'altra potrà competere, anche se uguale, ma non sarà mai uguale.

Offline stefano_R

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Re:BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO
« Risposta #31 il: Gennaio 08, 2018, 19:49:38 pm »
beh...questo post ha preso proprio una piega intimistica, da confessionale..... ma il fatto è che mi trova d'accordo con tutti gli interventi, perché ognuno ha una motivazione, una esperienza ed una idea sull'argomento che non può essere confutata, ma va analizzata e paragonata al proprio bagaglio di appassionato, per aggiungere una nuova tessera in un mosaico che non può mai completarsi.
Quindi voglio aggiungere qualcosa in più (se possibile...): oltre a ricevere sensazioni diverse a seconda della penna utilizzata, credo che nel mio caso, in modo forse subliminale, ogni strumento di scrittura condizioni anche il modo in cui si sviluppa la mia calligrafia, creando quindi un segno grafico che riceve variazioni dal modo in cui la stilografica risponde.
Questo fa si che per complicarsi la vita a volte anche la scelta dello strumento prevede già implicitamente quello che si pensa su ciò che si andrà a scrivere, o forse dello stato d'animo in cui ci si trova prima di imprimere il primo segno sulla carta....
Amen



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