Autore Topic: La Hundred Years di un amico.  (Letto 3903 volte)

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Online Giuseppe Tubi

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La Hundred Years di un amico.
« il: Febbraio 13, 2016, 16:15:23 pm »
Un amico del forum, visto il restauro (il soloito fondello distrutto dalla cristallizzazione) fatto per gioco ad una Waterman Hundred Years che ho poi omaggiato al Fenomeno, mi ha chiesto se avessi potuto sistemare anche la sua; mostro il risultato anche per informare gli interessati che su ebay si trova dell'ottimo materiale per fare questi lavori; per esempio qui ho comprato la barretta di acrilico che ho utilizzato: http://www.ebay.it/sch/thewholesaleposco2009/m.html?item=201507973999&var=500688996347&ssPageName=STRK%3AMEBIDX%3AIT&rt=nc&_trksid=p2047675.l2562
Certo è che queste penne, che col fondello distrutto si possono comprare davvero a pochi soldi, messe a posto sono decisamente belle.



Online solido

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #1 il: Febbraio 13, 2016, 16:52:02 pm »
Sono onorato di essere quell'amico del forum che ha chiesto a Tubi di ricostruire il fondello della Hundred Years. Giuseppe, da persona garbata quale è, non solo ha effettuato il lavoro benissimo ma addirittura, visto che io gli avevo inviato una barretta di acrilico trasparente non proprio idonea per il lavoro, ha pensato bene di prenderne un'altra blu. In effetti con la coda celeste risulta molto più gradevole che con quella trasparente. Sull'esecuzione del lavoro poi le foto parlano chiaro: è venuto magnificamente!! Per essere sinceri non volevo approfittare della consueta disponibilità del Tubi ma questi terminali su queste penne, nonostante altri lavori mi siano venuti abbastanza bene, non mi riescono a venire come Dio comanda. Così la richiesta a Giuseppe che invece aveva già dimostrato di essere un maestro in questo tipo di ricostruzione (e non solo in questa!!!).
Che dire se non che i ringraziamenti a questo Santo Uomo Ligure non saranno mai abbastanza!!

Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #2 il: Febbraio 13, 2016, 17:15:59 pm »
Sono onorato di essere quell'amico del forum che ha chiesto a Tubi di ricostruire il fondello della Hundred Years. Giuseppe, da persona garbata quale è, non solo ha effettuato il lavoro benissimo ma addirittura, visto che io gli avevo inviato una barretta di acrilico trasparente non proprio idonea per il lavoro, ha pensato bene di prenderne un'altra blu. In effetti con la coda celeste risulta molto più gradevole che con quella trasparente. Sull'esecuzione del lavoro poi le foto parlano chiaro: è venuto magnificamente!! Per essere sinceri non volevo approfittare della consueta disponibilità del Tubi ma questi terminali su queste penne, nonostante altri lavori mi siano venuti abbastanza bene, non mi riescono a venire come Dio comanda. Così la richiesta a Giuseppe che invece aveva già dimostrato di essere un maestro in questo tipo di ricostruzione (e non solo in questa!!!).
Che dire se non che i ringraziamenti a questo Santo Uomo Ligure non saranno mai abbastanza!!
In questo caso sicuramente il fondello era blu. Perché in effetti la penna è blu; lo si vede nettamente illuminando la trasparenza del cappuccio (un poco s'intuisce anche nella foto). Queste penne sembrano nere, ma avendone un paio, specie invertendo corpi e cappucci, si vede nettamente che una tira al rosso e l'altra al blu.

Online solido

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #3 il: Febbraio 13, 2016, 21:09:44 pm »
Avrei giurato che la penna fosse nera anche se dalle foto  con la luce adeguata non sembra piú nera come prima. La coda del fusto pensavo che in origine fosse gialla se non altro perché la testina del cappuccio mi sembra anch'essa giallina. Debbo dire però che adesso nella colorazione blu risulta molto piú bella...decisamente un colore molto piú avvincente!!

Online solido

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #4 il: Febbraio 13, 2016, 22:09:56 pm »
Piú la vedo e piú mi piace....ma perché non spieghi come hai eseguito il lavoro? Io ricordo di aver fatto un perno nel pezzo di acrilico per creare una maggiore presa nel fusto insieme al bicomponente usato per incollarlo. Poi però l'Unione  tra i due pezzi non mi ha mai soddisfatto completamente. Invece la giunzione tra fusto e pezzo colorato creata da te sembra perfetta. Come hai fatto?
 

Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #5 il: Febbraio 14, 2016, 11:06:46 am »
Dunque; partiamo dal colore: la mia è un'interpretazione, perché in effetti la parte trasparente appena sotto la clip appare di un colore giallo ambrato, ma una Emblem - penna molto simile alla H.Y - che possiedo da tempo e che mostro di seguito sembra avere il corpo di un colore identico ed ha il terminale di un blu davvero molto simile alla barretta di acrilico che ho utilizzato. Poi nella foto del cappuccio contro luce si vede chiaramente che il materiale della penna è blu e non nero come può sembrare. Vedendoli vicino si percepisce anche nettamente come tenda al rosso il corpo H.Y. fotografato insieme, che come al tuo ed a moltissimi altri il terminale si è sgretolato ed è scomparso.
Proprio quel corpo ci consente di vedere come la perte terminale in celluloide fosse in origine in parte inserita nel corpo in materiale plastico. Proprio sfruttando quell'imboccatura ho fatto il trapianto in modo che una piccola parte del nuovo terminale entri nel corpo, consentendo quindi d'incrementare notevolmente la superficie d'ancoraggio (fatto poi con cianacrilico).

Offline Resvis71

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #6 il: Febbraio 14, 2016, 18:39:41 pm »
Non ho parole...
Complimenti... :set2010090:

Offline f.hawks

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #7 il: Febbraio 14, 2016, 20:30:57 pm »
Bravissimo Tubi

 :set2010001: :set2010001:

Comincia però ad allenarti a rifare la parte trasparente anche del cappuccio....... :set2010021:

Ti ricordi vero quel cappuccio che mi hai generosamente (tanto per cambiare...) inviato..... la parte trasparente è tutta cristallizzata, per adesso tiene però non si sa mai....

 :set2010028:

Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #8 il: Febbraio 14, 2016, 21:16:25 pm »
Bravissimo Tubi

Comincia però ad allenarti a rifare la parte trasparente anche del cappuccio.......

Ti ricordi vero quel cappuccio che mi hai generosamente (tanto per cambiare...) inviato..... la parte trasparente è tutta cristallizzata, per adesso tiene però non si sa mai....

E' capace è quello di quel corpo sul rosso, che manca e mi chiedevo giusto dove fosse finito

Offline Fenice

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #9 il: Febbraio 15, 2016, 09:47:16 am »
La mia ... hemm hemm no volevo dire ... quella del Fenomeno é blu con il culo giallo. Anch'io l'avevo scambiata per nera! (L'avevo soprannominata Ape Maia)


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Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #10 il: Febbraio 15, 2016, 12:28:48 pm »
Ripensando a tutta la questione ed in particolare a quanto avevano riferito Giovanni e Pedewall sui materiali utilizzati dalla Waterman per la Hundred Years, è in effetti abbastanza probabile che le prime penne, nelle quali il fondello era in celluloide, avessero questa parte di un colore giallo o giù di lì, che è poi il colore "neutro" del predetto materiale. E chissà se questo faceva in tempo a virare verso l'arancio/ambra prima di cristallizzare e distruggersi.
In seguito, quando anche la parte terminale è stata realizzata in materiale plastico trasparente, i colori sono cambiati intonandosi al corpo; e queste penne si sono conservate senza troppi problemi. Poi, quando sono stati utilizzati per il corpo colori traslucidi e più chiari sono nate penne davvero bellissime. Credo di avere già mostrato sia la rossa che la verde, ma magari le foto sono tra quelle sparite; se volete le ripropongo.
Certo che viene da fare una considerazione: chissà quanto la Waterman avrà benedetto il giudice che emanò la sentenza che vietava garanzie così estese: altrimenti teoricamente avrebbero dovuto rispondere ancora oggi per le H.Y. cristallizzate!

Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #11 il: Febbraio 15, 2016, 19:54:10 pm »
Ripensando a tutta la questione ed in particolare a quanto avevano riferito Giovanni e Pedewall sui materiali utilizzati dalla Waterman per la Hundred Years, è in effetti abbastanza probabile che le prime penne, nelle quali il fondello era in celluloide, avessero questa parte di un colore giallo o giù di lì, che è poi il colore "neutro" del predetto materiale. E chissà se questo faceva in tempo a virare verso l'arancio/ambra prima di cristallizzare e distruggersi.
In seguito, quando anche la parte terminale è stata realizzata in materiale plastico trasparente, i colori sono cambiati intonandosi al corpo; e queste penne si sono conservate senza troppi problemi. Poi, quando sono stati utilizzati per il corpo colori traslucidi e più chiari sono nate penne davvero bellissime. Credo di avere già mostrato sia la rossa che la verde, ma magari le foto sono tra quelle sparite; se volete le ripropongo.
Certo che viene da fare una considerazione: chissà quanto la Waterman avrà benedetto il giudice che emanò la sentenza che vietava garanzie così estese: altrimenti teoricamente avrebbero dovuto rispondere ancora oggi per le H.Y. cristallizzate!
Contrordine: ci sono ancora, qui: http://www.pennamania.it/forum/index.php?topic=4482.msg41645#msg41645

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #12 il: Febbraio 16, 2016, 08:42:14 am »
Complimenti Tubi, ottimo restauro. Le Hundred Years sono penne eleganti ma molto delicate e la coda trasparente rappresenta sempre il punto debole. Nuovamente complimenti.

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Online Giuseppe Tubi

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #13 il: Febbraio 16, 2016, 09:23:34 am »
Complimenti Tubi, ottimo restauro. Le Hundred Years sono penne eleganti ma molto delicate e la coda trasparente rappresenta sempre il punto debole. Nuovamente complimenti.

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Grazie Riccardo, troppo gentile.
Quest'occasione e la recensione di Fenice mi hanno fatto riscoprire la H.Y. e rileggendo sui libri notizie sulla sua storia, questa penna ha aspetti abbastanza misteriosi.
In un post poco sopra questo ho scritto che evidentemente le penne con il terminale in celluloide, ovvero quelle dove il suddetto si distrugge, sono le più vecchie.
Sbagliato! Stando ai testi al contrario sembrano essere le più recenti. Eppure verrebbe da supporre l'esatto contrario, ovvero che prima dello sviluppo dei materiali plastici la fabbrica americana avesse utilizzato la celluloide per realizzare il terminale trasparente; invece non è così: le prime Hundred Year (inizio anni '40) avevano il terminale molto più ad ogiva e non in celluloide, il cappuccio privo di anelli, che invece erano ad arricchire il corpo. Successivamente il corpo ha perso gli anelli, il cappuccio li ha guadagnati ed il terminale è diventato più tronco, come nelle penne fotografate; su queste penne sembrerebbe che ad un certo punto siano stati introdotti i terminali in celluloide.
Se qualcuno è in grado di approfondire, correggere, integrare, è il benvenuto ed ha tutta la mia gratitudine.

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Re:La Hundred Years di un amico.
« Risposta #14 il: Febbraio 16, 2016, 13:46:14 pm »
Complimenti Tubi, ottimo restauro. Le Hundred Years sono penne eleganti ma molto delicate e la coda trasparente rappresenta sempre il punto debole. Nuovamente complimenti.

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Grazie Riccardo, troppo gentile.
Quest'occasione e la recensione di Fenice mi hanno fatto riscoprire la H.Y. e rileggendo sui libri notizie sulla sua storia, questa penna ha aspetti abbastanza misteriosi.
In un post poco sopra questo ho scritto che evidentemente le penne con il terminale in celluloide, ovvero quelle dove il suddetto si distrugge, sono le più vecchie.
Sbagliato! Stando ai testi al contrario sembrano essere le più recenti. Eppure verrebbe da supporre l'esatto contrario, ovvero che prima dello sviluppo dei materiali plastici la fabbrica americana avesse utilizzato la celluloide per realizzare il terminale trasparente; invece non è così: le prime Hundred Year (inizio anni '40) avevano il terminale molto più ad ogiva e non in celluloide, il cappuccio privo di anelli, che invece erano ad arricchire il corpo. Successivamente il corpo ha perso gli anelli, il cappuccio li ha guadagnati ed il terminale è diventato più tronco, come nelle penne fotografate; su queste penne sembrerebbe che ad un certo punto siano stati introdotti i terminali in celluloide.
Se qualcuno è in grado di approfondire, correggere, integrare, è il benvenuto ed ha tutta la mia gratitudine.
È una penna che mi piace molto ma che ho sempre seguito poco, quindi storicamente non saprei e non potrei aggiungere nulla.
L'unica cosa che posso dire, e che secondo me, i fondelli traslucidi, più che essere in celluloide, siano in acetato. Come si sa infatti, l'acetato è meno stabile del nitrato e dato l'alto tasso di fondelli traslucidi disintegrati, l'ipotesi acetato ci starebbe.

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